Animus - 13 maggio 2012
Vede s.ra Terragni, so che lei troverà quasi incomprensibili le mie parole, ma gliele dico comunque.
Io sono uno di quelli che pensano che su una nave che affonda, insieme ai bambini non vanno salvate “prima” le donne, e sa perchè?
Perchè io … non solo non sono una donna, ma non devo nemmeno nulla alle “donne”.
Perchè dovrei morire al posto vostro?
Siamo nel terzo millennio signora Terragni, si svegli anche lei, i tempi dei cavalier serventi, i “lancillotti” (forma maschile di ancilla “serva”, lo sapeva?), dovrebbero essere finiti da un pezzo.
A cosa serve oggi il “valore biologico” femminile in un mondo sovrappopolato, teme forse l’estinzione della specie?
Ma la carne che popola la terra è piuttosto una cancrena che la sta soffocando e ci saranno sempre degli scimuniti che vorranno anche solo perpetuarsi all’infinito …
Comunque, si pone oggi un problema serio, quello di legare l’antica immunità femminile a qualcos’altro, affinché non si evinca che si tratta ormai soltanto di un antico privilegio.
Mutatis mutandis…
Leggo che “nell’altra stanza” c’è il prof. Risè.
Fate una bella coppia lo sa.
Da una parte c’è lei che si scandalizza per il “femminicidio”
Dall’altra lui, che elogia “il sacrificio maschile”.
Non voglio sapere quanto vi offrono per portare avanti il vostro sporco lavoro, ma devo ritenere che ne valga sicuramente la pena.
Cordialmente