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cassazione : ancora contro l'uomo

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ilmarmocchio:
e poi , il falso è falso

vnd:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Maggio 17, 2012, 19:36:14 pm ---http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11934.asp

leggete qui: secondo la Cassazione NON è DOLO  affermare il falso in tribunale.
Inutile dire che chi has detto il falso è una donna.
per chi interessa, si può leggere l'intera sentenza.
assurda

--- Termina citazione ---

La Corte di Castrazione....
:-(

Cassiodoro:
Assegno divorzile: spetta all’ex moglie anche se lavora, ma non all’ex marito se disoccupato
Una recente sentenza della Corte di Cassazione [1] ha stabilito che l’ex moglie ha diritto all’assegno divorzile anche se lavora e percepisce un reddito proprio.
I giudici hanno valutato i mezzi economici della donna come inadeguati, pur in presenza della nuova entrata da questa percepita. In particolare, il reddito della donna è stato considerato insufficiente a garantirle lo stesso tenore di vita goduto dalla stessa nel corso del matrimonio (tenore che era stato valutato “di media agiatezza”).
 
In definitiva, ciò che determina la necessità dell’assegno non è tanto l’esistenza di redditi di lavoro percepiti dalla donna, ma la necessità che quest’ultima goda, anche dopo la rottura del vincolo coniugale, dello stesso tenore di vita avuto durante il matrimonio, che le garantisca un tendenziale ripristino della precedente condizione di equilibrio. Ciò sempre che sia compatibile con le possibilità economiche dell’uomo.
 
Nel caso di specie, peraltro, i giudici hanno valutato “di media agiatezza” il tenore di vita della coppia durante il matrimonio pur senza svolgere una specifica indagine, ma limitandosi a chiedere solo le rispettive dichiarazioni dei redditi.

Dall’altro lato, la Cassazione – nello stesso giorno – ha stabilito [2] un principio apparentemente antitetico. L’uomo non ha diritto a chiedere il mantenimento nei confronti della ex moglie per il periodo di disoccupazione se, in teoria, ha la possibilità di collocarsi nel mercato del lavoro.
Secondo la Corte, infatti, non è sufficiente dimostrare lo stato di disoccupazione, ma bisogna anche provare di non essere abile al lavoro.
Alla Cassazione però bisognerebbe ricordare che “in teoria” quasi tutti possono accedere al lavoro. Il problema, nella situazione attuale, è proprio “la pratica”…

[1] Cass., I sez.civ., sent. 27 dicembre 2011, n. 28824.
[2] Cass. sent. n. 28870 del 27 dicembre 2011.

http://www.laleggepertutti.it/4280_assegno-divorzile-spetta-allex-moglie-anche-se-lavora-ma-non-allex-marito-se-disoccupato

krool:
Hanno rotto i coglioni con questa storia del tenore di vita a senso unico.

Il tenore di vita di lei deve rimanere uguale.
Il tenore di vita di lui si può abbassare a dismisura per assicurare che quello della ex rimanga uguale.

 :dry:

ilmarmocchio:

--- Citazione da: krool - Giugno 02, 2012, 11:12:20 am ---Hanno rotto i coglioni con questa storia del tenore di vita a senso unico.

Il tenore di vita di lei deve rimanere uguale.
Il tenore di vita di lui si può abbassare a dismisura per assicurare che quello della ex rimanga uguale.

 :dry:

--- Termina citazione ---

e' da notarsi l'assurdità del ragionamento :
in base a un sì e a una firma, che stabilisce il negozio giuridico del matrimonio ( NON è un contratto), la donna acquisisce un livello di vita. Vabbè.
Poi, sciogliendo tale negozio di vita, il livello di vita deve rimanere uguale, coem se il negozio giuridico fosse ancora in vita.
ma NON c'è più. E' finito, morto.
Insomma , il nostro codice civile, la nostra magistratura PRETENDONO di mantenere in vita un morto.
per trovare pazzie del genere, bisogna andare nei manicomi.
Invece no, esse prosperano nei tribunali

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