Hanno rotto i coglioni con questa storia del tenore di vita a senso unico.
Il tenore di vita di lei deve rimanere uguale.
Il tenore di vita di lui si può abbassare a dismisura per assicurare che quello della ex rimanga uguale.
e' da notarsi l'assurdità del ragionamento :
in base a un sì e a una firma, che stabilisce il negozio giuridico del matrimonio ( NON è un contratto), la donna acquisisce un livello di vita. Vabbè.
Poi, sciogliendo tale negozio di vita, il livello di vita deve rimanere uguale, coem se il negozio giuridico fosse ancora in vita.
ma NON c'è più. E' finito, morto.
Insomma , il nostro codice civile, la nostra magistratura PRETENDONO di mantenere in vita
un morto.
per trovare pazzie del genere, bisogna andare nei manicomi.
Invece no, esse prosperano nei tribunali