Autore Topic: femminicidio: il nuovo dizionario  (Letto 11501 volte)

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Offline COSMOS1

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femminicidio: il nuovo dizionario
« il: Maggio 18, 2012, 20:10:27 pm »
l'abbiamo già segnalato, ma una analisi più puntuale non guasta
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=81398&titolo=Violenza%20sulle%20donne%20o%20piu%27%20semplicemente%20femminicidio

Citazione
Violenza sulle donne: o piu' semplicemente femminicidio
Le attiviste chiedono interventi immediati
...
ciò che viene etichettato come omicidio passionale ha in realtà radici culturali. Si iniziano dunque a chiamare le cose col loro nome: femminicidio. Da non confondere con femmicidio. Il femminicidio riguarda ogni forma di violenza o discriminazione rivolta alla donna in quanto genere femminile, e ciò affonda le sue basi in una cultura di tipo patriarcale che sminuisce, svalorizza la donna tale da ostacolarne il godimento dei suoi diritti. Ci sono donne che sono state uccise solo perché donne. Ci sono donne che sono state uccise per la loro determinazione nel voler essere se stesse.
...
Proviamo a dare un volto ad una di loro. Vanessa Scialfa, 20 anni. Una donna molto giovane e soprattutto coraggiosa. Coraggiosa per aver iniziato una convivenza con un uomo molto più adulto di lei, con tutti i pro e i contro del caso ed in particolare nel profondo sud, dove è più difficile accettare una convivenza a quella giovane età e senza matrimonio.

Vanessa che viene strangolata il 24 Aprile di quest’anno con un cavo elettrico, a seguito di un banale litigio, ad opera del suo uomo.
...

Antonella Marchisella



anzitutto è inquietante questa incontrollabile deriva semantica: scopriamo che tra femmicidio e femminicidio c'è differenza: in un caso si uccide la femmina, nell'altro la femminilità  :w00t:
siamo veramente alle seghe mentali di vaginesecche in piena crisi aviopenica!

poi si va alla definizione: lasciando da parte il femminicido (tanto vago che secondo me anche loro hanno difficoltà a farne esempi senza cadere nel ridicolo) andiamo al femmicidio: uccisione di una donna in quanto donna.

bene, se si conia un termine per una azione vuol dire che almeno qualche volta si è verificata
loro fanno dei numeri, un centinaio in Italia nel 2011, una cinquantina nel 2012
 :blink:
OK
e come facciamo a dire che quelle donne sono state uccise in quanto donne?
fanno un esempio, tale Vanessa: logica vuole che quando si fa un esempio sia il più calzante possibile
perciò vediamo un po' che dicono della povera Vanessa: coraggiosa perchè si è messa con un uomo più vecchio di lei.  :hmm: dunque se è coraggiosa vuol dire che ha scelto di correre dei rischi. Che genere di rischi? la disapprovazione del suo ambiente sociale, pare di capire. Perchè il suo ambiente sociale avrebbe dovuto diasapprovarla? perchè ha scelto di convivere con un uomo più anziano, probabilmente. E perchè questa situazione avrebbe dovuto essere criticata dal suo ambiente sociale? suppongo perchè il suo ambiente riteneva che fosse una situazione a rischio, difficile da sostenere, fonte di tensioni, fatiche, dolori, incomprensioni
così è stato, quindi dobbiamo dire che Vanessa per quanto coraggiosa è stata pure sprovveduta e presuntuosa, perchè non ha tenuto conto di ciò che chiunque le avrebbe detto: stai attenta perchè una relazione così non dura e ti farà soffrire
ora: la conflittualità scoppiata nella coppia Vanessa-uomo_anziano ha coinvolto i due soggetti in quanto soggetti umani impegnati in una relazione difficile, non in quanto rappresentanti del genere maschile e del genere femminile. Tante donne e tanti uomini avrebbero disapprovato le scelte fatte dai due, quindi pare perlomeno forzato assumere i due a rappresentanti di coloro che li disapprovano  :doh:
i due rappresentavano solo e soltanto sè stessi, forse
Vanessa è stata uccisa perchè la dinamica interna della coppia è giunta ad un punto di alta conflittualità e lei era più debole fisicamente, non perchè lei era una donna
l'uomo_anziano non ha mai odiato Vanessa in quanto donna, e assurdo il solo ipotizzarlo. Ad un certo punto l'ha odiata per quelle incomprensibili dinamiche di coppia di catulliana memoria

Ora, miss Antonella MArchisella, mi resta una sola domanda: ma lei prima di iniziare a scrivere queste scemenze, i suoi due neuroni li ha connessi?
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Offline COSMOS1

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #1 il: Maggio 19, 2012, 11:51:11 am »
oggi abbiamo autorizzato l'ingresso al forum di miss Antonella Marchisella

http://www.metromaschile.it/forum/profile/?u=853

siamo ansiosi di contare i suoi neuroni e le sue connessioni   :lol:

tradotto significa: noi non censuriamo nessuno e non abbiamo paura di discutere con nessuno
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Offline Cassiodoro

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #2 il: Maggio 19, 2012, 12:24:33 pm »
Dati del 2006 (scaricate l'allegato)

Il femmicidio... morire in quanto "donna"...........

Morte per tumore al seno: 11mila e passa contro "soli"  137 uomini
Morte per tumore all'utero, ovaie ecc: quasi 5000

Ommicidio... morire in quanto "uomini"....
oltre a tutti i casi in  cui un uomo muore al posto di una donna o per farsi bello agli occhi di una donna, per mantenere una donna ed i suoi figli, per fare cose che piacciono ad una donna....
Morti per cancro alla prostata: circa 7500
Morti per cancro ai testicoli: non trovati

Non si muore in quanto "femmina" per mano di un drogato, con un cavo intorno al collo, dopo che hai pronunciato il nome del tuo ex durante un rapporto sessuale con quel drogato.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Antonella Marchisella

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #3 il: Maggio 19, 2012, 12:59:27 pm »
Salve a tutti. Sono Antonella Marchisella, autrice dell'articolo da Voi contestato. Con la massima cordialità ed educazione che mi caratterizza, rispondo semplicemente che ognuno ha il diritto di contestare, esprimere opinioni, creare dibattiti su quanto uno scrittore può scrivere, ma sempre restando nel tema dell'articolo e non arrecando offese personali. Mio malgrado ho provveduto a segnalare le volgarità che avete scritto sulla mia persona a chi di dovere. Si può contestare ed offendere un articolo, ma non chi lo scrive. E quantomeno abbiate la compiacenza di contattare direttamente l'interessato. Un cordiale saluto

Online Massimo

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #4 il: Maggio 19, 2012, 13:03:44 pm »
Gente, ci ha già pensato Goebbels ad aprire la strada al nazifemminismo: "ripetete una cazzata
all'infinito e questa cazzata diventerà una verità". Anzi, dogma. Questa è appunto l'evoluzione
del concetto di nazifemminismo. L'altra sera su TG4, la donna che ha sostituito Emilio Fede ha
parlato appunto di NAZIFEMMINISMO applicato all'ultimo caso di donna uccisa per gelosia, per i
motivi cioè opportunamente elencati da Cosmos e, manco a farlo apposta, è stata intervistata
all'uopo la Hunziker (quella che ha fatto vedere il suo bel culetto sulla pubblicità di Roberta tanto
per intenderci) che ha detto che oramai con il "femminicidio" (e daje) siamo all'emergenza sociale
Mai avrei pensato di rimpiangere Emilio Fede. Ebbene, ci sono riusciti (a farmi rimpiangere Emilio
Fede).

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #5 il: Maggio 19, 2012, 13:10:46 pm »
Salve a tutti. Sono Antonella Marchisella, autrice dell'articolo da Voi contestato. Con la massima cordialità ed educazione che mi caratterizza, rispondo semplicemente che ognuno ha il diritto di contestare, esprimere opinioni, creare dibattiti su quanto uno scrittore può scrivere, ma sempre restando nel tema dell'articolo e non arrecando offese personali. Mio malgrado ho provveduto a segnalare le volgarità che avete scritto sulla mia persona a chi di dovere. Si può contestare ed offendere un articolo, ma non chi lo scrive. E quantomeno abbiate la compiacenza di contattare direttamente l'interessato. Un cordiale saluto
Cara signora, la repressione contro i maschi che non ci stanno a bersi le idiozie del femminicidio
è un sogno ricorrente del neo femminismo e del femminismo mediatico che va per la maggiore.
Ma, mi spiace, dovrete provvedere voi donne alla bisogna. Non illudetevi di usare le istituzioni.
E si tenga i "suoi" cordiali saluti. Stonano quando non si sopportano le ironie. Anche su di lei.

Offline Ethans

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #6 il: Maggio 19, 2012, 13:19:02 pm »
Mio malgrado ho provveduto a segnalare le volgarità che avete scritto sulla mia persona a chi di dovere.

Femminismo: "La cultura del dialogo e dell'ascolto".

 :D


Offline jorek

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #7 il: Maggio 19, 2012, 13:49:46 pm »
Citazione
Mio malgrado ho provveduto a segnalare le volgarità che avete scritto sulla mia persona a chi di dovere.

credo che dobbiamo essere noi a segnalare le volgarità scritte sull'intero genere maschile a chi di dovere

Offline COSMOS1

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #8 il: Maggio 19, 2012, 13:55:51 pm »
Salve a tutti. Sono Antonella Marchisella, autrice dell'articolo da Voi contestato. Con la massima cordialità ed educazione che mi caratterizza, rispondo semplicemente che ognuno ha il diritto di contestare, esprimere opinioni, creare dibattiti su quanto uno scrittore può scrivere, ma sempre restando nel tema dell'articolo e non arrecando offese personali. Mio malgrado ho provveduto a segnalare le volgarità che avete scritto sulla mia persona a chi di dovere. Si può contestare ed offendere un articolo, ma non chi lo scrive. E quantomeno abbiate la compiacenza di contattare direttamente l'interessato. Un cordiale saluto


 :lol:


maddai
sarebbe da spostare in "oggi le comiche"
1 dubito che lei sia tanto intelligente da aver partorito tutto l'articolo con la farina del suo sacco (vabbè, è una ipotesi che non mi ha neppure sfiorato) per cui non ho nessun motivo per contattarla
2 la locuzione
Citazione
seghe mentali di vaginesecche in piena crisi aviopenica
avrà notato che è al plurale, proprio perchè sappiamo che non è farina del suo sacco e sappiamo anche qual è il brodo di coltura che ha partorito tali incubi
3 il riferimento alla sua persona è solo in quanto giornalista: il suo mestiere non dovrebbe limitarsi a copia-incollare la spazzatura del web, ci si attende anche un po' di ragionamento, che dall'articolo non emerge. Perciò, nonostante lei si sia autoattribuita troppa importanza autoriferendosi appellativi da noi rivolti ad altre con cui da anni siamo in schermaglia dialettica, e che sappiamo essere le autrici di quella brodaglia, prendiamo atto che Lei si riconosce tra le "vaginesecche in piena crisi aviopenica" e tra chi possiede solo due neuroni. Noi non l'avevamo presupposto, ma lei ci ha tolto ogni dubbio. Perchè qui non ci sono censure, se lei avesse argomenti qui potrebbe esporli come preferisce. Se preferisce minacciare azioni legali, significa che è a corto di argomenti.

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Offline Antonella Marchisella

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #9 il: Maggio 19, 2012, 16:25:43 pm »
La cultura dell' ascolto e del dialogo è quella in cui si legge, si ascolta e si dialoga in modo civile, senza offendere persone che peraltro non si conoscono personalmente, con volgarità e frasi di basso rispetto.L'ironia è ben altro.  Tornando all'articolo, si parla di donne uccise da uomini, e non si afferma che tutte le donne sono uccise da uomini. Rinnovo le classiche cordialità

Offline COSMOS1

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #10 il: Maggio 19, 2012, 16:29:24 pm »
La cultura dell' ascolto e del dialogo è quella in cui si legge, si ascolta e si dialoga in modo civile, senza offendere persone che peraltro non si conoscono personalmente, con volgarità e frasi di basso rispetto.L'ironia è ben altro.  Tornando all'articolo, si parla di donne uccise da uomini, e non si afferma che tutte le donne sono uccise da uomini. Rinnovo le classiche cordialità


 :muro:

ma questa sa solo digitare (?) o sa anche leggere?

senta: in base alle leggi vigenti sulla stampa e il diritto di replica le concediamo uno spazio adeguato per correggere qualunque informazione errata sia passata su questo forum

se non ha nulla da dire, non faccia l'offesa: la colpa è sua!
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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #11 il: Maggio 19, 2012, 17:26:54 pm »
Gente, ci ha già pensato Goebbels ad aprire la strada al nazifemminismo: "ripetete una cazzata
all'infinito e questa cazzata diventerà una verità". Anzi, dogma. Questa è appunto l'evoluzione
del concetto di nazifemminismo. L'altra sera su TG4, la donna che ha sostituito Emilio Fede ha
parlato appunto di FEMMINICIDIO applicato all'ultimo caso di donna uccisa per gelosia, per i
motivi cioè opportunamente elencati da Cosmos e, manco a farlo apposta, è stata intervistata
all'uopo la Hunziker (quella che ha fatto vedere il suo bel culetto sulla pubblicità di Roberta tanto
per intenderci) che ha detto che oramai con il "femminicidio" (e daje) siamo all'emergenza sociale
Mai avrei pensato di rimpiangere Emilio Fede. Ebbene, ci sono riusciti (a farmi rimpiangere Emilio
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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #12 il: Maggio 19, 2012, 17:34:37 pm »
La cultura dell' ascolto e del dialogo è quella in cui si legge, si ascolta e si dialoga in modo civile, senza offendere persone che peraltro non si conoscono personalmente, con volgarità e frasi di basso rispetto.L'ironia è ben altro.  Tornando all'articolo, si parla di donne uccise da uomini, e non si afferma che tutte le donne sono uccise da uomini. Rinnovo le classiche cordialità
Allora ci dia una definizione di ironia. Ma forse ho già capito: dicesi ironia la gentilissima e garbata
critica al sesso femminile che piace al sesso femminile, fatta in un modo che piace al sesso femminile e nei toni e nei tempi graditi al sesso femminile. Mi spiace, cara signora, non funziona
così. Se noi maschi da quarant'anni sopportiamo ben altro che ironie da parte vostra, cioè insulti
e criminalizzazioni costanti e continue, cominciate voi a sopportare le nostre, di ironie. Non ci
stiamo ad idolatrare il sesso femminile. Anche perchè da ben seimila anni noi maschi ne abbiamo
perso l'abitudine e sentiamo che - ahimè - ci è oramai impossibile riprenderla.

Offline Ethans

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #13 il: Maggio 19, 2012, 19:29:07 pm »
La cultura dell' ascolto e del dialogo è quella in cui si legge, si ascolta e si dialoga in modo civile, senza offendere persone che peraltro non si conoscono personalmente, con volgarità e frasi di basso rispetto.L'ironia è ben altro.  Tornando all'articolo, si parla di donne uccise da uomini, e non si afferma che tutte le donne sono uccise da uomini. Rinnovo le classiche cordialità

Marchisella smettila per favore di fare lo slalom fra le parole, sei talmente scontata e prevedibile nel tuo avvitarti su te stessa che rasenti la comicità. Avevo notato i tuoi problemi di logica ma non te ne voglio fare una colpa, capisco che vedere le cose per quello che sono e non per quello che si vorrebbe che fossero è operazione alquanto sgradevole e soprattutto dolorosa. Per non parlare poi della tua incapacità d’analisi e della tua mancanza di spirito critico nel sondare determinate dinamiche tra i generi. Sei un concentrato di opportunismo in salsa vittimista.

Ma la cosa che più mi fa rabbrividire e di cui non mi capacito è constatare che sei ideologizzata a tal punto che manco te ne rendi conto di tutto questo.

Una cosa da far gelare il sangue nelle vene.

Offline vero mummio

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Re: femminicidio: il nuovo dizionario
« Risposta #14 il: Maggio 19, 2012, 19:39:58 pm »
Antonella, capisco cosa tu intenda per femminicidio, nonostante non ne condivida affatto la connotazione. Ma mi sembra una visione molto parziale.
Se è una cultura ad uccidere, e se questa cultura agisce sia sugli uomini che sulle donne, come mai femminicidio non significa l'omicidio per motivi patriarcali, sia di donne che di uomini, compiuto sia da parte di uomini, che di donne? (Per esempio l'omicidio di un amante uomo oppure l'ultimo caso di una donna che ha provato ad ammazzare l'amante del padre http://bollettino-di-guerra.noblogs.org/post/2012/05/09/donna-tenta-di-uccidere-lamante-del-padre-per-onore/).

Questa rettifica secondo me sarebbe opportuna al tuo pensiero, perchè altrimenti rischi di iniziare una battaglia culturale, ma finire per fare una campagna sessista e a senso unico, che non cambierà mai la cultura che vuoi combattere, ma anzi la nasconderà e darà spazio solo a leggi sessiste e repressive.