l'abbiamo già segnalato, ma una analisi più puntuale non guasta
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=81398&titolo=Violenza%20sulle%20donne%20o%20piu%27%20semplicemente%20femminicidioViolenza sulle donne: o piu' semplicemente femminicidio
Le attiviste chiedono interventi immediati
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ciò che viene etichettato come omicidio passionale ha in realtà radici culturali. Si iniziano dunque a chiamare le cose col loro nome: femminicidio. Da non confondere con femmicidio. Il femminicidio riguarda ogni forma di violenza o discriminazione rivolta alla donna in quanto genere femminile, e ciò affonda le sue basi in una cultura di tipo patriarcale che sminuisce, svalorizza la donna tale da ostacolarne il godimento dei suoi diritti. Ci sono donne che sono state uccise solo perché donne. Ci sono donne che sono state uccise per la loro determinazione nel voler essere se stesse.
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Proviamo a dare un volto ad una di loro. Vanessa Scialfa, 20 anni. Una donna molto giovane e soprattutto coraggiosa. Coraggiosa per aver iniziato una convivenza con un uomo molto più adulto di lei, con tutti i pro e i contro del caso ed in particolare nel profondo sud, dove è più difficile accettare una convivenza a quella giovane età e senza matrimonio.
Vanessa che viene strangolata il 24 Aprile di quest’anno con un cavo elettrico, a seguito di un banale litigio, ad opera del suo uomo.
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Antonella Marchisella
anzitutto è inquietante questa incontrollabile deriva semantica: scopriamo che tra femmicidio e femminicidio c'è differenza: in un caso si uccide la femmina, nell'altro la femminilità
siamo veramente alle seghe mentali di vaginesecche in piena crisi aviopenica!
poi si va alla definizione: lasciando da parte il femminicido (tanto vago che secondo me anche loro hanno difficoltà a farne esempi senza cadere nel ridicolo) andiamo al femmicidio: uccisione di una donna in quanto donna.
bene, se si conia un termine per una azione vuol dire che almeno qualche volta si è verificata
loro fanno dei numeri, un centinaio in Italia nel 2011, una cinquantina nel 2012
OK
e come facciamo a dire che quelle donne sono state uccise in quanto donne?
fanno un esempio, tale Vanessa: logica vuole che quando si fa un esempio sia il più calzante possibile
perciò vediamo un po' che dicono della povera Vanessa: coraggiosa perchè si è messa con un uomo più vecchio di lei.
dunque se è coraggiosa vuol dire che ha scelto di correre dei rischi. Che genere di rischi? la disapprovazione del suo ambiente sociale, pare di capire. Perchè il suo ambiente sociale avrebbe dovuto diasapprovarla? perchè ha scelto di convivere con un uomo più anziano, probabilmente. E perchè questa situazione avrebbe dovuto essere criticata dal suo ambiente sociale? suppongo perchè il suo ambiente riteneva che fosse una situazione a rischio, difficile da sostenere, fonte di tensioni, fatiche, dolori, incomprensioni
così è stato, quindi dobbiamo dire che Vanessa per quanto coraggiosa è stata pure sprovveduta e presuntuosa, perchè non ha tenuto conto di ciò che chiunque le avrebbe detto: stai attenta perchè una relazione così non dura e ti farà soffrire
ora: la conflittualità scoppiata nella coppia Vanessa-uomo_anziano ha coinvolto i due soggetti in quanto soggetti umani impegnati in una relazione difficile, non in quanto rappresentanti del genere maschile e del genere femminile. Tante donne e tanti uomini avrebbero disapprovato le scelte fatte dai due, quindi pare perlomeno forzato assumere i due a rappresentanti di coloro che li disapprovano
i due rappresentavano solo e soltanto sè stessi, forse
Vanessa è stata uccisa perchè la dinamica interna della coppia è giunta ad un punto di alta conflittualità e lei era più debole fisicamente, non perchè lei era una donna
l'uomo_anziano non ha mai odiato Vanessa in quanto donna, e assurdo il solo ipotizzarlo. Ad un certo punto l'ha odiata per quelle incomprensibili dinamiche di coppia di catulliana memoria
Ora, miss Antonella MArchisella, mi resta una sola domanda: ma lei prima di iniziare a scrivere queste scemenze, i suoi due neuroni li ha connessi?