Autore Topic: femminismo cattolico  (Letto 56972 volte)

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #165 il: Luglio 12, 2012, 16:43:44 pm »
Ma è interessantissima invece, è stato un piacere leggerla.

Non per tutti, cara Giulia, non per tutti... :D
La pazienza di Cosimo, ha un limite...e devo stare attento a non superarlo. :cool:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline COSMOS1

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #166 il: Luglio 12, 2012, 17:34:54 pm »
il problema è che il "cirismo" è parzialmente off topic
scoccia la parte off, ma non si può dire che non c'entri nulla con la qm perchè la qm c'entra con quasi tutto
così come la discussione revisionista di Peter Barker e Giuseppe
dovremmo aprire una sezione sulle visioni del mondo, per non cacciarle in off topic da un lato e per non diluire troppo lo specifico dall'altro
Dio cè
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Offline Lucia

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #167 il: Luglio 12, 2012, 18:42:10 pm »

Tuo marito ritiene che il peso delle mamme in Italia dipenda molto dal culto mariano. È possibile, facendo attenzione a tanti particolari e senza partire per la tangente.
Le madri tedesche ad esempio hanno un peso molto maggiore nella psiche dei figli, e da loro il padre è stato colpevolizzato molto prima che da noi. .....
questa figura materna viene vista con sospetto, appunto perchè Lutero ha diffuso un rifiuto per il culto mariano, ma a me non dispiace. Non sono contro le donne in quanto donne. Il femminismo non è il partito delle donne. Io sono a favore delle donne vere, di quelle che ti amano e che te lo fanno sentire, come mogli, figlie, madri, amanti...

Ma sei sicuro che nelle famiglie tedesche il padre è meno importante della madre? Io conosco famiglie tedesche (è vero fanno parte della stessa grande famiglia ) e non ho avuto l'esperienza che le madri siano più importanti dei padri. Un po era proprio il contrario ma mi sembrava un bel lavoro di gruppo quella famiglia e non un mettersi in concorrenza.
Poi anch'io sono mammista ho capito ma è una cosa quando lo sei al livello personale e altra cosa quando una società intera lo è.


« Ultima modifica: Luglio 12, 2012, 18:57:18 pm da Lucia »

Offline Animus

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #168 il: Luglio 12, 2012, 19:36:51 pm »
Vorrei concludere questa lunga discussione con un consiglio.
Se non l'avete già visto (l'hanno dato un mesetto fa), guardate il film L'ultimo inquisitore.
(al limite ve lo scaricate da internet)

http://www.mymovies.it/film/2006/lultimoinquisitore/

Gira intorno alla vita del pittore Goya, ma l'ho trovato interessante per una scena in particolare che mostra il valore, e soprattutto la sagacia e dunque la forza del padre ebraico, che è come dire,  un padre simbolicamente ancora vivo, che contrasta col "padre spirituale" cattolico che è invece un padre spodestato, se non già morto sicuramente che si trascina moribondo da secoli, e che da gli ultimi colpi di coda nella figura dell'inquisitore e del voltagabbana.

"Siamo nati da padri morti" diceva con grande lungimiranza Dostoevskij quasi due secoli or sono (e l'unico a cui Nietzsche riconosceva un acume psicologico comparabile con il suo)

Curioso come quelli del momas che lo citano come il prezzemolo per ricordare che "senza Dio tutto diventa lecito", non lo citino invece mai per questa frase...
E altrimenti, come  fanno a dare la colpa alla De Beauvoir?  ^_^
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Offline Lucia

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #169 il: Luglio 12, 2012, 20:18:14 pm »

Dostoevskij secondo te era cattolico ?
« Ultima modifica: Luglio 12, 2012, 20:31:40 pm da Lucia »

Offline Animus

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #170 il: Luglio 12, 2012, 22:28:58 pm »
Dostoevskij secondo te era cattolico ?

Come faceva ad essere cattolico se era russo? :hmm:

“In che modo la fede cattolica non sarebbe cristiana?” domandò Ivan Petrovic, agitandosi sulla sedia. “Che fede sarebbe?”
“Anzitutto, non è una fede cristiana!” rispose il principe estremamente agitato e in tono piú brusco di quanto fosse permesso. “Questo è in primo luogo; in secondo luogo, il cattolicesimo romano è peggiore dello stesso ateismo, a parere mio. Sí, io sono proprio di questo parere! L’ateismo predica il nulla, mentre il cattolicesimo si spinge al di là e predica un Cristo travisato, un Cristo calunniato dallo stesso cattolicesimo, e oltraggiato, un Cristo contrario alla verità! Il cattolicesimo predica l’Anticristo, ve lo giuro, ve lo assicuro! È una mia propria opinione, la mia opinione personale, per cui Dio sa quanto ho sofferto... Il cattolicesimo romano crede che, senza una potenza imperiale, la fede cristiana non possa sussistere nel mondo, e grida al tempo stesso: Non possumus! Secondo me, il cattolicesimo romano non è nemmeno una religione, ma è la continuazione dell’impero romano, e tutto in esso è sottoposto a questa idea, cominciando dalla fede. Il papa vi ha conquistato il trono terrestre ed ha alzato la spada. Da quei tempi, ogni cosa prosegue in tal modo, solo che alle spade hanno aggiunto la menzogna, la furberia, l’infingimento, il fanatismo, la superstizione, la scelleratezza, trastullandosi coi piú sacri, piú sinceri, piú ardenti sentimenti, i migliori sentimenti del popolo. Ogni cosa è stata venduta da Roma per denaro, per il vile potere temporale. Non sono queste le dottrine dell’Anticristo?! Come avrebbe potuto non derivare da esso l’ateismo? L’ateismo è uscito da loro, dalla Chiesa Cattolica Romana! I primi atei sono stati loro; come avrebbero potuto credere in se stessi? L’ateismo prese radice per il disgusto ch’essi ispirarono; è prodotto dalle loro menzogne e dalla loro impotenza spirituale. L’ateismo. Da noi s’incontra soltanto nelle classi privilegiate, come pochi giorni fa ebbe a dire meravigliosamente Evgenij Pavlovic, nelle classi che hanno perso la loro radice: là invece, in Europa, l’ateismo comincia a penetrare nelle terribili masse del popolo, una volta non credevano per ignoranza, ora non l’hanno piú fede per l’odio che hanno suscitato in loro la Chiesa e il cristianesimo!”
Il principe si fermò per riprendere fiato. Aveva parlato con molta precipitazione. Era pallido e soffocava. Tutti si scambiavano occhiate. Finalmente il vegliardo rise francamente. Il principe N. tirò fuori l’occhialetto e sbirciò l’oratore. Il poeta tedesco uscí dal suo cantuccio e si avvicinò alla tavola, sorridendo in modo sinistro.
“Esagerate molto,” ribatté infine Ivan Petrovic strascicando le parole con aria annoiata, e persino un po’ confusa. “Anche nella loro Chiesa ci sono sacerdoti degni della massima stima e virtuosi.”
“Non ho mai parlato dei singoli rappresentanti della Chiesa. Intendo parlare del cattolicesimo romano, nella sua essenza, intendo Roma stessa. Non è possibile che la Chiesa possa scomparire del tutto! Non ho mai detto una cosa simile.”
“Ne convengo, ma sono tutte cose note da tempo e persino inutili... sono questioni che appartengono alla teologia...”
“Ah, no! no! non appartengono esclusivamente alla teologia, ve lo assicuro io. Questo ci tocca molto piú da vicino di quanto non crediate. In ciò consiste appunto il nostro sbaglio: noi non possiamo comprendere che non sono cose esclusivamente teologiche! Anche il socialismo è prodotto dal cattolicesimo e dall’essenza del cattolicesimo! Anche esso come il fratello, l’ateismo, deriva dalla disperazione come antitesi del cattolicesimo, nel senso morale, per sostituire lo scomparso potere morale della religione, per saziare la sete spirituale dell’umanità rinascente e per salvarla, non piú con Cristo, ma con la violenza. È anch’essa una libertà raggiunta con la violenza, è anch’esso un’unione ottenuta per mezzo della spada e del sangue! ‘Tu non osi credere in Dio, non osi possedere, non osi avere la tua propria personalità; fraternité ou la mort, due milioni di teste decapitate!’ È detto: ‘Li riconoscerete dai loro atti’. E non dovete pensare che tutto ciò sia anodino e poco minaccioso per noi: oh, noi dobbiamo opporvi resistenza e senza indugiare, al piú presto! Bisogna, per resistere all’Occidente, che il nostro Cristo risplenda, il Cristo che noi abbiamo conservato e ch’essi non conoscono! Non dobbiamo servilmente lasciarci pigliare all’amo dai gesuiti, dobbiamo invece comparire dinanzi a loro, portando loro la nostra civiltà russa, e non dicano i nostri che la loro predicazione è elegante, come, non ricordo piú chi, ebbe a dire un momento fa...”
 
F. M. Dostoevskij, L’idiota.

P.S.
Basta farmi domande, guardati il film! :cool:
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Re: femminismo cattolico
« Risposta #171 il: Luglio 13, 2012, 17:08:43 pm »

http://2.andreatornielli.it/?p=4545



Cmq scaraffia c'ha le sue buone ragioni a sentirsi presa per il culo...

“L’Osservatore Romano” parla delle donne nella Chiesa e rivendica per esse un maggiore spazio, ricordando che è stato proprio Benedetto XVI a volere le presenze femminili nel quotidiano vaticano che da qualche mese si è dotato anche di un inserto “rosa”, curato proprio dalla professoressa."

Come è stato sempre Benedetto a dire non più di qualche mese fa che "c'è gran spazio per le donne nei vangeli".
Chissà, forse stanno pensando di fare una nuova versione e di ampliare ulteriormente la parte e il ruolo femminile nelle sacre scritture (dopo le manipolazioni già citate sopra, dove nessuna Lei ha schiacciato il capo di nessuno)....

Cmq, a me questa bella chiesa (parlando dei cattolici devo abituarmi a riservarle il minuscolo) con tutta la gerarchia ecclesiastica non sembra affatto diversa dalla ns altrettanto bella classe politica, che da una parte-pubblicamente - incensa in continuazione il femminile (ah, se ci fossero le donne a comandare!), dall'altra, il culo dalla poltrona non lo vogliono togliere neanche da morti!

Se c'è spazio per le donne, nei vangeli e nella chiesa, che diano il buon esempio.
Ma di che cosa vanno lamentandosi!?

Che perdono il posto?
Se non sanno fare il loro lavoro, che vadano a farne un altro.... :hmm:

« Ultima modifica: Luglio 13, 2012, 17:21:54 pm da Animus »
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Re: femminismo cattolico
« Risposta #172 il: Luglio 13, 2012, 17:35:32 pm »
Ma di che cosa vanno lamentandosi!?

Ok, è un opponendosi, ma è lo stesso. ^_^

Chi non ha il valore di affermare la legittimità della sua presenza/esistenza....che vada fuori dai coglioni.

E questo vale per tutti, dall'ultimo portaborse, al primo dei baciapile. :mad:
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Re: femminismo cattolico
« Risposta #173 il: Luglio 13, 2012, 19:48:21 pm »
si, in Italia la gente o è fanaticamente cattolica o fanaticamente anticattolica o atea. Ma la capisco, anceh'io sono meno cattolica da quando sono in Italia

Se Animus avesse raggione che la stirpe di donna e dell'uomo sono predestinati a essere nemiche allora sentiremmo l'atteggiamento del femminismo come naturalie genetico, e che senso ha protestare contro qualcosa di naturale! Invece io lsento questo attegiamento di ostilità uomo-donna come una anomalia nel rapporto dei sessi e proprio perché non è naturale, genetica, predestinata credo che si possono anche risolvere.




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Re: femminismo cattolico
« Risposta #174 il: Luglio 13, 2012, 19:54:21 pm »
Poi per parlare di uomo e donna come stirpi diversi dovremmo riprodurci senza l'aiuto dell'altro e nascere sena l'aiuto dell'altro

Sì, io lo so, ma forse ai tempi la concezione era vista in maniera un po' diversa...
C'erano anche lì varie interpretazione difformi (illustrate ad es. dalla storia dell'embriologia).

toh, dai un occhio.

Secondo Parmenide (scuola eleatica) il seme dell'uomo e quello della donna si mescolano nell'utero dove inizia la lotta tra il principio maschile e quello femminile per imprimere il sesso al nascituro. Entrambi i principii, comunque, sarebbero presenti unicamente nello sperma: nel testicolo destro il maschile e nel sinistro il principio femminile.


bravo, eco abbiamo trovato dove si svolge la vera guerra tra i sessi, tra il testicolo destra e sinistra del maschio. 

Offline Lucia

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #175 il: Luglio 13, 2012, 20:17:07 pm »
Come faceva ad essere cattolico se era russo? :hmm:

allora se lui diceva coem hai detto ce "siamo nati dai padri morti" si riferiva probabilmente alla sua tradizione russa

Mi hai fatto capire che l'autore del Grande Inquisitore critica non la propria religione ma quella dei altri, cosi mi piace di meno anche se mi piace ancora.

Mi domando (non ti domando perché non ti piaciono le domande) cosa hai capito del citato Nietzcheano che ho aggiunto tra i tuoi aphorismi "Da dove nascono le montagne? Dal mare. Dove spofonda le radici l'albero? Nel proffondità della terra, nel male"
Non esiste grandezza senza colpa, questa vuole dire, sai. E la chiesa cattolica e non solo lei sono importanti e grandi  e quindi hanno anche tante colpe. Perché una senza altra non si può.


quote]L’ateismo è uscito da loro, dalla Chiesa Cattolica Romana! I primi atei sono stati loro; come avrebbero potuto credere in se stessi? L’ateismo prese radice per il disgusto ch’essi ispirarono; è prodotto dalle loro menzogne e dalla loro impotenza spirituale. L’ateismo. Da noi s’incontra soltanto nelle classi privilegiate, come pochi giorni fa ebbe a dire meravigliosamente Evgenij Pavlovic, nelle classi che hanno perso la loro radice: là invece, in Europa, l’ateismo comincia a penetrare nelle terribili masse del popolo, [/quote]

ma se anche lui era ateo con il suo nonno ortodosso e tutto il sistema stalinista con le radici ortodosse era fortemente atea, imponeva l'ateismo a tutti

Citazione
P.S.
Basta farmi domande, guardati il film! :cool:

mi sono stuffata dell'Inquisizione. L'ho guardato per un po sul youtube.
Legato dei padri ebraici e cattolici io io la mia esperienza personale che non corrisponde a ciò che dici tu e per me ogni esperienza vale più di tutte le teorie. Ho visto padri cattolici che rinegavano il proprio figlio se la loro moglie lo chiedeva e ho visto padri cattolici (sia tedeschi che italiani) di un carattere molto più forte e impressionante.

Non ti faccio domande Animus, faccio anch'io monologhi come te sullo stesso tema.

Offline Giulia

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #176 il: Luglio 13, 2012, 23:48:33 pm »
si, in Italia la gente o è fanaticamente cattolica o fanaticamente anticattolica o atea. Ma la capisco, anceh'io sono meno cattolica da quando sono in Italia

Se Animus avesse raggione che la stirpe di donna e dell'uomo sono predestinati a essere nemiche allora sentiremmo l'atteggiamento del femminismo come naturalie genetico, e che senso ha protestare contro qualcosa di naturale! Invece io lsento questo attegiamento di ostilità uomo-donna come una anomalia nel rapporto dei sessi e proprio perché non è naturale, genetica, predestinata credo che si possono anche risolvere.
Ma invece io l'ho sempre sospettato.

E che vi sia una lotta continua maschile-femminile credo che sia stato un fatto anche prima del femminismo.
Ma il problema vero non è quello, la cosa peggiore è essere allo stesso tempo anche attratti dall'altro sesso, perché  se ci fosse solo odio o inimicizia si risolve come fanno i romani con i laziali; ci si picchiano, ci si insultano ma poi separati si vive benissimo.
E' l'attrazione che ti frega, che ti incasina tutto e crea il conflitto, e non solo con l'altro sesso ma anche con se stessi
E' l'odio-amore che è terribile, è quella la catena, la palla al piede che non risolvi con oh: ognuno per i cazzi sua e amen, no, piuttosto cerchi inconsciamente  l'attrito e la guerra se non si riesce a far di meglio...però una relazione ce la devi avere.

Offline Animus

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #177 il: Luglio 14, 2012, 03:18:09 am »
E che vi sia una lotta continua maschile-femminile credo che sia stato un fatto anche prima del femminismo.
Ma il problema vero non è quello, la cosa peggiore è essere allo stesso tempo anche attratti dall'altro sesso, perché  se ci fosse solo odio o inimicizia si risolve come fanno i romani con i laziali; ci si picchiano, ci si insultano ma poi separati si vive benissimo.
E' l'attrazione che ti frega, che ti incasina tutto e crea il conflitto, e non solo con l'altro sesso ma anche con se stessi
E' l'odio-amore che è terribile, è quella la catena, la palla al piede che non risolvi...


Infatti è proprio così:

Ti odio e ti amo.
Forse ti chiederai come questo sia possibile.
Non lo so, ma sento che accade e mi tormenta.

 
E' la tragicità della condizione umana.  :cry:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #178 il: Luglio 14, 2012, 06:57:20 am »
Ho visto padri cattolici che rinegavano il proprio figlio se la loro moglie lo chiedeva e ho visto padri cattolici (sia tedeschi che italiani) di un carattere molto più forte e impressionante.

scusatemi, là volevo dire padri ebraici

Offline Lucia

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Re: femminismo cattolico
« Risposta #179 il: Luglio 14, 2012, 07:32:44 am »
Infatti è proprio così:

Ti odio e ti amo.
Forse ti chiederai come questo sia possibile.
Non lo so, ma sento che accade e mi tormenta.

 
E' la tragicità della condizione umana.  :cry:


Dai ci sono cose più tragiche nella vita

ma avete ragione voi due che l'amore-odio o desiderio-paura appaiono insieme.  :)
E vero che ci sono sentimenti ambivalenti quando una persona è particolarmente importante per te,
ma per la maggior parte dei uomini non sento né amore né odio, anzi sono capace di non rendermi conto (di mettere tra le parantesi) di che sesso ha fino a quando non me lo fa sapere. Questo è l'atteggiamento mio con la maggior parte dei uomini.
Poi quando parlo di uomini penso che anche il mio figlio fa parte dal genere maschile e mi piacerebbe se fosse amato e rispettato, anche il mio nonno era un vero uomo e lo amavo senza ambivalenze.
Solo nell'amore appare questa ambivalenza perché ci si aspetta qualcosa dall'altro.

O forse solo nelle culture cattoliche appare questa ambivalenza perché si associa subito il desiderio erotico con il peccato.

PS:
Potrebbe essere che le continue critiche delle femministe sono una forma di odio-amore per i maschi ?