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femminismo cattolico

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Rita:
se vi può interessare

http://www.laici.va/content/dam/laici/documenti/donna/filosofia/italiano/donna-storia-problemi.pdf

Gertrude von Le Fort: "Le affermazioni più ardite e forti che mai siano state formulate riguardo alla donna le formulò il dogma cattolico. Qualsiasi altra interpretazione metafisica della femminilità non è che inutile tentativo o semplice eco teologica priva di contenuto o significato religioso. Il punto centrale è rappresentato dalla figura di Maria .... l'Immacolata, cioè la rivelazione di ciò che era l'uomo prima di cadere: volto sacro della creatura uscita dalle mani di Dio, immagine di Dio riflessa nell'uomo.

(omissis) ma è preoccupata che la donna stessa non assuma mentalità e connotazioni maschili.... ella non è divina, perchè il divino la supera, ma è specchio privilegiato del divino anche per l'uomo.  Ne consegue una sorta di superiorità del femminile rispetto al maschile, quella superiorità che i movimenti femministi avevano indicato e a ragione, secondo la Fort. (pagg. 5-6)


Un po' meno forte la Stein, nelle pagine seguenti che non parla esplicitamente di superiorità.

E però c'è da dire che sono nate l'una in ambito protestante e l'altra in ambito ebraico e si sono convertite entrambe successivamente al cattolicesimo.

Peraltro a pag. 2 viene detto che che in ambito cristiano ci sono stati un po' di problemi a mantenere il giusto equilibrio fra la maestà divina e la dignità umana, proprio perchè il messaggio di Cristo opera esplicitamente a favore dello spostamento verso la dignità umana, fino a condurre alla negazione della presenza di Dio nell'uomo Gesù. E che proprio nell'ambito della Riforma evangelica e della Riforma cattolica si fa più forte il rapporto fra le donne e la Chiesa in quanto unico contesto in cui potevano coltivare un'ideale etico rappresentante l'unica prestazione non legata al sesso, nella quale esse erano in grado di uguagliare e persino di superare gli uomini.

Lucia:

--- Citazione da: COSMOS1 - Giugno 05, 2012, 20:07:12 pm ---
nella teologia cattolica l'eros è uno dei doni di Dio, tra tutti il più bello
i preti dimostrano la loro assoluta dedizione a Dio rinunciando al bene tra tutti più prezioso: l'eros
in tutta la teologia cattolica non c'è un solo passaggio sessuofobico


--- Termina citazione ---

"amare ed essere amato mi era più dolce se possedevo anche nel corpo la persona amata. E cosi inquinavo la sorgente dell'amicizia con i veleni della passione e offuscavo la sua chiarezza con l'inferno del sesso"(Sant'Agostino-Confessioni III1)

In Agostino ci sono ancora molti altri passaggi cosi sessuofobici e non sarebbe problema se non fosse uno dei santi padri della Chiesa, il suo modo di vedere in sesso e nel piacere un peccato sono molto diffusse nel cattolicesimo.

COSMOS1:
1 la teologia cattolica non è sessuofobica, S.Agostino va interpretato
2 tra i sette vizi capitali, la lussuria non è mai stata considerata il peggiore

se ho tempo qs sera o domani ti tiro fuori qualcosa di R.Amerio

COSMOS1:
Renato Amerio, Iota Unum, pg.202
Fu certo esagerazione, anzi errore grave, popolare ma non dei dotti 17 fare del peccato carnale il peccato essenziale.

nota 71: Nell'Inferno e nel Purgatorio danteschi i lussuriosi stanno nel luogo di più lieve pena essendo portatori di più lieve colpa

Lucia:

--- Citazione da: COSMOS1 - Giugno 26, 2012, 23:02:41 pm ---Renato Amerio, Iota Unum, pg.202
Fu certo esagerazione, anzi errore grave, popolare ma non dei dotti 17 fare del peccato carnale il peccato essenziale.

nota 71: Nell'Inferno e nel Purgatorio danteschi i lussuriosi stanno nel luogo di più lieve pena essendo portatori di più lieve colpa

--- Termina citazione ---

Questo è tutto? :(
Pensavo mi dici qualcosa in difesa di Aurelio Agostino, che non è un piccolo teologo svizzero ma è uno dei padri della chiesa e difficilmente puoi dire che non è sessuofobo, parla con disprezzo da tutta la sua vita di "concupiscenza"  precedente alla sua conversione. E sono le sue idee che si sono diffuse in tutta la chiesa cattolica.
Io ho letto in Jostein Gaarder-Vita brevis. E una lettera immaginata in cui l'ex concubina di Agostino, con chi aveva un figlio gli scrive commentando le Confessioni. Legge, cita  e commenta proprio quei passaggi dove Agostino fa queste scenate di "quanto porco ero facevo pure sesso".

Io posso essere d'accordo con te che quella non è l'interpretazione corretta, perché né nel Vecchio Testamento né nei Vangeli non c'è sessofobia, però nella teologia cattolica c'è, molta molta colpevolizzazione per ogni piacere della vita. E se alcuni dei primi credenti si tagliano le cose o rinunciano all'eros non lo fanno per amore di Dio ma per lo schifo verso il creato.


Dante ha messo i lussuriosi tra le punizioni più lievi nel Inferno.
E vero, gli papi erano nei gironi più in bassi e avevano punizioni più ridicole. Perché lui, Dante era anticlericale convinto e la chiesa (o il partito clericale) l'ha anche mandato in esilio in quanto nemico loro. Quindi è tutt'altro che rappresentativo per la teologia cattolica.

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