Non è proprio così.
Una storia che è raccontata ora per metafore, ora per fatti storici, ora per racconti attinti da altre culture può avere infinite interpretazioni.
Una di queste è la tua ed il sapore che ti lascia dentro.
Sì una storia,nel senso del romanzo, ma non è così per quanto riguarda la torah che non ha nulla a che fare con ciò che il religioso cristiano (o non ebreo) ha della bibbia vnd. A me sta benissimo avere questo modo cattolico cristiano di dire "
ora ti parlo per metafore, ora ti parlo per fatti storici ed ora ti parlo per racconti attinti da altre culture", ora ti interpreto, è un modo nostro di fare, ok.
Ma se lo fai in un contesto che racconta appunto l'evoluzione di popolo e la sua di cultura. Se ad esempio volessi fare della pizza napoletana un dolce, azzi mia lo posso fare, ma non sarebbe giusto dire che fin dal principio la pizza napoletana era nata come un dolce, mi spiego?^^
Io vnd parlo di concetti travisati, tipo scrivere Roma e tradurlo e capirlo per Toma. Nell'ebraismo l'angelo ribelle, caduto che diventa satana/lucifero/berzebù ed è tuttora l'antagonista di Dio, non c'è, non esiste, non era previsto, è un invenzione del cristianesimo, nel senso che non attinge a quello che noi intendiamo Antico Testamento non al primo, è un altra cosa, un altra storia, va bene cmq - son tutte storie - ma è un altra, non ci sono nel A.T. delle radici che portino al diavolo come lo intendiamo noi.
Una di queste è la tua ed il sapore che ti lascia dentro.
Io non sono ebrea nemmeno di striscio.