Infatti, come dite voi, pure a me sembra tutta aria fritta! Una lingua è pura e semplice convenzione e chi dà eccessiva importanza a queste inezie, si vede che ha ben poco da fare nella vita! Come se un uomo, allora, dovesse lamentarsi del fatto che non esiste il maschile grammaticale di professioni (tra l'altro tipicamente maschili) tipo "guardia" o "sentinella", che sono di genere femminile: nessuno ci ha mai visto femminismo in ciò, pretendendo addirittura l'uso delle forme maschili di "guardio" o "sentinello" (ahahahah!), semplicemente perché il concetto rimane neutro (applicabile cioè ad ambo i sessi) indipendentemente dal reale genere grammaticale, che spesso è pura convenzione, proprio come nei nomi di animali di genere promiscuo (grammaticalmente al maschile o al femminile ma facenti riferimento ad entrambi i sessi), tipo zebra, giraffa, farfalla, formica (inesistenti le forme maschili di zebro, giraffo, farfallo ,formico, mentre chi non concorda al femminile un elefante o un rinoceronte, ad esempio, rispettivamente con elefantessa o rinocerontessa per indicare le femmine di tali specie, con quello squallido suffisso -essa che tra l'altro rende la parola più lunga e pesante, viene subito accusato di maschilismo grammaticale)! Pure l'uso del maschile plurale per concordare più elementi di vario genere è pura convenzione e non è certo segno di maschilismo, giacché tale concordanza viene fatta anche per esseri del tutto asessuati, tipo "mano e piede fratturati" o "sedia e tavolo restaurati" (mano, piede, sedia e tavolo non hanno sesso, e appartengono ciascuno a un determinato genere, maschile o femminile, per pura convenzione!)! Che dire allora di certe espressioni convenevoli in cui, in nome della squallida cavalleria pretesa dalle donne (femministe comprese), il genere femminile deve precedere quasi di rigore quello maschile (altrimenti si è automaticamente accusati di maschilismo e misoginia!), tipo: "Signore e Signori" ("Ladies and Gentlemen"), "Gentili telespettatrici e telespettatori", ecc...