In rilievo > Osservatorio sul Femminismo

E se fosse un maschilista? E ti pareva che le FAS non formulassero l'ipotesi!

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Massimo:
Di fronte all'attentato di Brindisi contro una scuola femminile mi aspettavo che FAS ipotizzasse un
massacro stile Marc Lepine. L'occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. E' superfluo
dire che l'occasione è stata colta al volo, visto che come necrofore di cadaveri femminili le FAS
non le batte nessuno. E difatti è arrivato puntuale l'articolo in cui si sottolinea l'appartenenza al
genere femminile della vittima e si svolge il ragionamento che alla mafia non conviene un atto del
genere, se non altro perchè attira l'attenzione delle forze dell'ordine su di un territorio che la
mafia locale vuole sgombro e riservato per sè e comunque non è nel suo stile. Una strage di Stato poi non avrebbe senso, fatta in quel modo. E allora che resta? Semplice: far fare capolino
al misogino che essendo in guerra con le donne vuole punire coloro che con l'istruzione vogliono
sottrarsi al "patriarcato" emancipandosi da esso. Furbescamente, hanno fatto il parallelismo tra
gli sgozzamenti di ragazze algerine che andavano a scuola, uccise dagli integralisti islamici e tale
attentato, facendo capire che la matrice e il movente potrebbe ben essere il medesimo. Vogliamo
scommettere che, più passa il tempo senza che si trovi il colpevole, più l'ipotesi prenderà corpo?

ilmarmocchio:
e si, la bomba era tarata per esplodere al passaggio di, e solo, donne.
le famose bombe intelligenti :doh:

Massimo:
Se ciò fosse, sarebbero intelligenti per davvero.

skorpion72:
Conoscendole c'era da aspettarselo. Hanno fatto anche un altro post

#Brindisi: c’era una manifestazione e mi sono chiesta che ci facevo lì!

dove viene citato un comunicato della casa internazionale delle donne


--- Citazione ---Copio e incollo il comunicato della Casa Internazionale delle Donne. Non lo condivido per intero, soprattutto nella parte in cui parla dell’allarme lanciato dalle femministe francesi (ché quando le diciamo noi ‘ste cose non contano?) ma eccolo:

    La Casa internazionale delle donne:
    http://www.casainternazionaledelledonne.org/userfiles/comunicato_brindisi.pdf

    L’orrendo attentato di questa mattina alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, meta della
    carovana della legalità, ha per noi un chiaro significato politico.
    Esprimiamo dolore e rabbia, ma vogliamo anche condividere l’allarme lanciato giorni fa dalle femministe francesi, che denunciavano la gravità e la pericolosità dell’affermarsi in Europa di movimenti razzisti, sessisti e neonazisti.
    Lo spazio aperto dalla crisi attuale può essere un’occasione per ridiscutere valori e modelli di sviluppo europei, e quindi cambiare la politica; ma l’Europa sembra oggi priva di memoria ed è concentrata solo su logiche economiche, in una involuzione reazionaria. La sfera pubblica viene così occupata dalle bande criminali, da gruppi della destra estrema, da chi ha interessi contrari alla democrazia, da chi vuole imporre con la violenza una soluzione politica e culturale autoritaria.
    Non possiamo limitarci ad assistere ma dobbiamo reagire con fermezza, forti della nostra
    storia e consapevoli che i processi autoritari iniziano sempre con l’attacco all’autonomia e alle libertà delle donne.
    Non è un caso che sia stata colpita una scuola prevalentemente femminile, una scuola, in
    particolare, dove si mettono in atto pratiche esemplari di rispetto e di legalità e dove si creano gli anticorpi contro questa deriva autoritaria e criminale.
    Inviamo alle/agli studenti colpite e ai loro familiari il nostro abbraccio di forte e totale
    solidarietà; rinnoviamo il nostro impegno insieme a quante/i si mobilitano per una pratica politica e civile di giustizia e di democrazia.

--- Termina citazione ---

e al quale segue il seguente commento:


--- Citazione ---cybergrrlz says
Si, infatti, pareva la festa del santo patrono. Dimenticavo lo sciacallaggio intellettuale, quello di chi ti vende la cosa scritta e poi ci sono i bimbi col gelato e c’era chi indossava la scarpa della domenica…. Ma si, tanto che importa. In fondo di donne in single time ne muoiono di già e se vengono sterminate in massa la medaglia se la piglia lo sbirro buono. :-|

--- Termina citazione ---



Altro comunicato (evidenziati i punti più salienti)

Non è un caso...


--- Citazione ---Udi di Napoli Napoli, domenica 20 maggio

Melissa Bassi è morta a Brindisi.

Melissa Bassi è morta, rimasta vittima di persone che seminano morte per raggiungere i loro fini.

Nelle prospettive di queste persone la morte di Melissa è stata lo scopo ed insieme l’effetto collaterale della loro guerra personale all’umanità.

Lo scopo di chi uccide è uccidere, non ci sono aggravanti né attenuanti: sopprimere una vita è l’espressione, al fondo compiaciuta, del potere che alcuni si arrogano sugli altri.

Mentre in tanti si affannano alla ricerca delle nomenclature, pensiamo al dolore dei genitori, degli insegnanti, dei compagni di scuola, causato da un gesto che non è altro che il gesto di assassini. Mafia, terrorismo, poteri occulti sono quelli che useranno la morte di Melissa per dare un segnale a tutti.

Liberi di uccidere, noi sempre meno libere di vivere.

Loro non cambiano, Rosaria Costa lo disse nel 1992 ai funerali del marito, la cui morte è stata voluta da chi lo voleva morto ed è servita alla mafia che ha nominato uomini in Parlamento e nelle Istituzioni.

Loro non cambiano, gli assassini non cambiano, e i loro complici non si nascondono più, a volte “perché hanno solo rubato”. Le nomenclature non ci servono per distinguere la gravità, ma per individuare le complicità che ormai congiunte come sono, ci rendono difficile comprendere la differenza tra un terrorista e un mafioso. Melissa è morta per mano di assassini che hanno ucciso lei per intimorire tutti.

Melissa è morta, e la sua morte svela che il principio cui si ispira la necessità di questo stato non è quello di impedire che gli uomini uccidano le donne ed altri uomini.

È insopportabile pensare che la morte possa servire a qualcosa o a qualcuno, ma è così che succede.

La morte e la minaccia di morte servono: a mantenere l’ordine e a giustificare “la temporanea sospensione dei diritti”.

I diritti delle donne in questo paese sono sospesi nella prospettiva del femminicidio, e non per la prima volta appaiono chiare le modalità mafiose in cui si esprime.

Melissa andava a studiare in una scuola luogo d’impegno contro le mafie ed era una donna. Per questo parliamo di lei senza perderci a cercare di capire qualcosa che è già sotto i nostri occhi.

Loro non cambiano, non esitano a usare i gesti degli assassini e di quelli che li agitano nel segno del predominio di un genere sull’altro, di una razza o di una religione per confermarsi nel potere e nei privilegi.

Loro non cambiano, ha detto Rosaria Costa durante funerali dell’agente Schifani, suo marito morto per mafia. Sono passati vent’anni, noi siamo cambiate: loro che non vogliono cambiare è ora che se ne vadano da dove la mafia può essere sconfitta.

--- Termina citazione ---

ilmarmocchio:
certo che, ideologia a parte, queste non hanno il cervello a posto.
nessuno ancora ha una idea di chiu potrebbe aver fatto l'attentato e loro delirano così... a caso.
Allora, il terremoto di questa notte che ha ucciso degli operai, è maschicida

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