In rilievo > Osservatorio sul Femminismo

E se fosse un maschilista? E ti pareva che le FAS non formulassero l'ipotesi!

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Fazer:
Che galline, che esseri decerebrati, che stupide... :mad:
Paragonarle allo sciacallo e all'avvoltoio sarebbe un offesa a questi animali.
Venderebbero il culo delle loro madri per la loro ideologia.
Nemmeno come concime andrebbero bene.
Merdose. :disgust:
E al diavolo l'automoderazione, il dialogo, il rispetto delle reciproche posizioni, e tutte queste minchiate.

ilmarmocchio:

--- Citazione da: Fazer - Maggio 20, 2012, 09:47:48 am ---Che galline, che esseri decerebrati, che stupide... :mad:
Paragonarle allo sciacallo e all'avvoltoio sarebbe un offesa a questi animali.
Venderebbero il culo delle loro madri per la loro ideologia.
Nemmeno come concime andrebbero bene.
Merdose. :disgust:
E al diavolo l'automoderazione, il dialogo, il rispetto delle reciproche posizioni, e tutte queste minchiate.


--- Termina citazione ---

non vedo proprio nulla da rispettare.
Speculagno su tutto.
Indegne.
degli operai maschi, morti sul lavoro per il terremoto.
zero

jorek:
queste sono veramente il buco del culo dell'umanità....strumentalizzare i morti è sempre stata una cosa volgare, ma qui è troppo davvero

Fazer:
Certo, se per mestiere raccogliessero cotone o uranio (a mani nude) non me ne potrebbe fregare di meno delle loro cazzate.
Andassero pure affanculo.
Ma queste bestie sono le insegnanti dei nostri figli, sono amministratrici della cosa pubblica, sono prefetti e questori, cazzo.
Altro che 1984, ormai il tutto sembra un episodio di Capitan Harlock... :cry:

skorpion72:
eccone un altro, di un/una certo/a cybergrrlz (evidenzio i punti più importanti)


--- Citazione ---#Brindisi: l’uso e l’abuso dei corpi delle donne (si dice ragazzE, chiaro?)

Sono le 4.00 del mattino e il terremoto mi fa tremare la stanza. Sveglio lui che fa “dobbiamo proprio?”. Gli ho appena chiesto di vestirsi ché bisogna uscire. In strada luci accese, sembra tutto ok. Nessuno si è fatto male. Chissà dov’è stato l’epicentro. Proviamo a trovare un cornettaio aperto, ché a Firenze è un’utopia a quell’ora, e dopo tanto girare si sente un buon profumo da una saracinesca. “Dobbiamo stare ancora fuori?” – ma si, rientriamo, si va a vedere su internet se era la prima scossa o la seconda, quella più forte, e nel secondo caso allora si torna a dormire.

Sulla home di Repubblica c’è anche la news sul tale, l’ex militare sotto interrogatorio per l’inchiesta di Brindisi. In famiglia campano di bombole del gas e in realtà dove Repubblica dice “due” poi si parla di un solo uomo. In un altro articolo ripete la storia delle telecamere di sicurezza e dopo aver immaginato un timer ora si parla di telecomando. Per gli interrogati non sono stati disposti i “fermi”. La telelocale annuncia una conferenza stampa della Procura per le 11 di stamane. In ogni caso ho come la sensazione che qualcuno mi stia prendendo per il culo.

I toni degli articoli sono volutamente pieni di pathos. E’ ancora “terrorismo” e nel frattempo la “mafia” prende voce e sono certa che non sa come cazzo dirlo che non c’entra niente e che li dessero a loro in mano i responsabili, che piuttosto che far perdere tempo alla questura gli mettono a disposizione le chiavi del deposito in cui tengono i chili di tritolo (sono dei professionisti, loro, e figuriamoci se usano le bombole o inneschi di fortuna)…

E’ ancora più forte per me la sensazione di aver partecipato ieri ad una manifestazione inutile, dalla finalità inutile e dalle modalità così totalmente lontane da me.

Gli articoli di Repubblica ma ancor di più quelli del Corriere sbagliano volutamente ogni volta che parlano di “ragazzi” e “studenti” perché di usare il maschile inclusivo non si stancano mai neppure quando c’è da raccontare che erano “ragazzE” e “studentesse”. La storia di questi scherzi ne ha fatti così tanti. Rendere le donne invisibili in ogni caso, sempre, perché i militi sono tutti ignoti e di sesso maschile, i caduti non sono le cadute e le vittime vengono declinate al femminile per puro caso.

Siamo a Brindisi e io immagino quanto debba suonare oltremodo fuori di testa chiunque parli di terrorismo internazionale, di traccia islamica, di stronzate di ogni genere. Ancora a tentare di legittimare lo Stato che ha spostato il culo di decine di militari per popolare quelle strade.

Oggi e domani - in alcune importanti città italiane – c’è l’ultima fase della sessione elettorale e penso che per alcuni non sia utile e opportuno rivelare quello che gli “inquirenti” sanno forse già da ieri. Le telecamere, forse un ex militare, un altro Breivik, un Casseri qualunque, un Marc Lèpine, uno che ha mirato e voleva fare male a quelle ragazze, per mostrare il suo potere, per farsi celebrare come un eroe, forse.

E questa cosa non ce la diranno mai o ce la diranno poco per volta o forse verrà fuori chissà come, perché quando di mezzo ci sono le figlie d’altri quella verità non la puoi tenere nascosta per troppo tempo. La devi rendere pubblica senza curarti dell’effetto che produrrà.

I terroristi in Italia, così come in Europa, esistono. Si chiamano nazisti o neonazisti o neofascisti e sono un tutt’uno con certa componente misogina che continua ad istigare odio contro le donne.

La stessa componente che specula sui volti di quelle ragazze per continuare a divulgare deliri intrisi di fanatismo e di follia.

Già che ci siete, voi, inquirenti, chiedete al militare o chi per lui cosa ne pensa della #marciaperlavita. Scommettiamo che è uno che se gli parli di pillola del giorno dopo e di aborto ti dice che le donne sono delle “assassine”?

Ancora un abbraccio, sincero, a tutte le ragazze, alle loro famiglie, agli amici e alle amiche, alle persone che le hanno amate e che le amano. Questo è il presente. Un presente in cui i corpi delle donne, finanche quelli ustionati, vengono usati per fare marketing di Stato e per inventare una ragione d’esistenza per divise che istruiscono folli che poi giocano a wargames con la vita di 6 povere ragazzE.

Perché si dice ragazzE, capito?

--- Termina citazione ---

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