Il libro QMDT di Rino Barnart è disponibile per il download gratuito sotto licenza Creative Commons.
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"Mi sento violata/violentata!" è la frase che viene spesso usata dalle calunniatrici di fronte ai carabinieri o a qualcun'altro per criminalizzare uno o più maschi. La verità sta già nelle parole "mi sento". Bisogna poi capire perchè una persona "si sente" e non "è" violentata realmente. Scommetterei sul fatto che una donna violentata non sarebbe mai in grado di dirlo con un tono tranquillo. La maggior parte delle vittime non riescono a dirlo nemmeno ad un familiare, altro che ad un carabiniere.Ma chi sono allora queste donne che dicono di sentirsi violate? Con che scopo lo fanno? E sopratutto perchè? Vi posso soddisfare con il fatto che le risposte a queste domande esistono già. Di solito sono donne con complessi di inferiorità, che provano rancore verso il sesso maschile e perfino verso se stesse. Esse sono affette dalla misandria. Portano danni alla società: sia ai maschi, sia alle femmine. Forse quando riusciremmo a curare tutte queste persone, sapranno non inventarsi degli stupri. Allora forse non avranno bisogno di denunciare i proprio partner sessuali solo per il gusto di vendetta, invidia o forse perchè le hanno semplicemente lasciate. Queste persone in primis andrebbero giudicate per calunnia. Ma le vittime vere e proprie che subiscono la violenza in silenzio, andrebbero aiutate e sostenute.Il femminismo, in realtà non fa altro che aumentare il numero degli stupri veri e falsi. Guardate le loro manifestazioni contro la violenza. Si spogliano in pubblico protestando contro la violenza. E perchè? Non è un paradosso che spogliandosi, non fanno altro che provocare e oprimere l'uomo? Bisogna essere completamente fuori di testa per manifestare in quel modo, se non peggio.Conosco donne che non hanno bisogno di spogliarsi per far capire che la violenza è sbagliata. Conosco donne che non si lamentano al fatto che l'uomo è fatto in un modo e la donna in un'altro. So benissimo che di donne vere, con caratteristiche femminili, ce ne sono. Tutto ciò mi incoraggia. Per queste donne non provo nè rancore, nè rabbia. Anzi, le amo con tutto il mio cuore. Le rispetto e le sostengo, difendendole dalla violenza vera e propria, non quella inventata.