Autore Topic: Approvato odg dell'IdV: si a parità retributiva uomo-donna  (Letto 770 volte)

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Offline skorpion72

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Approvato odg dell'IdV: si a parità retributiva uomo-donna
« il: Maggio 25, 2012, 08:09:54 am »
Citazione
Approvato odg dell'IdV: si a parità retributiva uomo-donna

L'impegno premia. E oggi l'Italia dei Valori ha ottenuto importanti risultati in tema di lavoro e diritti delle donne, grazie all'accogliemento di tre ordini del gionro presentati dal partito. Il primo prevede che dal 2016, uomini e donne, a parità di ruolo, avranno diritto a percepire lo stesso stipendio.
Il tutto grazie ad un odg presentato nell'ambito del ddl lavoro, a prima firma Giuliana Carlino, accolto dal governo e approvato all'unanimità in commissione Lavoro del Senato.

Con la sua approvazione il governo si impegna a "definire e programmare, d'intesa e in stretta collaborazione con le parti sociali, entro un anno dalla data di approvazione del disegno di legge in esame, misure concrete volte a conseguire entro il 31 dicembre 2016 il definitivo superamento per ciascun settore lavorativo del divario retributivo tra uomini e donne".

Che uomini e donne, a parità di mansione, debbano percepire lo stesso stipendio "sembra un'ovvietà - sottolinea Giuliana Carlino -, ma in Italia le donne continuano a guadagnare molto meno dei colleghi. Da oggi però il governo  si è impegnato, grazie all'odg dell'IdV, ad eliminare questo divario. E noi faremo in modo che tale impegno venga rispettato fino in fondo con norme e risorse adeguate".
"Le donne italiane  - insiste la senatrice IdV - sono un potenzialità che il nostro Paese deve valorizzare e il principio di pari opportunità è un'assoluta conquista di civiltà. E' tempo di dimostrare discontinuità con il passato: il Ministro Fornero, vista la delega per le pari opportunità, onori l'impegno preso dal governo".

Il secondo odg riguarda gli esodati. Un problema che secondo l'Italia dei Valori "va risolto per tutti, compresi quelli che non rientrano nelle categorie previste dalle norme dell'attuale legge che non coprono l'intero spettro di lavoratori investiti dal problema". Così la capogruppo IdV in commissione Lavoro al Senato, Giuliana Carlino, prima firmataria di un ordine del giorno a cui hanno aderito senatori di tutti i gruppi politici e che è stato accolto dal governo in Commissione durante l'esame della riforma del lavoro.
"Giudichiamo assai favorevole l'impegno del governo - ha aggiunto Carlino - ma, poiché gli ordini del giorno restano spesso lettera morta, vigileremo affinché neanche un esodato resti solo. Il ministro Fornero trovi le risorse perché è assurdo che nonostante gli accordi individuali o collettivi già stipulati con una precedente legge in vigore, ci si trovi in una situazione da incubo, un limbo in cui si è prigionieri. E' necessario che governo e Parlamento trovino insieme gli strumenti per poter uscire da questo stallo".

La terza nota positiva, l'accoglimento di un altro odg, sempre a prima firma Carlino, che prevede vengano istituite le statistiche di genere, nel senso di rilevare i dati disaggregati uomo/donna proprio per meglio conoscere le problematiche femminili.

Questa è la mail che ho spedito alla Senatrice Carlino carlino_g@posta.senato.it

Citazione
Gentile Senatrice,

ho letto un articolo relativo ad un ddl di cui Lei è prima firmataria (http://www.italiadeivalori.it/in-parlamento/14583-approvato-odg-dellidv-si-a-parita-retributiva-uomo-donna-), relativo alla parità retributiva.

Vorrei innanzitutto chiederLe in quale CCNL è previsto che le donne debbano essere pagate meno? Che io sappia è previsto un minimo sindacale uguale per tutti e poi il datore di lavoro è libero di aumentare lo stipendio a coloro che ritiene più bravi e produttivi, quindi non ho capito in che modo volete "risolvere" la questione, ammesso che una questione ci sia.

Per caso il vostro ddl vuole far sì che se io vengo premiato dal mio datore di lavoro, allora bisogna autmaticamente dare lo stesso premio a tutte le mie colleghe?

Mi sembra di capire che anche Lei non concepisce minimamente l'idea che un uomo sia pagato di più perché più meritevole, del resto siamo in un contesto in cui tutti fanno a gara a dire che la donna è una razza superiore e che sa fare tutto meglio di qualunque uomo. Ma Lei davvero pensa che i datori di lavoro aumentino lo stipendio agli uomini per il puro piacere sadico di fare le pernacchie alle donne?

Sarebbe auspicabile se, almeno da voi parlamentari, ci fosse, ogni tanto, anche una considerazione delle ragioni del mondo maschile, e non un'attenzione esclusiva a quella che è "l'altra metà del cielo".

Distinti saluti
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire