Leggo sul web che Severgnini dal 1º marzo 2017 è vicedirettore del Corriere della Sera e direttore del settimanale Sette.
Bene, considerando che il tipo fa il femminista convinto, ci sarebbe da chiedersi (si fa per dire...) perché non lascia immediatamente il suo posto a una femmina, sia in nome delle c.d. pari opportunità - di cui l'eunuco in questione blatera ad ogni pié sospinto -, sia a causa del fatto che essendo le donne più brave a scuola, nel lavoro, nella vita, bla bla bla, etc etc, per forza di cose devono (o dovrebbero...?) esserlo anche di lui.
O no ?
Ah già, questi discorsi valgono solo per gli altri uomini ma non per lui.
Della serie:
"Ma quanto son bravo a fare il frocio con il culo altrui".
Frank, quello che tu poni qui in modo semi-serio è per me uno degli snodi cruciali della QM.
Questo ruffianesimo maschile, questo doppio gioco, è ciò che tiene ancora in piedi il femminismo e non fa esplodere “la bomba”.
Ogni uomo che si definisce femminista andrebbe “costretto” a dare “del suo” per la causa femminile.
Dopo ogni “spontanea dichiarazione”, decurtarsi lo stipendio della percentuale del “gendere pay gap” per un fondo di assistenza alle donne.
Parimenti mettere in vendita l'equivalente valore del loro patrimonio immobiliare e mobiliare da versare sullo stesso fondo.
Dimettersi obbligatoriamente ipso facto dalle cariche ottenute grazie al patriarcato, e mollare le posizioni di potere in loro favore.....
Firmare lettere in bianco in cui si impegnano a fare queste cose in favore di una donna qualsiasi.
Non la moglie, l'amante o la cugina.....:una donna qualsiasi.
In forza del semplice possesso di una vagina oppressa.
Firmi un contratto qualsiasi?.....sotto c'è una postilla con cui accetti tutto questo.
Cerchi un lavoro?....te lo accordo, ma solo se firmi che ad un certo punto se arriva una donna, sloggi!
Li vorrei vedere sul lastrico questi personaggi.
Diretti e comandati da uno sciame di donne inviperite.
Mi basterebbe anche solo che lo immaginassero....
* Il 25 novembre...in testa al corte con un cartello al collo "sono un oppressore". Stile 25 aprile.