Autore Topic: ventisettesima ora: parlano gli uomini?  (Letto 2505 volte)

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Offline COSMOS1

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ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« il: Maggio 25, 2012, 11:06:56 am »
sull'inchiesta del Corriere pubblicata oggi a pg.26 e 27 e che trovate anche qui http://27esimaora.corriere.it/ si afferma, con una certa condiscendenza che "parlano gli uomini" (qs brutti e malvagi che picchiano le povere donne)

l'inchiesta è stata condotta da 14 autor@ -> tutte donne  :w00t:

cioè? parlano gli uomini?  :cry:
vabbè, lo zerbinaggio non conosce limiti

ad ogni modo, l'orizzonte che vorrebbero focalizzare non è quello delle frange estreme, gli uomini con disturbi psichici o socialmente disadattati, ma la violenza dell'uomo comune, quello che perde le staffe.

I consigli:
riconoscere la propria rabbia
controllare i comportamenti
non sentirsi giudicati
prendere una pausa (time out)
la relazione sana è senza paura (? non ci arrivo, che consiglio è?)

la povertà intellettuale di queste 14 (QUATTORDICI!) donne la si misura dal fatto che non toccano neppure la radice di ogni possibile violenza (e quindi anche della violenza tra persone singole di sesso diverso) : la ragione della forza che si sostituisce alla forza della ragione.
Se la ragione ha una forza in sè, se mm e ff riconoscono standards di comportamento ai quali si sentono obbligati, resta solo la violenza marginale, eccezionale, i malati o i disadattati, appunto. La forza della ragione obbliga i sani e gli adattati. Se sani e adattati si lasciano andare alla violenza è perchè, evidentemente , è venuto a mancare un terreno comune obbligante per le parti in conflitto.
In questo senso la frase sotto il paragrafo "la strategia del time out" è davvero sintomatica: secondo queste 14 volpi (ma è una macedonia vomitata altrove, che loro non hanno ben digerito) un modo per controllare la violenza è quello di fare una pausa di riflessione: conta fino a 3/10/100 prima di rispondere. Ma la cosa assurda è che questa strategia del time out dovrebbe essere "concordata con la donna"?  :w00t:

cioè, fatemi capire: per qualche ragione tra un uomo e una donna salta un orizzonte comune di riferimento, lui si trova nella tentazione di affermare il proprio punto di vista con la forza, ma non vuole perchè non crede alla ragione della forza, decide di prendersi una pausa di riflessione ma NON PUÒ SE LEI NON È D'ACCORDO???  :wacko2:

siamo distanti mille miglia da una qualunque decenza intellettuale

il problema reale è quale ragione abbia la forza di mantenere la pace tra le persone (maschi o femmine, sposati, conviventi o conoscenti, conta poco)

le dementi autrici dell'inchiesta sparano con assoluta tranquillità la sentenza che ci "sono ancora i padri-padroni, che s'aggrappano con la forza dei loro muscoli alla tracotanza di un potere millenario e anacronistico" = il patriarcato è anacronistico. Quindi? no, fatemi capire: se c'è una verità se ne può discutere, se contestiamo quella verità e la dichiariamo anacronistica e non la sostituiamo con null'altro, di che discutiamo? Quale ragione dovrebbe avere la forza di limitare la forza muscolare/fisica?

D'altra parte costoro i neuroni li hanno del tutto disconnessi, perchè se avessero girato qualche pagina (pgg 42 e 43) Severino avrebbe spiegato loro qualcosa: solo Nietzsche (comunque in compagnia dei meno visitati/visitabili Gentile e Ugo Spirito) ammette che il relativismo assoluto è abitabile solo come volontà di potenza. Il relativismo contemporaneo ha una falsa coscienza perchè in realtà non crede davvero che non ci sono verità (il patriarcato è superato), ma vuole affermare il proprio punto di vista senza impedimenti (=la tecnica).
Se fosse vero che non ci sono verità, per quale ragione quando due si separano la precedente convivenza deve determinare il loro futuro? Non ci sono verità, da domani ciascuno per la propria strada, punto a capo. Assegni? zero. Mantenimento? zero. I figli? a chi li può mantenere o al 50% in caso di parità di risorse. Questa è una prospettiva inaccettabile? allora c'è una verità. Ma se c'è una verità, perchè deve essere la loro?  :w00t:

PS per favore, non prendete spunto da queste righe per andare a discutere con le de**nti. Non ragionare con gli stupidi, la gente potrebbe non capire la differenza.
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Offline COSMOS1

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #1 il: Maggio 25, 2012, 19:30:25 pm »
spero che nessuno di noi sia intervenuto su quel blog, la reazione maschile si è fatta comunque sentire

forse speravano in un plebiscito: non l'hanno avuto

riporto solo un intervento:

Citazione
’uomo è diverso dalla donna. Una donna è capace di farti una guerra sottereanea che dura all’infinito, fatte di picche e ripicche senza fine, un continuo logorio, lento ma inesorabile, senza mai andare ad una conclusione, senza mai andare alle mani, un dispendio di energie mentali notevole. Ci sono guerre tra donne che durano tutta una vita, dove un giudice non lo verrà mai a sapere, il cui scopo è quello di tormentare o dare fastidio o rendere infelice l’altra. Per un uomo questo atteggiamento è irrazionale e inutile, una gran perdita di tempo, preferisce risolvere il problema senza colpi bassi, se possibile con la ragione, dove questo non è possibile causa prepotenza o continuo fastidio fa uso della forza come ultima soluzione. E in effetti l’uomo non ha torto, fare una guerra infinita e invisibile rovina la vita a tutti quelli che ne fanno parte. E’ chiaro che soli i casi di uso della forza fanno cronaca.
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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #2 il: Maggio 25, 2012, 22:12:02 pm »
Facciamo un po' di sociologia spicciola va. Secondo me chi arriva a uccidere una donna non è un uomo violento, è un povero disgraziato, questa volta sì debole e fragile come ce lo descrivono i media che compie un atto di violenza estrema. E' il prototipo del'uomo creato dal femminismo, dipendente, irresoluto, un po' piagnone, in genere un maschio-pentito, di quelli che esaltano la donna in tutte le sue forme. E' questo secondo me l'uomo che uccide, un maschilista vero non uccide, al limite, per dirla alla Brel, piscia sulle donne infedeli.



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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2012, 09:33:43 am »
Facciamo un po' di sociologia spicciola va. Secondo me chi arriva a uccidere una donna non è un uomo violento, è un povero disgraziato, questa volta sì debole e fragile come ce lo descrivono i media che compie un atto di violenza estrema. E' il prototipo del'uomo creato dal femminismo, dipendente, irresoluto, un po' piagnone, in genere un maschio-pentito, di quelli che esaltano la donna in tutte le sue forme. E' questo secondo me l'uomo che uccide, un maschilista vero non uccide, al limite, per dirla alla Brel, piscia sulle donne infedeli.


potremmo discutere altrove delle radici della violenza maschile
qui volevo solo evidenziare due particolari:
1 dicono che parlano gli uomini ma le autrici della ricerca sono 14 donne!
2 stanno ad un livello di superficialità demenziale, zucche vuote, non sfiorano neppure da lontano l'argomento di cui trattano
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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2012, 09:58:54 am »
quell'articolo non ha raccolto molte simpatie neppure sull'altro fronte. A parte la paucineuronica sconnessa che dice:

Citazione
Personalmente non sono intervenuta sulla 27ora perché – è il caso di dirlo – sono CAZZI LORO. I maschi che hanno scritto sono penosi. Non hanno nemmeno argomenti validi. L’impostazione di tutta la faccenda è davvero bigottissima.

[maschi?  :wacko: ma se l'hanno scritto 14 femmine?]

la fasst tutto sommato fa un ragionamento condivisibile: noi non vogliamo prenderci cura dei maschi deboli e insicuri. Appunto, siamo d'accordo. Se sei un uomo hai le palle e non hai bisogno di una donna che ti faccia da mamma. Se hai bisogno della mamma disonori il genere e sei pericoloso.
Ma dopo diventa patetica quando indica la via d'uscita:

Citazione
Se c’è un uomo violento nei dintorni bisogna solo fuggire via veloci come il vento. Bisogna pensare a se stesse, come fosse un terremoto, un cataclisma, uno tsunami. Raccogliere lo stretto necessario e andare via. Non c’è altra strada, per noi. Non ne vogliamo un’altra.

Siamo perfettamente d'accordo e se è un invito alle donne a cambiare atteggiamento va bene, condividiamo: il 99% delle violenze intrafamiliari nasce dalla gelosia di lei, che non segue quell'invito: gambe lunghe e ben distese e ciascuno felice sarà

Non si capisce come si possa invece fare un invito del genere e pensare di fare onore al genere femminile: sono proprio le donne che sono incapaci di troncare le relazioni finite e creano disastri.
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Online KasparHauser

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2012, 12:19:23 pm »
Io ho nostalgia delle femministe separatiste, che escludevano l'uomo dai loro dibattiti, dalle loro manifestazioni. Adesso queste ci vogliono intervistare, ci vogliono educare, ci vogliono coinvolgere negli appelli, nei cortei. E che palle ma allora sono proprio rompicoglioni!

Offline skorpion72

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Le FaS si ribellano....me cojoni!
« Risposta #6 il: Maggio 27, 2012, 09:39:30 am »
Attenti ragazzi, le FaS hanno deciso di dire basta!

Hanno detto che non vogliono prendersi cura degli uomini violenti (sarebbe interessante sapere chi gliel'ha mai chiesto), certo che è strano che quando gli ricordi che anche gli uomini non è che possono stare sempre a tutti i desideri e a tutte le pretese di lei (salvargli a vita, mantenerle, fare da confessore, da tappetino, etc.) da quell'orecchio non ci sentono, o si sentono addirittura offese.

Una certa fasst (ma che cazzo vorrà dire fasst? E' un nuovo insetticida? Un nuovo detersivo? Boh) ci ha regalato una delle sue opere d'arte intitolata Sei “fragile” e violento? Io NON voglio prendermi cura di te! ("ma chi ti s'è mai inculata?" aggiungo io!)

in questo suo eccellentissimo scritto ha detto, tra le varie cose

Citazione
Facciano gli uomini, autonomamente, ritrovino stima in se stessi, rimettano in discussione le proprie identità, si adattino all’idea che fuori c’è altro da loro

Capito uomini? Dovete capire che "fuori" c'è "altro" e dovete capirlo da soli, siccome siamo tutti deficienti non siamo in grado di pensare che "fuori c'è dell'altro" e meno male che c'è questo genio a ricordarcelo.

Ma dove la nostra fasst dimostra il suo talento è in questo passaggio

Citazione
ché qui gli unici a pretendere che gli uomini stiano a cazzo ritto da mattina a sera sono i patriarchi delle case farmaceutiche che ti dicono che se l’hai moscio sei sbagliato. A me, a noi, serve sessualità vissuta con una persona che ha da imparare in fatto di autoironia e d’uso di alternative al pene, giacché davvero non è indispensabile. E questo non significa che lui non conta e che ha da sentirsi offeso ma significa solo che se avesse a cuore la nostra sessualità non starebbe rincitrullito e concentrato sull’orgoglio di farci godere sempre e solo in un’unica maniera. Un po’ di ingegno e la questione è già risolta.

Certo che se tutte le donne fossero come questa allora beh...beati i gay, questa è peggio del bromuro!!!

Ma leggete cos'è stato scritto in alcuni commenti:

Citazione
Mary says
A cosa si riferiscono quando dicono che pretendiamo troppo?
Ma stiamo scherzando che adesso non abbiamo nemmeno diritto ad un aiuto in casa che quei pochi 30% di uomini che ci aiutano ci danno anche della pretenziosa?
ragazze, qui è proprio un problema di cultura italiana, la colpa è sempre nostra pertutto, ma mai è dell’educazione talebana che ricevono i maschi italiani…
Ma noi non andiamo mai in crisi? il problema è che a chi fa sondaggi e ai media non interessa, perchè noi donne siamo obbligate a comportarci come ammortizzatori sociali e ci dicono che siamo multitasking per natura. Infatti in tv sento donne che si vantano come se fosse un pregio che sanno fare tutto contemporaneamente. Questi messaggi sono pericolosissimi.

E brava la nostra Mary, che fa tutto lei e noi non facciamo mai un cazzo (triste a chi se la deve sorbire tutti i giorni a questa quì)! Sai che rottura di coglioni a tornare a casa dopo avere lavorato una giornata e sentirla pure!

Citazione
coniglio radioattivo says
ci sono alcun* convint* del fatto che un rapporto sessuale non inizia (e non finisce) con la penetrazione, però il messaggio imperante è quello per cui la penetrazione non è una delle tante cose che si possono fare durante un rapporto, bensì la pratica che sta al di sopra di tutte le altre, senza la quale si stenta a definire il rapporto ‘sessuale’.

Ma la fenomena di turno si chiama wildsidez (me cojoni!!!)

Citazione
wildsidez says

“Gli uomini emotivamente immaturi non ci servono”.
Verissimo, stra-ultra-iper-vero. Ma guardando la realtà di maschilismo onnipervasivo che abbiamo intorno, quanti ce n’è di emotivamente maturi ed equilibrati per poterci avere uno straccio di relazione minimamente soddisfacente? ……………………………. ehm, ometto la risposta, credo sia ovvia.
L’inevitabile rifiuto di immaturi e violenti non si traduce purtroppo nell’aumento di numero dei maturi ed equilibrati… il che significa che tantissime donne che non vogliono “adattarsi” a ciò, pagano il prezzo della loro intelligenza e della loro libertà con la solitudine di fatto.

“Vogliamo smettere di sentirci delle incapaci se non siamo in grado di modificare il carattere di queste persone, [..]c’è una quantità insormontabile di ostacoli ”
Verissimo anche questo, l’educazione a fare le crocerossine non paga.
E’ assolutamente impossibile cambiare uno psicopatico, o comunque un uomo con gravi tare psicologiche (lo dico da più esperienze personali), perchè di default non sarà mai lui a mettere in discussione sè stesso, al contrario, lui e la società metteranno in discussione la donna che non vi si adatta…!

A rega' io più leggo a queste e più invidio i gay, mamma mia che teste che hanno, mi piacerebbe fargli una TAC per vedere che cazzo c'è dentro!
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline TheDarkSider

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #7 il: Maggio 27, 2012, 13:18:55 pm »
Citazione da: fasst
ché qui gli unici a pretendere che gli uomini stiano a cazzo ritto da mattina a sera sono i patriarchi delle case farmaceutiche che ti dicono che se l’hai moscio sei sbagliato. A me, a noi, serve sessualità vissuta con una persona che ha da imparare in fatto di autoironia e d’uso di alternative al pene, giacché davvero non è indispensabile. E questo non significa che lui non conta e che ha da sentirsi offeso ma significa solo che se avesse a cuore la nostra sessualità non starebbe rincitrullito e concentrato sull’orgoglio di farci godere sempre e solo in un’unica maniera. Un po’ di ingegno e la questione è già risolta.
per fortuna la mia ragazza non la pensa così :D

sempre più convinto che queste qui sono delle malate di mente, e che una persona femminista è il contrario esatto di una donna :alien:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline COSMOS1

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #8 il: Maggio 27, 2012, 13:25:25 pm »
hey, c'è qualcuno che potrebbe chiedere a fasssst una cortesia?

potrebbe convincere mia moglie a
Citazione
fuggire via veloci come il vento. Bisogna pensare a se stesse, come fosse un terremoto, un cataclisma, uno tsunami. Raccogliere lo stretto necessario e andare via
?

io non ci riesco, più le dico di pensare a sè stessa e più mi si attacca  :crybaby:
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Offline Peter Bark

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #9 il: Maggio 27, 2012, 14:03:29 pm »
credo che sia una cosa atavica la capacità dell'essere maschile d'isolarsi dal resto del mondo,quindi anche dalle femmine.Quante misantrope o eremite conosce la storia?
Ragazzi,rifletteteci un attimo.Mentre gli uomini tra di loro hanno un milione di argomenti su cui discutere,e non venitemi a dire che non è così,quale pensiate che sia il fulcro dei discorsi delle femmine? Sempre li vanno a parare,dai...amore,ragazzi,scopate,corna (perché sono più o meno come noi sotto l'aspetto degli appetiti sessuali in barba a tutte le complicatissime teorie di studiosi della mente umana) insomma tutto quello che ha a che fare col rapporto con il sesso opposto.
Hanno evidenti complessi d'inferiorità,manie di persecuzione,ci denigrano sapendo benissimo che non possono fare a meno di noi,pure le lesbiche eh,che senza la forza delle braccia maschili e l'ingegno delle menti maschili,anche di quelle immature,son ben consapevoli che se ne tornerebbero dritte dritte in qualche capanna,mentre un uomo in prospettiva di una catastrofe che decimerebbe l'umanità,sa che potrebbe benissimo cavarsela anche senza l'aiuto di una femmina che gli stira i calzoni...
 

Offline Stealth

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #10 il: Maggio 27, 2012, 14:41:28 pm »
hey, c'è qualcuno che potrebbe chiedere a fasssst una cortesia?

potrebbe convincere mia moglie a ?

io non ci riesco, più le dico di pensare a sè stessa e più mi si attacca  :crybaby:

Io invece vorrei chiedere a fassssssssssssssssssssssst et similia perché le donne in genere fanno qualcosa in cambio di qualcosa e mai disinteressatamente.

Offline Giuseppe83

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #11 il: Maggio 27, 2012, 15:01:19 pm »
Facciamo un po' di sociologia spicciola va. Secondo me chi arriva a uccidere una donna non è un uomo violento, è un povero disgraziato, questa volta sì debole e fragile come ce lo descrivono i media che compie un atto di violenza estrema. E' il prototipo del'uomo creato dal femminismo, dipendente, irresoluto, un po' piagnone, in genere un maschio-pentito, di quelli che esaltano la donna in tutte le sue forme. E' questo secondo me l'uomo che uccide, un maschilista vero non uccide, al limite, per dirla alla Brel, piscia sulle donne infedeli.
Grande! "Il femminicida è un prodotto del femminismo". Servirebbe una discussione "importante" intitolata così.

Offline Spartano

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Re: ventisettesima ora: parlano gli uomini?
« Risposta #12 il: Maggio 28, 2012, 20:42:40 pm »
I commenti che leggete sulla 27 ora sono solo la punta dell'iceberg...!
Difatti tutti i commenti che io scrivo sulla 27 ora e mi è stato riferito anche quelli di alcuni antifemministi vengono sistematicamente censurati e non pubblicati delle femministe della 27ora !
Uno dei più grandi pensatori del secolo scorso le ha definite con una frase di illuminate esattezza : "Le grandi maestre della bugia" .