l'avevo già visto ma onestamente non trovavo parole per commentarlo
e poi dicono che le donne sono empatiche: non è minimamente sfiorata dal motivo per cui un imprenditore si suicida. Come se il fatto che le banche ti chiudano il credito, che il magazzino è pieno e nessuno compra, che gli operai ti facciano causa per lo stipendio e l'ufficiale giudiziario conosca a menadito i gradini di casa tua, come se tutto questo contasse qualcosa!
Un imprenditore degno di questo nome, di tutto questo se ne fotte alla grande. Se non se ne fotte non è un imprenditore, e allora frequenta le paucineuroniche a SUD sperando di rimediare quel po' di figa che altrimenti gli sfugge, si nasconde tra gli statali imboscati, va in cerca di contrbuti statali.
Miss eretica, autrice di quel pezzo infame, non ha la minima idea, lei crede che
Non mi fai pena. Io sono come te. Lo siamo tutti. Siamo precari. Ci siamo nate, cresciute e così poi ce ne andremo
sì, proprio!
loro, le precarie siciliane, che elemosinano dallo stato i contributi per avviare imprese fallimentari, si paragonano a chi l'Italia l'ha presa dal fango e contro le sinistre, i sindacati, gli americani e i tedeschi, la burocrazia borbonica e i rapaci piemontesi, l'ha portata al vertice per poi vederla affondare in mano al massonico rigor montis.
mi dispiace tanto: ma se a noi a volte ci viene voglia di mollare tutto, non è perchè c'è un altro ostacolo più grande ancora
no, il motivo è un altro
