il tema di questo forum non è la "sottomissione" della donna e il suo "ruolo naturale" che meglio sarebbe dire di tradizione patriacrcale (che, tra l'altro, alcuni qui neanche condividono) bensì la riscoperta della dignità dell' uomo nelle sue molteplicità (anche quelle che non sono "dominanti" in famiglia).
temo ci sia un equivoco di fondo. Io non credo che le donne debbano essere sottomesse a tutti gli uomini (tipo: il vicino di casa, il passante, il collega di scrivania, il portinaio), ma che in un rapporto di coppia ci siano delle gerarchie che sono naturali, e rispondono alle diverse caratteristiche dei due sessi.
Dopodichè non vedo la sottomissione della moglie in contrapposizione alla dignità dell'uomo.
La sottomissione della moglie (non della donna!) è nella tradizione patriarcale, che per carità, non è un dogma, ma, almeno dal mio punto di vista, rappresenta un modello la cui solidità sociale e relazionale non ha ancora trovato uguali.
La dignità dell'uomo sta anche nel rivendicare il suo ruolo naturale, che è quello di "comandare". Questo non vuol dire che un matrimonio debba sembrare una caserma, ma che rispettare questo ordine naturale nella coppia, ha come riflesso tutta una serie di vantaggi, primo fra tutti la salvaguardia delle nostre specificità.