Hei un attimo!
Non mi piace affatto la piega che la conversazione sta prendendo.
Io vedo un po' troppi giudizi morali e un bel po' di luoghi comuni: la moglie acritica, il marito che se non criticato non migliora, la donna che non si vede nella relazione in cui deve misurare le parole...
E non vi viene il dubbio che il non misurare mai le parole possa ferire inutilmente la persona che amate? Preferireste tutti sentirvi brutalmente dire: Pippo, hai perso tutto il tuo fascino, sei grasso come un maiale, mettiti a dieta, e poi ti vesti come uno straccione e quando parli fai un sacco di errori di grammatica che ti fanno apparire semi analfabeta, e ringraziami eh, perchè a dirtelo ti aiuto a migliorare!
Gina, è meglio che tu non metta quei leggins, hai il sedere grosso e le gambe enormi, lo so che tu ti vedi bella ma ti sbagli di grosso: ti assicuro che non ti si può guardare, in realtà sei comica e infatti tutti ridono di te. ma lo dico per il tuo bene, eh!!
fermatevi a considerare che rovesciare critiche addosso alle persone per un malinteso fondamentalismo della verità possa non essere un segno di maturità e che invece processare con attenzione le proprie reazioni e sforzarsi di non essere troppo (e inutilmente) contundenti sia una qualità e non un segnale di stupidità.
in qualunque contesto sociale è considerata una competenza comunicare in modo funzionale ai propri obiettivi, invece di aprire la bocca e lasciarvi uscire di tutto.
Quanti di voi direbbero al loro amministratore delegato "lei ha avuto una idea idiota, il che non mi stupisce, visto che non ho mai avuto alcuna stima della sua intelligenza!" Se non lo fate, è perchè vi rendete conto che dire quel che pensate invece che bello, etico e nobile, rappresenterebbe un colossale errore tattico. Normalmente, in una condizione del genere, vi sforzereste di demolire l'idea stupida in modo neutro e con riscontir oggettivi, senza dare lasciar intuire il vostro vero giudizio.
Senza contare che poi ci sono pure cose sulle quali, se si è intelligenti (e non cerebrolesi come volete farmi passare) si può anche decidere di soprassedere: l'importante non è partecipare a tutte le battaglie, ma concentrare le energie su quelle che valgono la pena ai fini della vittoria. Questa si chiama funzionalità all'obiettivo. Se anche a qualcuno piacciono orripilanti cravatte, perchè muovergli contro una crociata? cosa ci aspettiamo di ricavarne? temiamo che con una brutta cravatta non si entri nel regno dei cieli, o forse ci illudiamo che la nostra critica grossolana gli farà cambiare gusto estetico? Garantito che no, ma in compenso gli farà del male.