Autore Topic: Anche i terremoti sono maschilisti?  (Letto 3807 volte)

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Offline skorpion72

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Anche i terremoti sono maschilisti?
« il: Maggio 30, 2012, 21:21:50 pm »
Sul blog per stomaci forti "La 27esima ora" (ma che roba si fumano per vedere 27 ore?) è stato pubblicato un post dove, anche in occasioni tragiche come le scosse in Emilia, c'è chi gioca a femmine contro maschi, leggete sto schifo di post:

Citazione
Lettera di un’aquilana alle terremotate emiliane

Come si vive un terremoto? Come si risponde alla terra che, tremando, ha sconvolto paesaggio, città. Vite? E come si vivono i momenti dopo, quando resta la paura e intanto si deve convivere con le rabbie, i dolori e il futuro? Le donne di L’Aquila lo sanno. Da tre anni lo sanno e ci fanno i conti. Quella Terra continuano a viverla. Nonostante tutto. Nonostante si sia TerreMutate, con le incertezze del cambiamento e con le forze della Terra a cui si resta comunque legate. E la capacità di resistere. Quella resistenza La 27ora l’ha raccontata insieme a loro, Le (r)esistenti nel docu-web da navigare che resta nella home page e che trovate linkato qui. Ecco la prima lettera di una aquilana alle teremotate emiliane

Ciao donne emiliane, la terra trema, le certezze crollano insieme ai muri, ai capannoni, insieme agli uomini, alle donne, con loro crollano i ricordi, gli amori, i progetti.

Vorresti gridare ma non hai voce e poi se gridi i muri rimangono crollati, le persone sotto le macerie, i sogni frantumati. Eppure lo vorresti un abbraccio che ti dica ci sono qui per aiutarti…

    Eppure vorresti ritrovare anche quella forza che sempre ti ha tirato fuori dalle situazioni più difficili, quella forza che ogni volta pensavi di non avere.

Un terremoto si sa può accadere, se ne parla e le scosse che hanno accompagnato quella più devestante ce ne hanno fatto sentire l’odore.

Che odore ha un terremoto… L’odore della terra, quella terra amata, lavorata, faticata, sudata, l’odore della solitudine all’improvviso, di quella solitudine che improvvisamente ti fa sentire il vuoto intorno. L’odore della morte e della vita si mescolano insieme e l’odore potente della rabbia. Rabbia per chi non c’e’ l’ha fatta. I morti di una famiglia sono i morti di tutti. Si piange insieme, si è sconvolti insieme… Ci si arrabbia insieme…

Intanto sul quello che provi e che conosci solo tu ci scrivono fiumi di parole, fiumi di dibattiti, e tu dici: “Quante parole vuote, queste cose le “sente” chi le prova”. Promesse che non saranno mantenute e lo sai… Lo sai perché questo non è il primo terremoto della tua vita. Che ne sanno cosa hai lasciato sotto le macerie. Abbandoni, dolori, rifiuti, ma anche amori travolgenti, viaggi, tutto quello da cui ti sei rialzata e che conosci anche tu.

Già… ognuno sa quanti terremoti hanno devastato la propria vita… Ognuno lo sa…

In fondo, donne emiliane, che importa se a conoscere queste verità interiori siete solo voi, siamo solo noi donne. Alla fine lo sappiamo che ci rialzeremo e scrollandoci la polvere ed asciugandoci le lacrime con il braccio, andremo di nuovo avanti. E voi donne emiliane, lo farete come lo abbiamo fatto noi. E continuiamo a farlo, donne forti le donne emiliane, coraggiose, tenaci… Altri si riempiono di parole la bocca e voi farete, agirete, superete… Come in fondo una donna vera fa sempre. Sempre.

So che non mollerete, voi avete aiutato noi, noi aiuteremo voi, ed impareremo da voi. E molti impareranno da voi come ci si rialza da un terremoto, da lutti atroci che non ci sarebbero dovuti essere.

Ma quanti lutti una donna sopporta nella vita e mai si veste di nero, ma mette il suo vestito di sempre quello di una guerriera della vita. Ciao donne emiliane. Coraggio. Vi voglio bene una ad una

Eh già gli uomini che crepino pure.....ma vaffanculo va'!
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline TheDarkSider

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #1 il: Maggio 31, 2012, 00:09:04 am »
Sul blog per stomaci forti "La 27esima ora" (ma che roba si fumano per vedere 27 ore?) è stato pubblicato un post dove, anche in occasioni tragiche come le scosse in Emilia, c'è chi gioca a femmine contro maschi, leggete sto schifo di post:

Eh già gli uomini che crepino pure.....ma vaffanculo va'!
Tutte le volte che penso che alla 27a ora hanno raggiunto il punto più basso arriva un post che mi smentisce.

Fare del separatismo di genere anche in occasione di un terremoto, è qualcosa di abominevole, di disumano  :sick: :sick: :sick:

Straquoto il vaffanculo.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline skorpion72

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #2 il: Maggio 31, 2012, 11:03:33 am »
Mentre loro continuano a censurare i miei commenti pubblicano invece il commento di un coglione che scrive:

Citazione
W le donne!
31.05 | 10:38 Lettore_2607121
Da uomo gay io grido: meno male che al mondo ci sono le donne!
Le fantastiche, coraggiose, fortissime donne.
Senza di voi il mondo non esisterebbe.
E noi ometti saremmo poco più che animali.
Grazie ed un abbraccio fortissimo a tutte le donne d’Emilia e di Lombardia.

Ho nuovamente scritto un commento, e vi invito a farlo in continuazione, se vi censurano scrivetene un altro, e un altro e un altro ancora, alla fine dovranno pubblicarli, e se non li pubblicano almeno gli rompiamo le scatole
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Offline raniran

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #3 il: Maggio 31, 2012, 12:18:19 pm »
Maschilista non certamente dal numero dei morti 15 Uomini, 2 donne....come al solito siamo noi i più esposti nel lavoro e nei rischi in generale
...la donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del Tempo ed una scoria....

(Ballata degli impiccati) - Fabrizio De Andrè

Offline Brutale

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #4 il: Maggio 31, 2012, 12:33:52 pm »
Citazione
In fondo, donne emiliane, che importa se a conoscere queste verità interiori siete solo voi, siamo solo noi donne. Alla fine lo sappiamo che ci rialzeremo e scrollandoci la polvere ed asciugandoci le lacrime con il braccio, andremo di nuovo avanti. E voi donne emiliane, lo farete come lo abbiamo fatto noi. E continuiamo a farlo, donne forti le donne emiliane, coraggiose, tenaci… Altri si riempiono di parole la bocca e voi farete, agirete, superete… Come in fondo una donna vera fa sempre. Sempre.

So che non mollerete, voi avete aiutato noi, noi aiuteremo voi, ed impareremo da voi. E molti impareranno da voi come ci si rialza da un terremoto, da lutti atroci che non ci sarebbero dovuti essere.

vorrei proprio vedere come vi rialzereste dopo un terremoto, se non ci fossero i maschi a ricostruire e tirare fuori i superstisti da sotto le macerie... se dipendesse da voi, manica di handicappate storicamente incapaci di andare avanti nella vita, se non vi aggrappaste come gatti ai coglioni dei vostri tutori maschi

persino un cane vale più di voi, a lavorare sulle macerie ci sono loro... mica voi, rimbambite

Offline Peter Bark

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #5 il: Maggio 31, 2012, 12:52:26 pm »
senza contar che tra le macerie a portar soccorsi mi pare di veder solo uomini,perché le donzelle neanche in questi casi muovono un dito.

Offline Lucia

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #6 il: Maggio 31, 2012, 12:58:15 pm »
fa veramente schifo presentare iil dramma di un terremoto in questi termini.
mi sembrava che un terremoto o una catastrofe cosi ci fa più solidali e più empatici tutti gli esseri umani e fa sbiadire altre contradizioni tra diversi gruppi, ma vedo che lo usano solo per loro interessi.
Non tutte le donne si sentono rappresentate di quel articolo, siccuramente non l'ha scritto una di quelle donne che ha perso marito, figlio o padre in terremoto, non scriverebbe cosi.

Offline Fazer

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #7 il: Maggio 31, 2012, 13:05:36 pm »
fa veramente schifo presentare iil dramma di un terremoto in questi termini.
mi sembrava che un terremoto o una catastrofe cosi ci fa più solidali e più empatici tutti gli esseri umani e fa sbiadire altre contradizioni tra diversi gruppi, ma vedo che lo usano solo per loro interessi.
Non tutte le donne si sentono rappresentate di quel articolo, siccuramente non l'ha scritto una di quelle donne che ha perso marito, figlio o padre in terremoto, non scriverebbe cosi.

Eh si, la madre dei rapaci è sempre incinta.
Le 27 ore del condor.
El condor FAS(a).
:cry:

Offline skorpion72

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #8 il: Maggio 31, 2012, 13:10:28 pm »
senza contar che tra le macerie a portar soccorsi mi pare di veder solo uomini,perché le donzelle neanche in questi casi muovono un dito.

Infatti, le femminucce pensano solo a lamentarsi, a rinfacciare di tutto, e a reclutare cani da guardia
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Peter Bark

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #9 il: Maggio 31, 2012, 13:14:23 pm »
non tutte si sentono rappresentate da quell'articolo ma mai che ci fosse una a condannare la spazzatura che buttano addosso agli uomini quotidianamente.
è ora di finirla di dire che non tutte sono così,se poi non c'è mai una,e dico manco una,che si espone pubblicamente per denunciare lo schifo che deve subire un uomo.tutte a far marce per protestare contro la violenza sulle donne,zero per denunciare quella delle donne sugli uomini.
l'empatia e la solidarietà delle femmine sono rivolte sole alle femmine,per gli uomini è pari a zero.

Offline skorpion72

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #10 il: Maggio 31, 2012, 13:31:50 pm »
non tutte si sentono rappresentate da quell'articolo ma mai che ci fosse una a condannare la spazzatura che buttano addosso agli uomini quotidianamente.
è ora di finirla di dire che non tutte sono così,se poi non c'è mai una,e dico manco una,che si espone pubblicamente per denunciare lo schifo che deve subire un uomo.tutte a far marce per protestare contro la violenza sulle donne,zero per denunciare quella delle donne sugli uomini.
l'empatia e la solidarietà delle femmine sono rivolte sole alle femmine,per gli uomini è pari a zero.

Condivido in pieno, ci sono un sacco di uomini che si ribellano quando le donne vengono offese (o quando pensano che lo siano state), ma mai che ci sia una donna che alzi la voce quando un torto lo subiamo noi.
Non lo hanno mai fatto e non lo faranno mai
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Offline Angelo

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #11 il: Maggio 31, 2012, 13:55:16 pm »
Le osservazioni sono giuste e valide, ok... Ma la colpa di chi è? E' degli uomini, o meglio di quella massa di maschipentiti (non possono essere chiamati Uomini). E quei maschipentiti, salvo turbe sessuali o mentali gravi, perchè sono arrivati a quel punto? E' solo una questione puramente sessuale? Io non credo. Io penso che questi ometti siano (anche) il frutto di una moda o di una cultura che nel '68 ha demolito molti dei valori (soprattutto maschili) legati ad un'altra visione del mondo . Adesso c'è il mero interesse, lo noto nei rapporti umani, tra uomini ed uomini, e tra donne e donne. Le femministe, pur sembrando contro questo sistema, in realtà lo hanno creato ed avallato. I femministielli, invece, cadendo i valori, i principii, "vagano" tra una gonna ed un Ipad. Nella vita reale, vedo che l'effimero è la misura del tutto e l'ideale è continuamente deriso (pensate soltanto a filosofe "del corpo" come quella femministarda che non merita neanche di essere citata) . Se non si riporta l'ideale come "unità di misura" il rischio è che "l'eventuale reazione" maschile, sia peggiore di questa attuale società di merda, dove quattro sgallettate in tv, pagate migliaia di euro vengono pure trattate come eroine femministe, da quelle che qui (vedi Fikasicula) , pur parlando a vuoto, pur evadendo le domande "chiave" (sono ripetitivo ma è doveroso esserlo, io non posso dimenticare la maleducazione "interessata"  :shifty: ) è riuscita a fare un blog dove un antifemminista, pian piano...

Lascio un passo tratto da Evola.

http://www.juliusevola.it/documenti/template.asp?cod=186

Considerazioni sull'uomo obliquo
di Julius Evola

Nel precedente periodo avemmo a formulare una teoria delle "razze dello spirito", che s'intendeva ad individuare tipi e atteggiamenti fondamentali dell'essere umano. Per il che ci riferimmo anche ad antiche tradizioni, le quali misero determinati caratteri in relazione simbolica con pianeti, divinità ed elementi: così noi parlammo delle razze dell'uomo solare, dell'uomo tellurico, lunare, afroditico, dionisiaco e via dicendo.

Se oggi dovessimo riprendere tale ordine di studi ci accorgeremmo di aver dimenticato un tipo speciale, attualmente diffuso quanto mai, tipo che potremmo chiamare dell'uomo mercuriale o, più intelligentemente, razza dell'uomo sfuggente (è la stessa cosa perché il "mercurio" andrebbe preso come simbolo di una natura labile, inafferrabile, sfuggente).

Quale azione corrosiva gli avvenimenti degli ultimi anni - fine guerra e dopoguerra - abbiano esercitato sull'animo umano, è cosa abbastanza nota e, purtroppo, da noi in Italia perfino più visibile che altrove. Ma, in questo dominio, si può andar ancor oltre. Si potrebbero individuare vere e proprie variazioni psicopatologiche del tipo umano del periodo attuale, variazioni generali ed uniformi, riscontrabili un po' dappertutto fra i popoli europei e altresì in America U. S., tanto da potersi quasi parlare di una nuova razza: appunto di quella dell'uomo sfuggente.

Per cominciare, a caratterizzare in genere il nuovo tipo del dopoguerra basta una "anestesia morale". La preoccupazione di "non perdere la faccia", il senso elementare di rispetto verso se stessi son quasi scomparsi. Precisando, non è che in precedenza si potesse riconoscere in ciascuno un "carattere". Ma anche in coloro che non lo avevano, sussisteva il sentimento di quel che essi avrebbero dovuto essere e che un tipo umano normale, in genere, è. Ebbene, proprio questo, in un gran numero di persone, ormai manca: esse sono di fatto labili, oblique, informi, sfuggenti. Non hanno più una misura per se stesse. La loro sensibilità morale è appunto "anestetizzata".

Anzi, rispetto a dei principi ad una esigenza di coerenza, di linea, essi manifestano spesso una insofferenza quasi isterica.

Peraltro, l'accennata inconsistenza non riguarda quei problemi in senso superiore, che non si presentano ad ogni momento della vita. Essa è caratteristica fin nelle piccole cose della esistenza ordinaria. Si tratta, ad esempio, della incapacità di mantenere un impegno, la parola data, la direzione presa, un dato proposito (scrivere, telefonare, rispondere, occuparsi di una certa cosa). Rispetto a tutto ciò che lega, che implica qualcosa di impegnativo di fronte a se stessi, il tipo in questione è insofferente. Cioè: dice, ma non fa, o fa un'altra cosa, sfugge - e il comportarsi così gli sembra naturale, ineccepibile. Si meraviglia perfino, quando qualcuno da ciò si sente urtato e glielo rinfacci.

La generalità di una tale attitudine è preoccupante. Nei tempi ultimi essa ha fatto presa in strati sociali, nei quali fino ad ieri predominava una linea abbastanza diversa: come fra l'aristocrazia e l'artigianato. Lo sfuggire, il promettere senza mantenere, la non puntualità, l'evasione anche in cose piccole e stupide, si riscontrano anche qui, frequentissime. E vale notare un punto importante: non è che si sia così deliberatamente, ad esempio, per seguire senza scrupoli il proprio tornaconto. No, si è così in via spontanea, talvolta perfino a proprio danno, per un vero cedimento interiore. È per tal via che molti che ieri ci si illudeva di conoscere a fondo, e che ci erano amici, oggi non si riconoscono quasi più. È, si potrebbe dire, un fatto "esistenziale" più forte di loro, tanto che spesso essi non se ne rendono nemmeno conto.

Il fenomeno potrebbe esser seguito anche nelle sue ripercussioni in sede di struttura psichica. L'uomo della "razza sfuggente" accusa infatti una vera e propria alterazione psicologica. Nel riguardo, potrebbero essere utilizzate le considerazioni fatte dal Weininger circa il nesso esistente fra eticità, logica e memoria. In un tipo normale, le tre cose sono unite insieme, perché il carattere esprime quella stessa coerenza interna, che si manifesta altresì nel rigore logico e in quella unità di vita, che permette di ricordarsi, di mantenersi in una mèmore, cosciente connessione col proprio passato. Secondo il Weininger, proprio questa unità delle facoltà caratterizza la psicologia maschile di fronte a quella femminile, la quale di massima è invece fluida, poco logica, incoordinata, fatta di impulsi più che di rigore logico ed etico.

Ebbene a tale riguardo "l'uomo della razza sfuggente" appare più donna che uomo. Ulteriori suoi tratti caratteristici psicologici, che fanno da controparte all'accennata "anestesia morale", sono la menomazione della memoria, la facilità di dimenticarsi, la difficoltà di concentrarsi, spesso perfino di seguire un ragionamento serrato e stringente, la distrazione,il pensare a balzi. Sono visibilmente, gli effetti di una parziale disgregazione che, dal piano dei principii e del carattere, son passati a ripercuotersi perfino in quello delle facoltà in se stesse.

Da un lato, il fenomeno di collasso che suole seguire ad una prolungata tensione (quella imposta in molti dalla guerra), dall'altro, il crollo dei valori e degli ideali a cui fino a ieri si credette, son forse questi due fattori che oltre a quelli generali di ogni dopoguerra, han propiziato la formazione del tipo umano sfuggente. Il fenomeno, purtroppo, è reale, ed ognuno, guardando intorno a se, può convincersene. La constatazione non è certo edificante. I tempi che si stanno preparando non sono proprio tali che dei popoli, nei quali una simile incrinatura, ha saputo diffondersi ed assumere tratti quasi costituzionali, possono essere all'altezza di essi. Speriamo che qualche energico processo reintegratore e profilattico intervenga prima che sia troppo tardi.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Peter Bark

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #12 il: Maggio 31, 2012, 14:30:29 pm »
Secondo me l'uomo non è cambiato nella sua natura in modo così negativo,come lo descrive Evola,è solo imprigionato nelle trappole architettate dai movimenti femministi,ne è cosciente così come ha la consapevolezza di non avere abbastanza forza per riuscire a liberarsi da quelle prigioni.La natura intrinseca al sesso maschile è immune a qualsiasi cambiamento sociale,é l'espressione libera della sua istintività che ha difficoltà a imporsi sulle nuove "leggi" del mondo moderno.

Offline Effe

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #13 il: Maggio 31, 2012, 15:40:47 pm »
La natura intrinseca al sesso maschile è immune a qualsiasi cambiamento sociale,é l'espressione libera della sua istintività che ha difficoltà a imporsi sulle nuove "leggi" del mondo moderno.

Condivido pienamente e credo anche che il modo migliore per imporsi sulle nuove leggi a partire dalla propria natura istintiva sia quello di assumere consapevolezza del fatto che l'uomo non è ricattabile. In alcun modo.
La moglie tradisce il marito ed il giudice obbliga lui a mantenerla, perdere la casa e figli? Bene ... ognuno di noi smetta di pagare.
Ci prendono i soldi dalla banca senza chiedercelo? bene ... spendiamoli tutti prima. Finiamo sotto un ponte? forse, ma liberi. Ci mettono in cella? riempiamo le carceri !
Facciamolo tutti, a partire dalle piccole cose.

Offline jorek

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Re: Anche i terremoti sono maschilisti?
« Risposta #14 il: Maggio 31, 2012, 19:51:47 pm »
Condivido pienamente e credo anche che il modo migliore per imporsi sulle nuove leggi a partire dalla propria natura istintiva sia quello di assumere consapevolezza del fatto che l'uomo non è ricattabile. In alcun modo.
La moglie tradisce il marito ed il giudice obbliga lui a mantenerla, perdere la casa e figli? Bene ... ognuno di noi smetta di pagare.
Ci prendono i soldi dalla banca senza chiedercelo? bene ... spendiamoli tutti prima. Finiamo sotto un ponte? forse, ma liberi. Ci mettono in cella? riempiamo le carceri !
Facciamolo tutti, a partire dalle piccole cose.

eppure vedo tanta gente che paga e che piega la testa...

Secondo me l'uomo non è cambiato nella sua natura in modo così negativo,come lo descrive Evola,è solo imprigionato nelle trappole architettate dai movimenti femministi,ne è cosciente così come ha la consapevolezza di non avere abbastanza forza per riuscire a liberarsi da quelle prigioni.La natura intrinseca al sesso maschile è immune a qualsiasi cambiamento sociale,é l'espressione libera della sua istintività che ha difficoltà a imporsi sulle nuove "leggi" del mondo moderno.

è difficile cambiare nella propria natura, se tu intendi per "natura" il nocciolo duro della propria identità biologica e spirituale, allora è prorpio impossibile per definizione. Semmai ci sono certe circostanze ben precise che ti portano a viluppare sfumature della tua identità, e a metterne in ombra altre...su questo il diascorso di evola non fa una grinza. Del resto evola di grinze ne ha fatto davvero pochissime