Autore Topic: Abraxas - Lucia  (Letto 21610 volte)

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Alberto86

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #75 il: Marzo 06, 2014, 18:36:42 pm »
Emh...
Io direi che è meglio di no.


Capirai... Una in più che differenza vuoi che faccia nello sfacelo femminile italico?!  :D

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #76 il: Marzo 07, 2014, 09:55:11 am »
Per capire la situazione francese, bisogna tenere a mente che in Francia c'è stato una sorta di '68 cattolico, in cui per esempio i banchi con gli inginocchiatoi furono distrutti (non se ne trova più neanche uno e la gente non si inginocchia più in chiesa). La millenaria storia del cristianesimo francese è stata come resettata ed è ferma all'inizio degli anni '70, periodo in cui furono fondate congregazioni "sperimentali" di ogni genere. Sullo stato della fede in quel paese cito Giovanni Paolo II: "Francia, cosa hai fatto del tuo battesimo?"
Sul tema carismatici c'è un approfondito e documentato articolo, che esprime perplessità sulle esperienze preternaturali di alcuni di questi movimenti:
http://www.traditio.it/SANPIETRO/2010/dicembre/28/Carismatici.%20Articolo%20critico%20di%20Arnaud%20de%20Lassus.pdf

Se questi movimenti hanno riportata tanta gente in chiesa mi sembra troppo perfido dichiarargli poi eretici. Il fatto che venivano organizzate con l'appoggio delle chiese storiche li dava l'autorità anche per noi che non siamo mai stati prima in chiesa.

L'ecumenismo non l'ho mai considerato ritorno alla chiesa cattolica e penso che pochi l'hanno inteso cosi.

Chi cerca Dio può incontrare anche il demonio.
Questo si, questo è sicuro e a questo non eravamo preparati, perché pensavamo che la religione è solo serenità.
Ma questa significa che non dobbiamo più cercarlo?!
Sarebbe più bisogno che i leader di questi gruppi conoscano questi pericoli e le sappiano gestire.

Le italiane ci sono di tutti tipi, alcune molto simpatiche altre non. Comunque da solito sono gentili con me, poi sarà solo di facciata. E le piace il Kurtos Kalacs. Non si può parlare male di una persona a chi piace il Kurtos Kalacs. Si capisce subito che questa persona  sa apprezzare i veri valori.

« Ultima modifica: Marzo 07, 2014, 11:11:07 am da Vicus »

Offline COSMOS1

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #77 il: Marzo 07, 2014, 11:06:49 am »

Te, Lucia, che cazzo vuoi...?  :blink: :hmm:


ma no, Torsolo, era un complimento, perchè tu di cinema te ne intendi  ;)
dai, non siamo sempre malfidenti!



*modificato solo il "quote"*
« Ultima modifica: Marzo 15, 2014, 21:27:58 pm da Alberto86 »
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #78 il: Marzo 07, 2014, 11:34:07 am »
dai decidetevi! perché mi cancellate il messaggio ma poi lo lasciate il citato ?

Cosmos, Vattimo ti ha risposto? Si ricorda di me?

Offline Vicus

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #79 il: Marzo 07, 2014, 11:36:05 am »
Citazione
dai decidetevi! perché mi cancellate il messaggio?
Da un po' di tempo sul forum ci sono continui alterchi, meglio spegnere gli incendi finché sono piccoli!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #80 il: Marzo 07, 2014, 11:47:12 am »
E meglio segnalare ogni volta una offesa ai moderatori o meglio rispondere con offese, o anche lasciare perdere?

Per esempio ciò che ho citato da Torsolo non l'avevo nemmeno visto in tempo posso anche lasciarlo cosi ma fa brutta figura non tanto su me ma anche sul forum, come anche tutto quel discorso dello stesso utente sulla mia foto, secondo me...



Offline vnd

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #81 il: Marzo 07, 2014, 12:28:19 pm »
E meglio segnalare ogni volta una offesa ai moderatori o meglio rispondere con offese, o anche lasciare perdere?

Per esempio ciò che ho citato da Torsolo non l'avevo nemmeno visto in tempo posso anche lasciarlo cosi ma fa brutta figura non tanto su me ma anche sul forum, come anche tutto quel discorso dello stesso utente sulla mia foto, secondo me...

Segnalare ai moderatori.

Come dice Vicus questi battibecchi non fanno onore al forum.
Vnd [nick collettivo].

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #82 il: Marzo 07, 2014, 13:33:53 pm »
e questo topic con che scopo elevato è nato?
Per analizzare gli errori ortografici della mia tesi?  :doh:
Questo si che fa onore al forum.  :unsure:

E non mi è chiaro Cosmos per quale mia frase ti sei offeso, cosi non so nemmeno cosa non ti devo dire. Ho detto solo ciò che dici anche tu di te stesso.

Offline Vicus

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #83 il: Marzo 07, 2014, 13:53:57 pm »
Questo topic è nato dalla divisione -non fatta da me- di un altro in cui erano cominciati battibecchi off-topic. Per il resto, lascio la parola ad admin.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Duca

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #84 il: Marzo 07, 2014, 15:03:25 pm »
Da un po' di tempo sul forum ci sono continui alterchi
Cherchez la femme e troverete la causa di tutti i problemi... ;)

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #85 il: Marzo 07, 2014, 15:31:04 pm »
Cherchez la femme e troverete la causa di tutti i problemi... ;)

Ou peut-être cherchant un femme infâme.... :D ;) ^_^
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #86 il: Marzo 15, 2014, 02:25:42 am »
Assolutamente d'accordo, è ora di finirla con il politicamente corretto, ci tirano addosso con l'artiglieria pesante e noi come rispondiamo, con le pistole ad acqua?

allora vai a litigare con la boldrini o nei siti femministi

Citazione
Prova per esempio a iscriverti in uno di quei forum di femministe, e fai cose tipo: postare idiozie in un italiano approssimativo,

Non ti preoccupare anche le femministe se la sono preso con i miei errori ortografici, sei proprio come loro, ti si mostra qualcosa e tu guardi il dito che indica invece di guardare l'essenziale.
Poi vi citerò dove e come, cosi potete ridere di me.

Citazione
intervenire a cazzo di cane su argomenti che conosci come i cavoli a merenda,
basta dimostrarlo senza parolacce
A parte che sei tu quello che ti comporti come in un bar e da me in particolare aspetti interventi di livello di conferenze?!


Citazione
raccontar balle su titoli che non hai,

I miei titoli li ho tirati in ballo (e non mi sono vantata) in favore di questo posto e non contro. 
Puoi al massimo lamentarti che con quanta facilità si danno in Italia i titoli ma forse sei solo tu quello che non sai distinguere un cane da una ciabatta.






« Ultima modifica: Marzo 16, 2014, 01:16:24 am da Vicus »

Offline Lucia

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #87 il: Marzo 15, 2014, 02:55:35 am »
e tanto se mi hai fatto venire cosi la nostalgia di quei tempi (10 anni fa  :w00t: :cry:)
questa era uno dei documenti da presentare per il concorso:

http://tengere2000.blogspot.it/2013/09/statement-of-prupose-2004.html#links

Perché mi piace l'ermeneutica,  2004

(...)
Perché Torino?  Torino è conosciuto in Romania nell’ambito della filosofia, come il centro della scuola più importante di ermeneutica, quella del “pensiero debole”. Ho trovato il pensiero di Vattimo come una conseguenza morale della filosofia ermeneutica, come una valore, una festa della diversità delle culture e delle religioni dove nessuno è escluso a priori. L’ho pensato sempre come il modo di pensare tipico postmoderno che non esclude niente e per questo ha accesso alla totalità, che arriva al di la del bene e male, che accetta l’insicurezza creata della inesistenza della verità assoluta.
(...)

Vorrei in seguito accennare alcuni eventi significativi che hanno formato il mio interesse verso l’ermeneutica e le filosofie, le letture che hanno influito il mio pensiero.

Fin da piccola soprattutto il cielo stellato era quello che mi riempiva il cuore di fascino e meraviglia. Sognavo di diventare astronauta, volare avanti e indietro nel tempo, vedere la nascita dell’universo, la formazione delle galassie, delle stelle, della Terra, della vita e dell’uomo.
 Leggevo libri scientifici di divulgazione e consideravo la scienza il solo metodo per conoscere la verità, perché le scoperte scientifiche mi creavano meraviglia. Nello stesso tempo mi piaceva leggere sulle diverse credenze stellari e nel destino dai babilonesi, a Pitagora, da Platone agli arabi.

Nella seconda superiore avevo un professore eccellente di scienze socio umane, Muresan Cornel che invece di spiegarci il testo dei congressi di Ceausescu come doveva fare ci raccontava a bassa voce la storia delle religioni. Purtroppo in quel tempo non ho trovato nelle biblioteche nessun libro per approfondire l’argomento del sciamanesimo per esempio; Ma leggendo la teoria di Daniken, ho chiesto il parere del mio professore su questa teoria. Più o meno cosi mi ha risposto: Quando si tratta di antiche culture di cui sono rimaste poche tracce l'uomo può progettare gli eventi della sua cultura, del suo orizzonte storico in quell’altra cultura, e siccome Daniken vive nel secolo della conquista spaziale vede nave cosmiche, radioattività ed extraterrestri.
Infatti, ho pensato che se fossi vissuta nel tardo medioevo avrei voluto studiare l’astromedicina e non l’astronomia, magari a Granada per conoscere anche ciò che dicevano i medici e filosofi arabi o la Cabbala giudaica.

Ho capito nella sua risposta che un’idea fondamentale dell’ermeneutica filosofica è che ci troviamo sempre già in una forma di precomprensione del mondo. Nella storia, nell’arte, nella religione non possiamo mai parlare della conoscenza certa, ma solo delle interpretazioni, e in queste interpretazioni dobbiamo essere coscienti della nostra coscienza storica, dei nostri pre-giudizzi culturali.

Sul problema della conoscenza storica sono tornata nel primo anno universitario nel corso di Storia della cultura e civiltà, nella mia relazione seminariale sul monoteismo e sul politeismo, dove seguendo Leo Oppenheim evidenziavo l’impossibilità di conoscere l’esperienza religiosa originaria perché i segni rimasti di una cultura permettono interpretazioni diverse, interpretazione in cui sempre sarà presente il pre-giudizio culturale dell’interpretante. Poi nella Filosofia della storia ho approfondito la comprensione storica di Dilthey.
Cercando le fonti di ispirazione di Daniken dalla storia delle culture amerinde ho trovato con vergogna di appartenere alla cultura europea il genocidio che abbiamo fatto in Sud America. Mi è piaciuto l’interpretazione di Tzvetan Todorov che fa della Conquista dell’America una storia esemplare di un scontro dove sono uno dopo l’altro malinterpretati le intenzioni comunicativi dell’Altro. Penso che una delle emergenze della cultura postmoderna è la comunicazione interculturale, la difficile relazione con Altro. L’ermeneutica è la fenomenologia sono quei metodi che lasciano sentire la voce dell’Altro.

Solo dopo due anni di aver finito il liceo sentii finalmente con sicurezza che il mio interesse fondamentale era la filosofia. Mi sono preparata un anno cercando tutta la bibliografia trovabile nelle biblioteche della mia città. Volevo leggere di tutti i filosofi importanti almeno dei frammenti delle loro opere fondamentali. Allora ho letto per la prima volta Gadamer (in traduzione ungherese), mi piaceva molto la Fenomenologia dello spirito di Hegel, ma l’esistenzialismo è stato ciò che veramente mi ha colpito e ho trovato che solo in maniera estetizzante, guardando la vita come un gioco, dove solo il bello ci salva, si può sopravvivere alla tragicità dell’esistenza. Forse per quello mi è piaciuto molto il pensiero di Nietzsche, la vita è il desiderio di illudersi.

Vorrei aggiungere alcune parole sulla mia religiosità, che volens nolens sarà implicito in un’analisi dell’ermeneutica dell’esperienza religiosa. Mi sono avvicinata del soprannaturale sotto l’influenza della mitologia greca dove gli dei puniscono la superbia, la troppo grande felicità, la Madre Dea, di cui parla Eliade, che dà vita e che distrugge senza nessuna pietà i suoi figli. Infatti la cosa che io sento più vicina al soprannaturale sono i fenomeni estremi, le tempeste, i fulmini, i terremoti, gli incidenti mortali improvvisi l’esperienza psicotica. Nelle letture bibliche ciò che mi ha sempre colpito é stato il Dio tremendo, quello che manda zolfo e lapilli su Sodoma e Gomorra, che colpisce Giobbe per scherzo e poi si lava i mani perché lui ha troppi impegni, il Dio dell’Eclesiaste che nega qualsiasi Giustizia umana, un dio che é insieme imperscrutabile, inconoscibile, e tremendo. La lettura di Kierkegaard e di DD.Rosca –L’esistenza tragica l’ho trovato molto vicina al mio sentire. Inoltre la fenomenologia dell’esperienza del sacro di Rudolf Otto mi ha confermato l’idea che riconosciamo l’esperienza religiosa dopo il complesso sentimento di Fascinans, del Misterium Tremenum ed dell’Energia come forza eccessiva.

Il prof. Aurel Codoban mio conduttore della tesi di laurea e studi approfonditi, era non a caso anche il professore di semiologia. A lui devo il modo in cui io mi sono avvicinato all’ermeneutica, potrei quasi dire che lui mi ha aperto gli occhi sulla esistenza di una razionalità significante oltre quella operazionale, che i significati creano il nostro mondo e in fondo il nostro modo di pensare è simbolico, che la metafora e la metonimia hanno il fondamento nella costruzione del nostro cervello.
E sempre lui ci ha insegnato la filosofia delle religioni. Secondo lui la filosofia è una religione, nata come esegesi alla religione greca antica e poi della Bibbia e interpretava la religione, come fenomenologia del Sacro, nel senso di Rudolf Otto ma il sacro e sempre nascosto nel profano come in Eliade analizzando le religiosità e il politeismo postmoderno.
Nello stesso anno ho fatto, il corso opzionale di teorie contemporanee dell’arte dove ho scelto di fare la relazione semestrale su: Gioco e sacro nell’arte contemporanea. in questa relazione ho approfondito la teoria del gioco nell’arte di Gadamer e l’ontologia dell’opera dell’arte di Heidegger.
Sempre il prof. Codoban teneva anche il corso di ermeneutica e l’ermeneutica del amore. Può essere che anche per questo trovo l’ermeneutica dell’esperienza religiosa nel senso più largo, l’ermeneutica del esperienza dell’irrazionale i più incitanti problemi di filosofia, che permettono di raccogliere meglio di altri metodi i significati della profondità umana.
(..)

Interesi di ricerca:

1. Il pensiero simbolico tardomedioevale, dal simbolismo universale alla pansemiosi metafisica, attraverso l’iconologia dell’arte romanico gotica e i metodi interpretativi attraverso le enciclopedie medioevali e le prime letterature, l’astromedicina dei bestiari, il simbolo religioso del mostruoso, o l’elemento mostruoso della esperienza religiosa medioevale, vista sia come il misterium tremendum sia come paura di diventare bestie. L’immagine di se dell’uomo medioevale. La vicinanza all’al di la.

2. La mitologia, il pensiero mitico. Il fantastico. Couliano diceva che la fantascienza é ormai il solo modo di fare metafisica. Il fantastico ha la capacità di mettere le domande fondamentali della filosofia perché usa il linguaggio simbolico, figurato perché é uno sguardo esterno alla realtà. Nella fantascienza manca l’intenzione di far finta della realtà, richiede una comprensione diversa, ci propone un mondo come se fosse e cambia la prospettiva della realtà, cambia la nostra percezione della vita. In fondo questo é secondo Cristian Metz il ruolo del arte. Il ruolo dell’immaginario nella costruzione di se. Il se si conosce solo come l’altro e per ritrovare se stesso deve percorrere i testi finzionali (fictional) della cultura, scrive Ricoeur. Nella mia tesi di Studi approfonditi ho analizzato il statuto della finzione in Umberto Eco, Thomas Pavel, Paul Ricoeur, e Maurice Blanchot ma anche l’uomo immaginario di Edgar Morin e nel doppio da Otto Rank. Uno degli metodi grazie a cui si realizza l’immedesimazione é il gioco da parte dell’autore con il tempo.

3. Il problema dell’Altro in Emanuel Levinas e in Martin Bubber . Considero che il problema dell’Altro è la problema della filosofia pratica la più stringente della nostra coltura. Levinas e Bubber appartengono alla tradizione ebraica e io vorrei sapere partendo appunto dalla loro concezione anche i collegamenti tra il divieto di rappresentazioni del Dio e l’immagine di Se e dell’Altro, seguendo in parallelo le immagini del Sacro di se e del Divino nell’arte religiosa. L’esperienza religiosa e l’incontro con l’altro. Monoteismo e politeismo nello specchio della relazione con l’altro.

4. L’estasi religiosa e la follia. Il senso della follia da punto di vista dell’analitica esistenziale e della psicoanalisi della profondità, la follia come esperienza del sacro e non solo.
Personalmente mi interessa individuare dei punti di riferimento per analizzare il senso del delirio come esperienza del male, e fase propedeutica sia dell’esperienza religiosa che della conoscenza, inoltre sarei interessata ad analizzare l’esperienza della metamorfosi come esperienza di mancanza dell’identità ed anche essa fase propedeutica dell’individuazione; (..)Una interpretazione dell’altro visto dal punto di vista del suo Esserci vissuto come straniero, come essere che non è, il soggetto la cui familiarità con il mondo l’in der welt sein svanisce. (..) Mi piacerebbe approfondire l’interpretazione di questa esperienza, seguendo anche la linea dell’angoscia nell’esistenzialismo o del tremendum in Rudolf Otto come fondamentali per l’esperienza religiosa. Mi piacerebbe analizzare il senso della follia nel senso di paura della perdita d’identità, sia nella cultura della colpa nella Grecia classica, sia nel medievo romanico dei bestiari e anche nella psicoanalisi delle profondità.

@Abraxas

Offline vnd

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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #88 il: Marzo 15, 2014, 09:29:44 am »
Se pensi che qualcuno sia invidioso di te vuol dire che sei proprio scema oltre che piena di boria e ignorante.
Io uso il linguaggio che mi pare, tu pensa al tuo  - che fa pena - e non scassare i maroni che non sei qua a dettar legge, non sei nessuno.

Dai... sù...
Stai buono!


Ignorante, non direi.
E' solo che è una donna, per quanto gliela puoi spiegare, non capirà mai quello che tu vuoi dire.

E' straniera, quindi è ovvio che abbia qualche problema con l'Italiano.

Parlassi io l'inglese come lei parla l'Italiano, sarei a posto!

Autodisciplina!
Adesso, per favore, pensaci e se lo ritieni opportuno, come confido, chiedi a Vicus di fare pulizia.
Questo messaggio, compreso.

State bravi.





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Re:Abraxas - Lucia
« Risposta #89 il: Marzo 15, 2014, 13:37:52 pm »

E' solo che è una donna, per quanto gliela puoi spiegare, non capirà mai quello che tu vuoi dire.

E' straniera, quindi è ovvio che abbia qualche problema con l'Italiano.


Secondo me non è un problema solo di lingua, a me sembra che l'atteggiamento globale di Sua Signoria sia abbastanza negativo, molto diverso da quello delle altre donne presenti, con le quali si può discutere tranquillamente (come facciamo tutti, io incluso) pur senza condividere - com'è naturale - quasi nulla.
Questa invece è una mestatrice piuttosto spocchiosa, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx x
Fermo restando che le ragazze dell'est che ho conosciuto, ugualmente ingrate verso l'Italia, parlano e scrivono in italiano mille volte meglio pur senza essere laureate in onniscienza, scusa un attimo: se tu hai problemi con l'aramaico non ti metti a scrivere in un forum di femministe abissine, perché farlo vuol dire solo creare casini e far perdere tempo a chi ti deve correggere e deve cercare di interpretare le numerose sciocchezze che inevitabilmente posteresti.



*evitiamo il più possibile insulti personali e battibecchi inutili sul forum*
« Ultima modifica: Marzo 16, 2014, 01:18:33 am da Vicus »