La nostra amica è tornata e leggete che popo' di post che ha scritto, e che idea ha della figura paterna. Evidenzio i punti più importanti.
Penso che ogni commento sia superfluo, questa doveva essere quella che dialogava con noi, meno male, sono soddisfazioni!
Noto che sono ancora iscritta a questo forum e questo mi dà modo di presenziare a questa discussione. Non ho molto tempo perché sono attualmente impegnatissima a fare altro ma tanto per dire che ci sono. E mi sorprende trovarti ancora qui, determinato, a commentare punto per punto, articolo per articolo di FaS, pronto a prenderci in castagna per dimostrare che - sorpresa! - siamo femministe dunque cattivissime
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Perdona l'ironia perché il "dialogo" finisce quando c'è chi ti denigra sulla base di una ideologia. Cosa contesti per essere preciso? Il fatto che io e te non la vediamo allo stesso modo sull'essere genitore? Io una figlia ce l'ho e l'ho cresciuta. E tu?
Sono di sinistra, non sono cattolica, sono assolutamente d'accordo sul fatto che i padri debbano essere più che presenti, trovo giuste le rivendicazioni dei padri, trovo giustissime molte cose e NON approvo un certo modo, per me anacronistico di esercitare la genitorialità.
I padri che conosco io non hanno proprio voglia di fare i padri padroni. Dunque qual è il punto? Che sono femminista? Che io e un tot di altre migliaia di persone pensiamo che la figura paterna non debba rivestire il ruolo che viene evocato da chi ha una cultura diversa (cattolica? conservatrice?) dalla mia? Per essere padre davvero bisogna essere sorveglianti? Di che stai parlando? Contesti me in quanto tutto? in quanto persona o su cosa?
Dicevo, scusandomi per l'invasione, come sempre e ringraziando per l'ospitalità, che io sono disposta a dialogare con tutti, salvo che con chi mi offende, e su qualunque tema ma non mi pento di essere femminista né metto in discussione la mia cultura, laica, di sinistra, antifascista, di donna che esercita, pienamente, il proprio diritto ad esprimere una opinione differente da altri e non per questo sono da denigrare, stigmatizzare, criminalizzare.
Il mondo si evolve in scambi dialettici e la cultura si realizza attraverso illuminati confronti tra mille parti differenti e questa schedatura, così io la avverto e perdonatemi per la sincerità, per trovare chi stabilisce che no, certamente, dato che siamo diversi non c'è da aver rispetto, e giù con la legittimazione agli improperi, alle offese, non so quanto sia costruttiva. E' uno sport, un modo per passare il tempo, un bel modo per affrontare la questione maschile sancendo delle differenze con FaS o cosa?
che io e te, o altri tra voi non si abbia nulla da dirsi perchè appartenenti a culture profondamente diverse (parlo di identità politiche prima che di differenza di sensibilità di genere) non è un fatto nuovo.
Tu e altri già non volevate parlarmi e avete fatto e fate di tutto affinché altri mi vedano malissimo. cattiva. cattivissima. si. dunque? tranquillo adesso? dormi meglio ora che hai dimostrato, in cuor tuo, che la tua missione ha una ragione d'essere?
vabbè. nulla di nuovo. ri-pazienza. io continuo a provare e continuerò a dialogare, ora che mi riprendo il mio tempo per fare altro, riprendendo ogni discussione lasciata in sospeso e rimettendo in campo altri temi che lo vogliate o no mi interessano davvero e che sto approfondendo.
e in ogni caso Skorpion72, lo sai che oltre FaS sul web ci sono mille altre cose da leggere, vero?
Grazie ancora per l'ospitalità e un abbraccio a chi lo vuole e lo ricambia.