Autore Topic: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)  (Letto 70749 volte)

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Online KasparHauser

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #30 il: Giugno 03, 2012, 09:53:15 am »
In effetti questo che la puttana è quella che la da a tutti (tranne che a me), è una tara di molti uomini, della stramaggioranza  direi.

E della stramaggioranza delle donne aggiungerei io. E non in conseguenza di una cultura maschile che ha plagiato pure loro, ma semplicemente perchè di fondo uomini e donne su questo argomento hanno le stesse ragioni, gli stessi motivi. Che non sto a dire perchè evidenti.
Personalmente io pur non considerando la donna che la dà a tutti una puttana, non posso metterla sullo stesso piano del suo omologo uomo, per il semplice motivo che l'uomo per andare con molto donne deve avere qualche merito, sia pure naturale, la donna no, deve solo saper allargare le gambe. Infatti nessuna donna invidia un'altra che la dà a tutti, perchè se volesse potrebbe farlo qualunque donna, mentre per un play-boy le cose vanno diversamente, ci può stare che qualcuno lo invidi perchè evidentemente non può anche se volesse, anche se fosse più bello.

Offline Rita

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #31 il: Giugno 03, 2012, 09:56:16 am »
E' finito allegramente a puttane questo 3d neh  :D

e però quanti miti e leggende..

Da una parte le milioni di Cenerentole segregate in casa dal principe azzurro che se la spassa con gli amici mentre la povera donna è chiusa in casa a fare lavori pesanti, spazzare, lavare che se il principe azzurro torna a casa e trova una briciola sul pavimento la mena eh.., dall'altra se si accenna ai minatori, lavoratori edili, quegli uomini che hanno sempre fatto due lavori per tirare la carretta scatta l'invito a contarsi.. eh ma quanti di voi? pochi neh.. di qua invece tutte sotto il padre-padrone che fa la bella vita coi piedi sul divano terrorizzando mogli e e figlie (davvero non lo so cosa accade in Sicilia, può darsi che la mentalità sia più arretrata ...oops, adesso verrò cazziata per aver detto qualcosa di politicamente scorretto che non si può dire.. arretrata..  :unsure: no allora diciamo "mentalità diversa".. (e però se la consideri arretrata e da annientare e che in quella cultura non ci sia niente da salvare consentimi di chiamarla arretrata  :mad:)
.
Io ricordo che quando scrivevo nel forum UAAR di questi temi, un utente siciliano (che si teneva in quel limbo in cui .. beh, sì sto qua a metà, non voglio prendere posizione) raccontò di un'episodio di cronaca locale, uno di quelli che si trovano sui trafiletti dei giornali di provincia: in un paesino dell'entroterra siciliano, si verificò un'epidemia di casi di mariti che abbandonavano la famiglia per mettersi con ragazze dell'Est. Presso la locale stazione dei carabinieri piombarono in massa le mogli abbandonate che pretendevano che fossero denunciati per abbandono del tetto coniugale. Hai voglia a spiegargli che questo reato era stato abolito..  :lol:

Ecco qui ci sarebbe da chiedersi: se questa cultura e mentalità era così diffusa, malsopportata, non avrebbero dovuto tirare un sospiro di sollievo? Evvai! Mi sono liberata del padre-padrone.. tanto non faceva un emerito cacchio se non menarmi e tenermi alla catena. Adesso è come se fossi vedova no? E però libera.. e invece no, tutte a denunciare.

Fu uno dei tanti piccoli stridii che mi fanno pensare che .. insomma, magari tutta 'sta cultura patriarcale aveva qualcosa di condiviso e quindi di buono e che forse per buttare già a colpi di picconi 'sta cultura si sono osservati solo gli eccessi, le devianze della cultura patriarcale.

Perchè il padre che mena la figlia che torna a casa con un ritardo di un quarto d'ora è EVIDENTEMENTE un eccesso. Perchè quando c'è l'autorevolezza, non c'è bisogno di autoritarismo. E' quando l'autorevolezza manca (vuoi per difetto personale, ma anche perchè il contorno sociale ne ha affievolito i simboli e il significato) che si fa ricorso all'autoritarismo, alle botte.

Ricito qui il brano letto in "Terroni" di Pino Aprile (lo so.. sono ripetitiva, ma quando una cosa è scritta chiara perchè mai fare la fatica di dirlo con parole proprie e a rischio di essere fraintesi  :cool:)

In famiglia e in società, i padri sono la legge, i custodi delle regole uguali per tutti; le madri sono l'amore, il motore dell'eccezione a favore dei propri figli, e questo le rende più disposte a porne le richieste al di sopra di tutto, <<anche quando esse sono contrarie alla legge e ai principi>> scrive Mario Alcaro. Il padre deve garantire la società pure a spese della sua casa; la madre deve garantire la sua casa anche a spese della società. Questa distinzione è alla base della nostra civiltà patriarcale. Lo apprendo, sintetizzando, soprattutto dal mai troppo lodato libro di Luigi Zoja sulla paternità, "Il gesto di Ettore". Se l'autorità dei padri s'indebolisce, il sistema delle regole che regge la comunità si sfilaccia, perché viene a mancare il guardiano dei limiti di comportamento (civile, per la civiltà data, sia quella dei cavalieri mongoli o dei pescatori di perle del Pacifico). Quindi: <<Ogni perdita di paternità è perdita di civiltà>> dice Zoja. E' vero persino oggi, con padri presenti, ma ruolo affievolito; figurarsi in una società che vede abbattuti da un invasore i suoi riferimenti istituzionali, legali, familiari e vede i suoi padri sbagliare sia se si oppongono, sia se si adeguano; e poi per un secolo, i padri manco li vede perché se ne vanno (emigrazione).
L'emorragia fu così violenta che sorse il serio problema demografico: il Meridione divenne un popolo a prevalenza femminile. E il sistema delle regole virò verso quello matriarcale: è giusto, se a favore dei miei figli, pur se a danno della comunità (in questo si vede una ragione del successo della mafia, la cui radice è femminile: a dispetto del suo machismo, il mafioso è figlio dell'eccezione materna non della legge paterna).


Quando le regole sono sociali, chiare, condivise nella loro generalità, non c'è bisogno di autoritarismi. E quando i simboli sono chiari non c'è nulla e nessuno che vieti, all'interno di ciascuna famiglia, di sconfinare nei rispettivi "regni simbolici". E così, tranne le eccezioni devianti, quelli che... estremizzano sempre le regole perchè sono autistici, esistevano in passato infiniti e numerosi padri autorevoli con amore, e infinite e numerosi madri accoglienti con autorevolezza.

E comunque, c'è da dire, non penso nemmeno che le mamme femministe incitino le figlie a spompinare a pagamento  :lol:

E sfatiamo anche un'altro mito o leggenda metropolitana: non si fanno lavande gastriche per aver spompinato dieci o quindici uomini, non è mica veleno lo sperma.

Sono le due grandi anime.. che si trovano nella QM ma anche molto nel femminismo, secondo me, sono intrecciati desideri e necessità e non potrebbe essere altrimenti.

E così se la "rivoluzione sessuale" del femminismo ha fatto proseliti numerosi nella parte maschile forse è dovuta anche alla speranza che fosse davvero rivoluzione sessuale e non semplicemente liberazione delle cd "rizzacazzi". Di contro il femminismo è stato osteggiato anche da molte donne, proprio in virtù del fatto che si sarebbe persa la componente dell'aiuto paterno, del simbolico paterno e ne avevano preconizzato i danni futuri.

Questo bispensiero, secondo me, prosegue anche nella QM, con gli uomini combattuti tra il tornare a stabilire regole sociali che favoriscano l'incontro dell'uomo e della donna in maniera stabile e quelli che vorrebbero portare a termine la  distruzione del maschile perchè ne rinasca uno nuovo dalle ceneri. Per quest'ultima ipotesi è necessaria anche la distruzione del femminile, però. Non si scappa da lì. Fin qui, il femminismo obiettivamente ha distrutto soltanto il terreno simbolico maschile, checchè se ne dica. E non bastano certo quattro o cinque post e le buone intenzioni  per dimostrare che non è stato così.

Tra l'altro, pur non avendo letto l'articolo per intero, dirò che sono d'accordo sulla prima parte, quella per cui se ritardi e deroghi dall'orario stabilito senza avvisare dovresti essere cazziata, per una questione di semplici regole del buon vivere comune che consistono nell'imparare a preoccuparsi dell'altrui preoccupazione. E che debbono valere a 16 come a 30 anni. Tra l'altro molto più semplici da rispettare con gli odierni mezzi.

Non sarei d'accordo sul fatto che il ragazzo che esce con una ragazza debba presentarsi al padre che lo considera responsabile della fanciulla.

Dalle mie parti non è più cosi da quarant'anni e fischia.. eh. Eppure nel mio paesino non ci sono mai stati collettivi femministi attivi.. eh, a me 'sta cosa ricorda certe scene da film sempre viste nelle pellicole americane e mai davvero riscontrate nella realtà se non tra pochi fanatici.

Questa parte mi sembra un'inasprimento oltre misura di regole che hanno perso da decenni la loro ragion d'essere, e non l'hanno persa per l'intervento della rivoluzione femminista, ma per il mutamento sociale derivante dalla maggior sicurezza.

 
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Offline Rita

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #32 il: Giugno 03, 2012, 09:57:27 am »
E della stramaggioranza delle donne aggiungerei io. E non in conseguenza di una cultura maschile che ha plagiato pure loro, ma semplicemente perchè di fondo uomini e donne su questo argomento hanno le stesse ragioni, gli stessi motivi. Che non sto a dire perchè evidenti.
Personalmente io pur non considerando la donna che la dà a tutti una puttana, non posso metterla sullo stesso piano del suo omologo uomo, per il semplice motivo che l'uomo per andare con molto donne deve avere qualche merito, sia pure naturale, la donna no, deve solo saper allargare le gambe. Infatti nessuna donna invidia un'altra che la dà a tutti, perchè se volesse potrebbe farlo qualunque donna, mentre per un play-boy le cose vanno diversamente, ci può stare che qualcuno lo invidi perchè evidentemente non può anche se volesse, anche se fosse più bello.

oh porca miseria.. ho scritto un'intero post lunghissimo per dire quello che tu hai sintetizzato benissimo in una riga  :lol:
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Offline krool

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #33 il: Giugno 03, 2012, 10:28:11 am »
Rita, mi sta bene tutto ma per Dio, l'apostrofo al maschile non ce lo mettere!! :D

Offline Rita

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #34 il: Giugno 03, 2012, 11:23:44 am »
Rita, mi sta bene tutto ma per Dio, l'apostrofo al maschile non ce lo mettere!! :D

vedi.. la mia maestra autoritaria m'avrebbe fatto scrivere una pagina intera di "un intero, un intero, un intero, un intero"... :lol:
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Offline Warlordmaniac

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #35 il: Giugno 03, 2012, 11:36:47 am »
Infatti nessuna donna invidia un'altra che la dà a tutti, perchè se volesse potrebbe farlo qualunque donna

Invidiano invidiano. Non è semplice come la dici tu: voglio quindi faccio; ci sono remore mentali, sia naturali che culturali, ma la cosa importante è che tra donne si giudicano come se fossero uomini, perché manca l'impronta maschile.
Il morto di figa, figura classica della nostra società, non dà nessuna impronta.

Offline beta

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #36 il: Giugno 03, 2012, 11:59:41 am »
In effetti questo che la puttana è quella che la da a tutti (tranne che a me), è una tara di molti uomini, della stramaggioranza  direi.

Mi spiego meglio, agli uomini, ai tarati, in fondo non interessa veramente che la dia a lui, no, gli preme di più che non la dia agli altri!
E' da qui che nascono le categorie femminili di santa/puttana (donna x bene/malafemmina):


1. agli altri si, a me no->Puttana (sgualdrina?)
2. a me, ma anche agli altri->Puttana (la da a tutti, anche a me: ma che gran puttana!)
3. a me sì, agli altri no->Santa (E' la donna migliore del mondo)
4. a me no, agli altri no->Santa (immacolata...una vergine!)

Si evince insomma che quello che conta per valutare la moralità femminile, coincide col fatto che la dia o non la dia...agli altri.  

Ecco, vedete se si può essere più imbecilli e vedete anche perché, più ho conosciuto gli uomini, più ho finito per amare gli animali.. :D

 :clapping: 

al limite se cè un comportamento sessuale da stigmatizzare nel femminile è la civetteria, a mio modo di vedere, s'intende.

@rita.  :ok:

Offline ilmarmocchio

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #37 il: Giugno 03, 2012, 13:41:36 pm »
Sul discorso del padre, ogfgi discettano tutti, meno i padri.
Curioso. ma non incomprensibile, anzi.
la figura del padre, quello vero che alza il figlio al cielo e lo proietta nel mondo, è contro gli interessi dell'odierna società dei consimi.
Perchè ?
perchè è limite, regola.
Invece la nostra società deve essere senza limite, senza regole.
Oviamente a parole, perchè i limiti li impone la realtà.
ma l'ideoologia del limite oggi non va, e con essa il suo simbolo maggiore.
Allora , per demonizzare la figura paterna, ci si sbatte dentro un pò di tutto.
Ragazze minorenni, che se ne fanno di tutti i colori sono autonome, ma quando se ne presenta il conto, sono bambine stuprate dalla società di stuprapri & pedofili ( s.e.p. ).
naturalmente , il padre ne fa le veci legalmente, ma non può neanche provare ad impartire un pò di educazione, se no è cintura di castità.
Tra l'altro, questa pizza della cintura di castità torna di cintinuo come se tutte le donne e ragazze fossero, se lasciate a se, dedite a sesso sfrenato.
palle.
Sia uomini, sia donne , per opposti motivi, danno gran valore alle donne che NON la danno.
Per gli uomini trattasi di coglioneria congenita e Animus ha spiegato ottimante la modalità.
la donna tiene alto il " plusvalore " , tant'è che  quando 2 donne litigano, impazza una truce ed unica offesa :
puttana.
Detto questo , la figura paterna che oggi si vuole è quella di un " maschietto " effeminato, tremulo ed " empatico ", una mamma in piccolo che fa tanto chic, come molte cose inutili.
E' molto più "amico" del padre autorevole ( e NON autoritario ) e sopratutto, NON esprime nessuna forza, dove per forza non si intende le solite scemenze del bombardare, trucidare, ecc, ma semplicemente il coraggio di guardare la vita in faccia.
Il maschietto insomma, tanto osannato proprio perchè non buono per niente, nè per i figli cresciuti orfani, e neanche per la donna che , nel suo intimo, sente che  quel " maschietto" non la soddisfa in nulla.
le donne " femmine" ( non tutte le sono ), ovviamente non lo diranno, perchè non è trendy, e allora ricorreranno ai sostituti, ma più spesso agli antidepressivi, molto più a buon mercato di un vero uomo.
I bambini hanno sempre più problemi psicologici, le ragazze non ne parliamo.
Eppure, farebbero tutto questo sesso, ora che il padre cattivo non c'è più.
E allora , come mai tutto questo alcol, tabacco, droghe, anoressie, ecc ?

Offline Angelo

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #38 il: Giugno 03, 2012, 14:32:32 pm »
"l'ha mai data" e "troione" o "se la sono passata tutti" dice tutto. Ovvero che per te le donne assumono valore tanto più "se la tengono" e la "riservano" in "esclusiva" ad uno in particolare.

Nel mio linguaggio c'è solo una ragazza che ha fatto sesso alcune volte e un'altra che l'ha fatto - forse - più spesso. Sono scelte e tanto moralismo (posso dire sessismo?) per stigmatizzarle lo giudico anacronistico.
io non assumo valore a seconda se faccio sesso, quante volte (che brutto dire che la dà, manco la cedesse in usufrutto o uso capione...), con chi. questa è mentalità che considera le donne una riserva protetta di uomini che ne verificano la purezza.

Nel mio linguaggio - e non solo nel mio - chi giudica le ragazze in questo senso vede le donne come oggetto di paragoni tra quelli che scadono nella competizione. Giudicando le donne sempre e solo oggetto di scelte maschili e non delle proprie. ce ne sono altre di forme gergali di codesto tipo. tutte a considerare le donne che fanno sesso come cose da rottamare se non "se la tengono" cara. E qui più che un problema di differenza culturale temo sia proprio una visione di genere, il tuo genere rispetto al genere femminile. di te che fai sesso con qualcuna non diresti che la dai o che sei un troione se "la dai via" più volte. E' uno stigma che resta sulla pelle delle donne, ancora, nel 2012.

ecco, vorrei capire da te qual è il limite per essere considerata una "brava ragazza" oltre il quale diventi un "troione". quante volte? due? più di due? più di dieci? se arrivo a trenta sono una brava donna o - per dirla alla palermitana - sono una pullazza? così, tanto per sapere dove devo collocarmi io.

ps: Sandokan sai che quando sono stata a Napoli intervenendo ad un convegno temevo di vederti spuntare dalla porta con questo tuo fare un minimino ossessivo con il tuo questionario in mano? :P
E no, non ti rispondo. Non faccio esami di ammissione per stabilire che sono una femminista. Mettiti il cuore in pace. Io lo sono per davvero a prescindere dal fatto che le mie risposte possono piacerti oppure no. :D




Il problema è che tu non hai coraggio. Questo sei. E' inutile che poi citi Impastato ed altri. Tu non hai coraggio neanche delle tue idee. Perciò eviti di rispondere a quelle domande. Sapevo dell'incontro di Napoli e per poco non sono potuto venire (motivi di lavoro). Partecipai ad un convegno femminista, a Caserta, qualche anno  fa... Una marea di stronzate, smontabili da qualsiasi persona, una serie di frasi tipo :" E chi sono gli esseri più intelligenti, forti, sensibili, etc. etc.? - Risposta della platea e della femministarda che emetteva flatulenze con la bocca (meno me) : "Le donne"!
La platea era composta da una quarantina di donne di diversa età, due anziani uomini silenziosi e un solo giovane (l'unico che rispose in maniera verbalmente rozza ed efficace alla femministarda).
Questo sapete fare nel pubblico. Nel privato, leccate il culo al potere (vedi SNOQ). Sei il Sistema che cerchi di combattere. Non avrei posto quelle domande, ne bastava una sola per smontare l'intera discussione che avete fatto lì all'Istituto degli studi filosofici (luogo che conosco abbastanza a causa del mio precedente lavoro) .

Quelle domande, come era prevedibile fin dall'inizio, ti avrebbero subito smascherato. E poi che faccia facevi?  :shifty:

Comunque, vedo che cadi da sola...

Buona visione


/watch?v=DVoEJB6QbiY&feature=relmfu
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline FikaSicula

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #39 il: Giugno 03, 2012, 14:53:34 pm »
Eh certo, se una la smolla al primo che passa è una brava ragazza, una ragazza libera e indipendente, e magari mia cugina che lo faceva solo col fidanzato, o magari l'ha fatto qualche volta con persone selezionate, è una deficiente.  :doh:
Che c'è di male a spompinare una decina di ragazzi una sera (magari a pagamento) tanto da doversi far fare la lavanda gastrica?
Queste sono le madri "femministe", bella roba, e magari caccerebbero di casa un padre che molla lo schiaffone educativo, peccato che ad essere sterilizzati sono solo cani e gatti, in certi casi andrebbero sterilizzate anche le persone!

Sono singolarissimi i tuoi paradossi. Soprattutto quando metti in bocca a me (e l'hai già fatto anche in altre circostanze) cose che non ho mai detto. Perché se non è l'una PER TE è l'altra. Per me una ragazza che fa sesso è una che fa sesso e mi dispiace se lo faccia controvoglia, per imposizione e non per scelta. E una che non lo fa è una che sceglie di non farlo. Per me non fa differenza. Purché stia bene. Sei tu che dai alle donne valore a seconda se lo fanno e quanto lo fanno o meno, come se dovessi valutare capi di allevamento. Qualunque donna, ragazza, se lo fa consapevolmente e le piace mi preoccupo di sapere che è "protetta", che usa contraccettivi e che farà attenzione a non lasciarsi contagiare da malattie sessualmente trasmissibili.

Dopodiché vedo che discutere di sesso con te senza scadere in inutili stereotipi sessisti a carico delle donne e anche in personalizzazioni insultanti non si può fare. Le "madri femministe" non inducono le figlie a spompinare e certamente tengono lontano dalle figlie, se le figlie lo richiedono, CHIUNQUE metta loro le mani addosso.

Dopodiché che tu immagini la sterilizzazione delle "femministe" la dice lunga su quanto sia autoritaria e ostile la tua impostazione. Non solo è una cosa gravemente misogina ma anche personalmente offensiva. Dunque chiarito questo mi pare che puoi continuare a scorribandare su questo forum alla ricerca di elementi a carico contro FaS senza trovare nessuno che ti dica che i tuoi ragionamenti scadono in cliché sessisti e che le tue modalità - offensive per me - non sono per nulla "dialoganti". Se questa è la tua "Questione maschile" mi pare di aver fatto una ottima scelta a smettere di ragionarne con te.

ps: mi scuso del tono con tutti gli altri ma se mi si insulta spero mi permetterete di difendermi. Grazie!

Offline Lucia

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #40 il: Giugno 03, 2012, 14:58:55 pm »
Alcune osservazioni, perché vengo da un mondo dove in alcuni paesini se una famiglia perde il padre e non c'è più la figura maschile in casa, per qualsiasi motivo, allora le donne poi se bambine è peggio possono diventare preda libera a tutti, quindi:
-se c'è il papà che ama e mette a posto a volte con autorevolezza i figli è meglio
-se non c'è questo ruolo lo può svolgere anche la madre
E penso che le prime feministe, dell'800 pensavano proprio a queste situazioni, si meglio con un padre ma se non c'è non è che abbiamo perso tutta la nostra capacità di sopravvivere e di dignità.
Mia mamma ha dovuto essere madre e padre dopo divorzio,(incluso il fatto che ci sgridava se facevamo tardi dalla discoteca e peggio appariva all'improvviso alle nostre prime uscite con un ragazzo fingendo che era là solo per caso. Io comunque penso che ha fatto bene, anche se sarebbe stato ideale che queste cose le avesse fatto un padre, probabilmente.

Offline FikaSicula

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #41 il: Giugno 03, 2012, 15:03:07 pm »
Il problema è che tu non hai coraggio. Questo sei. E' inutile che poi citi Impastato ed altri. Tu non hai coraggio neanche delle tue idee. Perciò eviti di rispondere a quelle domande. Sapevo dell'incontro di Napoli e per poco non sono potuto venire (motivi di lavoro). (...)
Questo sapete fare nel pubblico. Nel privato, leccate il culo al potere (vedi SNOQ). Sei il Sistema che cerchi di combattere. Non avrei posto quelle domande, ne bastava una sola per smontare l'intera discussione che avete fatto lì all'Istituto degli studi filosofici (luogo che conosco abbastanza a causa del mio precedente lavoro) .

Coraggio. Cosa ne sai tu del coraggio? Io te lo posso raccontare il coraggio. Ma tu?
E mi dispiace, seriamente, che tu non sia riuscito a venire perché ti saresti reso conto tu di quanti inutili stereotipi, e di quanti pregiudizi hai e di quanto ti sarebbe stato difficile lì immaginare di avere ragione.
Io sono la stessa in privato e in pubblico e se fossi venuto (e non c'è sui video purtroppo) avresti assistito ad una discussione ricca e piena e molto animata tra me, altre persone di FaS che sono venute e le Snoq in cui dicevamo loro esattamente quello che scriviamo sul blog. Certo abbiamo parlato in italiano e non ci siamo trasformate in terribili mostri per pronunciare parole critiche ma abbiamo detto tutto ciò che c'era da dire. Pensa che abbiamo perfino parlato delle tue adorate quote rosa confliggendo apertamente. :)
Peccato davvero che tu non sia venuto. Peccato che tu non abbia voluto farmi almeno una di quelle domande guardandomi in faccia. Ma tant'è.

Offline FikaSicula

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #42 il: Giugno 03, 2012, 15:44:13 pm »
Se dovessimo fare l'elenco di tutte quelle "donne moderne" di oggi che vedono come il fumo negli occhi altrettante donne che aprono le gambe senza troppe seghe mentali e degli epiteti irripetibili con i quali le definiscono, con la scusa delle "dignita'" e del "non doversi buttare via" faremmo notte, senza contare quelle che invitano a "darla con parsimonia facendola sudare" per ricavare vantaggi di ordine materiale ed approfittare della situazione, naturalmente il tutto in un contesto nel quale la "moralita'" non c'entra niente e tutto, "darla o non darla"  (che oggi sono ormai schemi mentali femminili piu' che maschili) e' fatto con criteri opportunistici, le femministe non hanno mai liberato sessualmente le donne, hanno semplicemente aggiunto o sovrascritte nuove "regole" o "norme" di etica sessuale a quelle vecchie maschili, adesso sono finalmente libere di "reprimersi da sole"...

io/noi di FaS, chiunque può dirti che alla faccenda della "dignità" ci siamo opposte in modo aperto e duro, che per il 13 febbraio abbiamo portato in piazza ombrelli rossi simbolo dei comitati in difesa delle persone prostitute e abbiamo esteso un appello in cui dicevamo soprattutto che la differenza tra donne per bene e donne per male era una cosa inaccettabile. Siamo scese in piazza con le sex workers e a fronte di provocazioni (come di chi ti dà della sgualdrina se subisci uno stupro) è la slut walk la nostra scelta e non la processione delle dame della carità.

le donne sono sorveglianti della moralità femminile tanto quanto, possono aver o meno introiettato valori di una cultura patriarcale (lo so che non farete la ola a queste affermazioni :p) o possono essere loro stesse a determinare un controllo sociale della moralità delle figlie, con gli stessi canoni e lo stesso metro di giudizio usato da tanti uomini, skorpion72 incluso, inibendone i bisogni (delle donne). E in quanto a certi femminismi, quelli di stampo moralista, io ne ho letto circa le americane, che non sono comunque il mio riferimento teorico, o anche certe europee, e pure quelle lontane da me, che hanno sostituito norme di etica sessuale alle vecchie regole maschili, e non hanno la mia approvazione.

per quello che mi riguarda gli unici principi riguardano la consensualità e la libertà di scelta. Di fronte a questo oggi, uomini e donne, fanno ancora le barricate in ordine a questioni relative la sessualità non riproduttiva, l'uso di contraccettivi, l'educazione sessuale nelle scuole. In generale so per certo che in ogni caso uno dei maggiori stratagemmi che viene usato per denigrare le donne oggi, in contesti anche maschili, è quello di apporre sul suo petto una lettera scarlatta e di dire che ha fatto sesso a destra e a manca o con qualcuno in particolare e la calunnia in questo senso diventa tanto più grave quanto più si vuole screditare la donna in questione.

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #43 il: Giugno 03, 2012, 15:55:53 pm »
In generale so per certo che in ogni caso uno dei maggiori stratagemmi che viene usato per denigrare le donne oggi, in contesti anche maschili, è quello di apporre sul suo petto una lettera scarlatta e di dire che ha fatto sesso a destra e a manca o con qualcuno in particolare e la calunnia in questo senso diventa tanto più grave quanto più si vuole screditare la donna in questione.


ormai questa operazione di denigrazione  vede più le donne che gli uomini come autori.
esistono naturalmente anche i corrispettivi anti-maschili di denigrazione,  del resto la parola "sfigato"  è entrata nel gergo comune per "perdente, sfortunato,...", e talvolta finiscono con la galera del malcapitato.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #44 il: Giugno 03, 2012, 16:15:06 pm »
ciao FikaSicula, mi fa piacere lo sforzo che fai nella direzione di responsabilizzare le donne, di farle uscire dallo status di vittima, ma mi chiedo: non ti sembra pero che le resistenze maggiori a questo processo arrivino da parte femminile, nelle singole individue/@/i (come cacchio devo scrivere :P) e da snoq e company nelle associazioni? non è che nel volervi affrancare da certi stereotipi, poi finite per imporre altri stereotipi ad altre donne che invece stavano bene con gli stereotipi di prima?