Autore Topic: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)  (Letto 70233 volte)

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Offline skorpion72

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #285 il: Giugno 05, 2012, 16:50:36 pm »
il sesso può essere per se stesso o per secondi fini.

C'è una terza opzione, il sesso che va a braccetto col sentimento che provi per la persona con cui lo fai
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline ilmarmocchio

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #286 il: Giugno 05, 2012, 17:04:05 pm »
Ti segnalo le parti per me salienti dell'articolo dal titolo papà di guardia in questione. Dice:

"Lei ha 16 anni (...) quando lei uscirà con un ragazzo (...) lo stesso padre (...) pretenderà che si presenti e, guardandolo negli occhi, gli farà capire che lo ritiene responsabile di quello che succederà alla sua bambina. Bambina, sì, perché a 16 anni (ma anche a 18 o a 20) le ragazze hanno bisogno ancora e sempre di una guida. Quindi, padre (spesso confuso) di un’adolescente, occorre restare sul campo di battaglia. Proteggerla. Difenderla. Intervenire. Alzare barriere intorno a lei. Non lasciarla sola, alla mercé di sé stessa (...).

(...) Soprattutto se femmine, perché quando crescono la delega alla madre diventa in bianco (...) padri di figlie femmine (...) Sono loro a costruire il modello di uomo a cui in futuro le figlie si avvicineranno. È sotto lo sguardo del padre che una bambina diventa donna. (...) La chiamata dei padri alle armi arriva da una pediatra americana (...) ha visto il suo studio riempirsi di quattordicenni depresse, anoressiche, bulimiche, con il cuore a pezzi. Colpa della libertà in cui vivono e anche del fatto che nessuno dice loro con fermezza (...)

Cari padri, (...) Volete chiudere un occhio quando passerà le notti in bianco in discoteca? Volete che all’università passi il tempo a imbastire "storie" perdendo di vista l’obiettivo? Volete vederle uscire di casa a 12 anni in minigonna e top? I padri possono impedire tutto questo (...) Lo possono fare perché proprio da loro – gli uomini di casa – le figlie cercano l’autorità, la fermezza. (...) Li odieranno, ma li rispetteranno.

(...) L’adolescente «ha bisogno che iI padre, (...) le insegni il rispetto di sé stessa (...) Niente pigiama party a 13 anni, niente discoteche fino a 16, niente vacanze «solo ragazzi», orari ferrei per il rientro alla base. (...) Se c’è bisogno di una punizione, nessuna paura a darla. Nessun imbarazzo a dirle che il suo corpo esige rispetto, che deve aspettare e non cedere alle pressioni dei ragazzi. Sono le regole di casa, dovrà rispettarle. Ma perché deve essere proprio il padre a sobbarcarsi il «lavoro sporco»? Perché la sua presenza attiva in famiglia è una buona assicurazione contro la devianza, l’abbandono scolastico e, per entrare in ambito di comportamenti sessuali, la promiscuità, i rapporti e le gravidanze precoci. E poi perché quella del padre è l’immagine di uomo con la quale la figlia crescerà. Se sarà autorevole e determinato, cercherà un compagno di vita autorevole e determinato. (...) Regole, controllo, severità."

La sintesi è quella che ti ho fatto io, per me. Padre=sorveglianza=autoritarismo=disciplina. una specie di generale. un militare che sorveglia la sessualità delle figlie femmine, che se lasciate in mano alle madri assumono comportamenti deviati e invece il padre sarebbe il mezzo per evitare tutto ciò. E' questo un modello educativo da gendarmi. autoritario. e la sola idea che le "le bambine diventino donne sotto lo sguardo del padre" è veramente inappropriata. mi sembra perfino morbosa.


l'articolo contiene alcune frasi che non vanno neanche a me.
Giusto il concetto della fermezza, che non vuol dire rigidità.
farò una eccezione parlando del mio caso personale
Io ho una figlia di 9,5 anni. tanti mi dicono che è bella e che quando sarà più grande dovrò stare attento perchè....
Niente di tutto questo.
lei è una bambina, diventerà una ragazza e quindi una donna.
Se è bella , tanto meglio: come scrisse Goethe, la bellezza è dappertutto l'ospite più gradito.
é ovvio che a lei piaceranno i ragazzi. E ai ragazzi piaceranno le ragazze.
L'importante è sapere cosa succede e può succedere.
Non mi interessa parlare di diritti.
Mia figlia, come tutti , deve sapere che attraversare i binari può causare l'investimento da parte del treno.
C'entrano i diritti di attraversare i binari ?
No, c'entra il buon senso.
Non voglio che mi porti nessun ragazzo a casa, almeno fin quando lo riterrà utile lei stessa.
Potrà anche star fuori senza che attivi nessun cronometro.
ma non tollero, e non tollererò, l' abuso di sostanze psicoattine.
NON esiste alcun motivo per cui un giovane, o mewno giovane, debba ubriacarsi o drogarsi.
Riguardo alle conseguenze di tali comportamenti NON ammetto discussioni su presunti diritti, e credo, ho già ridsolto la questione.
Ho portato mia figlia a trovare un mio ex paziente ricoverato in una struttura neuroriabilitativa.
le ho fatto scambiare 2 parole con questo 30enne che, grazie a un incidente da ubriaco, starà tutta la vita su una sedia a rotelle.
A casa , mia figlia ha voluto sapere, e io le ho spiegato che quell'uomo non camminerà.
MAI PIU'.
Lei ha avuto uno schock, come dicono i pseudospicologi ?
Forse, ma uno shock positivo.
Un insegnamento impareggiabile.
Un padre vuole una figlia che sappia scegliere, che si goda la vita.
Si goda anche il sesso, sapendo che però a volte bisogna stare attenti.
Se mi tornasse alle 3 di notte ubriaca,  non sarebbe colpa solo della società, ma sopratutto mia.
Un NO, a volte, vale più di un SI.
la vita è scelta, un pare deve essere contento di far crescere un/a figlia che diventerà in grado di sceglire, e non di piagnucolare contro la società, perchè la società siamo noi

P.S . l'articolo ha più di un punto debole e il motivo è il solito :
parliamo di una pediatra donna che, quindi, non ha titolo per dire come si fa il padre.
Non più di una qualsiasi altra persona, ma qui si vuol far passare quanto scritto come frutto di dottrina scientifica.
No, non lo è
PPS : altra sciocchezza . a 16 anni ci sono delle ragazze, spesso donne, non bambine

Offline ilmarmocchio

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #287 il: Giugno 05, 2012, 17:06:50 pm »
C'è una terza opzione, il sesso che va a braccetto col sentimento che provi per la persona con cui lo fai

vero, ma il sesso può anche essere fine a se stesso. fatto per il piacere di farlo.
Sono scelte individuali sulle quali non è bene intervenire.
Io stesso lo ammetto, ppiù di una volta ho fatto sesso perchè la tipa mi piaceva.
ma non ero innamorato.
Con ciò, è stato più che positivo

Offline Giulia

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #288 il: Giugno 05, 2012, 17:23:16 pm »
1. "Felicità" è un parolone.
Sono già abbastanza contento di essere un uomo sereno.
E comunque l'obbiettivo non è quello di avere una vita soddisfacente a discapito di quella degli altri (che è il tipico atteggiamento da troia).
Una donna che fa tutto a letto è spesso considerata una troia, per cui è secondo me fourviante continuare a dare a tale parola dei connotati negativi.

Citazione
Solo, non sarebbe onesto fingersi inappetente e poi dimostrarsi vorace. E viceversa.
E' quello che dico sempre anche io.


Citazione
3.
stabilito che si è scelto di vivere con un uomo di un certo appetito, non sarebbe nemmeno onesto incazzarsi perchè lui, tenuto a stecchetto da una donna un po' egoista,  è andato a mangiare al ristorante o a casa d'altri.
E' meglio secondo me la donna che lascia un uomo per un altro, che l'uomo che avendo un appetito di un certo tiene il piede in due scarpe.

Offline ilmarmocchio

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #289 il: Giugno 05, 2012, 17:33:44 pm »
Una donna che fa tutto a letto è spesso considerata una troia, per cui è secondo me fourviante continuare a dare a tale parola dei connotati negativi.





una così è un tesoro, altro che troione :D

Offline vnd

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #290 il: Giugno 05, 2012, 19:13:13 pm »
1) non hai risposto alla mia domanda. non mi hai detto come consideri un uomo che lascia una donna per un'altra donna. ma non lo devi fare se non vuoi.
2) mi sembrava che qui vi fosse la regola di non insultare un altro utente. io non vi ho insultati. non ho mai neppure usato nomignoli dispregiativi su FaS e non mi pare lo abbiano fatto altre.
3)
"torna a casa tua" e "non rompermi i coglioni" vale tanto quanto "non umiliare colei alla quale vuoi fare opposizione chiamandola fikasecca"?

4)
i tuoi argomenti sulla questione maschile al momento sono:

a) le donne che lasciano un uomo sono troie;
b) fikasecca;
c) torna a casa tua e non rompere i coglioni.

davvero notevole.

1) alla tua domanda ho risposto con un'altra domanda.
Tanto per capire meglio la tua. perché non ho voglia di fare uno dei miei pipponi su un argomento del quale, sono convinto, non te ne importa nulla.

2) Fikasekka è stata una svista... un lapsus freudiano...
Però suona bene.
Non prenderlo come un insulto.

E comunque se lo consideri tale, pensa a che io da te ne ho presi a iosa... (negazionista, maschilista, alla faccia del rispetto per gli utenti!).
Prima che si sia pari, ce ne vuole...

3)
per farti opposizione dovresti aver detto qualcosa.
Io ho commentato i commenti al tuo articolo. per il resto, mi pare che tu ti sia sempre intromessa in discorsi che stavo facendo con altri.
Ad un certo punto si è parlato di troie.
Dove sta il problema?
Qualcuno ti ha dato forse della troia?
Boh... io non lo capisco...
Non sentirti sempre al centro dell'attenzione. Il mio scopo, in questo 3d era parlare DI te, non CON te.
Con questo non dico che hai fatto male a venire.
Grazie a D-o qui da noi c'è libertà di parola...
Vieni pure quando voi ma se potessi evitare di fracassarmi i maroni, ti sarei estremamente riconoscente.
Poi... fai come credi. Il passaggio successivo, per me, è quello di ignorarti.
Come si fa con i troll...

4)
devo ripetermi.
In questo articolo si parlava della tua critica all'articolo della baciapile che, se devo dirla tutta, non era nemmeno malvagio (quello della baciapile).

Quindi, ricapitolando:
a) le donne che lasciano un uomo sono troie;
Questo lo hai scritto tu, non io.

b) fikasecca;
Eh... non l'ho fatto apposta...

c) torna a casa tua e non rompere i coglioni.
Eh... beh... se sei venuta qui a trollare, come sembra, non sarebbe una cattiva idea...



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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #291 il: Giugno 05, 2012, 19:22:30 pm »
Giulia
Una donna che fa tutto a letto è spesso considerata una troia, per cui è secondo me fourviante continuare a dare a tale parola dei connotati negativi.

vnd
Il termine troia può assumere diversi significati a seconda del contesto.
Una volta lo si distingueva con porca o maiala.
Ma la globalizzazione ha ulteriormente ridotto i vocaboli.
Però si capisce se troia è detto con disprezzo o no.

Giulia
E' meglio secondo me la donna che lascia un uomo per un altro, che l'uomo che avendo un appetito di un certo tiene il piede in due scarpe.

vnd
Vedi? Dipende anche questo dai punti di vista.
Difficilmente un uomo lascerà una donna se la tradisce soltanto perché non si sente sufficientemente sazio.
Perché l'uomo l'egoismo sessuale tende a perdonarlo e a non considerarlo motivo sufficiente per lasciare una donna.
Nemmeno se, come può capitare, finirà con l'affezionarsi anche all'altra.
Se un uomo lascia una donna è perché o è succube di quella nuova (e penso che un uomo così è meglio perderlo che trovarlo) o la donna egoista è una gran rompipalle.



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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #292 il: Giugno 05, 2012, 19:46:56 pm »
l'offesa non è a fs, l'offesa è a noi stessi, e consiste nello sprecare l'occasione per argomentare e smontare cio che dice fs, preferendo usare modi che invece di smontare confermano le tesi di fs.
una che lascia il suo partner per un altro ha fatto una scelta (poi cè modo e modo di lasciare e spesso puo essere anche un modo stronzo, non ci piove..tipo ti lascio a una settimana dal matrimonio quando hai gia contratto il mutuo sapendo che avevo deciso di lasciarti gia da un anno), e dare della troia in questo caso significa avvallare un sacco di teorie femministe. le 2 storie contemporanee mi sa che le hai aggiunte ora.(se sbaglio, chiedo venia).

Quello che scrivi, mi dispiace ma è assolutamente ingiusto.
In questo 3d si parlava dell'articolo. Giusto?


Perfetto... poi qualcuno ha sollevato il discorso sulla definizione di troia che se non se non erro si fa in tutti i blog almeno centinaia di volte all'anno.
Questo momento coincide con la fine dei lavori e l'inizio della ricreazione.
O almeno io lo vedo così.
Non mi dire che frequenti i forum soltanto per affrontare discussioni serie senza mai cazzeggiare perché non ti crederei.


Ora.
Io so bene che cosa è una zoccola, lo sai tu, lo sanno le donne e lo sanno persino le povere femministe.
Tanto che quando anche loro s'insultano è uno dei termini più gettonati oltre ai vaffa...
per me una donna che tradisce un uomo è una puttana. Per te no. Ne prendo atto. Dove sta il problema? Che centra fikasekka?
Il resto sulle teorie femministe aggiunte, scusami ma non l'ho capito.

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Offline Giulia

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #293 il: Giugno 05, 2012, 21:55:09 pm »
Vedi? Dipende anche questo dai punti di vista.
Difficilmente un uomo lascerà una donna se la tradisce soltanto perché non si sente sufficientemente sazio.
Perché l'uomo l'egoismo sessuale tende a perdonarlo e a non considerarlo motivo sufficiente per lasciare una donna.
Nemmeno se, come può capitare, finirà con l'affezionarsi anche all'altra.
Se un uomo lascia una donna è perché o è succube di quella nuova (e penso che un uomo così è meglio perderlo che trovarlo) o la donna egoista è una gran rompipalle.
Certo che dipende sempre dai punti di vista, ma tu parlavi anche di onestà, e se onestamente una donna che non ti soddisfa a pieno, come hai detto all'inzio del discorso non sapresti che fartene, lasciarla credo che sia la cosa più onesta da fare.
Il tradimento sarà anche il mezzo per soddisfare qualche appetito in più, ma è legato all'inganno e alla menzogna, di onesto non vi è nulla. La questione morale come vedi non può esere presa in prestito per accusare chi lascia uno per un altro e poi mollarla appena si entra nel merito per giustificare il tradimento. O si è onesti o non lo si è, ingannare e mentire è l'opposto.

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #294 il: Giugno 06, 2012, 00:20:28 am »
confermo la correttezza della descrizione analitica dello sperma data da Rita. Si vede che, per motivi imperscrutabili, se ne intende :D.

E si vede che ci avete tutti e due il piccolo chimico, ma quanto ve la tirate voi secchioni che sapete tutto :D. Ora ditemi cosa c'è nell'acqua del Tevere.

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #295 il: Giugno 06, 2012, 00:25:55 am »
Sarà capitato pure a me di credere ad articoli di giornali o a gente che raccontava della cugina
"Mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta e' morto. Mio cuggino mio cuggino". :lol:
« Ultima modifica: Giugno 06, 2012, 00:38:40 am da Giulia »

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #296 il: Giugno 06, 2012, 00:37:45 am »
l'articolo contiene alcune frasi che non vanno neanche a me.
Giusto il concetto della fermezza, che non vuol dire rigidità.
farò una eccezione parlando del mio caso personale
Io ho una figlia di 9,5 anni. tanti mi dicono che è bella e che quando sarà più grande dovrò stare attento perchè....
Niente di tutto questo.
lei è una bambina, diventerà una ragazza e quindi una donna.
Se è bella , tanto meglio: come scrisse Goethe, la bellezza è dappertutto l'ospite più gradito.
é ovvio che a lei piaceranno i ragazzi. E ai ragazzi piaceranno le ragazze.
L'importante è sapere cosa succede e può succedere.
Non mi interessa parlare di diritti.
Mia figlia, come tutti , deve sapere che attraversare i binari può causare l'investimento da parte del treno.
C'entrano i diritti di attraversare i binari ?
No, c'entra il buon senso.
Non voglio che mi porti nessun ragazzo a casa, almeno fin quando lo riterrà utile lei stessa.
Potrà anche star fuori senza che attivi nessun cronometro.
ma non tollero, e non tollererò, l' abuso di sostanze psicoattine.
NON esiste alcun motivo per cui un giovane, o mewno giovane, debba ubriacarsi o drogarsi.
Riguardo alle conseguenze di tali comportamenti NON ammetto discussioni su presunti diritti, e credo, ho già ridsolto la questione.
Ho portato mia figlia a trovare un mio ex paziente ricoverato in una struttura neuroriabilitativa.
le ho fatto scambiare 2 parole con questo 30enne che, grazie a un incidente da ubriaco, starà tutta la vita su una sedia a rotelle.
A casa , mia figlia ha voluto sapere, e io le ho spiegato che quell'uomo non camminerà.
MAI PIU'.
Lei ha avuto uno schock, come dicono i pseudospicologi ?
Forse, ma uno shock positivo.
Un insegnamento impareggiabile.
Un padre vuole una figlia che sappia scegliere, che si goda la vita.
Si goda anche il sesso, sapendo che però a volte bisogna stare attenti.
Se mi tornasse alle 3 di notte ubriaca,  non sarebbe colpa solo della società, ma sopratutto mia.
Un NO, a volte, vale più di un SI.
la vita è scelta, un pare deve essere contento di far crescere un/a figlia che diventerà in grado di sceglire, e non di piagnucolare contro la società, perchè la società siamo noi
(...)
PPS : altra sciocchezza . a 16 anni ci sono delle ragazze, spesso donne, non bambine

questo volevo dire quando parlavo di una valutazione che non deve essere ideologica rispetto al ruolo educativo. e se non hai una figlia o un figlio si discute di niente, di vuote teorie.
condivido quasi tutto quello che hai scritto. inclusi i metodi attraverso i quali hai illustrato a tua figlia i rischi conseguenti all'alcoolismo.

che sia complicatissimo crescere un figlio o una figlia te ne rendi conto fin da piccola, quando si arrampica dappertutto e a momenti se non fai attenzione cade giù o quando si avvicina pericolosamente alla cucina dove c'è la fiamma accesa e capisci che sgridarla non serve perché non è con la paura che le insegni a difendersi dal fuoco.
io sorvegliavo quella figlia continuamente per impedirle di farsi male e ho tentato quanto ho potuto di dirle che alcune scelte avrebbero determinato delle conseguenze. poi c'è l'adolescenza, la sua, che è dura e ti auguro di viverla nel miglior modo possibile, fatta di sfide, quando i figli demoliscono la figura genitoriale per fare emergere la propria personalità, quando qualunque cosa dici diventa una cosa contro cui reagire in modi inaspettati e lì se non hai forza, da genitore, solidità, capacità di rimetterti in discussione, equilibrio, buon senso, se non fai di tutto per evitare di perdere di credibilità, restare solido e autorevole anche se impopolare, i figli vanno al macero.
ma le proibizioni, i veti, lo so per certo, le minacce, le punizioni, le intimidazioni, la violenza agita o anche solo ventilata, il militarismo, l'autoritarismo, non solo ti tolgono autorevolezza ma non servono a niente perchè anzi agiscono da sprone affinché quei figli facciano tutto quello che non c'è da fare.
e in quanto alla sessualità, come per il resto, bisogna fare in modo che i figli siano consapevoli, che sappiano che tu ci sei sempre e che siano dotati di ogni strumento perchè non si facciano male e perchè facciano scelte buone per loro.
le figlie che punisci agiscono per ripicca. le figlie che intimidisci, controlli, censuri, sentono il bisogno di dimostrare che possono fare ciò che vogliono e inevitabilmente sbagliano. la mia non ha avuto bisogno di dimostrarmi nulla. è cresciuta serena. sapendo sempre di poter contare sulla sua famiglia. questo è quanto.

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #297 il: Giugno 06, 2012, 00:42:10 am »
Che dire...
Dopo un po' di tempo rientro con un intervento mordi e fuggi.
E rimango sempre più sorpreso delle prese di posizione a carattere idologico/integralista.
Donne che pensano di avere autorità e controllo e che normalmente ne abusano.
Confondono la forza con la prepotenza e l'intelligenza con la furbizia.

Adesso criticano anche la figura del padre (forse nel tentativo represso di criticare ciò che non possono essere).

Dall'applicazione del femminismo ad oggi le famiglie si sono sfaldate e l'egoismo della femmina della razza umana ha espanso il vuoto nella società attuale. Questo, ovviamente, unito alla stupidità degli ometti che per un effetto carnale han gettato alle ortiche la loro natura.
Definendosi stupidi ed idioti e correndo dietro ad un sistema che li ha distrutti dentro.

E i lamenti di molte sono i più vari.
Quella che cornifica il marito perchè "è sola".
Mentre quell'altra che viene cornificata a sua volta è vittima del "marito porco".
La solfa è la stessa: la colpa è sempre sua. Dell'uomo, del padre e del ragazzo...

Dove esiste questa superiorità delle donne? Nel mondo allucinatorio fatto di farfalle, vestitini e shopping? Nelle acculturate trasmissioni seguite solo da donne (de filippi, grande fratello e oroscopi vari)?  :sick:

Fermate il mondo che devo scendere...
 
"Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole"
John "the duke" Wayne

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #298 il: Giugno 06, 2012, 00:45:16 am »
ilmarmocchio
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le ho fatto scambiare 2 parole con questo 30enne che, grazie a un incidente da ubriaco, starà tutta la vita su una sedia a rotelle.
Me li hanno fatti vedere anche a me a 13 anni, però mi sono ubriacata lo stesso,  fichissimo, poi il dopo sbronza mi ha fatto cambiare idea...

Offline FikaSicula

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Re: Il mito del Padre autoritario che evita le “devianze”! (by Fikasicula)
« Risposta #299 il: Giugno 06, 2012, 00:50:39 am »
Me li hanno fatti vedere anche a me a 13 anni, però mi sono ubriacata lo stesso,  fichissimo, poi il dopo sbronza mi ha fatto cambiare idea...

:D
oh bhé... a casa mia non si beveva niente ma io e mio fratello un giorno decidemmo di sperimentare con un liquore al caffè. mia madre ci trovò lui a ridere a crepapelle e io in bilico su una gamba di una sedia (non so come). infine vomitammo. nella mia famiglia nessuno beve e io sono astemia.
quel giorno mia madre e mio padre risero, ci aiutarono a vomitare e continuarono a ridere ricordandoci il cattivo sapore di quel liquido. se ci avessero minacciati o se avessero deformato o demonizzato quel momento forse gli avremmo dato più importanza di ciò che rappresentava...