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Ti posso dire che è il metodo che ho seguito sul forum UAAR per esempio, su kataweb, su metaforum, o su altri forum "libertari", generalisti e non autoritaristi, dove a me e solo a me è stato riservato un trattamento in confronto al quale il nomignolo "fighetta" è una carezzina... (...)
E però m'interessava vedere la reazione della gente a certi temi, vedere quanto fosse penetrato nelle viscere il "politically correct" anche in chi, a parole, si dichiarava assolutamente liberatario/progressista/antifascista/anticlericale/antitutto tranne femminista e di sinistra...e ho resistito per parecchio, anche e proprio per farmi un'idea su quanto qualunque libertario possa assumere gli stessi atteggiamenti che tu noti in Cosmos per esempio.
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Sul fatto che riportino i tuoi/vostri articoli commentandoli in modo che non ti piace.. e beh, lo fanno anche con gli articoli de la 27a ora, e di altri blog, lo fate voi con gli articoli dell'Avvenire, è probabile che a all'Antonella Comesichiama che ha scritto l'articolo riportato nell'altro 3d non piaccia la vostra interpretazione e il vostro dileggio, ma sant'iddio se ne farà una ragione ad un certo punto, visto che ha scritto una cosa pubblica.
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E comunque bon, a me personalmente spiace quando ti chiamano in modo ingiurioso, perchè capisco che comunque fa male, fa perdere tempo perchè si sente l'esigenza di difendersi, si sente l'esigenza di spiegarsi meglio, tutte cose che ho provato in giro per il web, dove i temi fondamentali, gli "argomenti" se vogliamo chiamarli così sono rimaste disattesi al 99%.
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che dire, Rita, io non so fare quello che fai tu. non sono qui per evangelizzare o per fare esperimenti sociologici né come dici tu per vedere la reazione della gente. non sono in grado di misurarmi senza stabilire contatti umani, empatici, anche con le persone pessime e sgradevoli. non è per me. non parlo di te - affatto - ma io non sono cinica e motivata da una ideologia che mi impone di restare a caldeggiare i miei argomenti in nome di una sacra missione. sono una persona e non è semplice discutere con te mentre sono al centro di un gruppo il cui capo inizia con uno spintone, mi fa rimbalzare altrove e poi spinge l'altro e l'altro ancora, e questo è bullismo. perciò io chiedo se è un mio problema non riuscire a concentrarmi sulle questioni serie di cui parlare o se questo non sia effettivamente un tema da chiarire perchè sostanziale, politico, perchè non si tratta di una cazzata ma perchè da questo stabilisci qual è il tuo agire politico.
quando io/noi decostruiamo testi altrui non ci capita mai di insultare con epiteti sessisti le giornaliste. non abbiamo sospesi personali con loro. argomentiamo critiche politiche. puoi essere d'accordo o meno ma non scadiamo mai sul personale, non le chiamiamo frigide, non diciamo che hanno secchezze vaginali, non diciamo che potrebbero avere bisogno di un uomo forte pronto a smussare le loro asperità, non diciamo che sono brutte, vecchie, sterilizzabili, deportabili, e via di questo passo.
la differenza tra un insulto sessista e una critica politica io la conosco bene. e quella che si fa qui per quello che mi riguarda NON E' critica politica argomentata.
sono insulti e lamenti. l'insulto fine a se stesso, quello che serve a galvanizzare il branco e poi il lamento di chi NON SA o non vuole autorappresentarsi ed esige da me che dica quello che dovrebbe dire lui.
questa cosa viene prima di tutto il resto.
siete aperti o chiusi? siete libertari o autoritari? chi mi insulta parla di questione maschile o sfoga ostilità sessista? perché se non è chiaro questo c'è molto poco di cui discutere. con tutto il rispetto per ogni vostro argomento che tu sai bene io considero con rispetto.
Resta il FATTO che IO, su fas, con la terragni, la ravera, la zanardo e su tutte le combriccole femministe alla snoq non posso intervenire dicendo "non sono d'accordo".
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La gestione fascista di fas è denunciata dalle stesse femministe.
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a parte che non rispondo della gestione dei blog altrui, giacché non ho il dono dell'ubiquità, per quello che mi riguarda se tu esprimi la tua opinione senza insultare il tuo commento passa. se mi dici che sono una che educa le figlie a spompinare te lo cestino perchè mi parrebbe non sostanziale dal punto di vista politico.
dipende da come tu sei abituato a esprimere le tue opinioni.
e in quanto alle lamentele sulle presunte censure di FaS (chiamare chiunque femminista è un assillo immotivato, credo) ne troverai ovunque e la maggior parte delle volte sono in malafede perché ti provocano apposta per dimostrare che sei tanto cattiva, ma tant'è. alla suddetta io avrei fatto passare anche i lamenti tanto per farla sentire realizzata.
ma in ogni caso il punto è, come dicevo, se è vero che voi siete tanto diversi e migliori allora di che stiamo parlando? era la mia domanda di partenza. posso parlare o devo espiare ad ogni frase con insulti e spintoni e dileggio? è un forum o un girone dell'inferno che mi tocca per punizione?
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Si chiamava cameratismo.
Ma trattieni il tuo impulso femminista.
Era il rapporto di fratellanza tra commilitoni. Costretti a fare la naja, al posto delle donne.
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Io non ho mai potuto dire come la penso, a casa tua.
Pur senza insultare. Pur essendo (io, sì) antifascista.
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cioè la fratellanza tra commilitoni si celebrava a suon di fikasecca? ed è un ruolo retribuito quello di fare da fikasecca umiliata per cementare il vostro cameratismo? perchè se mi pagate forse potrei prendere in considerazione la questione, ma se è gratis, capisci ammè...
dopodichè, caro antifascista, non ho idea di quale sia il tuo pensiero censurato su FaS. se non hai insultato e se non sei un fascista e se non hai usato terminologie sessiste non vedo perché il tuo commento dovesse essere segato.
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3 se questo è il massimo di moderazione che noi esercitiamo, è lampante la cattiva fede (...)
non c'è cattiva fede. tu sei un moderatore e un amministratore e hai attivato thread per sfottermi con epiteti insultanti. ancora non mi hai detto perché. se come dice vnd vi serve l'ora d'aria da caserma a mie spese devi saperlo che non è consensuale e che è indice di assenza di argomenti. dopodichè è chiaro che così come censuri il dissenso degli interni sono affari vostri.
la domanda resta la stessa: questo posto è aperto o per attraversarlo devo subire l'umiliazione che se tanto mi da tanto mi fa martire?
io non ho da espiare. ho da discutere. e anche questa mania di considerare una interlocutrice mai intera ma piena di patologie, o da sfottere, o da redimere, da convertire, o da far passare per l'espiazione prima di un eventuale perdono, e tutte quelle cose strane che derivano da una cultura così lontana alla mia... tutto così poco laico.
non ho torto. non ho ragione. e se non c'è nulla da discutere basta solo dirlo. sinceramente.