Autore Topic: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto  (Letto 8599 volte)

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Offline vero mummio

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #30 il: Giugno 07, 2012, 09:12:38 am »
Non saremo mai intercambiabili Skorpion.Io penso che sia anche un discorso di evoluzione darwiniana.Come alle giraffe si è allungato il collo per poter raggiungere gli alberi e nutrirsi,a noi uomini non sono state donate mani lunghe e affusolate per lavare piatti,semplicemente perché non era\non è un compito che ci dovrebbe spettare-anche se goffamente riusciamo a farlo-e alle donne non sono stati donati i muscoli per fare lavori in cui i muscoli sono richiesti.Perché queste abbiano l'ossessione di voler sovvertire i principi della natura,se non per un sadico capriccio quasi infantile,proprio non lo capisco.
L'evoluzione darwiniana è l'esatto opposto di ciò che hai descritto.
L'idea di scopo è avulsa dal darwinismo che parla di evoluzione puramente casuale, fissata grazie all'unico termine di paragone che è la sopravvivenza.
Quello di cui parli tu è un concetto lamarckiano, che infatti in sè ha un'idea iniziale di scopo, quindi una specie di volontà divina che il corpo e lo spirito delle creature tendono ad assecondare.
E' un concetto implicitamente teista. Se anche questo fosse vero, sarebbe un motivo in più per provare a sovvertire l'ordine costituito e uscire dal ruolo di marionette di Dio.

Infatti, ma poi si dice "chi l'ha detto che noi donne siamo portate per i lavori di cura?", ma non si dice "chi l'ha detto che il cantiere è roba da uomini? noi non ci possiamo andare?". Questa per me non è parità.
Ma perché poi si mette in evidenza che è un uomo anche quello sensibile, ma non si condanna mai lo stereotipo del culturista che sarebbe per forza un decerebrato (o lo sarebbero anche quelli che guardano le partite)?
Exactement

E il motivo secondo me è che la maschilità è sconosciuta come cosa in sè, non è inesistente o fragile come si può credere inizialmente e come viene definita anche da molti studiosi importanti della qm, è semplicemente sconosciuta storicamente, per cui viene definita solo grazie a metri di giudizio superficiali, come per l'appunto i muscoli o i ruoli sociali di protezione o distruzione.
Per esempio, il modello maschile mostrato dal cinema riguardo all'uomo muscoloso, è superficialmente e in maniera totalmente idiota condannato tout court e bollato come macista e cafone.
Se però si andasse a vedere il comportamento dei personaggi con gli stessi muscoli, si capirebbe che per esempio, il modello di un Conan il barbaro, rappresentato da Schwarznegger e di un Rocky Balboa rappresentato da Sylvester Stallone, anche nella stessa epoca, hanno aspetti di maschilità totalmente diversi, aspirazioni e modi di affrontare sè stessi e la realtà totalmente differenti.
Persino rimanendo nella stessa filmografia di stallone, Rocky e Rambo sono due persone agli antipodi.
Ma entrambi vengono bollati come macisti per il solo fatto di avere dei muscoli.
Se poi uno di questi personaggi venisse paragonato ad un supereroe della Marvel, la distanza tra i due soggetti in paragone diventerebbe immensa, tanto che sarebbero più accomunabili Cicciolina e Nelson Mandela.
« Ultima modifica: Giugno 07, 2012, 09:22:53 am da vero mummio »

Offline skorpion72

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #31 il: Giugno 07, 2012, 09:39:31 am »
Persino rimanendo nella stessa filmografia di stallone, Rocky e Rambo sono due persone agli antipodi.

Infatti, per esempio, Rocky non era certo uno che non vedeva l'ora di tirare cazzotti a chiunque, ma non si tirava indietro quando qualcuno lo sfidava, vedi soprattutto Rocky III dove non si è tirato indietro nemmeno quando lo sfidante al primo match l'aveva ridotto male.

Citazione
E quando ti raccontano dei loro fallimenti non capiscono che è quello il momento di riuscita reale della loro vita. Quando capiscono che quei limiti, la libertà di poterli esprimere, è un obiettivo massimo raggiunto, quando si liberano da costrizioni e da pressioni, quando non ci sarà più nessuno che dirà loro di essere qualcuno o qualcosa a parte ciò che sono e quando si sentiranno in diritto di non competere, sicuri di poter essere se stessi, finalmente, perché non hanno nulla più da perdere, e se ne fregano di fare magre figure, di non soddisfare le aspettative e se ne fregano di perdere l’abito buono, la macchina potente e tutti quei prolungamenti del pene che servono a colmare vuoti di sè irrimediabilmente nascosti sotto chilometri di bugie.

Queste poi sono vere e proprie chiacchiere, è facile dire a qualcuno di mostrare i propri punti deboli, se a perderci sarà lui, quello che certe/i non capiscono è che se una donna mostra i suoi lati deboli nessun uomo, nemmeno lontanamente, pensa che è una codarda o una "mezza donna", in altri termini può sempre trovare la sua metà, se lo fa un uomo state tranquilli che nessuna se lo prenderà mai, in altri termini s'è firmato la condanna da solo. Anche quì qualcuno potrebbe obiettare che è "meglio soli che male accompagnati", ma è facile dire, con la pancia piena, ad un bambino del Biafra che è meglio stare a dieta che mangiare schifezze, oppure, come dice un famoso detto, che "è facile fare il frocio col culo degli altri".
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Rita

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #32 il: Giugno 07, 2012, 09:43:24 am »
chi ti ha detto che l'unico racconto che ammettiamo sia quello femminile? io sto solo dicendo che se lui ha qualcosa da dire la dica. perché IO devo dire quello che vuole dire LUI?la mia prospettiva parte senza dubbio da me, è parziale e la misuro con le altre prospettive. la tua è parziale tanto quanto. assolutizzare le prospettive è presuntuoso. io devo poter parlare di me e tu di te. tu non puoi farlo anche per me né tantomeno io dovrei farlo al posto tuo.



e va be.. e lui ti sta dicendo: perchè io, per discutere con te, devo dire quello che vuoi TU, nelle forme in cui vuoi TU?

Non t'interesserà discutere con una cinica,   ^_^ ma io nel tuo pezzo decostruendo ci leggo la risposta al 3D di Cosmos. Solo che l'hai travisato, a mio avviso, hai capito che lui ti volesse dire che gli uomini SONO e DEVONO essere tutti così, coi calendari da gommista appesi al muro, la casa sporca e il cesso che puzza di pipì, e invece io l'ho letto diversamente: stava dicendo che ANCHE gli uomini che non amano fare le pulizie, che amano i calendari con tette e culi che sono in libera vendita con donnine profumatamente pagate per mostrare quelle tette e quei culi hanno diritto di cittadinanza, di parola, di avere una loro dignità e di non dover essere ingabbiati nello stereotipo negativo. Perchè è quello che fai/fate voi, in quest'ossessiva gara a buttare giù gli stereotipi: selezionate la tipologia che non vi piace e vi ci accanite a tirargli le freccette.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #33 il: Giugno 07, 2012, 12:00:51 pm »
ovvero la supponenza, quando ci si suppone superiori, fisicamente, per etnia, razza, censo, genere, religione... in quello c'è volontà di potenza e quella volontà viene agita attraverso la paura. se terrorizzi la gente la domini e poi ti offri lì come salvatore e come protettore. è una dinamica secolare. terrorizzi e controlli.
e la paura di chi è divers@ da te mette in mano alla gente forconi, per i linciaggi e le cacce alle streghe, fiammiferi per i roghi, armi per rinchiudere e deportare la gente e via di questo passo.
aver paura significa essere dipendenti. chi ha paura è suscettibile di controllo da parte di uno o più leader e quei leader hanno un progetto preciso di dominio e dunque hanno tutto l'interesse a dividere le etnie, i sessi, le persone, per dominare. ma quella è un'altra storia.

la paura è un istinto vitale che serve ad evitare pericoli che potrebbero causare la morte. Esiste in tutti gli animali.
Chi non ha paura è un incosciente, perchè la paura è salvavita.
Ma la sola paura paralizzerebbe l' essere.
Ecco che interviene il coraggio, che è la capacità di vincere la paura.
Il coraggio presuppone sempre la valutazione.
Il coragfgio non è incoscienza.
E'  qualità  su cui si basano le altre

Offline Peter Bark

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #34 il: Giugno 07, 2012, 12:57:43 pm »
L'evoluzione darwiniana è l'esatto opposto di ciò che hai descritto.

ma non ho mai parlato di volontà divine a dir il vero,ho semplicemente detto che un essere si adatta all'ambiente in cui vive,non discuto la variazione casuale di questi,dico che le trasformazioni che avvengono nel tempo e si perfezionano durante esso sono funzionali ai fini per cui avvengono. :hmm:


Offline Giulia

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Re: Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #35 il: Agosto 17, 2012, 20:59:25 pm »
Non saremo mai intercambiabili Skorpion.Io penso che sia anche un discorso di evoluzione darwiniana.Come alle giraffe si è allungato il collo per poter raggiungere gli alberi e nutrirsi,a noi uomini non sono state donate mani lunghe e affusolate per lavare piatti,semplicemente perché non era\non è un compito che ci dovrebbe spettare-anche se goffamente riusciamo a farlo-e alle donne non sono stati donati i muscoli per fare lavori in cui i muscoli sono richiesti.Perché queste abbiano l'ossessione di voler sovvertire i principi della natura,se non per un sadico capriccio quasi infantile,proprio non lo capisco.

Ma i piatti mica esistono in natura, le mani lunghe e affusolate le hanno i pianisti e cmq ci sono le macchine oramai per svolgere compiti e per sostituire i muscoli.

Offline Peter Bark

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #36 il: Agosto 17, 2012, 21:22:45 pm »
si vabbè,intendevo le dita...le mani delle femmine solitamente sono più piccole di quelle degli uomini,credo.Per cui immagino che sia più difficoltoso per un uomo lavare piatti,non ha la manualità che ha una femmina perché non ha mai lavato piatti in 2000 anni.Punto.
poi i piatti sono una metafora....quando non c'erano tutte questi stereotipi,ovviamente mi riferisco alla divisione dei ruoli che ancora ovviamente è stata imposta dall'uomo alla femmina giusto per metterla in uno stato di subordinazione,perché si presuppone che siamo partiti tutti dallo stesso punto,chi è che ha deciso chi fosse più adatto a stare nelle caverne bello tranquillo a "lavar piatti" e a crescere i figli,e chi doveva andar a rischiare la propria vita tra dinosauri incazzati e bestie simili?
le macchine per sostituire i muscoli?
si...infatti dai cantieri escono tutti belli pimpanti dopo 8 ore di lavoro,ed infatti se nei cantieri non c'è ombra di femmina un motivo c'é. 

Offline Giulia

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #37 il: Agosto 24, 2012, 13:52:13 pm »
si vabbè,intendevo le dita...le mani delle femmine solitamente sono più piccole di quelle degli uomini,credo.Per cui immagino che sia più difficoltoso per un uomo lavare piatti,non ha la manualità che ha una femmina perché non ha mai lavato piatti in 2000 anni.Punto.
   
Mani piccole per lavare i piatti? Mai sentita... per fare il chirurgo, l'orafo, l'orologiaio, esperi di micromeccanica anche per il modellismo, ma x lavare piatti no.
Citazione
le macchine per sostituire i muscoli?
si...infatti dai cantieri escono tutti belli pimpanti dopo 8 ore di lavoro,ed infatti se nei cantieri non c'è ombra di femmina un motivo c'é.  
   
Ma nessuno infatti si sogna di dire che l'uomo deve continuare a lavorare ne cateri per essere uomo e rimanere mschile
nessuno ti diceche un uomoin giacca e cravatta ha perso rispetto e prestigio  se non lavora nei cantieri, nessuno lo accusa di esere "emancipato" se preferisce l'ufficio e i lavori di tipo intellettuali. La donna che non ricopre o non riconosce il ruolo di casalinga invece diventa un argomento politico, di divisione dei ruoli, rispetto delle differenze, valore femminile tradizionale da conservare e blablabla. Insomma l'evoluzione lavorativa maschile è progresso, modernità, salute miglioramento della qualità della vita, infatti si denuncino le morti bianche perché sono strettamente collegate alla pessima qualità usurante e pericolosa nel luogo di lavoro, se invece si snobba il ruolo di casalinga,  accade una cosa anomala, lì se gran parte del lavoro lo si affida alle macchine, alla modernità, al progresso si accusa di attentato all'identità sessuale di un preciso genere perché non vuole fare più ciò che faceva  sua nonna..io la trovo di una ipocrisia senza giustificazione; mio fratello non è come mio nonno - grazie a dio - e ci guadagna in salute, in qualità di vita, in  prestigio e io invece ci perdo se non rivivo lo status quo di mia nonna?
Mah... non mi convince mica...
« Ultima modifica: Agosto 24, 2012, 14:10:24 pm da Giulia »

Offline Peter Bark

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #38 il: Agosto 24, 2012, 14:13:28 pm »
E vabbé,se non l'hai mai sentita adesso l'hai sentita e i piatti te li lavi da sola.
Alla fine poi è solo un capriccio il tuo,quello di obbligare un uomo a lavare piatti,non una reale necessità...
quindi i piatti o te li lavi da sola o te li lavi da sola,o li metti nel lavastoviglie,hai una di queste tre opzioni.

Offline Giulia

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #39 il: Agosto 24, 2012, 14:24:15 pm »
   

E vabbé,se non l'hai mai sentita adesso l'hai sentita e i piatti te li lavi da sola.

Cero se vivo da sola sì,come fa qualsiasi persona che vive da solo oppure usi quelli di carta oppure usi la lavapiatti.
 
Citazione
Alla fine poi è solo un capriccio il tuo,quello di obbligare un uomo a lavare piatti,

Dai fammi vedere dove lo avrei  scritto?
 
Citazione
non una reale necessità...
quindi i piatti o te li lavi da sola o te li lavi da sola,o li metti nel lavastoviglie,hai una di queste tre opzioni.

No, in verità sono quattro. 
1)li lavi, 
2)li lava la lava piatti, 
3)usi quelli di carta 
4) una volta sporchi, li lasci così e non muore nessuno.
 

Offline Peter Bark

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #40 il: Agosto 24, 2012, 14:40:02 pm »
ma non l'hai scritto tu che obblighi un uomo a lavar piatti..
in genere è una cosa che pensano le femmine moderne...cioé sai com'é...usano la strategia del ricatto per far in modo che l'uomo si frocizzi un pò e impari a lavare piatti a stirare e bla bla...ma è solo sadismo,cioè è piacevole vedere un uomo che obbedisce come un cagnolino bastonato ai loro ordini....in realtà le femmine non vogliono che l'uomo diventi troppo bravo a lavar piatti,sennò si sentirebbero derubate di qualcosa,ancora più inutili e gli rimarrebbe poco per cui lamentarsi.
è per questo che io non ho mai lavato un piatto in vita mia...cioé si quando sono da solo li lavo,ma se c'é una femmina con me non li lavo,anzxi se me lo chiedesse,calcio in culo e via.
adesso per aver osato punzecchiarmi ti meriti questa visione:


Offline Giulia

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Re:Il mio sangue è rosso come il tuo...ma non proprio del tutto
« Risposta #41 il: Agosto 24, 2012, 14:51:00 pm »
ma non l'hai scritto tu che obblighi un uomo a lavar piatti..
in genere è una cosa che pensano le femmine moderne...cioé sai com'é...usano la strategia del ricatto per far in modo che l'uomo si frocizzi un pò e impari a lavare piatti a stirare e bla bla...ma è solo sadismo,cioè è piacevole vedere un uomo che obbedisce come un cagnolino bastonato ai loro ordini....in realtà le femmine non vogliono che l'uomo diventi troppo bravo a lavar piatti,sennò si sentirebbero derubate di qualcosa,ancora più inutili e gli rimarrebbe poco per cui lamentarsi.
è per questo che io non ho mai lavato un piatto in vita mia...cioé si quando sono da solo li lavo,ma se c'é una femmina con me non li lavo,anzxi se me lo chiedesse,calcio in culo e via.
adesso per aver osato punzecchiarmi ti meriti questa visione:
Io penso che il privato NON sia politico, penso che la gestione dello stile di vita e del come vivere l'ambiente domestico rientri nel privato, non nei ruoli uomini-donne che tendono inutilmente a far coincidere la natura  in un luogo sempre più artificiale e tecnologico. Quello che fai nel tempo libero è appunto libero, se non lo si spende in compiti e faccendone, ci guadagna tutta la coppia. Ed è ovvio che non farei fare agli altri ciò che non piace fare a me.
Citazione
adesso per aver osato punzecchiarmi ti meriti questa visione:
Mi dispiace; le blocco d'istinto le immagini che non mi piacciono :unknown: