http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_12043.asp
i cazziatori ribaltano una sentenza sensata : indivinate a chi fanno il regalo ?
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_12043.asp
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La Sezione Civile I della Suprema Corte ha sovvertito il verdetto d'appello accogliendo il ricorso sulla considerazione che il risarcimento dei danni non patrimoniali sussiste anche nel caso di specie in quanto la condotta del marito ha violato diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione "incidendo su beni essenziali della vita". I diritti lesi sono quelli alla salute psico-fisica, ai rapporti relazionali e alla privacy. La Sezione Civile I ha sancito che proprio la condizione di coniuge e la violazione dei doveri originati dal matrimonio giustifica da un lato l'addebito della separazione e dall'altro la condanna al risarcimento dei danni in quanto il comportamento doloso o colposo del marito ha inciso su beni essenziali della vita producendo un danno ingiusto ex art. 2043 c.c. Quindi quando il marito abbandona la moglie viola diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione "incidendo su beni essenziali della vita" arrecando, quindi, significativi danni alla moglie stessa.
Quando è la moglie ad abbandonare il marito, l'uomo diventa stalker perchè:
http://www.stalking.it/?p=3318
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“soggetto che spesso presenta gravi difficoltà ad elaborare l’abbandono della persona amata”. ----------
Due effetti diversi in conseguenza di uno stesso fatto: l'uomo non sa accettare l'abbandono (così come migliaia di volte ci dicono esperti, psicologi, giornalisti ecc..); l'uomo che abbandona, per contro, viola diritti essenziali.
Quindi si tratta di effetti artificiosi e non oggettivi. Se si partisse dal concetto che la sofferenza di chi è abbandonato esiste, ed esiste in ugual misura se abbandonato è un uomo o una donna, si potrebbe già in partenza evitare si infierire sull'uomo (esempio in caso di separazione, togliendogli affetti, casa e denaro) sapendo che così facendo si andrebbe a peggiorare la situazione di una persona che già si trova in difficoltà anche emotiva, riducendo, in tal modo, il rischio di reazioni violente.
Lo scopo che si vuole raggiungere, colpevolizzare fino all'esasperazione l'uomo lasciandolo senza nulla, favorire e privilegiare la donna, è raggiunto interpretando effetti e situazioni in modo differente in casi simili solo in dipendenza del sesso. Ciò è disonesto, discriminatorio e ingiusto, sicuramente non una base logica da cui partire per tentare di evitare conseguenze dannose da abbandono.