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A volte sento certe femministe parlare di una specie di discriminazione nei confronti delle donne, soprattutto quando si tratta di violenza e la si vuole chiamare ed infatti la si chiama "Violenza sulle donne". L'interpretazione femminista dello stupro consiste nel associarlo e collegarlo ad un odio discriminante contro il genere femminile.Si sa bene che quando si odia qualcuno, non si andrà di certo a fare sesso con lui/lei ma si cercherà di fare soffrire la vittima, a volte compiendo dei reati gravissimi, come l'omicidio ad esempio. Lo stupro è altrettanto un crimine e ormai presente in molti aspetti della nostra vita ed indirizzato non soltanto verso il genere femminile. E su questo punto le femministe avrebbero molto da dire, per cui sorgerebbero subito molti motivi per creare una diatriba.Vengono stuprati bambini, anziani, donne, uomini ed anche animali. Vi chiederete forse, ma come fa un uomo ad essere stuprato? E qui forse verrebbero dei dubbi. Ora andremmo a scoprirli ed anche risolverli.Ecco alcune spiegazioni su come può essere stuprato un uomo e sopratutto da chi:- da un gruppo di persone(anche donne), quindi in questo caso si parlerà di una costrizione al livello fisico,- da un omosessuale o semplicemente da un dipendente dal sesso,- infine da una donna.I metodi possono essere vari, tra cui: l'iniezione involontaria di viagra, blocco delle mani ed altre parti del corpo spesso quando dorme, somministrazione di vari tipi di prodotti come i sedattivi, le droghe...ecc, ed infine se per costituzione fisica la donna se lo può permettere, attraverso la violenza fisica, ma questo casi sono assai rari.Dunque, perchè mi focalizzo su questi punti, e cioè sulla violenza nei confronti del maschio? Semplicemente perchè oggi tale violenza è ignorata, se non derisa dalla maggior parte della gente. Ma non è nemmeno combattuta dall'uomo stesso.Spesso succede che quando viene stuprata una donna, ella non ha sufficiente forza per difendersi. Sembrerà strano dirlo, ma anche l'uomo può trovarsi in una situazione del genere, solo che in questo caso la forza fisica non ha più così tanta importanza e l'uomo si sente ed è debole al livello psicologico; eccovi un'altro motivo per cui tale violenza viene ignorata e non notata, perchè ella non è così visibile. Si vede chiaramente quando qualcuno costringe l'altro a fare certe cose attraverso la violenza fisica, ma molto spesso l'imposizione psicologica è molto meno osservata.Dicevamo che la "violenza sulle donne" dalle femministe è definita come conseguenza della misoginia. Ma è davvero la misoginia a spingere un uomo qualsiasi a stuprare una donna? Non credo proprio e ora cercherò di argomentare le proprie idee.Faccio un esempio un po' banale ma che vi farà capire molto bene come stanno le cose veramente. Immaginatevi una persona che ammazza altre tante persone, non importa di che etnia, sesso o nazione sia il criminale... egli ammazza un gruppo di persone tra cui ci sono di più neri. Ecco, qui verebbe in mente che tale persona abbia compiuto gli omicidi fondandosi sul razzismo. Invece ha ucciso anche dei bianchi, non solo dei neri. E questo dimostra che egli è soltanto un assassino seriale e basta.Dunque, la stessa cosa vale per la "violenza indirizzata nei confronti delle donne", cioè lo stupro. Dite che vengono stuprate più donne? E' vero, ma non perchè quelli che lo fanno siano misogini. E' un estremizzazione ovviamente, tranne alcuni casi particolari.Una delle cose più curiose che sento dire è che "La violenza va condannata!". Ma vi sembra che non sia condannata, se sì perchè? La legge la punisce infatti. "Ma le donne vengono violentate lo stesso." Certo che vengono ancora violentate, così come vengono uccise ancora di più persone, nonostante il fatto che ciò sia impedito dalla legge.E' talmente difficile capire che per costituzione fisica per una donna è quasi impossibile stuprare un uomo, se non usando altri metodi già elencati sopra !?Questo ormai per il mondo femminista è poco chiaro, anche perchè dietro quella loro frustrazione... nella maggior parte dei casi innescata da una certa invidia del poter avere la stessa forza fisica e naturale dell'uomo.Scommetto se il numero degli uomini stuprati fosse stato uguale a quello delle donne, le femministe non si lamenterebbero, ma questo si chiama diritto di vendetta, non di parità di forza e di giustizia.La maggior parte degli studi femministi sono appunto fondati sull'invidia nei confronti degli uomini. A loro dispiace di non essere nate uomini e per questo vogliono ottenere il diritto di supremazia attraverso la misera strumentalizzazione della violenza e calunnia.Vorrei ribadire che la violenza non va differenziata con lo scopo di sottovalutare uno o più tipi di altri tipi(perchè è sempre e comunque una violenza indipendentemente da chi è compiuta) ma semplicemente condannata, ovviamente nel limite della ragione, cosa molto difficile e ne sono assolutamente d'accordo.Articoli correlati:- Direttrice di centro anti-violenza rivela perchè si è dimmessa- 25 novembre - Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne- Il mito della violenza di genere smascherato- L'ipocrisia immensa del femminismo- Violenza domestica e femminismo: nemici della serenità familiare- Calunnia: roba da femministe non da donne- Violenza fisica, verbale, sessuale- Festa della donna: un falso storico- Donna per nascita, maschio per obbligo- Uomini e donne: soffrono nello stesso modo- L'amore al tempo del femminismo