Una femminista si lamenta perchè un nostro utente le ha dato della pedofila
Da un punto di vista etimologico (=amore dei bambini) dovrebbe essere un complimento.
Tuttavia il significato corrente dato dal dizionario è dispregiativo:
Attrazione erotica verso bambini e fanciulli, spec. del proprio sesso
Il comportamento criminale che ne deriva
Il vero nome del reato però dovrebbe essere pederastia
s. f. [dal gr. παιδεραστία, der. di παιδεραστής «pederasta», attraverso il fr. pédérastie]. – Tendenza e pratica erotica che nel sign. originario del termine è costituita dal rapporto sessuale di un adulto con un adolescente. Con sign. più ampio, e più com. nell’uso moderno, omosessualità maschile.
purtroppo è una tendenza delle società decadenti l'utilizzo traslato dei termini senza una relazione oggettiva ad un qualche significato. Se vogliamo discutere dobbiamo però dare ai termini un senso univoco, e quello migliore (cioè più univoco) credo che sia quello etimologico (fino a prova contraria).
Ora:
possiamo dire che la femminista in questione sia pedofila in senso etimologico (amante dei bambini)? molto,
molto improbabile. Se non altro per il fatto che la stessa risulta essere una negatrice della PAS, quella sindrome originata dal conflitto dei genitori, in genere in fase di separazione e divorzio. Chi ama i bambini dovrebbe essere preoccupato che essi non subiscano i traumi derivati dai conflitti tra gli adulti. Negare tali traumi è un modo per non combatterli.
Possiamo dire che la stessa sia pederasta? Non abbiamo elementi,
non possiamo escluderlo, soprattutto considerato che la stessa si definisce libertaria e la corrente libertaria rivendica anche la libertà sessuale, anche se in genere per quel che riguarda il sesso le femministe fanno la parte del cane che abbaia ma non morde: a loro dire sono vogliose di sesso, libere e spregiudicate, le nostre esperienze dirette in genere ce le fanno conoscere piuttosto come algide zitelle. In ogni caso a noi non piace andare a pescare nel torbido, e se effetivamente le femministe hanno di queste abitudini erotiche preferiremmo ignorarlo. Nel momento in cui invece venisse accertato, auspichiamo soltanto che la giustizia agisca in modo rapido e preciso.
Possiamo invece dire che la femminista sia pedofoba?
chi prova avversione morbosa per i bambini
anche qui il significato corrente è livemente traslato: direi che
non c'è alcun dubbio che la suddetta sia pedofoba in senso etimologico (ha paura dei bambini): lo dimostrano i fatti e decenni di campagna a favore dell'aborto. Se non è pedofoba ella, questo è necessariamente un termine orfano. Se la paura dei bambini si accompagni altresì ad una avversione morbosa, non saprei dirlo ma mi pare molto probabile.
D'altra parte, se la femminista non fosse pedofoba, sarebbe ancora peggio. Cioè, se è responsabile dell'eliminazione di 5-15 milioni di bambini e non li odiava neppure, è molto peggio di Adolfo.
È chiaro che la responsabilità di Hitler e di un qualunque nazista, magari addetto a lavoro d'ufficio e propaganda, che non ha mai visto una sola camera a gas, è diversa. Ma la nostra femminista non è paragonabile al nazista d'ufficio: anzitutto non risponde ad una scala gerarchica che in qualche modo la giustifichi, lei non rischia di finire nella camera a gas dalla quale potrebbe voler salvare qualche ebreo/bambino. Ma la differenza più grande è che i nazisti odiavano gli ebrei. Ora, se qualcuno uccide il proprio nemico, uccide colui che odia, la cosa ha un senso. Ma se le femministe fanno di tutto per eliminare bambini che non odiano neppure, siamo ben oltre e ben peggio di Hitler.
A questo punto ci resta un problema etimologico: poichè la femminista in oggetto odia i bambini (fatto dimostrato senza ombra di dubbio in quanto nega la PAS a prescindere da qualunque ragionamento scientifico da un lato, ed è corresponsabile dell'eliminazione fisica di 5-15 milioni di bambini dall'altro) e quindi definirla pedofila è senz'altro diffamatorio, quale termine le si addice meglio senza che ella debba lamentarsi di essere diffamata?
Pedomisa?
Misopedica?
Infanticida?
Questo vuoto semantico è significativo: in una società che odia i bambini non c'è un termine per significare questo odio universale e assoluto, mentre la pedofilia (amore per i bambini) è un crimine.
D'altra parte è possibile odiare le altre razze (razzismo) le altre nazioni (nazionalismo) le altre classi (classismo) gli altri generi sessuali (sessismo) gli ebrei (antisemitismo). Non è possibile odiare i bambini.
Un autore di 2.500 anni fa scriveva:
si deimentica forse una donna del suo bambino?
Anche se ci fosse, Io (l'amante) non ti dimenticherò mai
Le femministe hanno realizzato l'inesprimibile, l'inconcepibile: l'odio degli infanti.
Oltre la lotta di classe, il nazionalismo, il nazismo. Tutte quelle erano atrocità che avevano un nome, questa è addirittura senza nome.
Perciò la lotta contro il femminismo è la lotta definitiva della nostra specie, lo scontro finale tra il Bene e il Male, l'Armaggedon.