Cassano e i gay:le solite polemiche

[Fazer]

Gran finale  :

http://www.corriere.it/sport/euro-2012/notizie/19-giugno-cassano-gay-capito-peso-parole-non-offese-stavo-scherzando_5766c75a-ba37-11e1-88e3-74eab70f59c2.shtml

Cassano: «Gay? Ora ho capito la differenza
Con quelle parole non volevo offendere»
 
L'attaccante torna sulla gaffe: «Ciascuno è libero di fare quel che vuole, davvero: ero in buona fede in un momento scherzoso»

La sua frase, con premessa che si trattava di una battuta, sui «froci» in Nazionale aveva suscitato un putiferio. Anotnio Cassano in azzurro non li vuole. Martedì, però, l'attaccante della Nazionale impegnata in Euro 2012 ha fatto ammenda: «Ora ho capito la differenza tra le parole - ha spiegato in un'intervista a Mediaset - Davvero, non volevo offendere nessuno, era in buona fede in un momento scherzoso».
 
La Federcalcio aveva poi diffuso un comunicato a nome di Cassano sull'omofobia («L'omofobia è un sentimento che non mi appartiene»), e oggi ha ribadito il concetto: «Ciascuno è libero di fare quel che vuole. La parola omofobia nella dichiarazione di scuse non l'avevo scelta io, ma il concetto è esattamente quello».

[Brutale]

Coco: "Gay in nazionale? Hanno una marcia in più...'"

"Sostenevano che fossi gay, ma io dico: e allora? Anzi, ben vengano gli omosessuali in Nazionale, hanno una marcia in più’”. Lo dice Francesco Coco, ex terzino di Milan, Inter, Barcellona e della Nazionale italiana, in una lunga intervista a ‘Chi’ in edicola da domani. Coco si scaglia contro quello che definisce “un mondo malato, dove sembravo l’unico uomo sbagliato in Italia, e invece ero soltanto un ragazzo con troppi pesi addosso e senza maschera”. Nell’intervista al settimanale l’ex calciatore parla della sua nuova vita “da persona normale”, rammaricandosi di essere ricordato “soltanto come personaggio, a volte in negativo”. Coco rivela poi di sognare una famiglia con la nuova compagna, la ballerina di origini francesi Elodie, e di aver “mandato nel dimenticatoio” tutte le sue ex famose, da Manuela Arcuri a Francesca Lodo. Durissimo infine con il padre, Antonio, suo ex manager: “Non ho piu’ un padre, lui mi ha fatto del male, mi ha rubato tutto”, dice Coco, “per lui non ci sara’ mai il perdono”.

vorreste forse dirmi che Maradona, Messi, Baggio e Pelè sono tutte checche? 

[vnd]

"Sarò considerato un po' all'antica" ma a me non piacerebbe giocare con i gay. Voglio farmi la doccia tranquillo, girare nudo negli spogliatoi, fare gli scherzi ai compagni, fare il coglione quanto mi pare ma non pensare che qualcuno mi possa apprezzare, disprezzare o ignorare dal punto di vista erotico.
E se anche fossi un allenatore, non vorrei omosessuali nello spogliatoio.

Fuori ma tutto bene ma se hai bisogno di fare una squadra devi pensare a tutto. Rovinare l'incanto, far spuntare il cancro della vanità e della competizione, caratteristiche femminee ma sempre in agguato anche per gli uomini, è un attimo.

[vnd]

Aggiungo solo che il Cecchi chiama gli eterosessuali "normalmente rozzi".

Cecchi Paone è colui che, mi sembra, a "porta a porta", insultò il maestro Zeffirelli dandogli dell'ignorante.

Lui... Paone.... Raccomandato, cresciuto facendo "TV dei ragazzi", e diventato gay per far notizia.
Ti piace prenderlo in quel posto? Chi ti dice niente?
Ma che bisogno c'è di rompere le palle.

[Peter Bark]

che marcia in più avrebbero i finocchi?
forse ha ragione Coco il broccone però...loro sono meglio dei tristi eterosessuali....sarà per questo che li sbattono praticamente ovunque,non mi stupirei se ficcassero pure un Pichachu gay nel cartone animato dei Pokemon per insegnare ai bambini che essere gay è bello è normale.
io inizio veramente a credere che sia l'ennesima manovra di qualcuno che ha sfruttato un evento di portata mondiale per darci l'ennesima lezione di moralità.
  

[vnd]

E' sempre la solita questione del politicamente corretto che contrasta l'esigenza di chiamare le cose con il loro nome.

Noi non possiamo dire "mignotta", in faccia,  a una donna che tradisce il partner,  che ha due o più relazioni, che ha collezionato tanti partner da non ricordar più nemmeno i nomi e il numero, che fa la scambista, o che ruba gli alimenti o il mantenimento all'ex marito in virtù delle prestazioni sessuali elargite in costanza di matrimonio...
però, tutti, uomini e donne, indistintamente, sappiamo che con una donna così è da stupidi intrecciare una relazione che vada al di là del semplice svago.
Tutti pensiamo che sia una zoccola. Però non è educato dirglielo.
Beh... tutti tranne lei e quelle come lei....
Tranne forse quelle che lo fanno per mestiere che, come diceva una canzonetta, "che certo, tra tutte, son le più sincere"... appunto.

Per gli omosessuali la situazione è lievemente migliore.
Il gay non nega di essere gay con la stessa enfasi con la quale una zoccola rifiuta d'esser considerata come tale.
E, a onor del vero, nemmeno la lesbica pare si faccia troppe paturnie, dopo l'outing.
Il gay, invece, vuole essere chiamato in modo più elegante, forse perché il concetto dell'omosessualità maschile è talmente vicino al buco del culo che si sente l'esigenza di compensare in altro modo.


Quindi... puoi pensare che un frocio sia frocio, ma non è educato dirglielo...
Da un uomo, ancorché gay, mi aspetterei un atteggiamento più sano.


Una cosa che ho sempre notato tra gay e lesbiche è che il senso della misura maschile non viene perso completamente, se non dagli effemminati ultra bombati di ormoni.
Difficilmente un gay odierà tutte le donne. Anzi... I gay che ho conosciuto erano persino simpatici...
E non credo perché io fossi uomo, perché sono simpatici anche alle donne che, anzi, li cercano perché così possono parlare liberamente delle loro minchiate.
Invece, non ho mai conosciuto una lesbica simpatica, che fosse una.
Le lesbiche, forse piene di testosterone ma, essendo donne, prive del senso della misura, sembrano avercela col mondo intero.
Soprattutto con gli uomini. Non ho mai capito perché. Forse perché gli uomini sono visti come dei concorrenti... e forse perché, per l'atavica propensione della specie umana alla poligamia maschile, le femmine sono più inclini dei maschi all'omosessualità.

[Peter Bark]

Lasciando da parte le facili e becere battute da bar – l’omosessualità deve essere dichiarata nel Curriculum o comprovata durante il colloquio? (…), l’offerta in oggetto si presta ad alcune considerazioni serie che non possono essere taciute. Il soggetto che la propone, a cui fa capo una web-tv nonché il più importante portale del mondo gay europeo, fa sul serio e arriva a puntualizzare che «non verranno presi in considerazione i curricula di chi non appartiene al mondo gay» dimenticando soltanto che è vietato, per espressa disposizione di legge, porre in essere discriminazioni basate sull’età, sulla religione e sull’orientamento sessuale. Per intenderci: emarginare gli omosessuali impedendo loro l’accesso al mondo del lavoro è profondamente sbagliato e ingiusto, ma consentire la discriminazione a danno degli eterosessuali nell’accesso ad una posizione lavorativa è ancora più deleterio.

Tutto questo riporta alla memoria le politiche “redistributive” di Google, azienda estremamente attenta e sensibile verso il mondo omosessuale, che dal 2010 corrisponde ai suoi dipendenti omosessuali un aumento di stipendio unitamente ad un compenso maggiore rispetto ai colleghi eterosessuali sposati. Ciò al fine di controbilanciare le maggiori imposte sul reddito che gli omosessuali sono costretti a pagare per coprire le spese dell’assicurazione sanitaria dei loro partner. Una scelta pagata da Google che è libera di utilizzare i propri utili come meglio crede, ma l’effetto ottenuto è identico: per favorire i dipendenti omosessuali, si penalizzano quelli eterosessuali.  Ma nel caso di Play Gay Italia c’è un altro aspetto ancora più paradossale: i promotori di questa singolare offerta vantano, sin dalla prima riga, una copertura politico-istituzionale, addirittura un’approvazione ufficiale di questa insolita iniziativa imprenditoriale che sarebbe «supportata dall’ausilio della Regione Lombardia e Progetto Italia». Atteso che ciò sia vero e che questo progetto imprenditoriale si avvalga di risorse pubbliche, saremmo curiosi di leggere gli atti amministrativi che giustificano questo finanziamento. Potremmo ipotizzare magari un progetto finalizzato a contrastare l’omofobia – finalità meritoria, non si discute, ma per fare ciò è proprio necessario generare altre iniquità che si rivelano ancora più odiose, specie di questi tempi caratterizzati dalla drastica riduzione delle opportunità di lavoro?

Giusto per restare in tema di uso di denaro pubblico in rapporto alle iniziative proprie di una presunta cultura omosessuale, apprendiamo di un corposo finanziamento di 500mila euro per una rassegna cinematografica conclusasi da poco a Torino, dal titolo «Da Sodoma a Hollywood». Si resta perplessi nell’apprendere che il programma della rassegna in questione ha contemplato, in mezzo a pellicole che trattano del tema dell’omofobia, tra le altre cose, la proiezione del documentario “La Coccinelle-sceneggiata transessuale” in cui «quattro transessuali e artisti della canzone neomelodica in drag si dividono tra i vicoli di Napoli, dove si prostituiscono». Ancora più inquietante appare la trama del cortometraggio messicano “A Rapel” dove si parla di un uomo che «prova una forte attrazione per il nipote» e cerca in ogni modo di «sedurlo». Giunti a questo punto, ci chiediamo se sia consentito questo utilizzo di denaro pubblico per iniziative che, magari, dal lato dell’amministrazione pubblica sono destinate ad una finalità di rilevante interesse pubblico – e la lotta all’omofobia, lo ribadiamo, lo è sempre – ma che poi si risolvono in proposte controverse che, al contrario, finiscono con il dare ragione a quelle accuse che vengono levate contro il mondo omosessuale, raffigurato come una umanità “ a perdere” in preda ai bassi istinti, dedita unicamente al disordine morale e sessuale.

[beta]

E' sempre la solita questione del politicamente corretto che contrasta l'esigenza di chiamare le cose con il loro nome.

Noi non possiamo dire "mignotta", in faccia,  a una donna che tradisce il partner,  che ha due o più relazioni, che ha collezionato tanti partner da non ricordar più nemmeno i nomi e il numero, che fa la scambista, o che ruba gli alimenti o il mantenimento all'ex marito in virtù delle prestazioni sessuali elargite in costanza di matrimonio...
però, tutti, uomini e donne, indistintamente, sappiamo che con una donna così è da stupidi intrecciare una relazione che vada al di là del semplice svago.
Tutti pensiamo che sia una zoccola.

parla per te.
togliendo la tipa che ruba gli alimenti, dove hai pienamente ragione. gli altri comportamenti (a meno che non ci siano di mezzo figli che il partner crede suoi, ma non sono suoi) sono affari delle donne, ragionamenti come il tuo il femminismo lo alimentano.
anche gli uomini tradiscono le partner
ci sono uomini che sono stati con centinaia di prostitute, o hanno avuto moltssime partner.
ci sono uomini che hanno diverse relazioni contemporaneamente
se una donna fa scambio di coppia, ha per forza di cose un compagno che fa lo stesso.
la morale che fai alle donne devi farla anche agli uomini. ma se la morale non la fai a nessuno magari è ancora meglio.

[vnd]

parla per te.
togliendo la tipa che ruba gli alimenti, dove hai pienamente ragione. gli altri comportamenti (a meno che non ci siano di mezzo figli che il partner crede suoi, ma non sono suoi) sono affari delle donne, ragionamenti come il tuo il femminismo lo alimentano.
anche gli uomini tradiscono le partner
ci sono uomini che sono stati con centinaia di prostitute, o hanno avuto moltssime partner.
ci sono uomini che hanno diverse relazioni contemporaneamente
se una donna fa scambio di coppia, ha per forza di cose un compagno che fa lo stesso.
la morale che fai alle donne devi farla anche agli uomini. ma se la morale non la fai a nessuno magari è ancora meglio.

Beta...
E' ovvio che io parli per me.
Come è altrettanto ovvio che tu parli per te.

Che c'entrano gli uomini che tradiscono le partner?
Stiamo  parlando di soggetti che si offendono che li si chiami con sinonimi meno eleganti del termine che si sono scelti o che, addirittura, arrivano a negare di essere ciò che sono.
Non stiamo dicendo che le loro scelte private siano giuste o sbagliate.


Naturalmente sono affari loro.
Delle donne poco serie e dei gay.
E continuano ad essere affari loro anche nel caso li si chiami con sinonimi meno eleganti.

Essere troia o frocio, oggi, per fortuna, non è più reato.

E' anche affar tuo il significato personale che dai al termine mignotta.
Sei libero di farlo. E io mi batterei perchè tu, ecc...
Se per te è normale che una donna venga con te mentre ancora gli cola la bernarda dello sperma di un altro, la cosa non può procurarmi alcun disagio.
Per quel che mi riguarda, sarebbe come fare il campanaccio col pisello nella turca del bagno della stazione centrale, quantomeno, poco igienico, ma non tutti i gusti sono alla menta.

Quello che invece può infastidirmi è il fatto che, nel mondo femminista, si può essere frocio, lesbica e mignotta e va tutto bene.
Ma se tu, uomo eterosessuale, tradisci tua moglie, questa ha la possibilità di *rapire* i tuoi figli, *rubarti* la casa e un sacco di soldi e tu finisci a dormire negli ostelli e a mangiare alla caritas, anche se nessuno si è preso la briga di inventarsi un termine per indicare il maschile di troia.
Che a me.... se mi chiamassero puttana... eh... sarebbe il male minore....

[beta]

perdonami, ma se scrivi: "tutti pensiamo che siano zoccole" non è cosi ovvio che parli per te.
in secondo luogo le persone normali si lavano, o vuoi dirmi che hai ancora sul tuo pene materiale organico femmile dalla tua prima volta?
terzo: se chiami zoccola una donna cha fa sesso per il sesso, significa che ritieni immorale che una donna non si faccia pagare, (e parlo di professioniste e non professioniste). ergo: le donne che trattano la loro sessualita come un business (si. anche quelle che poi rubano gli alimenti) trovano un validissimo alleato negli uomini che la pensano come te. che ti piaccia o no, questo è.

[vnd]

perdonami, ma se scrivi: "tutti pensiamo che siano zoccole" non è cosi ovvio che parli per te.
in secondo luogo le persone normali si lavano, o vuoi dirmi che hai ancora sul tuo pene materiale organico femmile dalla tua prima volta?
terzo: se chiami zoccola una donna cha fa sesso per il sesso, significa che ritieni immorale che una donna non si faccia pagare, (e parlo di professioniste e non professioniste). ergo: le donne che trattano la loro sessualita come un business (si. anche quelle che poi rubano gli alimenti) trovano un validissimo alleato negli uomini che la pensano come te. che ti piaccia o no, questo è.

1. Hai ragione. Correggo in "quasi tutti".
2. Un uomo può lavarsi con molta più facilità di una donna. Le donne non possono eccedere in lavande vaginali, la flora batterica ne risentirebbe. Devi poi considerare che gli spermatozoi sopravvivono 2 gg... quindi... 2 gg vivi... qualche altro giorno a putrefarre là dentro...  al chiuso... No... mi spiace... mai io devo avere "ottime speranze" di esser stato l'ultimo a depositare... o comunque che la bernarda sia ben "spurgata".
3. Ma no... se (io) definisco zoccola, una donna, intendo dire soltanto che è una zoccola. Ossia che è una donna rispettabile, quanto un'altra, ma con la quale non sarebbe prudente intrecciare una relazione seria, perché disonesta o incostante, in ogni caso non troppo affidabile.
Mi sfugge un po' la motivazione per la quale ritieni che il mio pensare mi renda complice delle ex mogli mantenute.
Perdonami anche tu se, tentando di fare lo spiritoso, sono risultato un po' volgaretto.

[beta]

1. Hai ragione. Correggo in "quasi tutti".
2. Un uomo può lavarsi con molta più facilità di una donna. Le donne non possono eccedere in lavande vaginali, la flora batterica ne risentirebbe. Devi poi considerare che gli spermatozoi sopravvivono 2 gg... quindi... 2 gg vivi... qualche altro giorno a putrefarre là dentro...  al chiuso... No... mi spiace... mai io devo avere "ottime speranze" di esser stato l'ultimo a depositare... o comunque che la bernarda sia ben "spurgata".
3. Ma no... se (io) definisco zoccola, una donna, intendo dire soltanto che è una zoccola. Ossia che è una donna rispettabile, quanto un'altra, ma con la quale non sarebbe prudente intrecciare una relazione seria, perché disonesta o incostante, in ogni caso non troppo affidabile.
Mi sfugge un po' la motivazione per la quale ritieni che il mio pensare mi renda complice delle ex mogli mantenute.
Perdonami anche tu se, tentando di fare lo spiritoso, sono risultato un po' volgaretto.

1) anche del quasi tutti non sarei cosi convinto, ma fa niente.
2) vabbe, non è cosi importante, no comment
3) non credo che il passato sia un indicatore cosi scentifico dell'affidabilita, cè chi scieglie di divertirsi prima di progettare (uomini e donne). la motivazione è semplice: giudizi come zoccola ( è improbabile che una donna che si sente appellare come zoccola, si consideri rispettabile da chi la appella cosi  ) riferiti a chi fa sesso per piacere, giustificano chi lo fa per tornaconto. no problem per la volgarita, figurati

[Rita]

boh..
per come la penso io tutte queste "tipologie" da te citate sono profondamente differenti.

 

una donna che tradisce il partner,  che ha due o più relazioni, che ha collezionato tanti partner da non ricordar più nemmeno i nomi e il numero, che fa la scambista, o che ruba gli alimenti o il mantenimento all'ex marito in virtù delle prestazioni sessuali elargite in costanza di matrimonio

per esempio la donna che pretende il mantenimento in virtù delle prestazioni sessuali elargite in costanza di matrimonio potrebbe essere benissimo una donna che ha avuto come partner solo il marito, che non l'ha mai tradito ma ad un certo punto ha deciso di separarsi.
La donna che ha collezionato tanti partner potrebbe averli avuti a distanza ragionevole.. potrebbe essere semplicemente una che non se la tira troppo e non tende a mesi e mesi di corteggiamento per capire se quest'uomo gli piace  .
La scambista in genere.. appunto come dice il nome, lo fa in accordo col marito.

Accomunare tipologie diverse di donne sotto la generica voce "zoccola" mi pare esattamente la stessa operazione che fa il femminismo quando accomuna i clienti delle prostitute, i violenti, i molestatori e i corteggiatori non graditi sotto la voce "maskiporci"

Oltretutto se non ricordo male, in una discussione sostenevi che basta andare "poco più in là" del tuo paese per fare sesso in piena libertà..mi sembra che dicessi che bastava cambiare quartiere.

Beh.. questo significa che (a) hai sposato una donna del quartiere accanto nonostante tu sapessi che l'ha allegramente data a tutti tranne a quelli del suo quartiere (b) hai sposato una donna del tuo quartiere che, seguendo il tuo ragionamento logico, l'ha dato a tutti quelli dei quartieri circostanti dopodichè si è sposata con te fingendo di essere una ragazza seria, ponderata e che ha aspettato l'uomo giusto per concedersi.

Tertium non datur, secondo me: o non è vera la leggenda delle donne che fanno sesso facile in discoteca e la danno a tutti, sono una piccola percentuale e quindi.. boh, non ne capisco la lamentela, ci stanno tantissime ragazze serie, oppure è vero, è sempre stato vero e quindi le donne sono state costrette a mentire sui loro pregressi rapporti o a farlo di nascosto (appunto ad una certa distanza) per avere una speranza di relazione che andasse al di là dello svago e di conseguenza, un'altissima percentuale di uomini è convinto di essersi sposato quella che per lui è una brava ragazza, ma alla fine è stata solo brava a recitare

Ovviamente non mi riferisco a te, in particolare, uso un "tu" impersonale proprio per delineare quella che secondo me, è una contraddizione molto presente in ambito maschile, ma che diventa più "evidente" in ambito MoMas, dove una delle denunce è quella delle donne che se la tirerebbero troppo, non hanno iniziative sessuali, e fanno sesso solo in cambio di certezza del futuro e dopo attenta valutazione del partner.

Ettecredo.. che sono così: magari semplicemente, molto semplicemente non hanno fatto calcoli prima di fare sesso e così facendo si sono create una fama che non fa "innamorare" i ragazzi che di queste qui.. queste zoccole che già te la danno la prima o la seconda sera che ci esci insieme, è vietato innamorarsene.  

[vnd]

non credo che il passato sia un indicatore cosi scentifico dell'affidabilita

Mah... io ai miei figli ho insegnato quello che mio padre e mia madre avevano insegnato a me.
Rispetta le brave ragazze e divertiti con le puttane (con in più qualche accorgimento tecnico nel rispetto di una sana profilassi).
Non metterti in affari con gente che non è padrona della situazione.
(il che include anche l'eventuale partecipazione alle spese di affitto e per la spesa con una donna con la quale si decide di abitare).

Ci si deve pur basare su qualche indizio per valutare l'affidabilità di una persona.
Ignorare il passato è possibile ma, perché rischiare?

Che sia per questa ragione che la maggior parte delle relazioni falliscono miseramente?

[beta]

Mah... io ai miei figli ho insegnato quello che mio padre e mia madre avevano insegnato a me.
Rispetta le brave ragazze e divertiti con le puttane (con in più qualche accorgimento tecnico nel rispetto di una sana profilassi).
Non metterti in affari con gente che non è padrona della situazione.
(il che include anche l'eventuale partecipazione alle spese di affitto e per la spesa con una donna con la quale si decide di abitare).

Ci si deve pur basare su qualche indizio per valutare l'affidabilità di una persona.
Ignorare il passato è possibile ma, perché rischiare?

Che sia per questa ragione che la maggior parte delle relazioni falliscono miseramente?

se hai seguito il consiglio dei tuoi, sicuramente ti sarai divertito con le "puttane", il che fa di te un inaffidabile, di cui è vietato innamorasi, anzi con te bisogna divertirsi e basta. o no?