Autore Topic: Gigolò condannato per aver sfruttato donne benestanti: lui non è un furbo!  (Letto 1208 volte)

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Online Massimo

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Un gigolò svizzero, un certo Sgarbi (nessuna parentela con una nostra conoscenza) è stato condannato da un
Tribunale per avere spillato soldi e ricattato l'ereditiera (sposata) della nota casa tedesca BMW: è emerso che
non era la sola delle sue vittime. Pare che parecchie donne ricche (e pare colte e sveglie) siano finite nella sua
rete. Non so a voi, ma a me non è sfuggito il tono asettico e a tratti serioso e triste del resoconto televisivo.
Strano, queste sveglione, colte, ricche, intelligenti e per di più dotate del tanto celebrato infallibile e femminile
intuito avrebbero dovuto sentire puzza di bruciato e accorgersi in tempo della trappola a loro tesa dal bellinbusto
e quindi un pò di ironia e di derisione l'avrebbero anche meritata e avrebbero anche potuto riceverla. Ecco che invece ricevono il massimo rispetto e il caso viene menzionato con imbarazzo e descrizione. A parti invertite, il
pollo di turno avrebbe ricevuto la sua brava dose di sarcasmo e additato come il classico esempio dell'imbecillità maschile mentre l'imbonitrice sarebbe stata incensata e avrebbe avuto la massima attenzione pubblicitaria come
"femme fatale" e come eclatante esempio della "superiorità intellettuale" femminile nell'incastrare i maschi idioti
facendo leva sulle loro debolezze e sui loro bisogni. Alla indiscutibile capacità di un maschio nell'incastrare le
rappresentanti del sesso furbo, brillante ed intuitivo, invece, nessun riconoscimento. Come mai? Vai a capire!