Autore Topic: I vaniloqui della vagina  (Letto 22179 volte)

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Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #60 il: Giugno 26, 2012, 20:41:11 pm »
di sicuro col diritto di familia che ci ritroviamo, e la regoletta dello stesso tenore di vita, almeno le separate dovrebbero lavorare.

Il diritto di famiglia DEVE cambiare.
Il matrimonio deve comportare esclusivamente conseguenze anagrafiche.
Via l'onere di sussistenza.
Non deve essere un rapporto tra un individuo economicamente forte ed uno debole ma tra due individui che sono ciò che sono per propria fortuna e per scelta.
Come l'impiegato che se si licenzia smette anche di percepire lo stipendio, così anche la donna casalinga deve smettere di essere mantenuta quando sceglie di andarsene.
Chi rescinde un contratto prima dei termini, paga una penale. Non vedo perché non debba essere così anche per il matrimonio.
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Offline Lucia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #61 il: Giugno 27, 2012, 06:02:24 am »
Il diritto di famiglia DEVE cambiare.
Il matrimonio deve comportare esclusivamente conseguenze anagrafiche.
Via l'onere di sussistenza.
Non deve essere un rapporto tra un individuo economicamente forte ed uno debole ma tra due individui che sono ciò che sono per propria fortuna e per scelta.
Come l'impiegato che se si licenzia smette anche di percepire lo stipendio, così anche la donna casalinga deve smettere di essere mantenuta quando sceglie di andarsene.
Chi rescinde un contratto prima dei termini, paga una penale. Non vedo perché non debba essere così anche per il matrimonio.


se non avrebbe diritto di lavorare come vuoi che non sia un rapporto tra uno economicamente forte e uno più debole?

Non pensavo che il lavoro delle donne può essere visto come minaccia per gli uomini. Le donne (come gli uomini) sanno anche inventarsi il lavoro e possono essere anche datori di lavoro non solo dipendenti. La mia nonna e le sue sorelle avevano un piccolo negozio di corredini per bambini, tutte cose lavorate a mano che ancor oggi sono più belle di ciò che trovi in negozio.
Nel diario di viaggio in Marrakesh, Canetti (cento anni fa) descrive la piazza centrale di Marakesh, venditori venditrici, donne che coperte di velo vendono il pane caldo e fresco fatto da loro. Il lavoro se l'inventano, la trovano non lo rubano da te.

Mi sembra cosi assurdo che uno può dire ancora chi può e chi non può lavorare, chi può e chi non può fare famiglia, e vede il motivo della povertà nel lavoro delle donne. Certo se non rispetti la libera scelta di ogni essere umano trovi solo ribellione e disprezzo.

Offline COSMOS1

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #62 il: Giugno 27, 2012, 09:27:44 am »
non credo che vnd intenda che il lavoro delle donne è una minaccia per l'uomo
e in generale credo che nessuno ritenga che alle donne deve essere proibita ogni attività extra-domestica o in generale debba essere proibito alcunchè
alcuni ritengono che gli uomini dovrebbero avere le risorse per mantenere la donna che vuole fare la casalinga
forse si potrebbe anche riconoscere alle donne il diritto di avere le risorse per mantenere l'uomo che voglia fare il casalingo


in ogni caso il diritto che la donna sembra acquisire anche con una sola settimana di matrimonio ad un vitalizio perpetuo dopo il divorzio, è assurdo

anche ammesso che una donna casalinga contribuisca al reddito famigliare, ci contribuisce fintantochè è in famiglia. Perciò al momento del divorzio si potrebbe fare il 50% della ricchezza prodotta, indipendentemente da chi l'ha prodotto. Poi pace e ciascuno per i fatti propri.
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Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #63 il: Giugno 27, 2012, 16:27:33 pm »
se non avrebbe diritto di lavorare come vuoi che non sia un rapporto tra uno economicamente forte e uno più debole?

Dimmi dove avrei scritto che le donne non dovrebbero lavorare che ti spiego che cosa intendevo dire davvero.
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Offline Lucia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #64 il: Giugno 27, 2012, 17:09:51 pm »
Questa è una ma ci sono anche altre dove non dici altro che il lavoro delle donne dimezza i stipendi degli uomini. Non è difficile concludere che devono stare acasa e non rubare il lavoro ai maschi.

Siate grate alle ultime casalinghe. E'  grazie a loro se vi potete ancora permettere le ferie.

Offline COSMOS1

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #65 il: Giugno 27, 2012, 18:33:03 pm »
dicono dunque la verita le femministe che descrivono il momas come un movimento che vuole rispedire le donne ai fornelli.
contento tu..
a forza di fraintendimenti ...
però dovremmo sforzarci di non essere d'accordo su qualcosa
se siamo sempre d'accordo su tutto che discutiamo a fare? è il disaccordo che fa il succo di un forum!
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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #66 il: Giugno 27, 2012, 18:50:48 pm »
a forza di fraintendimenti ...
però dovremmo sforzarci di non essere d'accordo su qualcosa
se siamo sempre d'accordo su tutto che discutiamo a fare? è il disaccordo che fa il succo di un forum!

cosa intendi tu per : un maggior impegno in casa per le donne?
perche detto cosi è un po vago, puo voler dire tutto e niente.
poi ti dico se ho del succo per il forum o se sono d'accordo :D

comunque la frase che hai citato si riferiva al fatto che credevo avessi capito che contestavo l'esclusivita del ragionamento e non il ragionamento in se. per cui veniva fuori che esistevamo esclusivamente per impedire che le donne lavorassero. (cosa che negavo al 100%).
poi un po di succo lo metto gia ora: per me la soluzione migliore è che le donne lavorino. o naturalmente se lo vogliono che scelgano di stare in casa, ma senza lamentarsi della loro scelta ed affrontando le conseguenze. (ma questo non vuol dire che pretendo di rappresentare alcunche o che intendo negare che nel forum qualcuno possa pensarla diversamente).

Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #67 il: Giugno 27, 2012, 19:23:41 pm »
per me la soluzione migliore è che le donne lavorino. o naturalmente se lo vogliono che scelgano di stare in casa, ma senza lamentarsi della loro scelta ed affrontando le conseguenze. (ma questo non vuol dire che pretendo di rappresentare alcunche o che intendo negare che nel forum qualcuno possa pensarla diversamente).


Sai... dipende da quanto guadagni...
Ma oggi, vivere con un solo stipendio è difficile.

La cosa importante è scegliere chi mettersi in casa.
C'è chi sopporta una donna che non sa cucinare, che non mette l'aglio nelle pietanze o gli fa come strane come "levargli l'anima", bollirlo nel latte, toglierlo un po' prima della cottura, esorcismi....
C'è chi sopporta di dover passare l'aspirapolvere e lavare il bagno ma, poi, ritrovarsi sempre solo, a tinteggiare le pareti, eseguire piccole riparazioni o , addirittura, sostituire le batterie dei telecomandi.

C'è chi di donne così non saprebbe che farsene.
L'importante è scegliersi bene e sapere in che cosa si può sbagliare.
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Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #68 il: Giugno 27, 2012, 19:31:00 pm »
Questa è una ma ci sono anche altre dove non dici altro che il lavoro delle donne dimezza i stipendi degli uomini. Non è difficile concludere che devono stare acasa e non rubare il lavoro ai maschi.


Questa frase parte dal presupposto che finché la metà delle donne fa la casalinga, ci sarà metà della popolazione che non sopravviverebbe con uno stipendio dimezzato.
Quindi, bisogna essere grati a quelle famiglie che, per un motivo o per l'altro, fanno sacrifici e si accontentano di vivere con un solo stipendio.
Perché, secondo la mia teoria, quando le donne che lavorano saranno la maggioranza, il potere di acquisto degli stipendi sarà la metà di quello attuale.
Essere grati a qualcuno non significa che ci si è augurati che diventassero ciò che sono.

Poi... se mi chiedi quale sarebbe la mia condizione ideale, come faccio a non dirti che io vorrei guadagnare abbastanza per potermi permettere una compagna che sta a casa a cucinare, riordinare, pulire e seguirmi i figli, con la quale fare sesso tutte le volte che vorrei?
Ma i sogni non esistono...
E io sono quello che sono...

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #69 il: Giugno 27, 2012, 20:05:56 pm »

Sai... dipende da quanto guadagni...
Ma oggi, vivere con un solo stipendio è difficile.


La cosa importante è scegliere chi mettersi in casa.
C'è chi sopporta una donna che non sa cucinare, che non mette l'aglio nelle pietanze o gli fa come strane come "levargli l'anima", bollirlo nel latte, toglierlo un po' prima della cottura, esorcismi....
C'è chi sopporta di dover passare l'aspirapolvere e lavare il bagno ma, poi, ritrovarsi sempre solo, a tinteggiare le pareti, eseguire piccole riparazioni o , addirittura, sostituire le batterie dei telecomandi.

C'è chi di donne così non saprebbe che farsene.
L'importante è scegliersi bene e sapere in che cosa si può sbagliare.


si, lo davo per scontato. chiaro che oggi nella maggior parte dei casi bisogna lavorare in 2. dicevo nel senso che se cè la possibilita e se l'uomo è d'accordo, non ci vedo nulla di male se la donna sceglie di non lavorare.

Offline Rita

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #70 il: Giugno 27, 2012, 21:50:05 pm »

 che non mette l'aglio nelle pietanze o gli fa come strane come "levargli l'anima", bollirlo nel latte,


 :huh: eh? ora da piemontese ho sempre visto il 99% ma che dico.. praticamente il 100% delle cuoche di bagna cauda far bollire l'aglio nel latte.. che c'è di così tremento che non si può sopportare?  :unsure:

Hai presente una bagna cauda? Come la faresti senza far bollire l'aglio nel latte  :disgust::lol:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #71 il: Giugno 28, 2012, 00:02:26 am »
Il diritto di famiglia DEVE cambiare.
Il matrimonio deve comportare esclusivamente conseguenze anagrafiche.
Via l'onere di sussistenza.
Non deve essere un rapporto tra un individuo economicamente forte ed uno debole ma tra due individui che sono ciò che sono per propria fortuna e per scelta.
Come l'impiegato che se si licenzia smette anche di percepire lo stipendio, così anche la donna casalinga deve smettere di essere mantenuta quando sceglie di andarsene.
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infatti, il farraginoso diritto di famiglia prevede che il matrimonio è negozio giuridico e non un contratto.
Il negozio giuridico pare non sia contemplato dal diritto civile : è un concetto dottrinale della giurisprudenza tedesca.
le conseguenze sono però notevoli, in quanto lo Stato, tramite i giudici, può metterci il becco, con tutta l'arbitrarietà e autoreferenzialità che caratterizza la casta giudiziaria.
Unico antidoto :
NO al matrimonio

Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #72 il: Giugno 28, 2012, 06:44:38 am »
:huh: eh? ora da piemontese ho sempre visto il 99% ma che dico.. praticamente il 100% delle cuoche di bagna cauda far bollire l'aglio nel latte.. che c'è di così tremento che non si può sopportare?  :unsure:

Hai presente una bagna cauda? Come la faresti senza far bollire l'aglio nel latte  :disgust::lol:

Bollire l'aglio nel latte?
Quella è buona per i gay!

La mia famiglia, da secoli, fa la Bagna Cauda Bastarda.
Na testa daj a testa pi una per la peila.
(Una testa d'aglio a testa (per commensale) più una per la pentola (nel caso si aggiungesse qualche altro ospite, in genere vicini di casa, attirati dal profumo))

L'aglio cuoce lentamente nel fujot messo al bordo della stufa a legna.
Un'ora.
Non deve mai friggere.
Quando diventa una crema, metti le acciughe.
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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #73 il: Giugno 29, 2012, 15:12:01 pm »
rifiutare la cura. per me questo è cruciale.

http://metromaschile.it/altrosenso/2010/03/13/botte-e-risposte/