Stavo sentendo "L'amore rubato" di Barbarossa e ascoltando le parole, mi sono detto che non poteva essere state scritto che da un uomo: troppo angelicata la ragazza per essere stata descritta da una donna.
E sapete su youtube una canzone tira l'altra e mi sono imbattuto in questa:
Premesso che la trovo stupenda, soprattutto perché io la interpreto da introverso e viene fuori una cosa eccezionale, ma anche interpretandola nella maniera che Barbarossa intendeva, non ho potuto fare a meno di notare una ricorrente differenza tra i modi di comportarsi maschili e femminili di fronte ad azioni passate.
Gli uomini rimpiangono sempre, per lo meno a livello mediatico, come nelle canzoni o sui social network, "non l'ho saputa amare, ho pensato solo a me stesso e a fare sesso ma nom mi sono accorto di quanto fosse importante, sono stato troppo tirchio di sentimenti"; le donne invece ripetono continuamente questo tipo di rimpianto: "te l'ho data troppo presto, ti ho amato troppo ma non lo meritavi, dovevo tirarmela di più, non dovevo fare sesso con te visto che non mi amavi abbastanza, sono pentita ecc ecc".
Immaginatevi infatti questa canzone di Barbarossa cantata da una donna: verrebbe fuori qualcosa di marziano, di irrealistico.
Voi come motivate i due diversi atteggiamenti maschili e femminili di fronte a rimpianti di naturale sentimentale?