Beh, ragazzi, io sono nato in Sardegna e ci vivo da 43 anni.
E insisto nel dire che...l'apparenza inganna.
Ma quale paradiso in terra...
Il sardo è perfettamente conscio delle condizioni nelle quali versa la società isolana.
E conosce la differenza con gli altri posti. Poichè se anche non ha viaggiato per turismo ha per lo meno fatto il militare a Trento o a La Spezia (un classico per noi).
E si vergogna. E per questo in molti casi offre un tipo di ospitalità al limite del servilismo, scambiata per gentilezza sincera, ma che in troppi casi è il patetico tentativo di nascondere...la verità. E la verità la si vede...tra sardi, c'è poco da fare.
Come ho già detto in altre discussioni, becca un cagliaritano piuttosto che un sassarese a Roma, e chiedigli da dove viene. Ti risponderà (fintamente) orgoglioso: "io sono sardo".
Poi vai nell'area 51, paga per farti dare un sistema per diventare invisibile e segui il "sardo" quando torna a casa. E scoprirai le guerre tra paesi distanti 10 Km l'uno dall'altro, scoprirai che il nemico numero uno del cagliaritano (es.) è il sassarere e viceversa, che ognuno si porta dietro un aggettivo negativissimo dalla notte dei tempi, tipo sassaresu impicca-babbu, casteddaiu (cagliaritano) africanu o marocchinu, etc.
Scoprirai i sedicenti maschi alpha in ginocchio di fronte a "mammai". Scoprirai gli intrighi, i tradimenti, la doppiezza, gli accordi segreti tra donne.
"...custa è sa cundanna,
i mulleris ingottias preghendi,
e is babbus cun is fillus
arresojas accuzzendi, e pungendi
po una brebei furada
una peddi de ommini eniada stampada..."
Traduz. lett.
"...questa è la condanna
le mogli nascoste pregando
e i padri con i figli
coltelli affilando, e pungendo
per una pecora rubata
una pelle d'uomo veniva bucata..."
Reverendo Jones, "Dorgali's faida".
Ovviamente, "le mogli nascoste pregando"...che vincano i loro mariti.