Autore Topic: I vaniloqui della vagina  (Letto 22218 volte)

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Offline Rita

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #15 il: Giugno 23, 2012, 13:46:47 pm »
il problemone secondo me ci fa fare confusione è che molte non sono femministe, semplicemente sentono dalla mattina alla sera che l'uomo è un mostro in quanto maschio, e la donna è una povera vittima in quanto femmina, una divisione dei ruoli più che netta  - alla faccia della pari dignità, senza steriotipi e senza pregiudizi di genere -che ti vengono cuciti addosso come unico pensiero del bene.

Però può succedere di percepire  che oltre ad essere stretti sono anche fatti di plastica . Può darsi che leggendo e cercando in giro un'altra campana, si è convinta che quella percezione aveva motivo di esistere, altrimenti non cambi idea così...

quoto.

L'idea che mi sono fatta, (sempre se riesco a dipanarla e a farmi comprendere) è che queste blogger/collettivi/o qualsiasi forma di manifestazione di pensiero vogliate definire sono nati sull'onda di un'idea precedentemente lanciata da altri. Il femminismo nasce temporibus illis, come non si sa, quello che si puo' ipotizzare è che è stata un'ideologia utile a qualche cosa tanto che anche il sistema l'ha aiutato, l'ha sorretto, gli ha insomma dato vigore e grandezza.. l'ha sfruttato. Come si fa con tutte le idee che, magari un fondo di ragionevolezza per certe questioni ce l'hanno, poi si scopre che sono funzionali a qualcos'altro e allora si esagera.

Non saprei spiegarmi con una metafora, uno può immaginare una ricetta del mondo, chessò un dolce, gli ingredienti sono stabiliti in origine, poi si sa come funziona, ognuno esagera un po' in qualche ingrediente e finisce che alla fine la ricetta originale si è persa e magari quel dolce sta assumendo un sapore che non è più buono, non è dolce, ma è qualcos'altro, qualcuno pensa di aggiungerci un cucchiaino di zucchero, e si comincia ad esagerare con lo zucchero finchè il dolce diventa talmente zuccheroso che fa venire la nausea. Ecco. Secondo me, qualcuno sta cominciando ad avere la nausea, esattamente come dice Lameduck nel post. Solo che mi piacerebbe sapere se la nausea gli è venuta perchè ha cominciato a vedere altri (mi riferisco alla diffusione della QM) che hanno cominciato a manifestare schifo e a far sentire i conati di vomito  ^_^ (in merito ho una teoria sul femminile e sul maschile, ma ci penso ancora più su e poi tento di scriverla perchè al momento c'ho le idee abbastanza chiare, ma non riesco a tradurle in linguaggio comprensibile nemmeno per me, figuriamoci per gli altri  :D è una sensazione, ma dovrei ancora elaborarla e però parte da Hitler colui che diceva, se non erro, che si attirano prima le madri, dopodichè vengono i padri e i figli)

In merito alla differenza tra la Zanardo e la Terragni da una parte e una Lameduck e una Fikasicula dall'altra, ha ragione ma credo che il punto sia anche da ricercarsi in quel che dice Cosimo.

La Zanardo e la Terragni ci hanno messo nome e cognome e la loro faccia, le altre due no, le blogger, i nick non ci mettono la faccia e quindi è meno pesante cambiare opinione.

 
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Giulia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #16 il: Giugno 23, 2012, 14:05:02 pm »
Citazione
La Zanardo e la Terragni ci hanno messo nome e cognome e la loro faccia, le altre due no, le blogger, i nick non ci mettono la faccia e quindi è meno pesante cambiare opinione.
Bisognerebbe sapere cosa dice nella vita reale e lì la faccia la devi mettere per forza. Poi boh, io non sono tanto convinta che vita reale e vita virtuale si debbano mescolare, e l'unico "muro" per tenerli separati è proprio l'anomimanto, ma questa è un' opinione personale.

Cmq considerando che oramai si parla di diffamazione anche se insulti un nick con un'avatar con un disegno, direi che quella virtuale stia già di molto soffocando quella reale.

Offline Rita

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #17 il: Giugno 23, 2012, 14:24:29 pm »
Bisognerebbe sapere cosa dice nella vita reale e lì la faccia la devi mettere per forza. Poi boh, io non sono tanto convinta che vita reale e vita virtuale si debbano mescolare, e l'unico "muro" per tenerli separati è proprio l'anomimanto, ma questa è un' opinione personale.

Cmq considerando che oramai si parla di diffamazione anche se insulti un nick con un'avatar con un disegno, direi che quella virtuale stia già di molto soffocando quella reale.

non lo so Giulia, qui si apre un fronte immenso  :lol: personalmente tendo ad essere suppergiù uguale nella vita reale e in quella virtuale per quanto riguarda il pensiero e il modo di agire, magari de visu mi esprimo in modo diverso, ma questo dipende dalla differenza fra la parola scritta e quella parlata, secondo me. Si potrebbe dire che virtualmente scrivo come se dovessi scrivere una lettera con carta e penna ad un amico o scrivere un tema. Userò un modo di parlare diverso da quello orale, condizionato anche dal fatto che ci puoi riflettere di più, dal fatto che di persona è più difficile vincere la timidezza, che è più difficile non lasciarsi sopraffare da chi ha una parlantina più spiccia e tante altre cose. Ma la differenza che ci vedo io è solo quella. Per cui non comprendo (e sarà una questione generazionale) questo desiderio di tenere separate le due vite, come se fossero doppie vite parallele. Come se quello che penso nel virtuale fosse completamente diverso da quello che penso nel reale, come se avessi due cervelli diversi: faccio già fatica a coordinarne uno, impazzirei se dovessi averne due  :cry:

Poi c'è la questione privacy: sul virtuale non vado a dire quante volte vado in bagno per esempio (estremizzo,.. ma per dire i fatti strettamente miei  :lol:) mentre magari lo dico discorrendo con mia madre (è più facile che me lo dica lei  :dry: a una certa età i discorsi vertono tutti sull'uso delle funzioni fisiologiche), ma non riuscirei a concordare con un'idea totalmente diversa dalla mia o a fingere di dar ragione a qualcuno con cui non sono d'accordo. Anche lì.. sarà diverso il modo di esprimerlo: con un amico o una persona con cui sono in confidenza lo farò più liberamente con un superiore gerarchico lo farò in maniera più studiata e diplomatica, ma l'opinione e il pensiero restano quelli. Mi spiego?


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Offline Angelo

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #18 il: Giugno 23, 2012, 14:51:41 pm »
Se dovessi valutare questa lameduck solo su ciò che ha scritto in quell'articolo, la dovrei quasi apprezzare... Ma, tempo fa , mi pare che passò assieme ad una certa chiara di notte, giosby su questi lidi. Mi sbaglio?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #19 il: Giugno 23, 2012, 17:37:54 pm »
Se dovessi valutare questa lameduck solo su ciò che ha scritto in quell'articolo, la dovrei quasi apprezzare... Ma, tempo fa , mi pare che passò assieme ad una certa chiara di notte, giosby su questi lidi. Mi sbaglio?

C'è il link poco più su.
Una è una cretina senza senso e l'altro è un povero zerbino sbavatore.
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Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #20 il: Giugno 23, 2012, 21:27:02 pm »
1.
Ciò che manca è la via d'uscita. Lo ripeteremo fino all'ossessione. Perciò a noi dispiace che lei non ci abbia dato alcun elemento di riflessione. Quando un gruppo di topi è in trappola, chi se ne accorge e lo ripete, aiuta ben poco gli altri. A noi serve qualcuno che ipotizzi delle vie d'uscita.
Il problema è un modello sostenibile di società, un equilibrio non solo economico ed ecologico, ma anche sessuale. Dire che l'equilibrio tra i sessi è alla base dell'equilibrio economico ed ecologico è il minimo.
Pensate alla Germania, a come in apparenza è la locomotiva economica d'Europa, esempio delle soluzioni ecologiche, delle città off limit alle auto, dei servizi per l'infanzia e di sostegno alla famiglia, dei sussidi ai disoccupati, eccetera. Ebbene, la Germania ha un tasso di natalità più basso del nostro!
Che significa? che tra 30 anni in Germania si parlerà turco! A che gli serve l'economia, l'ecologia, i servizi, la tassazione, eccetera, se sono destinati a scomparire?
L'equilibrio tra i sessi, la possibilità di una vita di coppia appagante, i figli a cui lasciare il mondo che cerchiamo di conservare al meglio, tutto questo viene prima dell'economia e dell'ecologia e ne è il presupposto.
2.
 io ho i miei scheletri.
1.
Il lavoro femminile serve a dimezzare il costo del lavoro. Perché lo imponesse anche il comunismo lo ignoro ma ormai pensarci è inutile. Finché esisterà il capitalismo, invece, ci sarà lavoro femminile.
E finché ci sarà una maggioranza di casalinghe, invece, ci saranno femministe che, da diligenti e volontarie kapò, tenteranno di convincere le donne a lavorare.

Vie d'uscita? Ce ne sono almeno quattro e non è detto che la cura sia migliore della causa....

a. Tutte le donne lavorano. Il femminismo diventa inutile.

b. Gravissima crisi economica, carestia.
Nel giro di pochi anni i ruoli dovrebbero per forza di cose tornare efficienti e quindi ristabilirsi su modelli tradizionali.

c. islamizzazione.
Natalità dei paesi ospitanti vicina allo zero. Natalità degli immigrati, altissima. Nel giro di pochi anni i musulmani vincono la loro guerra pacifica, combattuta nelle corsie dei reparti di maternità ed in modo molto democratico ci ritroviamo, nel giro di quarant'anni a fare flessioni.
Se non altro ne gioverà la schiena....

d. Guerra e repentino abbassamento del numero di maschi sessualmente efficienti.
Questa circostanza si è già presentata più volte nel passato. Ne deriva un aumento del livello del servilismo femminile nei confronti del maschio.
Il perché è presto intuibile.
Pochi maschi, poco sesso, pochi figli.
Le pulsioni naturali spingono le donne a competere per la conquista dei pochi maschi a disposizione.
Se un uomo ha di fronte due donne, ugualmente bellissime:
- la prima estremamente rompi coglioni: io qui, io là... perché io sono donna... tutto concesso tutto e dovuto... tutti diritti niente doveri, ecc...;
- la seconda è dolce, tromba bene, sa cucinare e pulire casa senza rompere i maroni;

prova ad indovinare quale delle due donne sceglierà l'uomo se non è un pirla?


2.
Ah... ecco... mi sembrava di averti già visto...
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Offline Giulia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #21 il: Giugno 23, 2012, 21:28:21 pm »
Per cui non comprendo (e sarà una questione generazionale) questo desiderio di tenere separate le due vite, come se fossero doppie vite parallele. Come se quello che penso nel virtuale fosse completamente diverso da quello che penso nel reale, come se avessi due cervelli diversi: faccio già fatica a coordinarne uno, impazzirei se dovessi averne due  :cry:
Non c'entra il fatto che le devi separare perchè sei diversa tu o hai idee o cervelli diversi, quelli restano uguali con tutti, ma perché è diverso il rapporto con le persone che hai conosciuto nella vita reale, magari da anni e condiviso cose più profonde, con alcuni ci sei anche cresciuta "insieme", affrontando la scuola, il lavoro, il parto di una amica, il primo figlio che hai visto crescere, il rapporto è già più intimo e profondo di una qualsiasi comunicazione o confronto virtuale per quanto lunga. ..è sempre distante, e soprattutto chi conosci nella vita reale è gente che puoi frequentare sempre. Con quelle virtuali, che possono essere molte e di tutte l'età, di tutti i dialetti e soprattutto conosciute in un luogo virtuale che ha un tema che le lega, ci vedo una differenza enorme anche di praticità.
Internet per me non sarà mai la piazzetta o il bar dove è educato presentarsi per conoscere e farsi conoscere, per me chi la pensa così sbaglia, si illude di aver cambiato solo modo di comunicare con la gente e aver azzerato le distanze geografriche, ma invece restano e il rischio che qualcuno possa tradire tale fiducia perché tanto non sei della sua città resta , soprattutto in un luogo dove è possibbile essere in duecento senza stare stretti quel rischio aumenta per un fatto statistico.
ma capisco che non capisci :P perché certe cose sono legate alle proprie esperienze e non possono essere per tutti uguali.

 
Citazione
ma l'opinione e il pensiero restano quelli. Mi spiego?
Sì certo condivido.

Offline Rita

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #22 il: Giugno 23, 2012, 21:46:24 pm »
Non c'entra il fatto che le devi separare perchè sei diversa tu o hai idee o cervelli diversi, quelli restano uguali con tutti, ma perché è diverso il rapporto con le persone che hai conosciuto nella vita reale, magari da anni e condiviso cose più profonde, con alcuni ci sei anche cresciuta "insieme", affrontando la scuola, il lavoro, il parto di una amica, il primo figlio che hai visto crescere, il rapporto è già più intimo e profondo di una qualsiasi comunicazione o confronto virtuale per quanto lunga. ..è sempre distante, e soprattutto chi conosci nella vita reale è gente che puoi frequentare sempre. Con quelle virtuali, che possono essere molte e di tutte l'età, di tutti i dialetti e soprattutto conosciute in un luogo virtuale che ha un tema che le lega, ci vedo una differenza enorme anche di praticità.


ma questo è quello che dicevo più su, ma non significa tenerle separate, secondo me, significa avere modalità diverse di comunicazione, e questo ce l'ha pure nella vita reale, appunto: quando fa due chiacchiere col vicino di autobus che non hai mai visto comunichi in modo diverso di quando comunichi con l'amica con cui sei cresciuta insieme. E il modo di comunicare cambierà soltanto se il vicino di autobus diventa amico, se continua a restare vicino di autobus sarà diversa la comunicazione, deciderai di non rivelare tutti i capperi tuoi, ma, per dire, se sei di destra, continuerai a parlare di politica in termini di destra anche col vicino di autobus. O viceversa se sei di sinistra. Le opinioni sui fatti (che non sono tuoi, come quando si parla di questioni di genere) ma sono generali tali restano.
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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #23 il: Giugno 23, 2012, 21:47:47 pm »
1.
Il lavoro femminile serve a dimezzare il costo del lavoro. Perché lo imponesse anche il comunismo lo ignoro ma ormai pensarci è inutile. Finché esisterà il capitalismo, invece, ci sarà lavoro femminile.

Non mi pare il nostro un paese capitalista, visto che non puoi nemmeno pagare in contanti se superi i mille euro,  i salari più bassi li abbiamo nonostante vi sia in Italia anche la più alta disoccupazione femminile, il costo del lavoro resta altro perché ci sguazza uno stato che ci costa 700 miliardi di euro l'anno, e ci da in dietro i servizi che sai.
L'islaminazione bah è solo uno spauracchio di tipo politico ingigantito dopo l'11 settembre ma figurati se un popolo potente deve far guerre pacifiche, se può fa quelle che ti stroncano in un attimo, il punto è che non possono e noi sì, può accadere che dopo un po' verranno tutti cacciati a calci come è già accaduto in Spagna, ma non si dice mai per coccolarsi nell'illusione che una qualche cultura possa essere un buon esempio di umanità per farci aiutare, invece bisogna aiutarsi da soli, resettare i ruoli tradizionali che son falliti, altrimenti il femminismo non avrebbe potuto trovare terreno fertile, e ricostruire a nuovo tutte le macerie che quest'ultimo ha creato.


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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #24 il: Giugno 23, 2012, 22:00:26 pm »

La Zanardo e la Terragni ci hanno messo nome e cognome e la loro faccia, le altre due no, le blogger, i nick non ci mettono la faccia e quindi è meno pesante cambiare opinione.

 

C'è un'altra cosa... la zanardo, la terragni e la ravera, col femminismo ci arrotondano la pensione.
E' questione di guadagno.
Finché ci sarà gente che le pagherà per quello che dicono, perché mai dovrebbero cambiare idea?

SNOQ è uno spudorato  centro di raccolta offerte:
http://www.senonoraquando.eu/?page_id=5108

La zanardo è stata trombata ma abbiamo davvero richiato di vedercela proposta  per la direzione RAI.
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Offline Giulia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #25 il: Giugno 23, 2012, 22:04:25 pm »
ma questo è quello che dicevo più su, ma non significa tenerle separate, secondo me, significa avere modalità diverse di comunicazione, e questo ce l'ha pure nella vita reale, appunto: quando fa due chiacchiere col vicino di autobus che non hai mai visto comunichi in modo diverso di quando comunichi con l'amica con cui sei cresciuta insieme. E il modo di comunicare cambierà soltanto se il vicino di autobus diventa amico, se continua a restare vicino di autobus sarà diversa la comunicazione, deciderai di non rivelare tutti i capperi tuoi, ma, per dire, se sei di destra, continuerai a parlare di politica in termini di destra anche col vicino di autobus. O viceversa se sei di sinistra. Le opinioni sui fatti (che non sono tuoi, come quando si parla di questioni di genere) ma sono generali tali restano.
Una tra le tante comunicazioni diverse è appunto preferire l'anonimato in internet.  Ci si chiede perché non si dice e si fa tutto con trasparenza? Perché internet è quel potenziale che ti rende visibile a tutti, anche a chi non vorresti, e ti mette nella condizione di essere alla mercé di tutti. I motivi per restare anonimi, pur non rinunciando a dire la propria ,vi sono. Possono non essere capiti né condivisi da tutti, ma secondo me non è questo che determinano la qualità o l'onesta di quei pensieri, non credo che basti questo per ipotizzare una mancata coerenza, perché non credo che criticare il femminismo poi sia così drammatico nella vita reale, lì hai molta più facilità di comunicare con chi ne vale la pena, su un blog no, ti legge anche chi può essere una testa di cazzo e non avere nessun tipo di barriera.

Online Cassiodoro

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #26 il: Giugno 24, 2012, 08:14:59 am »

Il lavoro femminile serve a dimezzare il costo del lavoro. Perché lo imponesse anche il comunismo lo ignoro ..

Raddoppio della manodopera disponibile.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline vnd

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #27 il: Giugno 24, 2012, 10:13:48 am »
Raddoppio della manodopera disponibile.

Non si tratta di vero raddoppio.
Le lavoratrici non possono essere impiegate a 360° offrendo lo stesso rendimento maschile.
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Offline Rita

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #28 il: Giugno 24, 2012, 10:19:34 am »
Una tra le tante comunicazioni diverse è appunto preferire l'anonimato in internet.  Ci si chiede perché non si dice e si fa tutto con trasparenza? Perché internet è quel potenziale che ti rende visibile a tutti, anche a chi non vorresti, e ti mette nella condizione di essere alla mercé di tutti. I motivi per restare anonimi, pur non rinunciando a dire la propria ,vi sono.
eh.. ma Giulia, appunto parlavamo del fatto che è più facile per chi non ci mette la faccia e il nome poter variare anche il proprio pensiero su determinati temi, senza doversi curare delle conseguenze. Il fatto che la Zanardo e la Terragni abbiano il nome spendibile per la causa (e sicuramente anche interessi economici come dice Vnd, ma è comunque tutto collegato).

Non mi confondere con Cosimo  :lol: io ho detto un'altra cosa.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Giulia

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Re: I vaniloqui della vagina
« Risposta #29 il: Giugno 24, 2012, 11:30:15 am »
Non si tratta di vero raddoppio.
Le lavoratrici non possono essere impiegate a 360° offrendo lo stesso rendimento maschile.
Il fatto è che sia l'occupazione femminile che i salari sono tra i più bassi d'europa, per cui non torna sto discorso.