Autore Topic: Barnard Paolo  (Letto 19785 volte)

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Offline COSMOS1

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Barnard Paolo
« il: Giugno 28, 2012, 09:22:27 am »
segnalato da Jan Quarius

http://storieriflessioni.blogspot.it/2012/06/dalla-di-paolo-barnard.html

Citazione
Dalla di "Paolo Barnard"
Un articolo di Paolo Barnard

Sono ancora inseguito da donne che mi scrivono commenti assai fuori tema sul mio articolo ‘Sono andato a puttane’. A questo punto è chiaro, proprio non ce la potete fare a capire cosa sia il sesso ludico. E dire che sarebbe per tutte voi la salvezza da così tanti guai, e non scherzo affatto. Nella sua messa in pratica, come descritta in quelle mie righe, c’era uno strumento potente a vostra disposizione per sbarazzarvi di tante penose storture che ancora vi affliggono negli incontri fra sessi diversi. Ma no.

Ricapitolo brevemente gli ingredienti della torta sesso ludico: piacersi fisicamente; aver voglia di scopare;  avere il coraggio di approcciarsi anche fuori dai soliti luoghi designati; le donne prendano l’iniziativa come gli uomini; essere realisti e non aspettarsi i canti degli angeli; darsi oltre che prendere; offrire anche una coccola se l’altro dimostra di volerla; e molta leggerezza, cioè voglia di divertirsi senza secondi fini. Sesso-aperitivo, sesso-pasticcino o passeggiata, e poi via. Unico divieto: metterci il cervello, guarda un po’, perché lì siamo tutti ammalati appestati, e sarebbe la rovina di ogni cosa.
Ma le donne hanno in maggioranza una patologia sessuale di default, e cioè usano la gnocca troppo spesso per motivi altri. E non si tratta solo dei 237 motivi per cui le donne fanno sesso svelati dallo studio americano di Meston e Buss (Univ. del Texas 2009), ahimè. Alle donne più che il piacere interessa il potere, e sanno che con la gnocca ne possono ottenere molto (troppo). Il potere è qui inteso come l’ottenere sempre qualcosa di altro rispetto al semplice piacere, e poi cosa questo ‘altro’ sia dipende da donna a donna, ma è sempre qualcosa da sfilare dalle ‘tasche’ del maschio, è sempre un qualcosa che orbita alla periferia del semplice e banale godimento fisico, maledizione. Ecco perché così tante donne la menano con sta storia del metterci il cervello, senza cui il sesso non avrebbe senso, secondo loro. Ecco perché ci sentiamo dire di continuo che certamente la chimica dei corpi ci deve essere, ma che deve poi “diventare anima”, se no…niente, vai a secco bimbo. La verità che si nasconde dietro a cotanta elevatezza è che senza quelle trappole voi femmine sapete bene che non otterreste la password per il nostro sistema operativo, e non ci potreste poi manipolare. Ma dico, arrivo a capire (al limite) questo stratagemma nell’ambito di un progetto per accaparrarsi il maschietto che vi piace tanto, cioè fare coppia, ma possibile che non ci sia un’alternativa? O così, o seghe ragazzo.
E poi ci sono quelle che, mio Dio, strepitano che tutto questo non è vero, che loro la danno esattamente come gli uomini, puro sesso, aggiornati Barnard. Sì, come no. Se la raccontano talmente bene che ci credono davvero e noi maschietti tonti ci caschiamo. Poi, una volta uno sopra e l’altra sotto (o viceversa), l’emancipata in questione estrae dal taschino le duecento postille, the fine print dicono gli americani, e sono cavoli amari, altro che scopata solo sesso. E quelle che protestano che “ci tocca di tirarvela dietro!!… siete voi che ve la tirate.”? Quelle lì. Non c’è abisso sul Pianeta che possa contenere la profondità del vostro auto-inganno. A voi sembra di “tirarcela dietro”, ma non avete la più pallida consapevolezza della quantità di rompicapo che ficcate di traverso fra il pensare di tirarcela dietro e il farlo davvero. Auto-inganno: una che mi scrive 10 mail protestando di essere fra quelle che ormai non sanno più a chi scodellarla, poi alla 11esima, distratta da ben altro dibattere, mi dice “… fosse solo per un orgasmo, potrei darla a uno diverso ogni sera, mai io… ecc. ecc.”, ops!
Darla, non darla. Neppure vi sfiora cosa significhi per un maschio contemplare questo meraviglioso arbitrio. Noi lo scrutiamo come l’uomo delle caverne scruterebbe un I-pod, stessa cosa. E che è? Che significa? Boh?! Ma voi, quanti nanosecondi della vostra esistenza avete dedicato a pensare cosa significhi trovarsi ogni santo giorno della propria vita sessuale dall’altra parte di quel meraviglioso arbitrio? Lo so, lo so, avete tante pene anche voi nel sesso, ma si può per una volta parlare delle nostre pene di maschi stralunati di fronte a quel potere magico del poterla dare o non dare? Dobbiamo per forza tutte le volte che parliamo di Comunismo elencare prima tutti i 97 milioni di torti del Capitalismo? Non vi si accende qualche lume al pensare che sono generazioni che sta storia ci avvelena? La battuta è di almeno 70 anni fa, la ricorda una mia anziana amica fin da piccola: “Una bimba scopre che il suo amichetto ha il pisello, e corre in lacrime dalla mamma, lei non ce l’ha. La mamma la rassicura: ‘Sappi piccola mia che con la tua, di quelli, un giorno ne potrai avere quanti ne vuoi”. La notte dei tempi, ed è lunga da passare stando sempre dall’altra parte di quel sublime arbitrio. Pensarci… mai, vero?
Quante storie che vi raccontate. E’ che a voi, dare l’immenso tesoro che avete in mezzo alle gambe per un fine così povero come il piacere puro e null’altro vi sta sull’anima da morire. Come detto sopra, volete altro, sempre o quasi. La vendete a prezzo caro. Salvo rarissime eccezioni. E qui iniziano i vostri guai, giustamente. Giustamente perché non avete un’idea di cosa ho visto accadere fra uomini e donne, e l’ho visto perché ho gli occhi che sanno vedere la vostra ipocrisia, quanta! Vedo il vostro lacrimoso modo di intendervi donne moderne, sempre lì a puntare il dito, mai davanti allo specchio a guardarvi per quello che (ci) fate. E quello che ci fate è, in sintesi, questo: volete il terzo millennio nei rapporti sociali, ma pretendete il medioevo quando di mezzo c’è il darla via. Voi non avete un’idea di quanto ci costi ciò, la fatica, la frustrazione che ci indurisce anno dopo anno, perennemente a correre dietro a sta carota appesa al bastone come ciuchi storditi; così dall’età di 14 anni, col testosterone che ci martella il cranio, e le principesse sulle mura del castello a guardar di sotto i nostri goffi inchini. “Gliela do o non gliela do“…
Non avete un’idea di come siete, dovete rinascere uomo per capirlo, ma non ve lo auguro… in questa sfera del vivere, intendo. Per ora posso solo dire: poveracci noi… nella medesima sfera del vivere, intendo.
Dovete compiere un atto di fede, rinunciate al potere fra le gambe, aiutateci a cambiare, ne avrete doni impensabili. Cordialmente, B.
p.s. circolava tempo fa una t-shirt con la scritta “Dalla… non è il cantante, è un consiglio”. A volte la saggezza si nasconde nei luoghi più impensabili.

Paolo Barnard
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Re: Barnard Paolo
« Risposta #1 il: Giugno 28, 2012, 09:47:32 am »
Citazione
Seconda intervista ad Antifeminist
Dal  blog di Icarus

 

Presento qui un' altra intervista al responsabile di Antifeminist, questa volta realizzata dallo scrittore Domenico "Mito" Esposito. Nell' intervista ho interpolato tra parentesi quadre dei numeri che rimandano a delle mie note esplicative dopo l' intervista. Buona lettura:


 


La prima domanda è questa: se il femminismo nasce come lotta per la parità dei sessi, perché lo combattete? Cosa avete contro la parità dei sessi?


Antifeminist: Il femminismo[1] non è nato come lotta per la parità dei sessi, già le femministe di fine 1800 parlavano di "futuro mondo delle donne", di "partenogenesi", di "distruzione della famiglia", e quindi di Suprematismo Femminile. Ho affrontato la questione nel mio articolo "Il Femminismo Buono, la Prima Ondata". L'espressione "parità dei sessi" è stato un furbo espediente propagandistico, usato a mo' di cavallo di troia per introdurre subdolamente nella società il Suprematismo Femminile. Ora che le femministe si sentono abbastanza sicure della loro presa di potere in questa società, lo stanno annunciando in modo sempre più esplicito e sfacciato. La femminista ebrea-americana Hanna Rosin, autrice di un articolo che ha fatto molto discutere nei media inglesi qualche mese fa ("La fine degli uomini"), è una di queste femministe che finalmente si son tolte la maschera e stanno dicendo apertamente quello che hanno sempre pensato. I "maschi" vanno declassati a cittadini di serie B, e il mondo del futuro dovrà essere il "mondo delle donne".[2]


Gli antifemministi sconsigliano di sposarsi, ma non solo: anche di fare figli e persino di convivere: potreste spiegarci perché? Non sono mica tutte uguali le donne!

Antifeminist: Le donne non sono tutte uguali, ma il sistema non tutela gli uomini. Un uomo che si sposa è un imbecille, perché sta firmando un contratto che dice che esiste una possibilità su due di perdere casa, soldi e figli. Quale persona firmerebbe mai un contratto simile, solo per una questione "simbolica", come è appunto il matrimonio? Per i figli la questione è un'altra: fare figli fuori dal matrimonio non è consigliabile, perché sarebbe un atto di egoismo puro privare il bambino della figura materna o paterna. Per quanto riguarda la convivenza: pochi giorni alla settimana vanno bene, ma convivenza fissa è da evitare, non si sa mai che facciano leggi retroattive per equiparare le convivenze al matrimonio.

Se siete contro il matrimonio, i figli e anche la convivenza: qual è l'alternativa? Come fare nel caso in cui ci s'innamora? Che vita dovrebbe condurre l'uomo contemporaneo?

Antifeminist: Ognuno a casa propria. Tanto le femmine non ne soffrirebbero: "una donna ha bisogno di un uomo tanto quanto un pesce di una bicicletta", dicevano le femministe. E anche se ne dovessero soffrire, non sono problemi nostri: loro, dicono sempre, sono "forti emancipate e indipendenti". Se è così, si emancipino una volta per tutte dall'odiato maschio, e iniziassero a lesbicare fra di loro.

Esistono delle discriminazioni di genere? Quali leggi discriminano veramente le donne e quali discriminano gli uomini?

Antifeminist: Leggi che discriminano le donne, esistono: sono le discriminazioni "positive", quelle leggi cioè che avvantaggiano le donne a discapito degli uomini. Quote rosa, agevolazioni per l'imprenditoria femminile, test fisici a standard ribassato per entrare nelle Forze Armate, etc.etc. Ognuna di queste discriminazioni "positive", rappresenta una discriminazione "negativa" per gli uomini. La discriminazione più grave, comunque, che colpisce gli uomini, è quella che ha dato vita al fenomeno dei padri separati, cioè uomini che per un capriccio di una femmina finiscono per perdere casa, soldi e figli.

La legge sull'aborto, la disoccupazione femminile, il fatto che vi siano pochissime manager femmine e che le donne guadagnino meno degli uomini, non vi sembrano discriminazioni?

Antifeminist: L'attuale legge sull'aborto è femminista, la disoccupazione femminile è colpa delle femmine stesse, le manager femmine non ci sono in gran numero perché evidentemente meno capaci e competitive dei colleghi uomini, e per finire le donne guadagnano meno degli uomini perché scelgono lavori peggio retribuiti. Ma per lo stesso lavoro e con pari esperienza uomini e donne vengono pagati uguale. È una menzogna femminista quella secondo cui le femmine a parità di mansione ricevono stipendi più bassi: se le femmine davvero guadagnassero di meno a parità di mansione, quale imbecille assumerebbe maschi, sapendo che potrebbe assumere dipendenti femmine pagandole di meno? [3][4][5][6][7]

Parliamo, invece, della violenza sulle donne: Yara Gambirasi, Sarah Scazzi, Melania Rea ecc., non sono chiari esempi di odio contro il genere femminile?

Antifeminist: Yara non si sa ancora chi l'ha uccisa, Sarah Scazzi probabilmente è stata uccisa da femmine, e stessa cosa forse anche per Melania Rea. Non esiste alcun odio contro il genere femminile. Le persone che uccidono, uomini o donne, rappresentano una percentuale microscopica rispetto alla popolazione totale. Prendere casi isolati di persone mentalmente labili, per demonizzare un intero genere, è un metodo disonesto che le femministe usano contro gli uomini per sfogare un po' della loro misandria e per preparare il terreno a leggi liberticide anti-maschili.

Vi sono delle teorie scientifiche, secondo le quali, le donne sarebbero superiori agli uomini e anche delle indagini secondo le quali le donne sono più brave a lavoro e/o a scuola: non credete nemmeno in questo? Soprattutto se a dirlo è la scienza?[8]

Antifeminist: La scienza ha detto tante cose nel corso della storia, anche immense stupidaggini. La scienza generalmente si piega ai dogmi dominanti dell'epoca, e l'epoca nella quale stiamo vivendo ora è femminista. Quindi la scienza si adegua[ed è falsa scienza, NdI].

Pedofilia: siete contrari anche alla castrazione chimica? Quale può essere, dunque la soluzione, per quanto riguarda pedofili e stupratori? E soprattutto, quali possono essere le cause?

Antifeminist: Le cause sono da ricercarsi in disturbi mentali dell'individuo, possibilmente da curare in cliniche apposite.

Qual è il rapporto dell'antifemminismo con la politica e la religione? Fate riferimento a un'ideologia o una religione in particolare?

Antifeminist: No, non facciamo riferimento a nessuna area politica o religiosa. Ogni antifemminista poi è un mondo a sé, ci sono quelli di destra, di sinistra, apartitici, cristiani, atei, buddisti, agnostici ecc. Insomma, l'antifemminismo non è inquadrabile in una categoria politica, e tanto meno religiosa, ben definita.

A proposito di politica, alcuni leghisti e fascisti dicono di essere antifemministi, ma per pedofili e stupratori propongono le stesse soluzioni delle femministe: cosa ne pensano i movimenti antifemministi di questo?[9]

Antifemnist: Non ho mai sentito leghisti o fascisti definirsi antifemministi. I fascisti istituirono un "Servizio Ausiliario Femminile", cioè il "femminismo fascista", e Edda Mussolini disse che "la patria è donna". Per quanto riguarda le pene che propongono per pedofili e stupratori, che abbiano una certa affinità con le femministe non mi sorprende.


Note de IlVoloDiDedalo
 1) Sia chiaro, quando si parla di "femminismo" non ci si riferisce solamente a quello dichiarato e militante, ma anche e soprattutto a quello non dichiarato ma espresso subdolamente in comportamenti e fatti in virtù di un ben radicato sentimento culturale e psicologico di massa tendente a presentare il genere femminile come un blocco omogeneo e monolitico intrinsecamente nobile, innocente e superiore ma eternamente oppresso(dal genere maschile).

2) Che poi queste cose inneggianti al suprematismo femminile e al male bashing(pestaggio antimaschile) non le dicono solamente queste invasate e frustrate femministe militanti, ma-a riprova di come il femminismo sia un fenomeno culturale e psicologico di massa- basta leggere o vedere un "Focus", un "Repubblica", un "Corriere", o un "Porta a Porta" qualunque, ed ascoltare il parlare comune di tutti i giorni, per rendersi conto di come affermazioni e discorsi proclamanti la superiorità femminile(intellettiva, biologica, morale, ecc) sul genere maschile e denigranti verso la figura maschile, non solo non vengono stigmatizzati e riprovati ma addirittura sono divenuti a far parte del politicamente corretto, e quindi unanimamente accettati e sostenuti. Mentre se solo si osa  offendere una singola donna(e quindi non il genere femminile) o comunque dubitare della sua bellezza esteriore(mentre la signorina Guzzanti può tranquillamente offendere ripetutamente al grido di "ciccione" un giornalista uomo sovrappeso), si richia il linciaggio e l'auto-dafè mediatici con l'accusa di "maschilismo" e "misoginia".

3) Esiste anche la disoccupazione maschile. Con l'aggravante, però, che la disoccupazione  maschile riveste di un peso-e quindi di una gravità-maggiore rispetto a quella femminile, in quanto un uomo se non trova un lavoro almeno sufficientemente retribuito non può sposarsi, o-se già sposato perde il lavoro-molto spesso viene abbandonato dalla moglie. Problemi questi che non vengono a porsi in una discoccupata donna in quanto lei avrà sempre la possibilità di trovarsi un "buon partito"(cioè l'uomo che lavora) per farsi mantenere dietro lo status sociale e morale di casalinga, proprio in forza di quella tanto vituperata ed odiata cultura "patriarcale" che da sempre(ahimè) assegna all' uomo l'onere di essere il procacciatore di reddito per la famiglia, nonchè il compito(morale) di proteggere lei. Quante sarebbero le donne(con reddito, quindi retribuite) disposte a sposarsi un uomo disoccupato? Nessuna o quasi, eppure da parte Femminista non si è mai visto nessun invito a riguardo. Proprio il Femminismo che basa la sua propaganda sul paritatismo assoluto(in barba alla differenza di genere) e sulla intercambiabilità di ruoli tra uomini e donne, non invita le donne ad essere emancipate dal punto di vista economico nei confronti degli uomini. Evidentemente per "emancipazione" femminista si intende la libertà di tradire e mollare i mariti(e buttarli per strada), camminare con la scollatura, con il perizoma o la minigonna, andare ai tropici a farsi sbattere da indigeni iper-cazzuti, e poter falsamente accusare un uomo di un abuso sessuale o maltrattamento senza che lei abbia l'onere di cacciare le prove, e così via.Questa è la loro "emanicpazione". Oh stoltezza e malvagità femministe!

4)In certi lavori molto richiesti e in genere non mal retribuiti quali ad esempio quello di segreteria in studi privati,di commesso, di assistente in ambulatorio medico, quello allo sportello di accettazione(clinica, agenzia, ecc), ecc,gli uomini quasi non riescono ad avere accesso, in quanto in questi ambiti i datori di lavoro preferiscono personale femminile. Provare(e vedere) per credere.Ma chissà perchè nessuno parla di discriminazione antimaschile.

 5)Più precisamente, le donne scelgono(legittimamente, la libertà di scelta è sacra) di fare i lavori non rischiosi e non usuranti i quali molto spesso sono anche maggiormente retribuiti rispetto a quelli rischiosi ed usuranti. I lavori maggiormente retributi in genere non sono quelli dipendenti ma quelli a liberà attività i quali come sappiamo sono quasi interamente scelti da uomini.E questi lavori sono anche quelli più richiesti. Si veda anche qui.(link)

6)Le tante ricerche che sono state fatte in queste anni sui guadagni lavorativi di uomini e donne non possono far testo sulla presunta differenza retributiva tra uomini e donne, in quanto sono state condotte globalmente(somma complessiva dei guadagni, indiscriminatamente dal tipo di lavoro in questione) e non a parità di lavoro. La prima ricerca che ha tenuto conto di questo aspetto(cioè a parità di lavoro), è stata condotta dalla Bocconi di Milano ed ha rilevato una parità retributiva tra uomini e donne a parità di lavoro. Si veda anche qui(link).

7)Per la propaganda femminista, ogni disparità statistica che vede le donne sotto gli uomini si traduce in "discriminazione" antifemminile e quindi ad essa va ascritta. E' come dire che siccome in uno stadio di calcio la maggior parte degli spettatori è maschile, allora significa che le donne tifose vengono discriminate. Ugualmente, sul fatto che la maggior parte dei parlamentari e dei manager d' azienda è di sesso maschile, bisogna per forza concludere che le donne sono discriminate; invece affermare che queste disparità statistiche sono dovute al fatto che, in genere, gli uomini si interessano maggiormente di politica rispetto alle donne e che sono più bravi di esse a dirigere un' azienda, non passa a quasi nessuno per l'anticamera del cervello, o se proprio passa, non si può dire pubblicamente. Pena il rogo(sociale e morale).

8)L'intelligenza non si misura attraverso il rendimento scolastico, altrimenti dovremmo concludere che Einstein e tanti altri grandi scienziati, inventori e pensatori del passato e del presente, erano delle capre intellettivamente parlando, in quanto a scuola non combinavano granchè.L' intelligenza è un'altra cosa:è la capacità di andare oltre ciò che è apparente e scontato. Non certo, quindi ripetere a pappagallo il "5 Maggio" di Manzoni o la lezione di storia e di geografia. Dopotutto il fatto che il corpo insegnante è a maggioranza femminile e che quindi  la formazione scolastica attuale è declinata al femminile, spiega bene certa disparità di rendimento scolastico tra studenti maschi e femmine(ammesso che tale disparità ci sia veramente, e non credo).

9) La Sinistra(almeno a livello parlamentare) invece si oppone decisamente alla castrazione chimica per i presunti autori di violenza sessuale, alla vendetta della soppressione della libido in cambio di una riduzione della pena da scontare in carcere, preferisce la vendetta del carcere duro e senza sconti. Dalla padella alla brace.
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Offline Warlordmaniac

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #2 il: Giugno 28, 2012, 10:40:44 am »
Bellissimo questo pezzo:
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Voi non avete un’idea di quanto ci costi ciò, la fatica, la frustrazione che ci indurisce anno dopo anno, perennemente a correre dietro a sta carota appesa al bastone come ciuchi storditi; così dall’età di 14 anni, col testosterone che ci martella il cranio, e le principesse sulle mura del castello a guardar di sotto i nostri goffi inchini. “Gliela do o non gliela do“…

Però non dobbiamo aspettare che siano le donne a cambiare: non succederà mai.

Dobbiare cambiare noi stessi, dobbiamo ridisegnare i rapporti di priorità. Non più vivere per le donne, ma vivere per noi stessi e un po' anche agli altri.

Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #3 il: Giugno 28, 2012, 11:50:44 am »
Bellissimo questo pezzo:
Però non dobbiamo aspettare che siano le donne a cambiare: non succederà mai.

Dobbiare cambiare noi stessi, dobbiamo ridisegnare i rapporti di priorità. Non più vivere per le donne, ma vivere per noi stessi e un po' anche agli altri.

sono d'accordo.

Anche perchè la ricetta del sesso ludico fornita da Barnard è questa:

Citazione
piacersi fisicamente; aver voglia di scopare;  avere il coraggio di approcciarsi anche fuori dai soliti luoghi designati; le donne prendano l’iniziativa come gli uomini; essere realisti e non aspettarsi i canti degli angeli; darsi oltre che prendere; offrire anche una coccola se l’altro dimostra di volerla; e molta leggerezza, cioè voglia di divertirsi senza secondi fini. Sesso-aperitivo, sesso-pasticcino o passeggiata, e poi via. Unico divieto: metterci il cervello, guarda un po’, perché lì siamo tutti ammalati appestati, e sarebbe la rovina di ogni cosa.

non vedo grandi possibilità di cambiamenti culturali se lui stesso ammette che è il testosterone che martella il cervello e che di conseguenza provoca il secondo punto.
Sta chiedendo alle donne di aver voglia di scopare senza metterci il cervello.
Non credo sia pensabile su grande scala, a meno di non cambiare la fisiologia femminile, dandogli da bere testosterone sintetico nel caffè del mattino.
E però se qualcuno dice che le donne per vivere la sessualità hanno generalmente maggior bisogno del cervello perchè hanno bisogno di costruirsi un film mentale diverso e più ampio di quello maschile, si pensa subito che sia superiore. Non è così, a mio avviso: è una sessualità che deve andare a cercare un po' di più di quanto facciano generalmente gli uomini, quel che manca a livello fisiologico. Più lenta direi.
Non so se mi spiego, ma se tu corri i 100 metri in tempi record, non puoi chiedere agli altri di  correre veloce per stare al tuo passo perchè ti sei stancato di correre da solo, al massimo se vuoi parità dovrai rallentare tu.
Questo sul piano meramente pratico, sul piano teorico, le cose sono un po' più complicate, nella metafora sopra, in realtà in questo caso  sono gli altri che stanno dicendo in giro da molto tempo di essere in grado di correre veloce come te, ma continuano a non volerlo dimostrare praticamente.

Per questo, a mio avviso, l'articolo di Barnard, è comunque importante per la dimostrazione dei "tempi".
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Offline cancellatow

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #4 il: Giugno 28, 2012, 11:57:54 am »

Non so se mi spiego, ma se tu corri i 100 metri in tempi record, non puoi chiedere agli altri di  correre veloce per stare al tuo passo perchè ti sei stancato di correre da solo, al massimo se vuoi parità dovrai rallentare tu.


Quello che vogliono le femministe è questo: farti correre i 100 metri in 12 secondi invece di 10, così sono pari :doh:

Detto questo si potrebbe fare una manipolazione genetica per aumentare il desiderio sessuale femminile :D

Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #5 il: Giugno 28, 2012, 12:20:28 pm »
Quello che vogliono le femministe è questo: farti correre i 100 metri in 12 secondi invece di 10, così sono pari :doh:


in questo specifico caso però, (sessualità) non ci sarebbe altra possibilità. Si corre in due. Fino ad ora è stato pressochè accettato (con le mille sfumature di modi, morali etc.) il fatto che chi correva più veloce faceva la spola per correre avanti e indrè incontro ai più lenti.

In questo specifico campo, sia che rallenti, sia che ti metti a correre veloce senza aspettare nè tornare indietro, non so come sarà vissuta la parità.

Parlavo l'altro giorno su fb con un'amica che ha tre giovanissime nipoti: mi faceva notare che secondo lei le giovanissime di oggi, sono addirittura più monogame e selettive di quelle della sua generazione, ma sono consapevoli che il ragazzo eterosessuale che si fa "avanti" non è più la norma ed è sempre più raro, quindi dovranno ingegnarsi a fare il primo passo.

La selettività è rimasta, insomma, ma nel frattempo (mi devo fidare di quel che dice, io non ho grandi frequentazioni coi giovanissimi, se non superficiali) i ragazzi hanno cominciato a rallentare sul piano del primo passo. E sensibilmente si sono dovute attrezzare le ragazze. I tempi saranno biblici immagino..  :lol: perchè, se la selettività è più alta e in più hanno l'onere di fare il primo passo, prima di finire il periodo di studio passeranno anni. ^_^

Le ho chiesto se anche per loro valeva la lamentela del "non ci sono più gli uomini di una volta", ma ovviamente no, non funziona così. Perchè per loro il mondo è così. Non si lamentano perchè non li hanno conosciuti probabilmente.

Preciso che stava parlando davvero di giovanissime, vale a dire al di sotto dei vent'anni o poco più. Perchè per esempio, le trentenni che conosco continuano sul vecchio trend.
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Offline cancellatow

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #6 il: Giugno 28, 2012, 12:48:18 pm »
Beh ma per una under 20 l'uomo di una volta sono io, non certo un 50enne

E per i tempi biblici non son sicuro, se i tempi li detta il lento si va piano, e non sono + monogame o selettive, devono fare selezione attiva però ;)

Insomma se su 10 primi baci (famo i romantici :D) ne danno 9 gli uomini e uno la donna quando saranno pari ci saranno 2 baci :P

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #7 il: Giugno 28, 2012, 12:59:35 pm »
d'accordo su tutta la linea con rita.
ps: ma è sempre l'articolo scritto tempo fa o è nuovo?

Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #8 il: Giugno 28, 2012, 13:01:10 pm »

Insomma se su 10 primi baci (famo i romantici :D) ne danno 9 gli uomini e uno la donna quando saranno pari ci saranno 2 baci :P

sì, l'effetto possibile è che ci sono/saranno sempre meno coppie, se ho capito ciò che vuoi dire. Ed effettivamente il rischio è questo. Se vai ad un ritmo più lento ... produci meno  :lol:

Però dell'unica che è fidanzata mi diceva che è fidanzata da 7 anni e "se lo tiene stretto".

Non so come valutarla. Meno coppie, perchè la scelta è più difficile, e però forse in quel "se lo tiene stretto", ci può pure stare una maggior consapevolezza femminile che deve "fare" qualcosa, che sta riaffiorando anche se con modalità diverse da quelle di un tempo.

Mi parlava ad esempio di maggior cameratismo tra ragazzi e ragazze, questo è probabile, non c'è più separazione in quasi nessun campo.

Il "cameratismo" o il suo equivalente femminile un tempo non era intra-genere. Oggi (in futuro) potrà diventarlo di più? Può essere un elemento che stabilizza una coppia? Al posto del dovere, del senso di responsabilità, dell'affetto familiare che un tempo faceva sì che le coppie restassero insieme anche finito il periodo d'innamoramento e farfalline nello stomaco  :lol:

Ecco, lei pensa di sì. E io ci sto pensando, ma mi pare una soluzione possibile.
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Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #9 il: Giugno 28, 2012, 13:02:31 pm »
d'accordo su tutta la linea con rita.
ps: ma è sempre l'articolo scritto tempo fa o è nuovo?
no è sempre lo stesso, ne aveva scritti due: questo mi pare quello scritto subito dopo l'ondata delle lettere di protesta, ma è comunque vecchio.
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Offline Fazer

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #10 il: Giugno 28, 2012, 13:22:10 pm »
Mi parlava ad esempio di maggior cameratismo tra ragazzi e ragazze, questo è probabile, non c'è più separazione in quasi nessun campo.

 :unsure:
Strambo cameratismo tra ex opposti, oggi molto più simili che in passato.
Anzi, è proprio il termine "cameratismo" che IMHO non va bene.
Piuttosto, una nuova e strana...boh, "complicità" tra semi-maschi femminilizzati e semi-femmine maschilizzate, complicità dovuta proprio al fatto che, ahimè, "non c'è più separazione in quasi nessun campo".

Parlavo l'altro giorno su fb con un'amica che ha tre giovanissime nipoti: mi faceva notare che secondo lei le giovanissime di oggi, sono addirittura più monogame e selettive di quelle della sua generazione, ma sono consapevoli che il ragazzo eterosessuale che si fa "avanti" non è più la norma ed è sempre più raro, quindi dovranno ingegnarsi a fare il primo passo.

Ci credo, la loro iperselettività le porta ad essere monogame per cause di forza maggiore. Non è che gli alfa si contino a centinaia, eh, quindi se lo trovi te lo tieni stretto fino...al prossimo alfa  :lol:, che però potrebbe presentarsi tra chissà quanto tempo.

...i ragazzi hanno cominciato a rallentare sul piano del primo passo.

Le due cose sono collegate. Quello, a forza di prendere due di picche, si è anche un po' rotto le balle... ^_^

Offline TheDarkSider

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #11 il: Giugno 28, 2012, 13:26:13 pm »
D'accordo con Rita: assolutamente PATETICO e VELLEITARIO chiedere alle donne di cambiare, come fa Paolo in questo passaggio:
Citazione
Dovete compiere un atto di fede, rinunciate al potere fra le gambe, aiutateci a cambiare, ne avrete doni impensabili. Cordialmente, B.

E' come se la gazzella chiedesse al leone che la sta inseguendo di fermarsi :doh:

Per quanto riguarda il resto dell'articolo, la situazione che descrive riguarda solo l'Italia, perché in altri paesi occidentali le donne si fanno carico ECCOME di prendere l'iniziativa.
Questo non vuol dire che entri in discoteca e le donne ti rimorchiano ( anche se può succedere con donne ubriache :rolleyes: ), vuol dire solo che se conosci una donna e ci esci insieme ci pensa lei a prendere l'iniziativa di far sesso senza farsi tanti problemi.
Insomma, anche all'estero la donna e il sesso ludico vanno pochissimo d'accordo, però nell'ambito di una relazione umana anche minima la donna non si fa NESSUN problema a saltarti addosso se ha voglia di fare sesso.

Posto che ci sia il requisito minimo dell'attrazione fisica, ovviamente.






"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #12 il: Giugno 28, 2012, 13:52:54 pm »
:unsure:
Strambo cameratismo tra ex opposti, oggi molto più simili che in passato.
Anzi, è proprio il termine "cameratismo" che IMHO non va bene.
Piuttosto, una nuova e strana...boh, "complicità" tra semi-maschi femminilizzati e semi-femmine maschilizzate, complicità dovuta proprio al fatto che, ahimè, "non c'è più separazione in quasi nessun campo".


si può anche chiamarla complicità, se non ti piace il termine cameratismo.

Citazione
Ci credo, la loro iperselettività le porta ad essere monogame per cause di forza maggiore. Non è che gli alfa si contino a centinaia, eh, quindi se lo trovi te lo tieni stretto fino...al prossimo alfa

ma non credo sia il problema alfa-beta. La sbornia da "perchè io valgo" è durata un bel po'.. diciamo che il risveglio dalla sbornia è lento, ma se continui a ubriacarti muori da alcoolizzato. Queste ragazze, mi diceva, manco sanno chi sono la Zanardo o la Terragni e le trovano pure ridicole e anacronistiche.

Non c'è più la dipendenza economica da tempo, Fazer, che vuoi che cerchino ancora l'uomo alfa inteso come colui che, se non ha già denaro, sembra il più sveglio a procurarsene? Lo studente migliore che diventerà il precario migliore? Sanno benissimo che saranno tutti precari/e suppergiù uguali.

Oggi mi sembra si sia ritornati ai tempi dei miei nonni: basta che ci si piaccia e che si possa contare sull'altro/a, e che ci siano delle cose in comune,  poi si cerca di tirare avanti la carretta in due. Un po' per tutto eh.. anche lì, passata la sbornia del lavoro sicuro, del welfare per tutti, dello stato che ti da il lavoro perchè hai il diritto al lavoro, a me pare pure che si stia tornando al dovere del lavoro per la sopravvivenza.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Fazer

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #13 il: Giugno 28, 2012, 13:59:03 pm »
Ok, chiamiamolo "alfa estetico", ok?
La sbornia del "perchè io valgo" a mio parere è continuamente alimentata dai media, Terragni e Zanardo non c'entrano in questo discorso.
Il messaggio è: "visto che il tuo valore è, mettiamo, 1000, è impensabile che tu ti accontenti di qualcosa di meno.
La realtà, purtroppo, è che loro valgono in media 100, ma continuano imperterrite a cercare un inesistente uomo di valore pari a 1000.  :D

Offline Rita

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Re: Barnard Paolo
« Risposta #14 il: Giugno 28, 2012, 14:09:15 pm »
Ok, chiamiamolo "alfa estetico", ok?


non ho capito in che senso? nel senso che guardano di più all'estetica maschile?  :unsure: ma anche al contrario.. anche gli uomini guardano di più all'estetica femminile rispetto al passato, se per questo.

Citazione
La sbornia del "perchè io valgo" a mio parere è continuamente alimentata dai media, Terragni e Zanardo non c'entrano in questo discorso.

non so, Zanardo e Terragni fanno parte dei media, visto che sono continuamente in giro a parlare. Diciamo che, per continuare sulla metafora precedente, i "media" sono coloro che continuano a sfornare superalcolici da far ingerire. Ecco.. però forse dopo anni di sbornia, il superalcolico dopo un po' glielo risputi addosso e lo rifiuti, ma anche se non l'hai mai provato di persona, basta che (consciamente o inconsciamente) percepisci gli effetti che hanno causato gli ubriachi e le ubriache intorno a te. Mi spiego?

Poi non so, ti ripeto che io non frequento i giovanissimi tanto da poter capire ciò che pensano e dicono.

Può pure essere che il suo caso sia particolare, ma in genere non credo si limiti a quelle tre: saranno discorsi che fanno con lei e che coinvolgono anche i coetanei, mi spiego?
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