http://lazitellafelice.wordpress.com/2012/06/21/legge-194-salva-e-ora/#comment-730Ribadiamo che la Legge 194 NON INCORAGGIA l’aborto, ma lascia alla Donna la possibilità di scelta ragionata, in equilibrio con le sue necessità e nel rispetto della vita sia della madre che dell’eventuale futuro bambino. Proprio così, altro che prolife.
C’è però una nota stridente: è che in Italia la Legge 194 viene rosicchiata dall’interno, a causa dell’elevatissimo numero di obiettori di coscienza. Ora, io non obbligherei mai nessuno a procurare un aborto, però chi intraprende gli studi in medicina dovrebbe essere cosciente che anche questo potrebbe essere parte del suo lavoro. E’ un po’ come uno che non vuole praticare punture e che insiste a fare il medico. Bello mio, mi viene da dire: scegli – se non un altro mestiere – un’altra specializzazione.Ed ecco il solito vanadium:
Il tuo commento è in attesa di moderazione Affermare che dei medici disonesti sarebbero obbiettori nel pubblico ma abortisti nel privato senza averli denunciati è un’affermazione che lascia il tempo che trova.
L’aborto è un male inevitabile. Considerarlo diritto, per giunta, delle sole donne mi sembra concettualmente sbagliato.
La legge 194 non è una legge pro aborto. Oltretutto le donne de cosiddetto “movimento per la vita” che si battono per promuovere l’abbandono del bambino in ospedale sono in piena sintonia con la legge. Insultarle definendole fanatiche non è corretto.
Anche gli obiettori sono previsti per legge.
Pretendere che uno che non se la senta di praticare aborti sia costretto a farlo, del resto, è un atto antidemocratico di una violenza inaudita.
Di contro, devo rammentarvi che l’istigazione all’aborto che un certo femminismo commette quotidianamente è reato.
Paradossi che nascono dal fatto che della 194 molte ne parlano ma poche l’han letta.