c'è un link ad una università dove insegnarono illustri studiosi che ora si rivoltano nella tomba, dove le donne maltrattate possono compilare un questionario e sapere se devono preoccuparsi
Cosima è entrata e ha risposto a queste domande:
Risponda alle seguenti domande pensando a quello che è successo con il suo partner o ex partner nell’ultimo anno
Il mio partner (o ex) mi ha insultata, mi ha urlato contro
mai
raramenta
qualche volta
spesso
molto spesso
Il mio partner (o ex) mi ha spinta, strattonata, schiaffeggiata
Il mio partner (o ex) mi ha picchiata, presa a calci, a pugni
Il mio partner (o ex) ha distrutto le mie cose, ha minacciato di distruggerle, di farmi del male
o insultato, ho urlato contro il mio partner (o ex)
Ho spinto, strattonato, schiaffeggiato il mio partner (o ex partner)
Ho preso a calci, a pugni il mio partner (o ex)
Ho distrutto le sue cose, ho minacciato di fargli del male
Il mio (ex) partner è stato fisicamente violento con me
Il mio (ex) partner, che io sappia, in passato è stato violento fisicamente con un'altra donna o verso i figli
Il mio (ex) partner è stato violento fisicamente con altre persone conosciute o con degli sconosciuti
Il mio (ex) partner è stato arrestato
Il mio (ex) partner ha violato un ordine del giudice emesso in sede penale o civile
Il mio (ex) partner è stato violento con me quando ero incinta
Credo che il mio (ex) partner sarà di nuovo violento con me o con i miei figli se qualcuno non farà qualcosa per impedirglielo
Il mio (ex) partner ha cercato di impedirmi di scappare o di allontanarmi da lui, da casa
Il mio (ex) partner mi ha minacciato di farmi del male, di uccidermi
Sono stata costretta a subire rapporti sessuali da parte del mio (ex) partner
Non ho un telefono cellulare, nè un telefono fisso a casa che posso usare in caso di bisogno
Uso i mezzi pubblici, non ho la possibilità di prendere la macchina, non avrei denaro sufficiente per prendere un taxi se ne avessi bisogno
Vivo in una zona isolata dove non c’è nessuno che vive vicino a me
Ci sono figli minori che vivono con me in casa mia
Io e il mio (ex) partner abbiamo figli insieme
Ho figli minorenni nati da una precedente relazione che vivono con me
Il mio (ex) partner è un'alcolista, ha problemi con l'alcol
Il mio (ex) partner fa uso di droga
Il mio (ex) partner diventa più aggressivo e violento quando fa uso di alcolici o droghe
Io faccio, o ho fatto, uso di alcolici, droghe dopo quello che mi è successo *
Dovrebbe dirci se nei prossimi mesi teme di subire violenze da parte del suo partner (o ex partner): *
Il mio (ex) partner mi limita nelle mie decisioni, nelle cose che voglio fare, circa le persone che voglio vedere
Il mio (ex) partner è eccessivamente geloso, mi controlla, mi perseguita (ad es. mi controlla il telefono, mi chiama in continuazione, mi manda sms, si arrabbia se non mi trova, mi insegue a piedi o con la macchina)
Ho avuto pensieri o ricordi spiacevoli associati a quello che è successo con il mio (ex) partner che mi sono venuti alla mente pur non volendolo
Ho fatto sogni spiacevoli in riferimento a quello che è successo con il mio (ex) partner
Mi sono sentita infastidita da sensazioni o ricordi legati a quello che è successo con il mio (ex) partner
Mi sono agitata per il ricordo di quello a quello che è successo con il mio (ex) partner
Ho avuto delle reazioni somatiche (per es. palpitazioni, crampi allo stomaco, sudorazioni, vertigini)
Ho avuto difficoltà ad addormentarmi o a mantenere il sonno
Mi sono sentita irritabile, ho avuto scatti di ira
Ho avuto difficoltà di concentrazione
E' diminuito il livello di consapevolezza dei potenziali pericoli per me e per gli altri
Mi sono innervosita o allarmata di fronte a qualcosa di inaspettato
Quanto si sente capace di concentrarsi nelle cose che fa di solito?
Sente di avere energie sufficienti per la sua vita di tutti i giorni?
Accetta il suo aspetto fisico?
Quanto sono facilmente reperibili le informazioni che le servono per la sua vita di tutti i giorni?
E' soddisfatta delle sue capacità di gestire le attività di tutti i giorni?
E’ soddisfatta della sua capcità di lavorare/studiare/occuparsi dei suoi interessi?
E’ soddisafatta di se stessa?
Pensi di nuovo a quello che ha detto di aver subito da parte del suo partner o ex partner: Ha quindi mai subito una qualche forma di violenza?
La violenza si è verificata anche nell'ultimo mese?
Ha denunciato le violenze subite alla polizia o ai carabinieri?
Ha mai chiamato il 112 o il 113?
Si è già rivolta in passato a un centro antiviolenza o a qualche altra struttura per farsi aiutare?
A seguito di quello che le è successo o le sta succedendo, ha mai pensato di farsi giustizia da sola?
Ha mai pensato a un progetto reale per difendersi dalle violenze subite?
Ha mai portato con sè un coltello o un altro oggetto contundente per difendersi in caso di aggressione?
Il suo luogo di nascita
Il suo luogo di residenza
Il suo stato civile
Che tipo di relazione ha o aveva con la persona a cui ha fatto riferimento rispondendo al questionario?
Ha dei figli?
Qual è la sua attività lavorativa
Adesso cortesemente indichi, del suo partner (o ex):
Il suo luogo di nascita
Il suo luogo di residenza
Il suo stato civile
Ha dei figli?
Qual è la sua attività lavorativa
Ora vedrà il profilo che ha ottenuto, se è disponibile a rispondere nuovamente al questionario fra qualche mese, per vedere anche come stanno andando le cose, le chiediamo cortesemente di inserire qui sotto un indirizzo mail dove possiamo contattarla per ricordarle di riempire nuovamente il questionario, sempre in forma anonima e a tutela della Privacy.
Questionario realizzato dal Dipartimento di Psicologia, Seconda Università degli Studi di Napoli con l'Associazione Differenza Donna, Onlus.
Progetto Europeo Daphne, Baldry, AC., Roia, F. (2011) STRATEGIE EFFICACI PER IL CONTRASTO AI MALTRATTAMENTI E ALLO STALKING. Aspetti giuridici e criminologici, Franco Angeli, Milano."
Il presente questionario è coperto da copyright e non può essere copiato o utilizzato, in parte o integralmente.
a questo punto Cosima ha avuto il seguente punteggio
Il suo profilo:
Profilo Rosso
Sulla base di quello che ha dichiarato, la situazione sembra allarmante, da codice 'rosso', appunto. Se non lo ha già fatto chieda immediatamente aiuto dicendo tutto quello che è accaduto, non solo le violenze fisiche che ha subito dal suo partner o ex ma anche quelle psicologiche, verbali, sessuali. Il rischio che il suo partner o ex partner possa ancora una volta aggredirla è elevato; probabilmente fino a quando lui non si assumerà le responsabilità di quello che ha fatto, le cose non miglioreranno, anzi. Se lei ha deciso di lasciarlo o lo ha già fatto, il pericolo è ancora più elevato perché lui farà di tutto per farla tornare indietro. Ma lei deve pensare alla sua incolumità e a quella degli eventuali suoi figli.
Chiami il numero verde nazionale contro la violenza 1522 che le indicherà il centro antiviolenza più vicino a lei o consulti il sito www.direcontrolaviolenza.it o www.sara-cesvis.org per ulteriori informazioni o consigli, legga, si informi, così potrà valutare che cosa può fare, cosa le consente la legge per la sua tutela e quelle dei suoi figli, se ne ha e intraprendere o continuare un percorso di uscita dalla violenza.
E ogni volta che accade qualcosa ove ha paura, si fidi delle istituzioni e chiami immediatamente il 112 o il 113 raccontando quello che è accaduto e si faccia aiutare e tutelare dai Carabinieri e dalla Polizia
vabbè, dilettanti allo sbaraglio
poi invece c'è un elenco di fattori di rischio:
10 fattori di rischio degli aggressori
I comportamenti, le caratteristiche e i precedenti che aumentano la probabilità di un aumento della violenza da parte di chi maltratta:
1. Episodi pregressi di gravi violenze fisiche o sessuali (anche su altre donne: il maltrattante non è violento perché la vittima lo provoca, ma a prescindere: quasi sempre smette di perseguitare una donna solo perché «passa» a un’altra)
2. Minacce pesanti di violenza e morte, intimidazione nei confronti dei figli, lanci di oggetti durante i litigi
3. Escalation: nell’arco della relazione c’è stato un crescere della frequenza e intensità della violenza (anche se inframmezzata da momenti strumentali di riappacificazione, con lui che chiede scusa e lei che perdona). Se c’è stato un aggravarsi i maltrattamenti, è probabile che ci sarà ancora di più al momento della separazione. Per questo, se una donna decide di lasciare, è meglio farlo di nascosto
4. Precedente violazione di provvedimenti di polizia già emessi (ammonimento, sospensione della potestà e allontanamento). Questo fattore permette di valutare se le misure sono efficaci nella gestione del rischio oppure no e quindi se ne servono di più severe.
5. Atteggiamenti che giustificano o condonano la violenza (a livello culturale o religioso): se l’uomo minimizza, è molto geloso e possessivo, dà la colpa alla vittima, significa che non vuole riconoscere il disvalore giuridico o sociale della violenza.
6. Precedenti penali specifici o no (questo fattore «pesa» molto di più se ci sono reati contro la persona, per rissa, aggressione o simili)
7. Se i due partner si sono lasciati, o si stanno lasciando. È il momento in cui il pericolo aumenta di più. Ancora più a rischio sono le situazioni in cui i partner si sono lasciati e rimessi insieme. Il «tornare indietro» indebolisce molto la donna agli occhi del maltrattante: l’uomo vede che insistendo con le varie strategie (moine o violenze) riesce a ottenere quello che vuole.
8. Se chi maltratta fa abuso di sostanze, alcol o droga: abbassano la soglia di controllo e fanno delegare a uno stato di alterazione la gestione delle proprie emozioni
9. Disoccupazione o grave stato economico (non dovuto a cause di forza maggiore), scarsa attitudine a cercare a mantenere un lavoro, difficoltà ad avere a che fare con il denaro (gioco d’azzardo, vita al di sopra delle proprie possibilità)
10. Disturbi mentali, anche quelli come il disturbo di personalità o bipolare che giuridicamente non condizionano la capacità di intendere o di volere.
mah, sarà che la psicologia attualmente è appannaggio femminile e che le donne hanno not oriamente meno neuroni degli uomini, ma, fatemi capire, se una donna avesse questi fattori di rischio ( Episodi pregressi , Minacce pesanti, Escalation, Precedente violazione di provvedimenti di polizia, Atteggiamenti che giustificano o condonano la violenza, Precedenti penali, Se i due partner si sono lasciati, o si stanno lasciando,abuso di sostanze, Disoccupazione o grave stato economico, Disturbi mentali) tutti o alcuni, non la considerereste un pericolo?
Per quale ragione un criminale è un criminale se è un uomo, se è una donna no?
ma la cosa più patologica è qui:
5 fattori di vulnerabilità delle vittime
Le caratteristiche che rendono le donne più esposte alla violenza:
1. Comportamento contraddittorio o ambivalente (l’ex partner ha avuto un ordine di allontanamento, ma la donna lo incontra lo stesso)
2. Il terrore: se la paura aiuta a chiedere aiuto e a intraprendere un percorso per uscire dalla violenza, il terrore immobilizza. Non di rado succede che le vittime, quando devono testimoniare, neghino tutto.
3. Assenza di servizi e strutture di assistenza alle vittime. Se mancano alternative materiali agli abusi (assistenza legale, alloggio, lavoro) è più difficile uscirne.
4. Elementi oggettivi che costringono le donne a rivedere chi esercita la violenza: eventuali figli, lavorare nello stesso posto, abitare in un piccolo paese.
5. Una disabilità fisica o psichica, la dipendenza dall’alcol, l’uso di sostanze stupefacenti
Alla fine l’operatore che applica il protocollo fa un bilanciamento per capire che tipo di provvedimenti prendere in ogni singolo caso: in particolare, nessuno dei 10 fattori fattori è la causa della violenza domestica, ma ognuno influenza la scelta dell'uomo di agirla
chissà perchè non viene citato quello che è l'elemento più a rischio per le vittime, da come emerge dalla lettura dei cosidetti femminicidi: l'utilizzo fraudolento dei vantaggi forniti dall'attuale sistema giudiziario!
Chissà perchè loro non vogliono accorgersi del fatto che quando le donne usano i vantaggi legali in modo immorale, buttando l'uomo fuori casa con false accuse di violenza, defraudandolo di ciò che possiede e produce, capita (sarà doloroso, ma dobbiamo ammetterlo) che questi perda la testa e diventi violento.
Le paucineuroniche elencano 5 caratteristiche delle povere vittime assolutamente risibili o comunque comuni a molte altre situazioni di conflitto, non solo al conflitto di coppia, e ignorano l'unica che troviamo quasi costantemente e praticamente solo nei conflitti di coppia.
Mah, e fose chi ha elaborato questi elenchi è pure laureato
preziose mani sottratte alla vanga!