vnd, consentimi, questo è un forum, il diritto di postare qui dipende dal seguito di ciascuna discussione. È vero che c'è chi invita a non monitorare FAS, ma poichè siamo un forum (a volte ho l'impressione di essere schizzato tanto ripeto sempre le stesse cose) ciascuno fa quello che vuole: chi vuole monitorare, lo faccia. Poi se apre delle discussioni interessanti e produttive, ok. Altrimenti la questione muore lì. Punto.
Ora, rispetto al post che hai segnalato, io semmai ti rimprovererei una scarsa precisione: la razionalità maschile esige una maggiore puntualità nelle discussioni. Per cui, se mi permetti, riscrivo il tuo post precedente.
Tra gli antifemministi, e le teorie che contrastano un determinato genere di femminismo possono essere più o meno condivisibili ma comunque legittime, ci sono alcuni che cavalcano quell’onda, in realtà ripetono dei concetti a memoria, se ne servono per liberare la propria ostilità e misoginia in vari luoghi. Sono accolti in alcuni spazi in cui si discute di questione maschile e si impongono dettando con estremo livore e autoritarismo le regole del gioco. Gli argomenti da discutere, se non sei antiabortista non sei antifemminista, se non sei cattolico non puoi dirti legittimato a discutere di questione maschile, e poi, che diamine, vuoi mettere quei poveri padri separati che piangono dal dispiacere e che soffrono? ...
Non mi interessa parlare di loro perché sono miserrimi individui che restano attaccati ossessivamente a noi perché non hanno altri argomenti, nulla da dire, solo odio, rancore, estrema ostilità che comunicano in ogni modo possibile. Importa ragionare sulle questioni essenziali che questo genere di persone, di destra, fascisti, anzi estremamente nazisti perché convinti della loro superiorità fisica e morale rispetto alle donne, alle lesbiche, ai gay, alle trans e agli uomini che sono diversamente da loro votati al ragionamento complesso, mai mediocri, questa gente qui, insomma, si occupa di alcune questioni prendendole a pretesto. ... Insomma questi motivi d’origine sono fonte di ispirazione per alcuni che attraverso la causa cosiddetta “antifemminista”, di cui in realtà sanno poco o nulla e che recitano solo scimmiottando qualche slogan e poco più, legittimano sessismo, misoginia, odio contro le donne, un odio motivato dalle ragioni di sempre. Aborto, contraccezione, libertà di gestire la sessualità. Sono fascisti, moralisti, lesbofobi, dove il loro insulto è “lesbica” e a seguire “è una cozza” o “grassa” o “vecchia”. Seguono una serie di orribili definizioni degne dei peggiori fascisti per denigrare le femministe. Tutte. In generale.
| cybergrizz è davvero patetica comincia dimenticando la sintassi e prosegue mentendo: se c'è una cosa chiara a chi ha seguito il forum anche in questi ultimi giorni è proprio l'ampia libertà di discussione su quelle stesse tematiche che lei indica (aborto e cattolicesimo)
eppoi non le interessa parlare di noi: le basta offenderci (cosa vuol dire, esattamente estremamente nazisti? c'è un nazismo moderato, iniziale, altro?)
quando finisce di insultarci gratuitamente, ci attribuisce espressioni che onestamente non ho letto tra noi o comunque non nel senso dalla cyberfusa inteso: per noi il peggior insulto che si possa indirizzare ad una femminista è appunto femminista. Di peggio non c'è. Il fatto che sia pure lesbica, ci interessa poco, che in generale le femministe siano scorfane poi è una cosa che ha rilevanza per noi (nel senso che intendiamo metterci sull'avviso: non lasciamoci traviare dal testosterone, là c'è poco di commestibile. Strano che loro sentano tali riferimenti al loro sex appeal come una offesa ma come: non sono lesbiche, indipendenti dal giudizio maschile, autonome? che gliene frega se noi le riteniamo scorfane? ) Poi la poverina si riperde (ma c'era mai stata?) e torna alle offese lasciando intuire quali terribili definizioni noi avremmo escogitato per denigrare le femministe
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Perché dovete sapere che l’antifemminismo, quello che viene dagli Stati Uniti, anche lì inquinato da frange radicali di destra, ultranazionaliste, potere bianco, e chi più ne ha più ne metta, ha in origine dei problemi con il femminismo che in America si chiama “radicale” ma che corrisponde a quel femminismo che non piace neppure a noi. Donne autoritarie che hanno voluto fortemente leggi restrittive, pena di morte, braccialetti elettronici, registro pubblico, castrazione chimica per i sex offenders. Donne che hanno fatto battaglie assurde per censurare il porno, per criminalizzare la prostituzione e le prostitute, per moralizzare la vita delle adolescenti, per sollecitare la funzione sociale delle congreghe che vanno distribuendo alle ragazzine gli anelli della purezza. Donne di potere che costituiscono una lobby e che determinano decisioni e si riferiscono a destra ma anche a quel tipo di sinistra e che realizza una cultura che offende le stesse donne.
Certi antifemministi italiani sono molto confusi e non sanno che quello che in america chiamano “femminismo radicale” in Italia corrisponde alle Santanché o alle donne della Lega Nord. Estremiste di destra o cattoliche integraliste antiabortiste.
Quelli che conoscono perfettamente l’esistenza di questa differenza non fanno molto per informare correttamente circa ciò che accade in Italia. E poi esistono quelli che lo sanno ma proprio perché lo sanno creano confusione.
Per dire: noi siamo antiautoritarie, libertarie, parliamo di postporno, siamo libere e autodeterminate, non chiediamo tutele, non sollecitiamo alcun ricorso all’uso di stereotipi, ci piace rilevare il fatto che vorremmo abbattere luoghi comuni e sottolineiamo come i ruoli ci stiano stretti e come alla questione del potere della “natura”, brandito da aree conservatrici, opponiamo quella di “cultura”.
| La cyberfusa prosegue tentando una distinzione: sì, è vero, ci sono anche femministe cattive. Ma quelle sono americane, fasciste, di destra. Noi non c'entriamo, noi siamo buone
ora, posto che noi siamo maschi, e il maschile per definizione è generoso, non recriminatorio, noi abbiamo la memoria corta per i torti che abbiamo subito, siamo sempre pronti a ridare a chiunque fiducia scordandoci del passato
posto tutto ciò
ma quando mai le FAS hanno dimostrato un minimo, dico solo un minimo di empatia per la sofferenza maschile?
una loro rappresentante è stata tra noi e in + di 200 messaggi (duecentoquarantanove) è stata solo capace di lamentarsi perchè non tutti gli iscritti le si sono inchinati davanti rispettosamente, non ha mostrato un solo indizio di comprensione delle nostre tematiche! Quando loro parlano di noi non fanno altro che accumulare insulti gratuiti.
Sarà. Al momento io prendo per buona metà dell'affermazione della cyberfusa (ci sono anche femministe cattive) e tengo in sospesa l'altra metà (noi non siamo quelle cattive)
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Perché quello che odiano, codesti soggetti, non sono le femministe che si oppongono a questo o quello ma giusto quelle come noi, che siamo troppo sfrontate e autodeterminate e antifasciste. Sono lì a insistere sul far coincidere l’antifemminismo con la lesbofobia, l’omofobia, l’antiabortismo e sono chiusi in una dimensione di rancore vuota di contenuti che va definita solo per dire quanto sto scrivendo.
| ca va sans dire: la poverina è pure megalomane figurarsi se il nostro peggior nemico sono loro sbarbatelle il femminismo è un veleno che ha intossicato l'intera società, loro sono solo uno degli ingranaggi del sistema. Detto tra noi sono anche l'ingranaggio più debole, perchè sono allo scoperto, loro si autodefiniscono esplicitamente femministe. Il nostro vero nemico sono gli innumerevoli maschi pentiti, gli imbecilli che fanno leggi maschicide, sono le innumerevoli amantidi che approfittano della cultura e delle leggi per estrometterci dal nostro ruolo e ridurci a semplici bancomat. Poverina, accendesse i suoi due neuroni prima di parlare
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Dicono: le femministe sono contro i padri…
Falso. Non è vero. Se ci sono delle alleate possibili per le battaglie che fanno i padri quelle siamo noi che abbiamo sempre spinto affinché la società fosse orientata ad una redistribuzione di ruoli. Dove i padri vogliono occuparsi dei figli noi siamo con loro.
| poi la volpe passa direttamente a confutare alcune cose che noi sosterremmo. Anzitutto è patetico il vizio femminile (a dir la verità non solo, in questi ultimi giorni ho litigato spesso nel forum con uno che usa lo stesso metodo ) di descriverti in base a come loro ti rappresentano e non in base a come sei. Se poi nel forum ci sono alcune affermazioni, esse sono di pertinenza degli utenti che le sostengono. Se il MoMas le sostenga davvero in modo omogeneo è difficile da sostenere, per una serie di ragioni che l'indagatore onesto non farà fatica a reperire. Ad ogni modo, vediamo: Le femministe non sono contro i padri, tant'è vero che hanno sempre lottato per una redistribuzione dei ruoli
ammazza! se questo non è lo spirito autentico del fascismo, mi mancano altre parole per descriverlo! Dunque: caio ha in testa un certo progetto, che cozza con la realtà esistente. Caio spinge perchè la società nel complesso si adegui al suo progetto
Per tagliare corto, perchè difficilmente la cyberfascista ci seguirebbe nella descrizione fenomenologica del totalitarismo, noi sosteniamo altro: noi sosteniamo che qualunque divisione o condivisione dei ruoli ci sta bene, a patto che sia esplicitata prima dell'inizio del rapporto. Troppo comodo sposarsi tra i fiori d'arancio e poi scoprire che i figli sono uno strumento che lei usa per toglierti la casa e mandarti sotto i ponti! Quindi, per favore cyber, a noi non interessa che lei sia con noi quando vogliamo occuparci di più dei figli secondo i suoi criteri (non apriamo un'altra parentesi perchè anche su questo ci sarebbe da dire) ma che ci siano dei chiari patti prematrimoniale e vengano rispettati. Punto. Per favore, si metta al nostro fianco su questo. Grazie.
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Dicono: le femministe vogliono farsi mantenere dagli ex mariti.
Falso: le femministe fanno lotte su lotte per rivendicare un lavoro e sono i conservatori, i fascisti, che nei loro spazi, forum, blog, pagine facebook, insultano la nostra intelligenza dicendo che le donne dovrebbero sentirsi realizzate nel ruolo di mogli/madri e che le femministe che vogliono lavorare sono cattivissime donne in carriera che distruggono la famiglia. Hanno da decidersi. Ci vogliono indipendenti o no? Allora devono smettere di opporsi alle nostre battaglie per un welfare fondato su valori differenti, dove le donne non devono fare da ammortizzatore sociale per compensare ogni ruolo di cura e tutti i servizi che lo Stato non dà. Perché a parte dettare il come dovrebbe essere l’uomo/padre codesti conservatori dettano regole anche su come dovrebbe essere una donna. Piacevolmente e consensualmente sottomessa. Lo vedi dalla bibliografia che propongono in cui il libro di Costanza Miriano e altre pubblicazioni affini sono in cima alla loro hit parade.
| la cyberfascista colpisce ancora: uno e uno solo deve essere il modello sociale del futuro. Gli altri o si adeguano o gas Noi invece riteniamo che, se è chiaro all'inizio del rapporto, qualunque tipo di relazione famigliare vada bene (che lei lavori o no, che i figli li curi lui, lei o entrambi, che a lei spetti un mantenimento a vita o no, etc). Noi non abbiamo nulla contro le donne che lavorano. A noi sta, ma davvero TANTO, sul CAZZO, che le donne per lavorare vogliano sfruttare noi! Ora, per sostenere l'occupazione femminile lo stato deve impiegare risorse, servono incentivi, ci vogliono investimenti, eccetera. E chi paga tutto questo? NOI! Le donne vogliono lavorare? vogliono farci concorrenza? bene: ad armi pari. PUNTO! Poi la poverina fa un capitombolo davvero ridicolo, perchè per provare che noi non vogliamo che le donne lavorino cita il libro della Costanza Miriano (Sposati e sii sottomessa), che abbiamo messo nella bibliografia amica. La poverina forse non si è accorta che la Costanza è una giornalista di successo (sicuramente di più della povera cyber) e che ha conciliato la carriera con marito e quattro figli! E noi, a differenza di lei, non dettiamo regole a nessuno, lasciamo a chiunque la libertà di fare ciò che preferisce. Vuoi seguire i consigli della Costanza? bene. Vuoi fare la cybergrulla? bene. Basta che qualunque cosa tu faccia, non sia sulle mie spalle!
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Dicono: le femministe amano il ruolo delle vittime e pensano sia utile trarre un potere dalla maternità.
Falso: noi lottiamo affinché le donne si affranchino dal ruolo di “mamme” che pare l’unico destino possibile per noi e sul quale l’Italia catto/fascista divulga una retorica senza fine. Ma se vagate per i loro forum e le loro pagine facebook notate come questa nostra azione politica sia assolutamente denigrata, in modo perfino violento. Eppure dovrebbe essere utile per loro fare in modo che le donne si liberino dallo stereotipo mammesco, smettano di pensarlo un risarcimento a compensazione di ogni altro gap sociale, di modo che anche i padri, come giustamente chiedono, abbiano accesso alla vita dei figli. Chi vuole dunque che le madri restino attaccate al loro ruolo rendendo impossibile la redistribuzione di ruoli sociali? E poi: Noi lottiamo affinché le donne si emancipino e si smarchino dal ruolo di vittima/martire che piace tanto all’Italietta fascista che ti riconosce in quanto soggetto solo se può importi “tutela”. Noi vogliamo strumenti per rimetterci in piedi e non esigiamo alcuna tutela. Vogliamo pubblico riconoscimento se ci stuprano, ci picchiano e ci ammazzano, perché tutto ciò non deve avvenire e perché la violenza sulle donne è in primo luogo una costruzione culturale ma di fare le vittime proprio non ci importa niente. Ed è proprio questo che per i fascisti è intollerabile. Sottrarsi alla loro morsa, quella di chi afferma di voler proteggere ”le nostre donne” affermando un principio di proprietà sulla nostra pelle e negando ogni principio di autodeterminazione per tutte noi. Chi è dunque che vuole che noi si interpreti il ruolo della vittima affinché l’uomo fascista si affranchi dalla mediocrità e dalla sua crisi identitaria per affermare il proprio ruolo di eroe/salvatore sulla nostra pelle? Chi è che esige che le donne siano utili a fornire quintali di autostima a uomini altrimenti privi di fonti di realizzazione? Chi è che esige che noi ricopriamo il ruolo di psicofarmaci sociali?
| ma quando mai questa ha acceso i neuroni? prima dice che loro non amano il ruolo di vittime, poi che voglio un pubblico riconoscimento se ci stuprano, ci picchiano, ci ammazzano (ma cosa vuol dire? che ti basta una pacca sulla spalla? cos'è un pubblico riconoscimento? ). Poi dice che vuole strumenti per rimetterci in piedi ma come? non ha detto che rifiuta il ruolo della vittima? e allora perchè in piedi non ci sta da sola senza attendere strumenti da chissà chi? Poi dice anche che non vuole tutele, e allora vorrei sapere cosa intende per strumenti e pubblico riconoscimento. Poi insiste ad offenderci e torna ai luoghi comuni del maschio italico che possiede la sua femmina cyberfolle, vieni tu a spiegare a mia moglie che sarebbe ora che mi sganciasse, please!
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Dicono: le femministe vogliono soluzioni autoritarie contro gli uomini (violenti)
Falso: Vogliamo che i padri violenti (come le madri violente) non accedano all’affido e dunque non accedano al nucleo familiare, ex moglie, figli, che hanno subito e che possono subire la violenza. Perché conosciamo le conclusioni di questo genere di situazioni. Imporre l’obbligo di mediazione familiare e di affido condiviso anche in situazioni di violenza o negare che quella violenza esista facendo ricorso ad una sindrome fasulla come la Pas è privo di buon senso da parte di chi dice di tenere alla salute psicofisica dei bambini. Non abbiamo mai chiesto la Sharìa e giusto noi non vogliamo che il “femminicidio”, che sul piano culturale va riconosciuto, diventi una aggravante in termini giuridici e in generale ci occupiamo di cultura, di prevenzione, di comunicazione e di individuazione delle risorse utili alle donne vittime di violenza. Invece sappiamo che certi fascisti che fingono di occuparsi di padri separati immaginano per le madri il Tso, la psichiatria coatta, la terapia della minaccia (Pas), la deprogrammazione e riprogrammazione del bambino che non vuole vedere il padre, si oppongono al carcere per gli uomini che praticano stalking, violenza, stupri, maltrattamenti, ma vorrebbero il carcere e addirittura la pena di morte per le madri che vivono in modo conflittuale la separazione. Non ultimo c’è chi paventa l’esecuzione delle femministe. Chi è che vuole soluzioni autoritarie dunque?
| le menti deboli non fanno altro che blaterare all'aria. Ci mancherebbe altro che noi non auspicassimo il carcere per i padri violenti. Siamo assolutamente a favore. A condizione che segua un giusto processo! Noi contestiamo la condanna preventiva, l'essere colpevoli finchè non abbiamo dimostrato la nostra innocenza. Non abbiamo mai contestato le conclusioni di un giusto processo. Riteniamo che Carlo Parlanti abbia fatto ingiustamente 8 anni di carcere ed è ancora senza vincitore il concorso per chi ci indica una donna adeguatamente condannata per una falsa accusa. Poi dicono che noi paventiamo (forse intende dire: proponiamo) l'esecuzione delle femministe. Oh, su questo ha assolutamente ragione, su questo può accusarci giustamente di essere autoritari: noi proponiamo che le femministe vengano tutte crocifisse nude sulla via Salaria!
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Dicono: le femministe sono contro la Pas e quindi contro i bambini.
Falso ideologico che sta nello stesso calderone delle imposizioni del gruppo di destra che condiziona fortemente la discussione su affido condiviso e affini. La Pas è una soluzione psichiatrica autoritaria propria di chi è di destra ed è orientata a riconoscere una malattia fasulla basata su un pregiudizio di genere, quello che ritiene che le donne che denunciano di aver subito una violenza dicano il falso anche quando denunciano per proteggere il proprio figlio da abusi.
| povera cyberscema! la PAS è una sindrome psichiatrica=una malattia psichiatrica sottoposta a tutte le procedure scientifiche della psichiatria. Se si dimostrerà utile per descrivere e curare alcune sofferenze psichiatriche, verrà utilizzata. Altrimenti verrà abbandonata. La poverina invece ne fa una questione manichea: i buoni di qua, i cattivi di là
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Esistono, e l’abbiamo visto, tra chi si occupa di questione maschile, quelli che non mettono in discussione la legge 194, quelli che supportano le battaglie per l’autodeterminazione, che producono ragionamenti complessi in rapporto alle questioni che ci/li riguardano e quelle persone alla fine soccombono allo strapotere e alla prepotenza dei conservatori che in quell’area di movimento fanno la voce grossa.
| In conclusione la poverina strizza l'occhiolino a chi nel MoMas sembra più vicino alle sue di lei posizioni. La cosa è tipicamente femminile, ma la cosa ridicola è che nel tentativo di screditarci ci fa un altro bel complimento: qui da noi tutti hanno titolo a discutere, e se qualcuno soccombesse (ipotesi della poveretta ) sarebbe perchè è a corto di argomenti e non perchè qualcuno fa la voce grossa
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Update: uno dei fascisti di cui sopra, noto clonatore di blog tra i quali uno che ruba il nostro nome, terrorizzato all’idea che qualche padre separato possa pensare che il vero nemico non siamo noi (e no, infatti, non siamo noi) si è precipitato a raccontare balle e a ricercare motivi di odio contro FaS ricordando come noi, tempo fa, chiamavamo quelli come lui, non altri che quelli come lui, cyberstalker. Il cyberstalking praticato da quel genere di soggetti prende a pretesto la causa dei padri separati per perseguitare, insultare, in pubblico e in privato, donne e femministe in rete e per istigare odio contro di loro. Tutto ciò sulla pelle dei padri separati che certamente non sono mandanti di questo genere di azioni. Diffidate di coloro che vi strumentalizzano per le proprie crociate contro tutte le donne, le lesbiche, le femministe.
| ciliegina sulla torta se si riferiscono a Massimo, gli rinnovo la mia e nostra solidarietà per il resto credo che con quest'ultima osservazione dimostri di quale deserto culturale e psicologico siano degne le femministe
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