capita che le femministe ritengano che gli uomini sono il male, che vogliano ammazzarci da piccoli, capita
Capita però anche che le femministe ritengano che non tutte le donne sono buone, alcune sono cattive (vedi la Terragni) altre cattivissime, altre poi cattiverrime
ad esempio questa farmacista
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/07/03/roiano-la-farmacista-che-non-vuole-vendere-i-preservativi/Io non so neppure dov’è Roiano. Forse si trova in un regno fantasy o sullo stile steampunk dove esistono i telefoni e i computer ma le donne portano ancora il cilicio e la cintura di castità. Quello che so e che leggo a partire da questo articolo che c’è una farmacia la cui titolare sostiene che i preservativi non siano efficaci contro le malattie sessualmente trasmissibili e se non vuoi avere figli devi aspettare e non fare sesso.
Dunque non è una farmacista che fa obiezione di coscienza e basta. E’ una missionaria che insegna al mondo come contenere i propri istinti animaleschi. E in questa sua foga di redenzione, lei, magnanima, non si cura di perdere un guadagno né di scontentare tanti clienti. Lei ci crede e nello sguardo sicuramente gliela leggi quella convinzione così come la leggi negli occhi delle sante dotate di sacro mistico furore.
Fiere. Sono fiere queste valorose guerriere che si oppongono alla sessualità umana e che perseguono la castità a tutti i costi. Non ci fosse da piangere su una come lei ci scriverei un romanzo. La storia la potete leggere QUI. Per il resto a quelli che dicevano che il punto è che le donne abortiscono ricordate che noi vi avevamo detto che fino a che c’è gente che pensa quello che pensa la farmacista impedendoci di fare sesso, diffondendo disinformazione, e impedendoci di prevenire le gravidanze indesiderate, c’è molto poco di cui parlare.
Andate voi, antiabortisti, a parlare con lei e diteglielo che se non molla i preservativi: 1) la gente si becca malattie (non solo l’aids) e 2) poi non potrà lamentarsi se qualcuna abortisce.
Avrei voglia di andarle a chiedere la pillola, mica quella del giorno dopo o la ru486, giusto la pillola anticoncezionale. Tremo al pensiero di ciò che potrebbe rispondermi.
cioè, capiamoci: noi siamo liberali, liberiste e libertarie. Però se una sorella traditrice a casa sua (a Roiano, un quartiere di Trieste) contro il proprio interesse, decide una propria politica di marketing, diversa da quella della sorellanza, ebbene, quella traditrice vada immanentemente al rogo
se questo non è fascismo, fatico a dargli un altro nome: loro vogliono comandare su ciò che facciamo a casa nostra con i nostri soldi
va bene: viva la libertà!