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Copincollo:
Diana nell’antico culto dei Latini, come tutte le Dee Madri, aveva un compagno o una controparte maschile. Come Iside sta ad Osiride, come Era o Giunone sta a Zeus o Giove, come Afrodite sta ad Adone, così Diana era affiancata da Diovis Padre o meglio noto come Dianus.
Dianus era anche accostato al nome di Lucifero, nell’aspetto di “Figlio della Promessa”, portatore di speranza e Luce.
« Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza.
Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio,
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco. » (Ezechiele 28,12.14-16)
« E ci fu una battaglia nel Cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel Cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù: fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli. » (Apocalisse 12,7-9)
Come culmine e compimento della tradizione patristica, anche Tommaso d'Aquinoaccetta l'identificazione di Lucifero con Satana e anzi dimostra che solo a partire da tale identificazione si può mostrare la chiara origine del cosiddetto mysterium iniquitatis[8][9], posto che per il Cristianesimo il nome Lucifero rimane solo indicazione di ciò che il diavolo era in origine ma che ora non è più, dato che tale nome sarebbe appunto stato cancellato dal Cielo e ora lo si dovrebbe chiamare solamente Satana o più genericamente Nemico.
Il Lucifero gnostico
Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnosticache tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l'uomo dalla tirannia del Dio Creatore: secondo tale dottrina, che ha radici tanto Marcionismo quanto nel Manicheismo, il serpente/Lucifero descritto nelGenesi sarebbe colui che ha indotto l'uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque l'elevazione dell'uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l'uomo quale suo suddito e schiavo, cioè quale essere inferiore. In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come "Portatore di luce" e viene perciò eletto quale salvatore dell'uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l'aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione. E' San Paolo il primo a ricordare che:
« anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere. » (2 Corinzi 11,14-15)
Comunque l'idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell'Illuminismo, nellaMassoneria, nel Rosacrocianesimo, nel Romanticismosatanico di un Byron, di uno Shelley, di un Baudelaire e persino di un Blake
nonché i movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca.
Tutta questa enorme cultura, la cui matrice luciferica è rimasta sempre più o meno celata, può essere compendiata nel termine luciferismo (o luciferianesimo) inteso come controparte del satanismo, ove quest'ultimo accetta l'identificazione di Lucifero e Satana e anzi venera proprio l'aspetto tenebroso e demoniaco di Lucifero/Satana, mentre la visione luciferiana usualmente non accetta tale identificazione oppura l'accetta solo per risolvere l'aspetto satanico nell'aspetto luciferino (cioè l'aspetto tenebroso nell'aspetto luminoso). Posto che satanismo e luciferismo non si oppongono l'uno all'altro, il culto di Lucifero come entità spirituale.
econdo tale visione dunque Cristo e Lucifero o sono figure complementari oppure sono addirittura la stessa persona in due aspetti e momenti diversi, per cui il Satana che compare nei Vangeli sarebbe stato anche il tentatore di Lucifero all'inizio dei tempi (il che presuppone la non-identità fra Lucifero e Satana). Tutto ciò rimane però senza basi teologiche o scritturali, esclusa una libera interpretazione in cui un principio delle filosofie orientali quale la complementarietà di Bene e Male è eretto a criterio di lettura di un testo che non appartiene all'Oriente e che fondamentalmente non condivide tale principio.
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