Un'ideea di Jung che mi piace è quello di Abraxas, una divinità già conosciuta dai gnostici e reinterpretata da lui in un suo scritto giovanile Septem Sermones ad Mortuos. Jung è anche quello che ha rivalutato l'alchimia (una volta considerata stegoneria poi scienza considerandola un sistema di simboli hce portano all'individuazione.
Eco Abraxas
L'effettività li unisce. Quindi l'effettività è al di sopra di loro ed è un Dio sopra Dio, poiché nel suo effetto unisce pienezza e vuotezza.
Questo è un Dio che voi non avete conosciuto, perché gli uomini lo hanno dimenticato. Noi lo chiamiamo col nome suo ABRAXAS. Esso è più indistinto ancora di Dio e del demonio.
Per distinguere Dio da lui, chiamiamo Dio o luce, il Summum Bonum.
Abraxas è effetto. Niente gli sta opposto se non l'ineffettivo; perciò la sua natura effettiva si
dispiega liberamente. L'inefettivo non è, e non resiste. Abraxas sta al di sopra del sole e al dì sopra del demonio. E' probabilità improbabile, realtà irreale. Se il Pleroma avesse un essere, Abraxas sarebbe la sua manifestazione.
Il sole ha un effetto definito, e così pure II demonio. E quindi ci appaiono molto più effettivi
di Abraxas che è indefinito. E' forza, durata, mutamento
"Ma Abraxas pronuncia la parola santificata e maledetta che è vita e morte insieme. Abraxas genera verità e menzogna, bene e male, luce e tenebra, nella stessa parola e nello stesso atto. Perciò Abraxas è terribile. E' splendido come il leone nell'attimo in cui abbatte la preda. E' bello come un giorno di primavera. Si, è il grande Pan in persona e anche il piccolo. E' Priapo.
E' il mostro del mondo sotterraneo, un polipo dalle mille braccia, nodo intricato di serpenti alati, frenesia. E' l'ermafrodito del primissimo inizio. E' il signore dei rospi e delle rane che vivono nell'acqua e calpestano la terra, che cantano in coro a mezzogiorno e a mezzanotte. E' la pienezza che si unisce col vuoto. E' il santo accoppiamento, E' l'amore e il suo assassinio, E' il santo e il suo traditore, E' la luce più splendente del giorno e la notte più oscura della follia, Vederlo significa cecità, Conoscerlo è malattia, Adorarlo è morte, Temerlo è saggezza, ..."
“Abraxas è il Dio duro a conoscere. Il suo potere è il più grande perché l’uomo non lo vede. Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infimum malum; ma di Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli aspetti, che è la madre del bene e del male….Duplice è il potere di Abraxas. Ma voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli opposti in conflitto di questo potere si annullano…Ogni cosa che chiedete supplicando al Dio sole genera un atto del demonio. Ogni cosa che create col Dio sole dà al demonio il potere di agire. Questo è il terribile Abraxas."” . (C.G.Jung)