Guarda la storia del Giobbe e di Dio che vende al Diavolo i giusti non l'ho inventata io. E una cosa contro la natura (come la nascita di un bimbo che non sopravive più di 2 giorni e nasce senza gambe (come il secondo bimbo di questa donna) è vissuto come esperienza del male.
Io penso che Dio è il Male e Bene insieme, ma non ci si può fidare mai completamente di lui. Per questo si prega. E per questo preferisco essere malvaggia perché i buoni la pagano sempre.
L'ho letta proprio recentemente questa su Giobbe sono preparata quindi
Dio non vende Giobbe al Diavolo, è il Diavolo che sfida Dio, lo contraddice e lo provoca insinuando che Giobbe ha fede il lui solo perché gli ha dato tutto, Dio accetta la scommessa perché è sicuro che Giobbe non può resistere.
Il Diavolo fa di tutto per fargli perdere la fede e quasi ci riesce, ma Dio gli ridà tutto ciò che ha perso e lo raddoppia.
La morale della favola è che ci sono persone che possono sopportare di più di altre e Dio lo sa già, (ed era necessario rendere più profondo, meno materialistico il concetto di fede in Dio anche nei momenti bui).
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Se Dio è bene e male non hai motivo di pregarlo. Se punisce i buoni, non hai motivo di ritenere che possa premiare i malvagi. La sua figura sarebbe amorale, e ogni strategia per farla franca sarebbe inutile.
Tanto vale rinunciare per sempre all'idea di Dio, e credere che tutto accada per caso.
Io ad esempio non credo nemmeno che esistano i "buoni".