Autore Topic: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita  (Letto 84508 volte)

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Online Cassiodoro

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Ribadito che, per il disconoscimento di paternità, l'azione legale deve essere intrapresa entro l'anno dalla data in cui si viene a conoscenza del fatto.

E mentre in Italia si festeggiano i 150.000 bimbi nati in provetta, a Torino c'è chi invece delle provette ne avrebbe fatto volentieri a meno. Un professionista torinese, R. B., si è visto, infatti, respingere dalla Cassazione la richiesta di disconoscere la figlia, nata nel 2002 con procreazione medicalmente assistita; l'uomo ha scoperto infatti che si trattava di inseminazione eterologa (cioè avvenuta con l'uso di spermatozoi non suoi ma di un altro donatore, ndr). La scoperta era avvenuta in seguito ad una diagnosi di "serissima infertilità", fatta nella primavera 2005, che aveva portato l'uomo non solo a chiedere delle spiegazioni alla moglie, ma anche portarla in giudizio, nel 2007, per disconoscere la figlia; come ricostruisce la sentenza 11644 della Prima sezione civile.


Figlia che, mi permetto di aggiungere, non aveva colpa alcuna se non quella di essere nata con l'inganno, ma di sua madre non certamente il suo! La moglie ha fatto ricorso alla Corte d'appello di Torino ed ha ottenuto il mantenimento della paternità per la figlia, avvalendosi del fatto che un disconoscimento può avvenire (naturalmente per ragioni più che valide, e in questo caso ci sarebbero state) solo entro un anno dalla nascita della prole (o dalla data di acquisizione dell'evidenza di impossibilità riproduttiva, come in questo caso), e non dopo due anni come avvenuto per il signor R.B.. La Cassazione, allineandosi al verdetto della Corte d'appello di Torino del luglio 2010, ha infatti sottolineato che "la Corte territoriale, con motivazione esente da censure, ha ben messo in evidenza come nella primavera del 2005 R.B. avesse già acquisito la certezza della nascita della figlia a seguito di inseminazione artificiale eterologa, ragion per cui, essendosi l'azione esercitata nel gennaio del 2007, correttamente e' stata rilevata la decadenza per decorso del termine annuale".
(14/07/2012 - Barbara LG Sordi)
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_12201.asp
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Offline Fazer

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #1 il: Luglio 17, 2012, 10:17:17 am »
Sono fortemente indeciso:
Non so se mi fa più incazzare la deriva della Scassazione o il comportamento vergognoso della "signora", che prima inganna il poveraccio e poi "ha fatto ricorso alla Corte d'appello di Torino ed ha ottenuto il mantenimento della paternità per la figlia, avvalendosi del fatto che un disconoscimento può avvenire (naturalmente per ragioni più che valide, e in questo caso ci sarebbero state) solo entro un anno dalla nascita della prole (o dalla data di acquisizione dell'evidenza di impossibilità riproduttiva, come in questo caso), e non dopo due anni come avvenuto per il signor R.B"

Vergogna.  :sick: :mad:

Offline ilmarmocchio

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #2 il: Luglio 17, 2012, 10:22:46 am »
e quali sarebbero queste ragioni naturalmente valide ?
l'interesse del minore ?o quello della puttana ?

Offline cancellatow

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #3 il: Luglio 17, 2012, 10:35:52 am »
Comunque lui non lo capisco, perchè appena saputo non ha disconosciuto e non l'ha mandata affanculo? :muro:
Il commento della Sordi è vergognoso, mo se lui disconosce fa un torto alla ragazzina

Offline vnd

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #4 il: Luglio 17, 2012, 10:51:59 am »
Comunque lui non lo capisco, perchè appena saputo non ha disconosciuto e non l'ha mandata affanculo? :muro:
Il commento della Sordi è vergognoso, mo se lui disconosce fa un torto alla ragazzina

Infatti.
E' la t****a che ha fatto un torto alla ragazzina , ingannando il padre.
« Ultima modifica: Luglio 25, 2012, 07:23:44 am da Cassiodoro »
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Offline krool

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #5 il: Luglio 18, 2012, 10:20:58 am »
e quali sarebbero queste ragioni naturalmente valide ?
l'interesse del minore ?o quello della puttana ?

Il "supremo interesse del minore", ovvero una suprema cazzata, visto che coincide con quello della madre (e solo lei).

Offline ilmarmocchio

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #6 il: Luglio 18, 2012, 14:08:44 pm »
invece , in Ungheria :

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_12208.asp

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Online Cassiodoro

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Re: Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #7 il: Luglio 25, 2012, 07:22:11 am »
Ogni tanto ne fanno qualcuna giusta:


“Mia moglie mi tradisce”, ma l’investigatore privato non scopre nulla. Legittima, comunque, l’azione a posteriori di disconoscimento del figlio: decisivo il Dna



A separazione in corso arriva l’ulteriore ‘bomba’: l’uomo vuole disconoscere il figlio, alla luce delle prove biologiche che rendono finalmente concreto il sospetto del tradimento da parte della moglie. Pomo della discordia, in ambito giudiziario, è la legittimità dell’azione. Decisivo è l’accertamento dell’infedeltà, che, in questo caso, arriva solo con i test biologici che attestano la non compatibilità tra padre e figlio. Il timore del tradimento, ovvero l’onta più grave per un marito: la propria moglie a letto con un altro uomo. Con l’aggiunta del tarlo di un dubbio enorme: mio figlio è davvero mio figlio? Così si spiega il ricorso ad un’agenzia investigativa a matrimonio in corso. Ma se questa operazione non porta frutto, ossia non attesta l’adulterio, allora l’azione di disconoscimento della prole, a distanza di un decennio, non può ritenersi decaduta: fondamentale il Dna (Cassazione, sentenza 11405/12). Avviato, oramai, il percorso per la chiusura del rapporto coniugale, con relativo giudizio di separazione, a rendere la situazione ancor più delicata e complessa è l’azione di disconoscimento della paternità promossa dall’uomo, messa in moto a quasi dieci anni dalla nascita del figlio e fondata sulla scoperta che «la moglie aveva commesso adulterio». Ma, secondo la donna, l’azione non è più proponibile perché il marito si era «rivolto a un’agenzia di investigazioni già anni prima», per giunta senza «aver fornito la prova dell’adulterio» Quale linea è condivisibile? Per i giudici, sia di primo che di secondo grado, nessun dubbio: accolta la domanda di disconoscimento. Per un motivo fondamentale: nonostante l’«incarico a un’agenzia investigativa», solo «l’esito degli esami biologici», fatti eseguire dall’uomo, aveva portato alla «certezza dell’adulterio». A tale proposito, peraltro, viene anche richiamata la decisione della Corte Costituzionale – numero 266 del 2006 – con cui è stata stabilita l’illegittimità della norma che «ai fini dell’azione di disconoscimento della paternità, subordina le prove biologiche alla previa dimostrazione dell’adulterio». È ancora la tempistica da applicare alla richiesta di disconoscimento della paternità, però, l’elemento rimesso nuovamente in discussione dalla donna: su questo cardine, difatti, si fonda il ricorso proposto in Cassazione. Secondo la tesi proposta ai giudici di terzo grado, difatti, l’uomo aveva «appreso in epoca anteriore dell’adulterio»: a testimoniarlo una foto ‘compromettente’ scoperta dall’uomo e il fatto che quest’ultimo si fosse rivolto, come detto, a un’agenzia investigativa per «verificare il sospetto di infedeltà». Ma questi elementi sono di poca consistenza, ad avviso dei giudici, i quali, richiamando il principio secondo cui «solo dalla conoscenza certa dell’adulterio decorre il termine per l’esercizio dell’azione di disconoscimento», ribadiscono, condividendo quanto affermato in Appello, che «la certezza dell’adulterio» è arrivata solo con l’«acquisizione dei dati genetici». Complessivamente la «certezza dell’adulterio» è stata «acquisita» entro i termini previsti: legittima, di conseguenza, l’azione, e legittimo, in maniera definitiva, l’accoglimento della domanda proposta dall’uomo.

http://www3.lastampa.it/i-tuoi-diritti/sezioni/famiglia-successioni/news/articolo/lstp/461746/
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Offline Brutale

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #8 il: Settembre 05, 2012, 22:11:47 pm »
mettiamo caso che un uomo, dopo aver cresciuto e mantenuto un presunto figlio per 10 anni, dopo questo lasso di tempo, scopre che quello non è suo figlio legittimo... in pratica, causa bugie della moglie, gli è stato fatto credere che quella fosse la sua vera famiglia, impedendogli, di fatto, di ricostruirsi una vita o un nucleo famigliare con dei figli suoi; il danno causato a lui è molto grave perchè per molti anni è stato costretto, a sua insaputa e quindi con la forza, di sacrificare la sua vita subordinandola alle pretese di una donna disonesta e di un presunto figlio che a conti fatti è un perfetto sconosciuto... è una forma di costrizione

leggendo di sentenze uguali mi pare di capire che più tempo passa e più sarà facile per lei farla franca, mentre per l'uomo il danno aumenta man mano che passano gli anni... ma dovrebbe essere il contrario: cioè, condannare lei ad una pena che sia proporzionale al danno causato e risarcire l'uomo

Offline ilmarmocchio

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #9 il: Settembre 05, 2012, 22:18:19 pm »
mettiamo caso che un uomo, dopo aver cresciuto e mantenuto un presunto figlio per 10 anni, dopo questo lasso di tempo, scopre che quello non è suo figlio legittimo... in pratica, causa bugie della moglie, gli è stato fatto credere che quella fosse la sua vera famiglia, impedendogli, di fatto, di ricostruirsi una vita o un nucleo famigliare con dei figli suoi; il danno causato a lui è molto grave perchè per molti anni è stato costretto, a sua insaputa e quindi con la forza, di sacrificare la sua vita subordinandola alle pretese di una donna disonesta e di un presunto figlio che a conti fatti è un perfetto sconosciuto... è una forma di costrizione

leggendo di sentenze uguali mi pare di capire che più tempo passa e più sarà facile per lei farla franca, mentre per l'uomo il danno aumenta man mano che passano gli anni... ma dovrebbe essere il contrario: cioè, condannare lei ad una pena che sia proporzionale al danno causato e risarcire l'uomo

se il diritto fosse una cosa seria, si, la donna dovrebbe essere punita in proporzione al tempo trascorso

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #10 il: Settembre 06, 2012, 02:36:17 am »
se il diritto fosse una cosa seria, si, la donna dovrebbe essere punita in proporzione al tempo trascorso

oppure, per risolvere il problema a monte, basterebbe applicare una legge che preveda di effettuare un esame del dna obbligatorio su ogni bambino appena nato

Offline vnd

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #11 il: Settembre 06, 2012, 06:26:07 am »
oppure, per risolvere il problema a monte, basterebbe applicare una legge che preveda di effettuare un esame del dna obbligatorio su ogni bambino appena nato

E vietare, per legge, il riconoscimento del figlio non biologico.
(oppure prevedere l'assunzione temporanea di paternità).

Parlo di quei poveri polli che, circuiti da donne senza scrupoli, riconoscono i figli di primo letto della moglie.
Poi, quando questa, puntualmente, si separa e chiede gli alimenti, se li ritrova sul groppone.
capisco che ai bambini ci si affezioni, anch'io voglio bene ai bambini, ma mica possiamo mantenere anche i figli di altri.
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Offline cancellatow

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #12 il: Settembre 06, 2012, 08:27:56 am »
E vietare, per legge, il riconoscimento del figlio non biologico.
(oppure prevedere l'assunzione temporanea di paternità).

Parlo di quei poveri polli che, circuiti da donne senza scrupoli, riconoscono i figli di primo letto della moglie.
Poi, quando questa, puntualmente, si separa e chiede gli alimenti, se li ritrova sul groppone.
capisco che ai bambini ci si affezioni, anch'io voglio bene ai bambini, ma mica possiamo mantenere anche i figli di altri.

non son d'accordissimo
Secondo me uno deve pagare le scelte prese
Io sarei per il riconoscimento facoltativo
Tranne per le coppie sposate (previo esame del DNA con divorzio a carico della moglie), dove vieterei l'aborto non condiviso
E per i figli già nati ma fatti riconoscere con l'inganno, denuncia per truffa a carico della donna e risarcimento per gli uomini proporzionale al numero di anni in cui hanno mantenuto il figlio non loro

Offline Lucia

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #13 il: Settembre 06, 2012, 09:38:55 am »
Ribadito che, per il disconoscimento di paternità, l'azione legale deve essere intrapresa entro l'anno dalla data in cui si viene a conoscenza del fatto.

E mentre in Italia si festeggiano i 150.000 bimbi nati in provetta, a Torino c'è chi invece delle provette ne avrebbe fatto volentieri a meno. Un professionista torinese, R. B., si è visto, infatti, respingere dalla Cassazione la richiesta di disconoscere la figlia, nata nel 2002 con procreazione medicalmente assistita; l'uomo ha scoperto infatti che si trattava di inseminazione eterologa (cioè avvenuta con l'uso di spermatozoi non suoi ma di un altro donatore, ndr).

Non so se si parla di un altro caso
ma  lo so che nel centro d'infertilità di Torino almeno una volta è successo che
per errore medico sono nati bambini con "fecondazione eterologa"
cioè i medici hanno confuso le provette e esso la spera di un altro insiem ai ovuli della madre.
e in quella situazione cosa si può fare? Di chi è la colpa? Come puoi misconoscere un bambino nato cosi?

Offline krool

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Re:Cassazione: impossibile disconoscere un figlio dopo due anni dalla nascita
« Risposta #14 il: Settembre 06, 2012, 09:44:33 am »
Di chi è la colpa?
Dei medici/infermieri?