Autore Topic: Sulla famosa ricerca Istat 2006  (Letto 1074 volte)

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Offline Guit

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Sulla famosa ricerca Istat 2006
« il: Agosto 03, 2012, 20:33:46 pm »
Perché secondo me quell'indagine è scientificamente invalida.

Faccio un Esempio. Immaginiamo di avere un pianeta simile alla Terra coperto da terra e acqua, vogliamo calcolare la superficie totale, quella ricoperta di acqua e quella ricoperta di terra. Possiamo calcolare prima la superficie totale del nuovo pianeta, poi fare la misurazione della superficie acquosa e con una semplice sottrazione ricavare quella emersa, o il contrario calcolando prima quella emersa per poi ricavare l'altra. Oppure possiamo separatamente misuare gli ocenai, poi le terre e con una semplice addizione ricavare la superficie totale.

Ora immaginiamo che la superficie totale rappresenti il totale della violenza di genere, gli oceani la violenza di matrice maschile e le terre quella di matrice femminile. Cos'ha fatto l'Istat?

Ha misurato gli oceani, ha pubblicato la loro estensione, senza dirci come tale superficie si rapporti al totale, in modo da avere una comparazione.

Non ha misurato le terre, e non ha misurato la superficie totale, rendendo impossibile ogni altro calcolo. Sì perché cari amici nessuno sa quanto delle violenze annuali sia imputabile a una dimensione domestica e "di genere", nessuno può darci in pratica la superficie totale del nuovo pianeta e gli uomini sono stati esclusi dalle interviste sulla base di una sospetta "mancanza di fondi".

I media hanno iniziato a dire a tutti che gli oceani sono grandi sei milioni di donne, che sovrastano le terre, ma nessuno può sapere quanto siano estese le terre.

Questo è il metodo corrotto, spacciato per scienza, sulla base del quale la società civile, le associazioni e i partiti, chiedono a gran voce provvedimenti contro gli uomini.
Take the red pill