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vnd:
lorella zanardo - 20 luglio 2012
Io non chiudo la porta Rita. Vado in giro, nelle scuole in particolare, da tre anni. Agisco il cambiamento. Faccio e pareccchio con tutta me stessa. Vado nelle scuole e cio che sento è drammatico. I ragazzi/e si aspettano, e a 15 anni è logico, che noi si agisca.
Io uso un linguaggio della FORZA, non ho rancori perchè il rancore è di chi cova senza agire. Ma le belle discussioni, i pensieri alti da casa sono per me capitolo chiuso.
La forza delle donne. Io agisco questa. da settembre in particolare. Vi invito ad andare nelle scuole. Talvolta il linguaggio politically correct è fuori luogo e fuori tempo.

Interessante...

Sarebbe bello sapere chi paga per questa propaganda.
Per questa manipolazione degli adolescenti...
Sapere se le "professoresse" di una scuola al 95% in mano alle donne si mettono in permesso quando vengono ad ascoltare l'unica campana che si vuole offrire ai ragazzi.
Poi queste ore... i ragazzi... le recuperano?
In caso diverso non può stupire che la scuola ginocratica offra il peggior servizio europeo.
Abbiamo le peggiori scuole dell'obbligo e una tra le migliori università.
Solo nella seconda, si può contare ancora su un certo numero di docenti uomini.
Chissà se le cose sono in relazione.
Voi che dite?

cancellatow:

--- Citazione da: vnd - Luglio 20, 2012, 10:02:23 am ---Interessante...
Sarebbe bello sapere chi paga per questa propaganda.
Per questa manipolazione degli adolescenti...
Sapere se le "professoresse" di una scuola al 95% in mano alle donne si mettono in permesso quando vengono ad ascoltare l'unica campana che si vuole offrire ai ragazzi.
Poi queste ore... i ragazzi... le recuperano?
In caso diverso non può stupire che la scuola ginocratica offra il peggior servizio europeo.
Abbiamo le peggiori scuole dell'obbligo e una tra le migliori università.
Solo nella seconda, si può contare ancora su un certo numero di docenti uomini.
Chissà se le cose sono in relazione.
Voi che dite?

--- Termina citazione ---

Che bisogna separare le scuole per sesso e dare ai ragazzi insegnanti uomini

vnd:

--- Citazione da: war pigs - Luglio 20, 2012, 10:13:43 am ---Che bisogna separare le scuole per sesso e dare ai ragazzi insegnanti uomini


--- Termina citazione ---

Il che non sarebbe affatto una cattiva idea...
http://it.wikipedia.org/wiki/Educazione_omogenea
(Copiate, incollate e salvate. Prima che le nazi-cozze facciano scempio anche di questa pagina!)

Differenze di genere in educazione  [modifica]La recente diffusione del modello di educazione omogenea in alcuni Paesi e l’estensione del dibattito sul confronto tra tale modello e quello della coeducazione (riferimento teorico della cosiddetta “scuola mista”) è dovuto al fatto che molte ricerche sembrano ormai dimostrare che il bene dell’educando può essere perseguito meglio se si tiene conto delle specificità del suo sesso. È stato accertato infatti che esistono forti condizionamenti neurobiologici che permettono di parlare di un modo maschile o femminile di apprendere e di conoscere. Tali condizionamenti non possono essere eliminati e non possono essere ignorati dagli insegnanti senza produrre danno. La cognizione della donna è in genere più emotiva e sintetica, più completa, ed è meno analitica. I ragazzi, di solito, hanno più facilità nella percezione spaziale, nel ragionamento astratto, nel fare programmi a lunga scadenza e nello svolgere attività fisico-motorie, mentre le ragazze sono meglio predisposte alla padronanza del linguaggio, all’arte e alle scienze sociali[2].

Storicamente, nella maggior parte dei casi, l'educazione a scuola avveniva in ambiente omogeneo fino a metà degli anni Sessanta. Da allora in poi si è progressivamente diffusa la scuola mista, ma si è trattato di una scelta organizzativa che non è stata preceduta da studi e da sperimentazioni[3]. In effetti, non è facile trovare pubblicazioni scientifiche anteriori a quel cambiamento, che lo giustifichino pedagogicamente.

Il primo congresso internazionale sull’educazione impartita in ambiente omogeneo/misto si è svolto a Barcellona (Spagna) nell’aprile del 2007, organizzato dalla “European association single-sex education”, i cui atti sono disponibili in rete [1] (inglese o spagnolo).

Il secondo congresso internazionale si è svolto a Roma (Italia) nel 2009. Ne è emerso tra l’altro che attualmente nel mondo sono circa 40 milioni gli studenti che frequentano scuole omogenee. Gli atti del congresso sono stati pubblicati dall’editore italiano Armando e una sintesi è disponibile in rete [2] (inglese, spagnolo, italiano).

 Nei vari Paesi  [modifica] Italia  [modifica]Attualmente in Italia il modello omogeneo (single-sex) è statisticamente quasi irrilevante. L'unica istituzione che adotta il sistema dell'educazione omogenea, quale conseguenza della più ampia opzione per l'educazione personalizzata, è il FAES [3]. Infatti è molto diffusa l’opinione che l’unico modello scolastico esistente sia quello misto. A conferma di ciò, si aggiunge il fatto che periodicamente appaiono sui principali organi di stampa alcuni articoli che, sebbene diano notizia del dibattito sul confronto tra scuole miste e scuole che adottano un'educazione specifica per ragazzi e ragazze, si riferiscono però soprattutto a ricerche internazionali.

Sul piano scientifico, alcuni studiosi hanno sottolineato l’anomalia di un sistema d'istruzione che, in quanto pubblico, dovrebbe contemplare entrambe le possibilità, sia per soddisfare la richiesta delle famiglie, sia per alimentare un confronto basato su ricerche sperimentali e non su contrapposizioni ideologiche.

Per questo motivo, da alcuni anni si valuta la consistenza degli elementi a favore di entrambi i modelli educativi nell’ambito di convegni o di corsi universitari. In particolare si vede la necessità di trovare nuove strade per una educazione più attenta alle esigenze degli alunni, anche sotto l’aspetto della loro identità di genere.

Dal 2007, presso alcune università si è cominciato ad affrontare il tema nel contesto delle attività di formazione per futuri docenti di scuola secondaria superiore [4]. E’ emerso infatti che nella scuola mista italiana ci si è a volte limitati a mettere insieme maschi e femmine, pensando che la semplice vicinanza dei due sessi fosse sufficiente a produrre effetti positivi. Si sottolinea invece che per combattere gli stereotipi di genere occorre un vero progetto educativo, sia che si scelga il modello misto (di gran lunga più diffuso), sia che si scelga quello omogeneo.

La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che nella scuola italiana non sempre c'è una adeguata attenzione alle specificità dei due sessi. Infatti ai ragazzi e alle ragazze vengono di solito offerti i medesimi stimoli educativi, con gli stessi metodi, gli stessi ritmi, i medesimi stili, senza tenere conto delle loro differenze neurobiologiche e del loro diverso modo di vedere la realtà. Tali differenze, a giudizio dei più, andrebbero valorizzate in una prospettiva di collaborazione e non ignorate o esasperate.

Lucia:

--- Citazione da: vnd - Luglio 20, 2012, 10:02:23 am ---
Sapere se le "professoresse" di una scuola al 95% in mano alle donne si mettono in permesso quando vengono ad ascoltare l'unica campana che si vuole offrire ai ragazzi.
--- Termina citazione ---

questa è una tua fantasia


--- Citazione ---In caso diverso non può stupire che la scuola ginocratica offra il peggior servizio europeo.
Abbiamo le peggiori scuole dell'obbligo e una tra le migliori università.
Solo nella seconda, si può contare ancora su un certo numero di docenti uomini.
Chissà se le cose sono in relazione.
Voi che dite?

--- Termina citazione ---

Nel liceo dove lavoravo (in altro paese ma gli ormoni sono uguali qua e là)
la meta degli insegnati erano maschi, perché era un liceo tecnico e di mestieri. Ed aveva i risultati peggiori agli esami di maturità. Non credo che se fossero più professoresse o più professori la cosa cambiasse in modo considerevole.
Credo semplicemente che il sesso dei professori non influisce il livello d'insegnamento.

 Ho visto anche insegnanti maschi che non erano rispettati.

Sulle classi omogenee. Questo era quindi una scuola di mestieri, nelle classe di riparazioni auto in 7 anni ho incontrato una sola ragazza, nelle classe di falegnami sempre una, nelle classe di sartoria erano 1-2 maschi all'anno. Poi c'erano al liceo serale anche alcune classi non di mestiere ma per finire l'obbligo scolastico, classi che erano misti.
Si lavorava molto meglio con le classi miste che con quelle omogenne. le ragazze sole erano troppo addormentate, i ragazzi erano troppo agitati (ma funzionavano bene quando avevo controllo (2-3 ispettori di specialità seguivano la lezione in classe), non si spaventavano anzi si mettevano in scena, mentre le ragazze ammutolivano completamente)

vnd:

--- Citazione da: Lucia - Luglio 20, 2012, 11:09:44 am ---
questa è una tua fantasia


--- Termina citazione ---

Non ti permetto.

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