La sgrena lavorava per un giornale o era lì per i suoi affari?
Andare in zona di guerra, per certa gente è un investimento.
Quegli articoli sono ben pagati.
Ora... chi fa un investimento si accolla ogni rischio.
Non vedo perché in questi casi le cose debbano andare diversamente.
Non è che il giornale dividerebbe i guadagni con lo Stato, se le cose dovessero andare bene.
Quindi, è giusto che l'eventuale riscatto sia pagato dal giornale che ha mandato il giornalista o se questi c'è andato da solo, dal giornalista stesso.
Idem per Quattrocchi.
Fascista o no, parrebbe di sì (*1), l'onere del riscatto sarebbe dovuto gravare sull'agenzia che ha inviato i quattro.
Lo scambio dei prigionieri è consentito solo quando tra le fazioni in lotta si instaurano dei codici cavallereschi.
Il pagamento di riscatto è sempre un tradimento nei confronti dei nostri soldati e quelli dei paesi alleati. perché i soldi del riscatto saranno sempre utilizzati per comprare altre armi che saranno usate contro i nostri e i loro.
Se si vuole interrompere il fenomeno dei rapimenti, bisogna avere il coraggio di lasciar morire gli ostaggi. Uomini o donne che siano.
Rapire ostaggi comporta dei costi e se questi costi non sono paganti, il rapimento non è più conveniente.
In Italia, in caso di denuncia di rapimento, infatti, la prima azione è quella di congelare i beni della famiglia del rapito.
(*1) "Ti faccio vedere come muore un italiano" è la citazione di un fascista comandato a morte nel 1945.