http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-21/reazioni-aggressione/reazioni-aggressione.htmlROMA - Condanna del gesto e solidarietà al premier. Le reazioni politiche all'aggressione a Silvio Berlusconi non si sono fatte attendere. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è fermissimo: "Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio - dice - al quale va la mia personale solidarietà". Inoltre il capo dello Stato esprime "il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza".
Sulla stessa falsariga il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio". Fra i primi a commentare è stato Umberto Bossi: "Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo". "Si sentiva un clima pesante da tempo - ha continuato il ministro delle Riforme - e quello che è accaduto oggi è un segnale preoccupante". "Bisogna alzare la guardia - ha concluso - ci sono in giro troppe persone pronte a gesti delinquenziali. La Lega si mobilita e si prepara per combattere contro ogni rischio di terrorismo".
"Quando si fanno le manifestazioni non per un partito ma contro una persona e si incita all'odio questo è il risultato. Questo è il frutto della politica dell'odio". dice il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Siamo sull'orlo del baratro - ha aggiunto - quando si consente che si odi e che si criminalizzi una persona, passare dalle parole ai fatti il passo è breve". E' incredibile che non si sia ancora desistito da questo atteggiamento e mi pare che nemmeno Di Pietro, dalle prime reazioni che ha avuto, l'abbia ancora capito".
"Un gesto inqualificabile che va fermamente condannato". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha stigmatizzato l'episodio di violenza di cui è stato vittima il presidente del Consiglio a Milano.
"Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefraghismo istiga alla violenza". Antonio Di Pietro commenta così quanto accaduto a Milano. "Io - aggiunge il leader dell'Idv- condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese". Parole che non sono piaciute né a Fini ("dichiarazioni inaccettabili") né a La Russa: "E' incredibile che non si sia ancora desistito da questo atteggiamento e mi pare che nemmeno Di Pietro, dalle prime reazioni che ha avuto, l'abbia ancora capito".
"La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma". Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.
"Solidarietà al premier'" accompagnata dal "ripudio di ogni forma di violenza che si sostituisca al confronto delle idee". Questi i sentimenti espressi dal presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara.
"E' un fatto molto grave e preoccupante, che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole si passi alla violenza nei fatti". Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Ogni violenza - aggiunge - va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società.
Al Presidente Berlusconi, così irresponsabilmente colpito, va la nostra doverosa solidarietà".
"A proposito dell'azione violenta nei confronti di Berlusconi oggi a Milano, precisiamo che il Popolo Viola respinge qualsiasi azione violenta. Tutte le iniziative proposte ed organizzate dal Popolo Viola sono ispirate ai principi della 'nonviolenza'. Basta pensare alla grande festa del 5 dicembre che ha visto più di un milione di persone sfilare per le strade di Roma e ritrovarsi a Piazza San Giovanni in maniera assolutamente pacifica e 'nonviolenta'. E' quanto hanno affermato i portavoce del "Popolo Viola" promotori della "No Bday" dello scorso 5 dicembre.
Di Pietro ha detto che Berlusconi istiga all'odio. Secondo il suo stesso principio può dire che le donne in mingonna istigano allo stpro, o sbaglio ?