va bene, ho capito
ma sta di fatto che in qualche modo fino alla fine della gravidanza le donne vivono una specie di simbiosi: ciò che fa bene al bambino fa bene a loro e viceversa
non c'è contraddizione e/o separazione
voler inserire nella valutazione del comportamento di una donna incinta un riferimento diretto alla salute del bambino è a mio parere una scelta astratta, teorica
una donna lo vive già da sola, spontaneamente, è una forzatura voler distinguere in quella simbiosi gli interessi dell'una da quelli dell'altro
è un po' quello che fanno le femministe: loro mettono la donna contro il bambino, tu vorresti mettere il bambino contro la donna
credo che non regga
molte donne (quasi tutte, direi) in gravidanza si astengono o abbandonano comportamenti a rischio per il bambino: fumo, alcool, droghe, discoteca fino alle 4 del mattino, etc. Quasi tutte, non tutte, va da sè.