Autore Topic: Per non dimenticare  (Letto 2466 volte)

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Re: Per non dimenticare
« Risposta #15 il: Luglio 23, 2012, 16:07:28 pm »
...
In Siria il conflitto è alimentato dall'Iran, che spera di espandere la sua area di influenza, e l'occidente fa il gioco degli Imam
...

L'Iran non c'entra ed è l'unico paese arabo a stare dalla parte di Assad, cioè non dalla parte di Assad ma contro la destabilizzazione, operata da Arabia Saudita e Turchia, in primo luogo.

A parte questo sei andato secondo me comunque vicino a descrivere le cose come stanno: accerchiamento sunnita ai paesi arabi con governo sciita. Questa è la costante delle aggressioni a Iraq, Libia e Siria. Si alimenta l'antica rivalità e la voglia di rivincita dei Fratelli Musulmani. L'Iran ha recentemente attaccato Turchia e Arabia accusandole di fare il gioco dell'imperialismo statunitense e sionista.

Tutti i paesi sciiti destabilizzati hanno la caratteristica di essere i più laici dell'Islam, tanto da proteggere e in Siria anche accettare nel governo, minoranze religiose come quella cristiana.

Divide et impera, strategia della destabilizzazione totale contro paesi socialmente stabili che altrimenti non fornirebbero pretesti sufficienti per un intervento della sedicente comunità internazionale. Secondo me qui coincidono le aspirazioni di sicurezza di Israele e le visioni New World Order occidentali, le prime per ovvi motivi di confine, le seconde perché il tutto è anche inquadrabile in un progressivo accerchiamento della Cina (più importante di quello alla Russia).

Questa è un po' l'idea che mi sono fatto.

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Re: Per non dimenticare
« Risposta #16 il: Luglio 23, 2012, 16:16:35 pm »
La democrazia e i diritti umani sono ovviamente solo cibo per sfamare il famelico buonismo delle masse d'occidente, favorito dal clima sentimentalista post-sessantotto, dal femminismo che pone il pregiudizio femminile prima del giudizio razionale e dal messianismo del progressismo-tecnocratico.

Tant'è vero che l'Iran è un paese democratico che sta comunque in cima alla lista di quelli da attaccare. Ma una scusa per spiegare alla gente quanto sia cattivo il nemico si trova sempre, pensate, in Ucraina non sapendo più a cosa appellarsi hanno iniziato a parlare dei cani randagi.

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Re: Per non dimenticare
« Risposta #17 il: Luglio 23, 2012, 16:24:17 pm »
In questo quadro, è anche perfettamente comprensibile lo sforzo occidentale destabilizzante operato in Russia contro Putin alle ultime elezioni (adesso non avrebbero incassato il veto all'ONU), e il fatto che di quella tornata elettorale, in un grande paese come quello, i nostri media hanno solo lasciato trapelare continui sospetti di broglio, in maniera evidentemente orchestrata e strumentale.

La guerra comincia dai sentimenti.

E proprio ieri parlando di queste cose con un collega mi sono sentito alludere, riferito a Putin: <<... però quello che ha fatto al suo popolo non va bene ...>>. L'eco della propaganda imperialista arriva lontano nello spazio e nel tempo.

Per queste ragioni Putin sta ostracizzando le ong con finanziamenti stranieri e wikipedia in lingua russa, avete capito bene, proprio wikipedia. Perché in Russia hanno capito tutto e li considerano ormai quasi alla stregua di armi, cavalli di troia per l'invasione di altri popoli col fine di alfabetizzarli a nuove culture e di istigarne la ribellione.

Ora chiudete il cerchio, e domandatevi perché se un separato scrive su wikipedia viene bannato in quanto appartenente al "cluster separati" ... Perché quella protesta sociale non s'ha da fare, non deve avere voce, perché non è pilotata e porta in direzioni che potrebbero danneggiare il programma mondo nuovo.

Più orwelliano di così c'è solo Orwell.

PS.: da noi esistono due tipi di rimostranza: quella economica-legislativa, che include diritti sul lavoro, scuola, istanze politiche eccetera; e quella di principio e per il diritto di uomini e eco-ambiente. In questa seconda categoria si manifesta solo per cose pilotate: diritti gay, donne, ambiente, animali. Per salvare i cani ci sono attivisti agguerriti e disposti anche a rischiare in prima persona. Per difendere milioni di padri privati del diritto-dovere di esercitare il proprio ruolo naturale di genitore, non si muove una foglia.

Separati mettetevi in coda: prima di voi ci stanno i beagle.

« Ultima modifica: Luglio 23, 2012, 16:44:10 pm da Guit »
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Re: Per non dimenticare
« Risposta #18 il: Luglio 23, 2012, 17:38:48 pm »
Secondo me la sintesi finale del perché esiste il femminismo è che la figura maschile-paterna deve vivere nell'oblio e la figura femminile-materna deve stare in primo piano, in modo da trasformare il giudizio collettivo da razionale a sentimentale e rendere così il senso di giustizia della massa facilmente manovrabile. Il poter creare nella massa non una opinione bensì un sentimento, equivale a far fare alle persone qualsiasi cosa uno voglia, e al tempo stesso far credere loro che è sempre cosa giusta.

Il femminismo contribuisce a rendere il potere assoluto e invisibile.

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Re: Per non dimenticare
« Risposta #19 il: Luglio 23, 2012, 18:07:31 pm »
Per spiegarmi meglio, prendete le due locuzioni: "diritti maschili" e "diritti femminili" e osservate qual è il loro impatto pragmatico sull'interlocutore.

La prima locuzione, al maschile, pone enfasi sulla parola diritti, tant'è che ancor prima di immergersi nei dettagli di quali siano questi diritti violati degli uomini, ci si pone immediatamente nell'ottica di capire se tali capitoli rappresentino effettivamente un diritto, cioè si inizia a parlare del se l'impossibilità di non riconoscere un figlio non desiderato per un ragazzo-padre sia o non sia effettivamente una discriminazione, considerando che una ragazza-madre dal canto suo lo può fare. Come vedete, trattare una questione al maschile accende subito la luce della ragione e la necessità di capire come funziona il fenomeno osservato.

La seconda locuzione, al femminile, pone enfasi sulla parola femminili, tant'è che far leggere al tuo interlocutore che ogni anno in Italia ci sono circa 60.000 decessi di donne per cancro e circa 100 per violenza maschile, non cambia la sua opinione sul fatto che la prima causa di morte per le donne sia la violenza maschile. Come vedete, trattare una questione al femminile ha nulla a che vedere con la razionalità e accende la sola lampadina del pre-giudizio sentimentale, contro il quale nulla può il post-giudizio analitico-razionale, o empirico qual esso sia.

Il significato di diritto emerge solo accostato al maschile e svanisce accostato al femminile, al punto che io ritengo che "bisogni femminili" sia pragmaticamente equivalente a "diritti".

Ora applicate il secondo approccio, quello femminile, alla necessità di fare una guerra, e capirete che anche la più ingiusta può essere sentimentalmente percepita comunque giusta.

Ovviamente non mi riferisco al sesso della persona giudicante bensì alla diversa ontologia che si attiva in funzione dell'approcciare la realtà da un'ottica femminile o maschile. Tanto per gli uomini quanto per le donne.


« Ultima modifica: Luglio 23, 2012, 18:27:26 pm da Guit »
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Re: Per non dimenticare
« Risposta #20 il: Luglio 30, 2012, 00:22:17 am »
La disinformazione sulle primavere arabe continua a seguire la stessa logica della disinformazione sulla questione sociale maschile, anzi, è il contrario, è quella contro gli uomini che imita le propagande di guerra.

I media e i politici italiani obbediscono a una volontà esterna, di matrice sionista e statunitense. Il motivo per cui si parla solo dell'opposizione siriana e non delle forze regolari, è lo stesso per cui si può parlare solo di mutilazioni genitali femminili e non di circoncisione.

So benissimo di espormi alla derisione generale, ma sono convinto che sia così. Considerate che alcuni studiosi che in passato hanno lavorato come consulenti ONU sulla questione delle integrità sessuali, hanno visto i propri studi bloccati perché: "Sulla circoncisione non ci possiamo mettere contro gli ebrei". E' per questa volontà imposta dall'esterno che oggi abbiamo una legge per cui mutilare una bambino maschio si può e una bambina no. Ed è sulla stessa base, che controlla la maggior parte dell'informazione di massa, che ritengo si sia formata una opinione popolare conforme a questa logica: ipersensibilizzata da un lato; iposensibilizzata dall'altro.

Nell'attacco ai regimi sciiti mediorientali vedo applicata la stessa identica propaganda, sostenuta dalle stesse identiche persone e finanziata dagli stessi identici poteri.

Non so se sia effettivamente così - le compagini islamico-arabe sono difficili da porre in una regola generale - ma vista da qui sembrerebbe che i sunniti hanno venduto l'anima al diavolo. E' triste vederli combattere "conto terzi" contro i propri fratelli.


« Ultima modifica: Luglio 30, 2012, 00:37:43 am da Guit »
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