Ed Ecco qualche commento:
(le mie contro argomentazioni sono in grassetto)
simply - 24 luglio 2012
Sarà che
non capisco, sarà che
ho pregiudizi, ma
a una coppia gay femminile un bambino in adozione lo darei, a una maschile no: possono essere gli uomini migliori del mondo, ma non sarenno mai donne, e
una donna accanto a un bambino mi sembra indispensabile e insostituibile.
Un pregiudizio? Può darsi, ma la vedo così.
Io invece la vedo che bisognerebbe mettere le quote blu negli affidi in seguito a separazione.
Sarà ostinazione alla ricerca dell'uguaglianza a tutti i costi. può darsi, ma la vedo così.
Chissà come mai le mie ostinazioni non possono essere liberamente espresse mentre le puttanate di questa simply, sì?marina.terragni - 24 luglio 2012
Capisco di aver proposto una riflessione molto complessa. Proviamo a metterla in questo modo: un buon genitore è essenzialmente uno che ama suo figlio. Se tu ami tuo figlio, vuoi che abbia una madre. Se un bambino è già al mondo e una coppia di uomini gli offre una famiglia, questo riduce il danno -l’essere solo al mondo- e tutela il suo prevalente interesse. Ma se un uomo, etero o gay, lo mette al mondo togliendogli la madre, vuole dire che non lo ama abbastanza, che non è un buon genitore, perché dà più valore al proprio desiderio -volere un figlio- che al bisogno che il bimbo ha di sua madre. Perché tocca un fondamentale, la relazione madre-figlio, per un suo umano capriccio. Io perciò dico sì all’adozione, e no ad altre manovre. Ma sono anche consapevole che il mio dire “no” conta ben poco, perché bimbi nati da queste manovre maschili sono già al mondo (io ne conosco), e vanno in ogni modo tutelati. Il dilemma è qui
Al contrario, un buon genitore è essenzialmente uno che ama suo figlio ma se tu ami tuo figlio, vuoi che abbia anche un padre. Se un bambino è già al mondo e una coppia di donne gli offre una famiglia, questo riduce il danno -l’essere solo al mondo- e tutela il suo prevalente interesse. Ma se una donna, etero o gay, lo mette al mondo ma poi gli toglie il padre (ad esempio separandosi), vuole dire che non lo ama abbastanza, che non è un buon genitore, perché dà più valore al proprio desiderio -volere un figlio- che al bisogno che il bimbo ha di suo padre.
Una certa Mina, rara frequentatrice donna di buon senso nel blog terragneo ha l'ardire di affermare:L. Mina - 24 luglio 2012
Quanti pregiudizi egregia Terragni, quanti pregiudizi!!!
Al che, la solita simply ribatte con una troiata:
simply - 24 luglio 2012
Senta Mina, essere madre è una prerogativa di genere, i figli li fanno le femmine, è scientificamente provato.
Si fidi sulla parola, oppure s’informi, abbia pazienza.
L. Mina - 24 luglio 2012
@ Simply: wow che notizia!!! ah ah ah…
Al che, la babbiona risponde, alludendo al fatto che tutte le donne la debbano per forza pensare come lei:marina.terragni - 24 luglio 2012
Il nostro amico Mina è il solito militante antifemminista.
Niente di nuovo
Ma lol. Se una donna è intelligente deve essere per forza un uomo!Ma per Simply non c'è limite al peggio:
simply - 24 luglio 2012
Io direi addirittura che un uomo così è ignorante come una talpa, perché questo desiderio di avere un figlio a quelle condizioni (privare il figlio in questione della madre) presuppone un abito mentale e psicologico che è diretta conseguenza di un livello culturale rasoterra (le ragioni sarebbe troppo lungo elencarle).
Che, coniugata al maschile, suona esattamente così: Io direi addirittura che una donna così è ignorante come una talpa (ignorante? Le talpe non erano miopi?), perché questo desiderio di avere un figlio a quelle condizioni (privare il figlio in questione del padre) presuppone un abito mentale e psicologico che è diretta conseguenza di un livello culturale rasoterra (le ragioni sarebbe troppo lungo elencarle).La verità è che non ci sono ragioni.....Ad un certo punto appare lo zerbino o la travestita che si nasconde dietro un nome maschile.mauro - 24 luglio 2012
Mina ciò che lei dice sono banalità, che a lei sembrano chissà che verità, ma sono solo banalità.
Insiste:mauro - 24 luglio 2012
Oltretutto lei Mina non azzecca un accento nemmeno per sbaglio: come ci riesce? Glielo domando perché non è facile, e vorrei imparare anch’io a dire amenità sbagliando tutti gli accenti come fa lei. Losa che la invidio tantissimo, per questo?
Ma chi se ne frega degli accenti? Dovremmo forse fare attenzione al fatto che la signora "Mauro" non sa mettere gli spazi dopo le virgole?
Sentite che troiata:simply - 24 luglio 2012
Ilaria siccome ho studiato non solo la psicologia ma anche la critica alla psicologia, sappi che la psicologia per quanto tenti di accreditarsi come scienza (le chiamano scienze soft apposta per non dire che se non sono chiacchiere in libertà, poco ci manca) è un’opinione come un’altra, tutto dipende dal retroterra o retaggio culturale, come preferisci (in India la psicologia occidentale non è applicabile, per capirci).
La mia affermazione non è opinabile perché basata sull’osservazione della prevalenza della donna nella cura dei figli che si registra in culture, basta studiare l’antropologia e verificare (di più, se si interroga il primatologo estenderà la dimostrazione a tutti i primati, se l’etologo a quasi tutte le specie del regno animale, etc).
Allora... nell'ordine...
Lei ha studiato.
Ha studiato psicologia.
La psicologia è un opinione come un'altra. La grammatica italiana, invece non lo sarebbe...
La sua opinione, invece è incontestabile perché si basa su quello che ha visto fare a sua cuggina..Ed è quì che entra in gioco federico:federico - 24 luglio 2012
Però. signora terragni, ognuno si prenda il suo pezzettino di responsabilità nell’aver mandato a puttane un “dibattito così ricco di spunti”?.
E’ lei o non è lei che ha scritto questa frase “Il nostro amico Mina è il solito militante antifemminista. Niente di nuovo”.
Ne ha le prove?
Può fornircele?
Dobbiamo crederle solo perchè l’ha scritto lei?
Dobbiamo prendere per oro colato scintillante quello che scrive lei?
Quando lei provoca lo fa a fin di bene e gli altri sono solo dei poveri stronzi?
Marina Terragni - 25 luglio 2012
Purtroppo devo dire a coloro che intervengono in buona fede
che questo blog, come quasi tutti i blog femminili,
è invaso da uomini che commentano con nick di donne,
secondo questa logica militante
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/21/violenza-sulle-donne-sul-web-diventa-nazi-femminismo-non-andate-nei-centri-di-ascolto/300754/il solo modo di distinguere le donne vere è una valutazione dei contenuti
No commentMarina Terragni - 26 luglio 2012
Ilaria M.: “Anch’io sono donna, PERO’ penso con la mia testa”.
Ovvero un’eccezione tra tutte le altre poveracce, che un ragionamento da sole
non lo sanno fare.
Complimenti.
Ergo, chi non la pensa come lei non ragionaVanadium - 27 luglio 2012
Io vorrei tanto sapere quale sarebbe il fondamento scientifico di questa curiosa teoria della relazione prioritaria madre-figlio.
Di asimmetria ci vedo soltanto quella del pregiudizio e dell’insana disparità sessista espressa dall’autrice.
marina.terragni - 27 luglio 2012
Eccoli qui, sono arrivati.
la solita invasione degli ultracorpi
federico - 26 luglio 2012
No, nazista no ma:
- intollerante verso chi la contesta;
- vittimista;
- presuntuosa;
- alla ricerca di un posizionamento;
e mi fermo qui per carità di patria, a ma pare di sì.
Marina Terragni - 26 luglio 2012
Sì, si fermi qui, maleducato e frustrato.
Leone da computer.Ecco chi è Marina Terragni.
Il suo blog non riporta una netiquette e lei ritiene di poter fare il bello e il cattivo tempo.
Chi non la pensa come lei è un antifemminista.
E lei si sente autorizzata ad insultare gli utenti.
QUERELATELA!!!!
Se non altro la vecchia ha imparato a distinguerci dai fantomatici maschilisti.